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Meneghinissima. Antologia milanese
La prima mostra che racconta il legame indissolubile tra la maschera di Meneghino e Milano dal 1695 a oggi. L’esposizione ne ripercorre la storia attraverso fotografie di Alvise Crovato, documenti del prezioso Fondo Aldrighi, costumi storici e burattini delle più importanti fondazioni italiane.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Mostra a cura di Gigliola Foschi
Un progetto di Valerio Saccà e Alvise Crovato
17 novembre – 4 dicembre
Casa della Memoria
Via Federico Confalonieri 14, Milano.
Martedì – domenica, H. 10.00- 17.30. Ingresso libero
Inaugurazione: mercoledì 16 novembre 2022, ore 18:00.
Da giovedì 17 novembre a domenica 4 dicembre la Casa della Memoria di Milano ospita Meneghinissima. Antologia milanese, la prima mostra dedicata alla figura di Meneghino, simbolo della città di Milano.
La mostra racconta il legame indissolubile tra la maschera di Meneghino e Milano dal 1695 ad oggi e ne ripercorre la storia attraverso i documenti storici del prezioso Fondo Aldrighi, i costumi storici del Carnevale Ambrosiano di Famiglia Meneghina, le fotografie di Alvise Crovato e i burattini di Valerio Saccà e Daniele Cortesi, della Fondazione Benedetto Ravasio, dell’Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare e dell’Associazione Peppino Sarina.
Con questa esposizione Casa della Memoria conferma il suo ruolo di spazio pubblico aperto alla città di Milano e alla sua storia; una storia non solo sociale e politica, ma anche culturale, come dimostra lMeneghinissima. Antologia milanese.
Curata da Gigliola Foschi in collaborazione con la Compagnia Burattini Aldrighi (fondata da Valerio Saccà), la mostra intende rivalutare e ricostruire la storia del personaggio creato da Carlo Maria Maggi nel 1695, poi divenuto il simbolo del popolo milanese.
Una storia indissolubilmente legata a Milano anche dal punto di vista politico come espressione di libertà. Vediamo infatti Meneghino apparire a teatro quale simbolo di riscatto dall’oppressione austriaca durante le Cinque Giornate di Milano, interpretato dai maggiori caratteristi e attori dell’epoca come Gaetano Piomarta o Giuseppe Moncalvo (che usò la comicità satirica e canzonatoria di Meneghino per una critica mordace nei confronti delle forze di occupazione).
Dopo la Resistenza e la Liberazione, Meneghino si fa portatore di parole di conforto, sostegno e solidarietà nei confronti dei cittadini milanesi provati dalla guerra e dalle distruzioni della città.
Presente con continuità nella tradizione cittadina dove apre le sfilate del Carnevalone ambrosiano, è anche protagonista di alcune importanti poesie dialettali di Carlo Porta. Già dalla metà del XIX secolo Meneghino è rappresentato nei teatri di marionette e burattini, costruendo un bagaglio di esperienze e competenze che arrivano fino a oggi.
La Compagnia Burattini Aldrighi si impegna, da oltre dieci anni, a proseguire questa tradizione dei burattini milanesi, concentrandosi in particolar modo sul personaggio del Meneghino con un approccio in continua evoluzione, ma rispettoso della tradizione.
La Compagnia valorizza questa trasmissione anche grazie alla ricerca, alla raccolta e collezione di materiali storici legati al Meneghino: un impegno che l’ha portata alla realizzazione di un fondo composto da oltre 400 documenti dal 1809 al 1960 (locandine di spettacoli, copioni di scena, cartoline, cimeli teatrali). Una parte di tali documenti li ritroveremo esposti nella mostra, suddivisi in 4 sezioni tematiche: Satira, Carnevale, Teatro e Pubblicità.
In questi documenti emergono aspetti di grande curiosità, come pure di rilevante importanza storica che dimostrano come Meneghino venisse strumentalizzato per dargli le più svariate connotazioni politiche, spunti per una riflessione contemporanea su cultura popolare e influenze sull’opinione pubblica.
Per esempio, in una stampa satirica dopo le Cinque giornate di Milano si vede Meneghino che tira il collo all’Aquila bicipite asburgica; mentre in epoca fascista lo si coglie su un piccolo aeroplano mentre lancia bombe sopra gli Abissini e mentre saluta i combattenti milanesi durante la Seconda guerra mondiale, strumentalizzato dalla propaganda dell’epoca.
Valerio Saccà, fondatore della Compagnia Aldrighi, crea egli stesso i suoi “attori”, intagliandoli dal legno di cirmolo. Nella mostra saranno esposti, oltre ai suoi, anche un gruppo di burattini storici del Meneghino dal 1890 a oggi, prestati dalle principali collezioni italiane tra cui la Fondazione Benedetto Ravasio di Bergamo e l’Associazione Peppino Sarina di Tortona. Tra questi in particolare un pezzo dal Fondo Cortesi: il Meneghino di Giorgio Minutoli, burattinaio milanese che negli anni ‘50 del Novecento si esibiva al circolo dei Piccoli Motta in Galleria Vittorio Emanuele. Tra il materiale storico in esposizione anche i preziosi costumi indossati durante il Carnevale Ambrosiano (Fondo Famiglia Meneghina).
La mostra espone anche fotografie di Alvise Crovato che raccontano il rapporto affettuoso di Saccà con Meneghino, la vita del burattinaio e le reazioni del pubblico ai suoi spettacoli. Con queste immagini Crovato restituisce oggi una maschera al tempo stesso tradizionale e contemporanea capace di superare differenze culturali e geografiche.
Non mancherà la famosa baracca (da cui l’espressione “fare baracca e burattini”) di Valerio Saccà.
La mostra intende raccontare il personaggio del Meneghino non solo attraverso una ricca esposizione di burattini, fotografie, documenti e costumi storici, ma anche con il coinvolgimento del pubblico in un’ampia programmazione di iniziative gratuite. Sono infatti previsti spettacoli di burattini e laboratori per bambini e famiglie e visite guidate.
Mercoledì 23 e mercoledì 30 novembre alle ore 16:00 e 17:00 sono in programma percorsi guidati alla mostra, una vera e propria immersone nel mondo di Meneghino per scoprire come è nato il personaggio, il perché del suo bizzarro cognome “Pecenna” e tutti i segreti del teatro dei burattini.
LABORATORI CartaMI a cura di Natale Panaro e Laura Celli: sabato 26 novembre “Il mio Meneghino”; sabato 3 dicembre “Il mio Panettone”. I laboratori si svolgono alle ore 16:00 su prenotazione.
In programma anche due spettacoli gratuiti di Valerio Saccà: domenica 27 novembre alle ore 16:00 va in scena Ridi Meneghino mentre domenica 4 dicembre alle ore 10:30 lo spettacolo Evviva il Panettone. Per informazioni e prenotazioni: c.casadellamemoria@comune.milano.it
Meneghinissima, Antologia milanese è dunque un viaggio nella memoria, ma anche un ponte tra la tradizione e la realtà contemporanea che continua a rinnovarsi attraverso l’arte di Valerio Saccà.
L’esposizione sarà visitabile gratuitamente fino a domenica 4 dicembre 2022.
La mostra, a cura di Gigliola Foschi, è un progetto di Valerio Saccà e Alvise Crovato. È realizzata in collaborazione con la Casa della Memoria e con Unità Progetti speciali e Fabbrica del Vapore (direzione Cultura - Comune di Milano). Con il contributo di I burattini Cortesi, Famiglia Meneghina - Società del Giardino, Fondazione Benedetto Ravasio, Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare, Associazione Peppino Sarina. Sponsor tecnici Archivio Fotografico Italiano e Istituto Italiano di Fotografia.
Casa della Memoria
Via Federico Confalonieri 14, Milano (M5 Isola - M2 Gioia / Garibaldi)
Orari di apertura: da martedì a domenica, dalle ore 10:00 alle ore 17:30. Ingresso gratuito.
Telefono: 02 884 44102
Sito: www.casadellamemoria.it
Mail: c.casadellamemoria@comune.milano.it
Facebook: Casa della Memoria Milano | Instagram: @meneghenissima @casadellamemoria
Ufficio Stampa
Giulia Castelnovo
M. giulia.castelnovo82@gmail.com | T. 327 209 10 89
Un progetto di Valerio Saccà e Alvise Crovato
17 novembre – 4 dicembre
Casa della Memoria
Via Federico Confalonieri 14, Milano.
Martedì – domenica, H. 10.00- 17.30. Ingresso libero
Inaugurazione: mercoledì 16 novembre 2022, ore 18:00.
Da giovedì 17 novembre a domenica 4 dicembre la Casa della Memoria di Milano ospita Meneghinissima. Antologia milanese, la prima mostra dedicata alla figura di Meneghino, simbolo della città di Milano.
La mostra racconta il legame indissolubile tra la maschera di Meneghino e Milano dal 1695 ad oggi e ne ripercorre la storia attraverso i documenti storici del prezioso Fondo Aldrighi, i costumi storici del Carnevale Ambrosiano di Famiglia Meneghina, le fotografie di Alvise Crovato e i burattini di Valerio Saccà e Daniele Cortesi, della Fondazione Benedetto Ravasio, dell’Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare e dell’Associazione Peppino Sarina.
Con questa esposizione Casa della Memoria conferma il suo ruolo di spazio pubblico aperto alla città di Milano e alla sua storia; una storia non solo sociale e politica, ma anche culturale, come dimostra lMeneghinissima. Antologia milanese.
Curata da Gigliola Foschi in collaborazione con la Compagnia Burattini Aldrighi (fondata da Valerio Saccà), la mostra intende rivalutare e ricostruire la storia del personaggio creato da Carlo Maria Maggi nel 1695, poi divenuto il simbolo del popolo milanese.
Una storia indissolubilmente legata a Milano anche dal punto di vista politico come espressione di libertà. Vediamo infatti Meneghino apparire a teatro quale simbolo di riscatto dall’oppressione austriaca durante le Cinque Giornate di Milano, interpretato dai maggiori caratteristi e attori dell’epoca come Gaetano Piomarta o Giuseppe Moncalvo (che usò la comicità satirica e canzonatoria di Meneghino per una critica mordace nei confronti delle forze di occupazione).
Dopo la Resistenza e la Liberazione, Meneghino si fa portatore di parole di conforto, sostegno e solidarietà nei confronti dei cittadini milanesi provati dalla guerra e dalle distruzioni della città.
Presente con continuità nella tradizione cittadina dove apre le sfilate del Carnevalone ambrosiano, è anche protagonista di alcune importanti poesie dialettali di Carlo Porta. Già dalla metà del XIX secolo Meneghino è rappresentato nei teatri di marionette e burattini, costruendo un bagaglio di esperienze e competenze che arrivano fino a oggi.
La Compagnia Burattini Aldrighi si impegna, da oltre dieci anni, a proseguire questa tradizione dei burattini milanesi, concentrandosi in particolar modo sul personaggio del Meneghino con un approccio in continua evoluzione, ma rispettoso della tradizione.
La Compagnia valorizza questa trasmissione anche grazie alla ricerca, alla raccolta e collezione di materiali storici legati al Meneghino: un impegno che l’ha portata alla realizzazione di un fondo composto da oltre 400 documenti dal 1809 al 1960 (locandine di spettacoli, copioni di scena, cartoline, cimeli teatrali). Una parte di tali documenti li ritroveremo esposti nella mostra, suddivisi in 4 sezioni tematiche: Satira, Carnevale, Teatro e Pubblicità.
In questi documenti emergono aspetti di grande curiosità, come pure di rilevante importanza storica che dimostrano come Meneghino venisse strumentalizzato per dargli le più svariate connotazioni politiche, spunti per una riflessione contemporanea su cultura popolare e influenze sull’opinione pubblica.
Per esempio, in una stampa satirica dopo le Cinque giornate di Milano si vede Meneghino che tira il collo all’Aquila bicipite asburgica; mentre in epoca fascista lo si coglie su un piccolo aeroplano mentre lancia bombe sopra gli Abissini e mentre saluta i combattenti milanesi durante la Seconda guerra mondiale, strumentalizzato dalla propaganda dell’epoca.
Valerio Saccà, fondatore della Compagnia Aldrighi, crea egli stesso i suoi “attori”, intagliandoli dal legno di cirmolo. Nella mostra saranno esposti, oltre ai suoi, anche un gruppo di burattini storici del Meneghino dal 1890 a oggi, prestati dalle principali collezioni italiane tra cui la Fondazione Benedetto Ravasio di Bergamo e l’Associazione Peppino Sarina di Tortona. Tra questi in particolare un pezzo dal Fondo Cortesi: il Meneghino di Giorgio Minutoli, burattinaio milanese che negli anni ‘50 del Novecento si esibiva al circolo dei Piccoli Motta in Galleria Vittorio Emanuele. Tra il materiale storico in esposizione anche i preziosi costumi indossati durante il Carnevale Ambrosiano (Fondo Famiglia Meneghina).
La mostra espone anche fotografie di Alvise Crovato che raccontano il rapporto affettuoso di Saccà con Meneghino, la vita del burattinaio e le reazioni del pubblico ai suoi spettacoli. Con queste immagini Crovato restituisce oggi una maschera al tempo stesso tradizionale e contemporanea capace di superare differenze culturali e geografiche.
Non mancherà la famosa baracca (da cui l’espressione “fare baracca e burattini”) di Valerio Saccà.
La mostra intende raccontare il personaggio del Meneghino non solo attraverso una ricca esposizione di burattini, fotografie, documenti e costumi storici, ma anche con il coinvolgimento del pubblico in un’ampia programmazione di iniziative gratuite. Sono infatti previsti spettacoli di burattini e laboratori per bambini e famiglie e visite guidate.
Mercoledì 23 e mercoledì 30 novembre alle ore 16:00 e 17:00 sono in programma percorsi guidati alla mostra, una vera e propria immersone nel mondo di Meneghino per scoprire come è nato il personaggio, il perché del suo bizzarro cognome “Pecenna” e tutti i segreti del teatro dei burattini.
LABORATORI CartaMI a cura di Natale Panaro e Laura Celli: sabato 26 novembre “Il mio Meneghino”; sabato 3 dicembre “Il mio Panettone”. I laboratori si svolgono alle ore 16:00 su prenotazione.
In programma anche due spettacoli gratuiti di Valerio Saccà: domenica 27 novembre alle ore 16:00 va in scena Ridi Meneghino mentre domenica 4 dicembre alle ore 10:30 lo spettacolo Evviva il Panettone. Per informazioni e prenotazioni: c.casadellamemoria@comune.milano.it
Meneghinissima, Antologia milanese è dunque un viaggio nella memoria, ma anche un ponte tra la tradizione e la realtà contemporanea che continua a rinnovarsi attraverso l’arte di Valerio Saccà.
L’esposizione sarà visitabile gratuitamente fino a domenica 4 dicembre 2022.
La mostra, a cura di Gigliola Foschi, è un progetto di Valerio Saccà e Alvise Crovato. È realizzata in collaborazione con la Casa della Memoria e con Unità Progetti speciali e Fabbrica del Vapore (direzione Cultura - Comune di Milano). Con il contributo di I burattini Cortesi, Famiglia Meneghina - Società del Giardino, Fondazione Benedetto Ravasio, Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare, Associazione Peppino Sarina. Sponsor tecnici Archivio Fotografico Italiano e Istituto Italiano di Fotografia.
Casa della Memoria
Via Federico Confalonieri 14, Milano (M5 Isola - M2 Gioia / Garibaldi)
Orari di apertura: da martedì a domenica, dalle ore 10:00 alle ore 17:30. Ingresso gratuito.
Telefono: 02 884 44102
Sito: www.casadellamemoria.it
Mail: c.casadellamemoria@comune.milano.it
Facebook: Casa della Memoria Milano | Instagram: @meneghenissima @casadellamemoria
Ufficio Stampa
Giulia Castelnovo
M. giulia.castelnovo82@gmail.com | T. 327 209 10 89
17
novembre 2022
Meneghinissima. Antologia milanese
Dal 17 novembre al 04 dicembre 2022
arte contemporanea
Location
CASA DELLA MEMORIA
Milano, Via Federico Confalonieri, 14, (Milano)
Milano, Via Federico Confalonieri, 14, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a domenica, dalle ore 10:00 alle ore 17:30
Vernissage
16 Novembre 2022, 18.00
Sito web
Ufficio stampa
Giulia Castelnovo
Autore
Curatore
Progetto grafico
Produzione organizzazione
Patrocini