Martedì 18 ottobre s’inaugura alla Galleria Alberto Vattiata, con sede al Palazzo Birago di Vische di Torino, la personale della pittrice torinese Mery Rigo, che presenta con questa mostra inedita il Manifesto dell’Estrattismo, corrente che la giovane artista emergente ha elaborato in seguito a personali ricerche sulla necessità di molti artisti di frammentare l’immagine, ingrandirla, per giungere a investigare a fondo l’oggetto creato, estraendone appunto l’aspetto più segreto.



Pittrice e fotografa, Mery Rigo, a cui è stato assegnato proprio in questi giorni il I° Premio, Medaglia d’Oro per la Sezione Pittura Edizione 2005 del Premio Mondadori Arte, sviluppa nella sua ricerca di Forma e Contenuto una sorta di contaminazione tra le arti della fotografia e della pittura, arti che tuttavia non miscela mai direttamente sulla tela, dove interviene esclusivamente con il gesto pittorico di radice Iperrealista. L’ottica dell’obbiettivo rappresenta invece lo sguardo sull’oggetto, che inquadra e geometrizza il micro-universo che si espande in questo modo sullo spazio della tela in macro-immagini frazionate, ciascuna di esse indipendente dall’altra, ma al contempo tutt’uno nell’insieme.


Con dodici opere ad olio, alcune delle quali di grandi dimensioni, Mery Rigo lancia un appello ad altri artisti, accomunati dallo stesso pensiero, nell’intento di sviluppare nuove possibilità espressive pur nella salvaguardia del linguaggio personale di ciascuno.