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Mescalinarte
Nell’ambito del week end di presentazione al pubblico della rinnovata Sezione Arte del sito www.mescalina.it, verrà presentata un’esposizione di giovani talenti legati al mondo Mescalina
Comunicato stampa
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Nell’ambito del week end di presentazione al pubblico della rinnovata Sezione Arte del sito www.mescalina.it, verrà presentata un’esposizione di giovani talenti legati al mondo Messalina.
Si è cercato con questa mostra di riunire in un’unica occasione vari tipi differenti di approccio artistico, partendo dal disegno incrociato alla pittura, passando dalla pittura vera e propria, scandagliando i territori della contemporaneità dell’arte (stickart) fino ad arrivare alla fotografia digitale, in parte rientrante in quella photoshop generation di cui tanto si parla, fino ad arrivare alla video-arte vera e propria. Il tutto cercando di proporre l’arte giovanile intesa come approccio e come freschezza nell’affrontare nuovi territori e rinnovare quelli già esistenti.
Davide Fadani nasce a Casalmaggiore nel 1976. Inizia come disegnatore (qualità che si porterà sempre dietro), passando solo successivamente alla pittura, alla decorazione e alla fotografia, seguendone tutto il processo tecnico. Le sue opere, recentemente, richiamano uno sforzo comunicativo e uno slancio teso ad afferrare "il significato" che l'arte di tipo figurativo vorrebbe avere. L'immagine che diviene simbolo e quindi mediatore di significati come la scrittura e come gli ideogrammi (simboli a metà tra lettere e figure) che spesso appaiono nel contesto delle sue opere.
Robert Nava Nasce a Monza nell’84 dove risiede e lavora attualmente. E’ un artista autodidatta che ha iniziato molto presto, prima con l’astrattismo pittorico per poi incanalarsi nella pop art e nell’attualissima stick art. I suoi maggiori ispiratori sono Warhol, Beecroft e Cattelan. Trae ispirazione anche dalla musica, in particolare quella degli anni Ottanta. Ultimamente si esprime anche con installazioni contemporanee. Si definisce “Artista autodidatta-espressionista-pop”.
Alice Rosati, giovanissima, nasce a Milano vent’anni fa e vive nella grigia periferia Milanese. Inizia a interessarsi di fotografia e pittura dopo un viaggio in Irlanda. Viene influenzata dal suo stesso nome, come l’Alice di Carroll, interrogata dal Brucaliffo, dice che "non riesco a spiegarMI, perchè io.... non sono già più io........". Si dedica alla fotografia digitale intervenendo anche graficamente su di essa. Continua parallelamente a dipingere cercando un’arte insolita che non ha regole, un’arte veramente libera da ogni tipo di costrizione; arte come scelta di vita , denuncia, divertimento.
Il DODO nasce nell’inverno 2003 come esperienza sperimentale conclusasi con la creazione di un colossal composto da novanta scene autonome e, al contempo, legate fra loro per stile e contenuto. L’opera, realizzata in un anno e mezzo da sette DODO, è il risultato della commistione di casualità e pensiero: alcune scene si sono sviluppate a partire dalle situazioni contingenti, di volta in volta presentatesi; altre sono nate da intuizioni dei singoli, in seguito ragionate e messe in scena. Il film rappresenta il mondo visto attraverso lo sguardo dei DODO, sguardo volto a contemplare la natura -con un succedersi di visioni a carattere atmosferico, fisico e metafisico-, ad osservare l’artificio -mezzo attraverso cui l’uomo interviene sulla natura e dialoga con essa- e ad indagare l’essere umano, spesso attore inadeguato, marginale ed inconsapevole e tuttavia, ancora capace di sorprendere con la sua disarmante bellezza.
L’esposizione è curata da Claudio Mariani con la collaborazione di Federica Di Dio e Barbara Meneghel.
Programma: venerdì 20 dalle 18:00 vernissage mostra e inaugurazione Mescalina Arte, incontro con i collaboratori della Sezione. Presentazione video DODO.
Sabato 21 dalle 16:30 incontro con il mondo Mescalina per parlare con i collaboratori di Musica, Letteratura, Cinema e, naturalmente, Arte.
Si è cercato con questa mostra di riunire in un’unica occasione vari tipi differenti di approccio artistico, partendo dal disegno incrociato alla pittura, passando dalla pittura vera e propria, scandagliando i territori della contemporaneità dell’arte (stickart) fino ad arrivare alla fotografia digitale, in parte rientrante in quella photoshop generation di cui tanto si parla, fino ad arrivare alla video-arte vera e propria. Il tutto cercando di proporre l’arte giovanile intesa come approccio e come freschezza nell’affrontare nuovi territori e rinnovare quelli già esistenti.
Davide Fadani nasce a Casalmaggiore nel 1976. Inizia come disegnatore (qualità che si porterà sempre dietro), passando solo successivamente alla pittura, alla decorazione e alla fotografia, seguendone tutto il processo tecnico. Le sue opere, recentemente, richiamano uno sforzo comunicativo e uno slancio teso ad afferrare "il significato" che l'arte di tipo figurativo vorrebbe avere. L'immagine che diviene simbolo e quindi mediatore di significati come la scrittura e come gli ideogrammi (simboli a metà tra lettere e figure) che spesso appaiono nel contesto delle sue opere.
Robert Nava Nasce a Monza nell’84 dove risiede e lavora attualmente. E’ un artista autodidatta che ha iniziato molto presto, prima con l’astrattismo pittorico per poi incanalarsi nella pop art e nell’attualissima stick art. I suoi maggiori ispiratori sono Warhol, Beecroft e Cattelan. Trae ispirazione anche dalla musica, in particolare quella degli anni Ottanta. Ultimamente si esprime anche con installazioni contemporanee. Si definisce “Artista autodidatta-espressionista-pop”.
Alice Rosati, giovanissima, nasce a Milano vent’anni fa e vive nella grigia periferia Milanese. Inizia a interessarsi di fotografia e pittura dopo un viaggio in Irlanda. Viene influenzata dal suo stesso nome, come l’Alice di Carroll, interrogata dal Brucaliffo, dice che "non riesco a spiegarMI, perchè io.... non sono già più io........". Si dedica alla fotografia digitale intervenendo anche graficamente su di essa. Continua parallelamente a dipingere cercando un’arte insolita che non ha regole, un’arte veramente libera da ogni tipo di costrizione; arte come scelta di vita , denuncia, divertimento.
Il DODO nasce nell’inverno 2003 come esperienza sperimentale conclusasi con la creazione di un colossal composto da novanta scene autonome e, al contempo, legate fra loro per stile e contenuto. L’opera, realizzata in un anno e mezzo da sette DODO, è il risultato della commistione di casualità e pensiero: alcune scene si sono sviluppate a partire dalle situazioni contingenti, di volta in volta presentatesi; altre sono nate da intuizioni dei singoli, in seguito ragionate e messe in scena. Il film rappresenta il mondo visto attraverso lo sguardo dei DODO, sguardo volto a contemplare la natura -con un succedersi di visioni a carattere atmosferico, fisico e metafisico-, ad osservare l’artificio -mezzo attraverso cui l’uomo interviene sulla natura e dialoga con essa- e ad indagare l’essere umano, spesso attore inadeguato, marginale ed inconsapevole e tuttavia, ancora capace di sorprendere con la sua disarmante bellezza.
L’esposizione è curata da Claudio Mariani con la collaborazione di Federica Di Dio e Barbara Meneghel.
Programma: venerdì 20 dalle 18:00 vernissage mostra e inaugurazione Mescalina Arte, incontro con i collaboratori della Sezione. Presentazione video DODO.
Sabato 21 dalle 16:30 incontro con il mondo Mescalina per parlare con i collaboratori di Musica, Letteratura, Cinema e, naturalmente, Arte.
20
maggio 2005
Mescalinarte
Dal 20 maggio al 03 giugno 2005
giovane arte
Location
HAVEN GALLERY
Milano, Via Nino Bixio, 36, (Milano)
Milano, Via Nino Bixio, 36, (Milano)
Orario di apertura
lu-ve 15:30-19:00
Vernissage
20 Maggio 2005, ore 18 con presentazione video DODO
Sito web
www.mescalia.it/arte
Autore
Curatore