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Mesdames et mesdemoiselles. Le donne di Jiří Kolár
Più di cinquanta opere per raccontare Jiří Kolár in tutta la complessità della sua ricerca, indagandone un aspetto particolare: le sue figure femminili.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Prendete una copia della vostra opera d’arte preferita e strappatela
nel punto più significativo oppure strappatela da parte a parte e rimettetela
insieme utilizzando del semplice nastro adesivo. Vedrete
come la copia non avrà poi perso molto del suo aspetto originale
e come, dal vostro personalissimo punto di vista, avrà addirittura
guadagnato qualcosa che prima non aveva, come sarà diventata
veramente “vostra” perché il modo in cui l’avete strappata è altrettanto
unico e irripetibile.
(Jiří Kolář, 1987)
Lo Spazio heart prosegue il proprio percorso dedicato ai maestri della seconda metà
del XX secolo, con una monografica straordinaria dedicata all’universo visionario e
immaginifico di Jiří Kolář, il genio del collage. In collaborazione con l’archivio dell’artista,
arrivano in mostra più di cinquanta opere dedicate a un tema fondamentale ma
poco approfondito della ricerca dell’artista: le figure femminili.
Da Mademoiselle Rivière ritratta da Ingres al Nudo rosso di Modigliani, dalla Venere
di Botticelli alla Dama con l’Ermellino di Leonardo, le bellezze muliebri rivisitate
dall’estro creativo di Kolář sono le protagoniste di questa importante esposizione, che
indaga il percorso dell’artista-poeta cecoslovacco attraverso le sue reinterpretazioni
dei capolavori della storia dell’arte con soggetto femminile.
Nato nel 1914 in Boemia da padre fornaio e madre lavandaia, Kolář si forma come
poeta e come artista a Praga, entrando nel 1942 nel Gruppo42. Attratto fin da ragazzo
dalla parola, sviluppa una sua ricerca personale e originalissima, vicina per alcuni
aspetti al Surrealismo e alla Poesia Visiva ma autonoma nei modi, nelle ragioni e
negli esiti.
Per Jiří Kolář l’arte “non è questione di privato o pubblico, di politico o poetico, di bello
o brutto, quotidiano o assurdo, nudo o simbolico, ma di ciò in cui il privato e il pubblico,
il politico e il poetico, il bello e il brutto, il quotidiano e l’assurdo, il sodo e il simbolico,
la bellezza e la morte, la storia e la natura, la fantasia e la realtà, il sogno e il ricordo
non si lasciano separare”. Le sue immagini rispondono dunque a questo principio di
non separabilità tra poli opposti, di necessità che l’apparente contraddizione si sciolga
e si amalgami in un unico assunto, nella visione della complessità dell’esistenza,
perfettamente rappresentata dalla frammentazione delle tessere di un collage, che
possono trovare disposizioni differenti, trasformando l’immagine originale in qualcosa
di altro da sé, pur senza smarrire la propria identità originaria. Il collage è un principio,
dunque: un principio che può essere applicato a qualsiasi forma d’arte. Kolář lo sente
vicino anche alla poesia, al teatro e alla musica. È da lì che egli proviene: dalla forma
scritta, dalla poesia. Ed è così che egli definisce i suoi collage: poesie. Opere visive,
certo, ma che si muovono in un campo più ampio della comunicazione, spostando la
questione della relazione tra immagine e parola ben oltre l’espressione verbo-visuale
dei poeti visivi. Per Kolář il collage è una “diversa possibilità di esprimere la poesia”,
nel punto più significativo oppure strappatela da parte a parte e rimettetela
insieme utilizzando del semplice nastro adesivo. Vedrete
come la copia non avrà poi perso molto del suo aspetto originale
e come, dal vostro personalissimo punto di vista, avrà addirittura
guadagnato qualcosa che prima non aveva, come sarà diventata
veramente “vostra” perché il modo in cui l’avete strappata è altrettanto
unico e irripetibile.
(Jiří Kolář, 1987)
Lo Spazio heart prosegue il proprio percorso dedicato ai maestri della seconda metà
del XX secolo, con una monografica straordinaria dedicata all’universo visionario e
immaginifico di Jiří Kolář, il genio del collage. In collaborazione con l’archivio dell’artista,
arrivano in mostra più di cinquanta opere dedicate a un tema fondamentale ma
poco approfondito della ricerca dell’artista: le figure femminili.
Da Mademoiselle Rivière ritratta da Ingres al Nudo rosso di Modigliani, dalla Venere
di Botticelli alla Dama con l’Ermellino di Leonardo, le bellezze muliebri rivisitate
dall’estro creativo di Kolář sono le protagoniste di questa importante esposizione, che
indaga il percorso dell’artista-poeta cecoslovacco attraverso le sue reinterpretazioni
dei capolavori della storia dell’arte con soggetto femminile.
Nato nel 1914 in Boemia da padre fornaio e madre lavandaia, Kolář si forma come
poeta e come artista a Praga, entrando nel 1942 nel Gruppo42. Attratto fin da ragazzo
dalla parola, sviluppa una sua ricerca personale e originalissima, vicina per alcuni
aspetti al Surrealismo e alla Poesia Visiva ma autonoma nei modi, nelle ragioni e
negli esiti.
Per Jiří Kolář l’arte “non è questione di privato o pubblico, di politico o poetico, di bello
o brutto, quotidiano o assurdo, nudo o simbolico, ma di ciò in cui il privato e il pubblico,
il politico e il poetico, il bello e il brutto, il quotidiano e l’assurdo, il sodo e il simbolico,
la bellezza e la morte, la storia e la natura, la fantasia e la realtà, il sogno e il ricordo
non si lasciano separare”. Le sue immagini rispondono dunque a questo principio di
non separabilità tra poli opposti, di necessità che l’apparente contraddizione si sciolga
e si amalgami in un unico assunto, nella visione della complessità dell’esistenza,
perfettamente rappresentata dalla frammentazione delle tessere di un collage, che
possono trovare disposizioni differenti, trasformando l’immagine originale in qualcosa
di altro da sé, pur senza smarrire la propria identità originaria. Il collage è un principio,
dunque: un principio che può essere applicato a qualsiasi forma d’arte. Kolář lo sente
vicino anche alla poesia, al teatro e alla musica. È da lì che egli proviene: dalla forma
scritta, dalla poesia. Ed è così che egli definisce i suoi collage: poesie. Opere visive,
certo, ma che si muovono in un campo più ampio della comunicazione, spostando la
questione della relazione tra immagine e parola ben oltre l’espressione verbo-visuale
dei poeti visivi. Per Kolář il collage è una “diversa possibilità di esprimere la poesia”,
27
ottobre 2019
Mesdames et mesdemoiselles. Le donne di Jiří Kolár
Dal 27 ottobre 2019 al 05 gennaio 2020
arte contemporanea
personale
personale
Location
HEART SPAZIO VIVO
Vimercate, Via Trezzo, (Monza E Brianza)
Vimercate, Via Trezzo, (Monza E Brianza)
Orario di apertura
sabato e domenica dalle 16.00 alle 19.00 e in occasione degli eventi in calendario
Vernissage
27 Ottobre 2019, ore 18.00
Sito web
Editore
Ponte43 per heart – pulsazioni culturali
Ufficio stampa
heart - pulsazioni culturali
Autore
Curatore
Autore testo critico
Allestimento
Progetto grafico
Produzione organizzazione