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Messaggi caotici
Ognuno racconta un po’ di sé, attraverso le opere in mostra, lanciando messaggi a prima vista caotici, ma poi, quasi famigliari. Ad osservare bene, possiamo trovare qualche elemento che ricorre nel nostro quotidiano mondo caotico (interiore ed esteriore)
Comunicato stampa
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Sei giovani artisti: Maribel Briz>Paolo Bocco> Alessio Cane>Ru Catania>Chiara Dorigo>Samantha Otto
espongono il loro “caos contemporaneo” in forma d’arte in questo spazio, dalle pareti bianche e piglie d’acciaio.
Ognuno racconta un po’ di sé, attraverso le opere in mostra, lanciando messaggi a prima vista caotici, ma poi, quasi famigliari. Ad osservare bene, possiamo trovare qualche elemento che ricorre nel nostro quotidiano mondo caotico (interiore ed esteriore).
Come nella stanza di Maribel Briz, fotografa italo-cubana, che scrive “ non c’è niente di più caotico, almeno nella mia vita, che la mia stanza. Ho deciso di mostrarla, portando oggetti che ho veramente nella camera, in particolare le foto che ho scattato in questi anni che conservano le mie memorie, la mia vita, i miei cari.. tutto quello che vedo e quella che sono, lo trovate appeso sul muro e per terra”.
Si passa dal caos di Maribel all’apparente rigorosità e linearità dei cinque televisori di Alessio Cane, video maker. “La lentezza del movimento e la lentezza del respiro, tendini di cavalli spezzati e di mani tese e di fiato e di gambe stanche. Come il nostro nome, che è la nostra storia, come la nostra storia, lentezza di occhi e lentezza di vertigine. Tremano i miei passi quando ascolto questi messaggi, lenti, caotici. Il caos della lentezza. Una mano che può essere chiusa. O aperta. Equilibrio perfetto della luce nella notte. Sono il Figlio. Sono il Padre.”
Poi c’è Paolo Bocco della galleria Korovamilk di Saluzzo (CN), pittore autodidatta che si è spesso ispirato ai grandi maestri (Cezanne e Munch). L’artista ha portato la sue visioni confusionarie, colorate ed astratte, in varie gallerie piemontesi ed in Costa Azzurra, prima di approdare sulle pareti della galleria dell’Hotel Relais Barrage.
Samantha Otto, invece, sceglie la purezza in bianco e nero dei volti di bambole appartenenti al passato, piccoli visi che hanno fatto la storia della prestigiosa fabbrica di bambole e ceramiche Lenci. E li stampa su piatti di ceramica (in serie limitata).
Il viaggio si conclude con Chiara Dorigo e Ru Catania.
A Chiara, fotografa-pittrice, “piace giocare con i colori e le foto, passa ore a sfogliare i giornali illustrati e poi appiccica tutto insieme con colle, chiodini e adesivi. Chiara è un catalizzatore di immagini. Chiara è un frullatore che tu ci ficchi dentro tutta la televisione e il teatro e la musica e i fumetti che conosci, e poi ne esce fuori un quadro sgangherato ma forte, fortissimo.” Per la mostra ha preparato due lavori: “China Lifting” e “Disciplina”. Ru Catania, pittore, non s’ispira a nessuno. I tre pannelli d'arredamento esposti “sono farina del mio sacco e basta, per quanto la ripetitività degli elementi non sia certo una scoperta. Forse sono influenzato dai contemporanei italiani Borghi e Saro Puma . Borghi perchè per vicende personali ho vissuto a stretto contatto con tantissime sue opere e ho avuto la fortuna di vederlo all'opera a casa sua. E ovviamente mi piace. Puma perchè mi piace moltissimo e per ben due volte ho rotto il porcellino per comprarmi i suoi lavori. Ma nei pannelli non c'è traccia di uno nè dell'altro. O almeno credo”. I pesci di Ru, acrilico su tela, sembrano sospesi in una dimensione dove non c’è spazio per il caos. Un momento di riposo dalle tante immagini che hanno colpito l’occhio.
Bene, ora siete pronti a rituffarvi nel vostro caos quotidiano?
espongono il loro “caos contemporaneo” in forma d’arte in questo spazio, dalle pareti bianche e piglie d’acciaio.
Ognuno racconta un po’ di sé, attraverso le opere in mostra, lanciando messaggi a prima vista caotici, ma poi, quasi famigliari. Ad osservare bene, possiamo trovare qualche elemento che ricorre nel nostro quotidiano mondo caotico (interiore ed esteriore).
Come nella stanza di Maribel Briz, fotografa italo-cubana, che scrive “ non c’è niente di più caotico, almeno nella mia vita, che la mia stanza. Ho deciso di mostrarla, portando oggetti che ho veramente nella camera, in particolare le foto che ho scattato in questi anni che conservano le mie memorie, la mia vita, i miei cari.. tutto quello che vedo e quella che sono, lo trovate appeso sul muro e per terra”.
Si passa dal caos di Maribel all’apparente rigorosità e linearità dei cinque televisori di Alessio Cane, video maker. “La lentezza del movimento e la lentezza del respiro, tendini di cavalli spezzati e di mani tese e di fiato e di gambe stanche. Come il nostro nome, che è la nostra storia, come la nostra storia, lentezza di occhi e lentezza di vertigine. Tremano i miei passi quando ascolto questi messaggi, lenti, caotici. Il caos della lentezza. Una mano che può essere chiusa. O aperta. Equilibrio perfetto della luce nella notte. Sono il Figlio. Sono il Padre.”
Poi c’è Paolo Bocco della galleria Korovamilk di Saluzzo (CN), pittore autodidatta che si è spesso ispirato ai grandi maestri (Cezanne e Munch). L’artista ha portato la sue visioni confusionarie, colorate ed astratte, in varie gallerie piemontesi ed in Costa Azzurra, prima di approdare sulle pareti della galleria dell’Hotel Relais Barrage.
Samantha Otto, invece, sceglie la purezza in bianco e nero dei volti di bambole appartenenti al passato, piccoli visi che hanno fatto la storia della prestigiosa fabbrica di bambole e ceramiche Lenci. E li stampa su piatti di ceramica (in serie limitata).
Il viaggio si conclude con Chiara Dorigo e Ru Catania.
A Chiara, fotografa-pittrice, “piace giocare con i colori e le foto, passa ore a sfogliare i giornali illustrati e poi appiccica tutto insieme con colle, chiodini e adesivi. Chiara è un catalizzatore di immagini. Chiara è un frullatore che tu ci ficchi dentro tutta la televisione e il teatro e la musica e i fumetti che conosci, e poi ne esce fuori un quadro sgangherato ma forte, fortissimo.” Per la mostra ha preparato due lavori: “China Lifting” e “Disciplina”. Ru Catania, pittore, non s’ispira a nessuno. I tre pannelli d'arredamento esposti “sono farina del mio sacco e basta, per quanto la ripetitività degli elementi non sia certo una scoperta. Forse sono influenzato dai contemporanei italiani Borghi e Saro Puma . Borghi perchè per vicende personali ho vissuto a stretto contatto con tantissime sue opere e ho avuto la fortuna di vederlo all'opera a casa sua. E ovviamente mi piace. Puma perchè mi piace moltissimo e per ben due volte ho rotto il porcellino per comprarmi i suoi lavori. Ma nei pannelli non c'è traccia di uno nè dell'altro. O almeno credo”. I pesci di Ru, acrilico su tela, sembrano sospesi in una dimensione dove non c’è spazio per il caos. Un momento di riposo dalle tante immagini che hanno colpito l’occhio.
Bene, ora siete pronti a rituffarvi nel vostro caos quotidiano?
14
settembre 2006
Messaggi caotici
Dal 14 settembre al 04 ottobre 2006
arte contemporanea
Location
HOTEL RELAIS BARRAGE
Pinerolo, Stradale San Secondo, 100, (Torino)
Pinerolo, Stradale San Secondo, 100, (Torino)
Vernissage
14 Settembre 2006, ore 21
Autore
Curatore