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Meta-Illusioni ovvero Dallo scatto fotografico alla percezione della realtà
“la storia è quella certezza che prende consistenza là dove le imperfezioni della memoria incontrano le inadeguatezze della documentazione” (Julian Barnes : Il senso di una fine)
oppure, per dirla con Magritte: “Ceci n’est pas une pipe”
Comunicato stampa
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Cinque artisti da cinque nazioni per una carrellata sulla fotografia contemporanea che ha per minimo comun denominatore la riproduzione della realtà in chiave surrealista e metafisica.
Il surreale, il verso deformato della realtà, l’invenzione di uno scenario inesistente o esistente sotto forme differenti, entrano in gioco per soggettivizzare un messaggio.
Un neosurrealismo, una meta-fotografia in cui il “concetto”, l’idea, diventano l’unico supporto e il fine stesso dello scatto fotografico.
Si opera attraverso “visual Hybrids” cioè attraverso degli “ibridi visivi” che comportano trasformazione (C. Greig), distorsione e duplicazione della realtà (P. Soussan, M.Machu), per aderire ad una percezione nuova di una realtà diversa ; una fotografia “percettiva”, una fotografia che offre una nuova e inesplorata visione delle cose del mondo (P.Soberon).
Una riflessione sullo spazio e le sue modificazioni,(N.Evangelisti), ma anche sulla modificazione dei tempi, o degli oggetti o della percezione degli stessi.
Tutto si permea di sottili ambiguità e trasmutazioni; la visione gioca sulla dicotomia tra identità e ricordo: ricerca di identificazione di una realtà oggettuale, conosciuta e perdita continua di questa identificazione; la perdita di riferimenti oggettivi induce uno stravolgimento della codificazione della percezione.
Il surreale, il verso deformato della realtà, l’invenzione di uno scenario inesistente o esistente sotto forme differenti, entrano in gioco per soggettivizzare un messaggio.
Un neosurrealismo, una meta-fotografia in cui il “concetto”, l’idea, diventano l’unico supporto e il fine stesso dello scatto fotografico.
Si opera attraverso “visual Hybrids” cioè attraverso degli “ibridi visivi” che comportano trasformazione (C. Greig), distorsione e duplicazione della realtà (P. Soussan, M.Machu), per aderire ad una percezione nuova di una realtà diversa ; una fotografia “percettiva”, una fotografia che offre una nuova e inesplorata visione delle cose del mondo (P.Soberon).
Una riflessione sullo spazio e le sue modificazioni,(N.Evangelisti), ma anche sulla modificazione dei tempi, o degli oggetti o della percezione degli stessi.
Tutto si permea di sottili ambiguità e trasmutazioni; la visione gioca sulla dicotomia tra identità e ricordo: ricerca di identificazione di una realtà oggettuale, conosciuta e perdita continua di questa identificazione; la perdita di riferimenti oggettivi induce uno stravolgimento della codificazione della percezione.
27
novembre 2014
Meta-Illusioni ovvero Dallo scatto fotografico alla percezione della realtà
Dal 27 novembre 2014 al 10 gennaio 2015
fotografia
Location
ART1307 – VILLA DI DONATO
Napoli, Piazza Sant'eframo Vecchio, (Napoli)
Napoli, Piazza Sant'eframo Vecchio, (Napoli)
Orario di apertura
tutti i giorni previo appuntamento
Vernissage
27 Novembre 2014, dalle 18 alle 22
Autore
Curatore