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Metamorfosi
Ciò che unisce gli artisti in mostra è l’idea di ricreare a nuova vita oggetti destinati ad altro. Di qui il titolo della mostra, che allude a metamorfosi elaborate sul e dall’oggetto che viene rielaborato.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Di qui il titolo della mostra, che allude a metamorfosi elaborate sul e dall’oggetto che viene rielaborato divenendo, attraverso la manipolazione artistica e culturale, opera d’arte.
La mostra inizia con le opere realizzate da Ugo Salerno. L’artista utilizza una tecnica di lavoro quotidiano (la fotocopia) per appropriarsi di strumenti altrettanto quotidiani: chiavi, pezzi di stoffa, spaghi, tutto ciò che fa parte del bagaglio della normalità dell’esistenza viene “congelato” da Salerno con l’immagine fotocopiata e ritrasmesso allo spettatore sotto forma di lavoro artistico.
Luciano Gabbrielli presenta in questa mostra le sue opere realizzate con antichi coltellini cinesi e legni. Del lavoro di Gabbrielli l’artista Gino Marotta scrisse: “ Nella teca chiusa e inviolabile, come inviolabile è il mistero del principio e della fine, ogni segno asserisce in maniera tassativa se stesso ed il suo valore elettivo”.
Troviamo infine i lavori di Marco Gabriel Perli; le opere di quest’artista utilizzano gli elementi più naturali: i rami degli alberi. Il lavoro di Perli li trasforma in opere monocrome, esclusivamente bianche, nitide ed essenziali nel loro rigore, all’interno delle quali l’elemento naturale viene inglobato, ibernato, costretto dall’appropriazione creativa a trasformarsi nel protagonista dell’opera d’arte.
La mostra inizia con le opere realizzate da Ugo Salerno. L’artista utilizza una tecnica di lavoro quotidiano (la fotocopia) per appropriarsi di strumenti altrettanto quotidiani: chiavi, pezzi di stoffa, spaghi, tutto ciò che fa parte del bagaglio della normalità dell’esistenza viene “congelato” da Salerno con l’immagine fotocopiata e ritrasmesso allo spettatore sotto forma di lavoro artistico.
Luciano Gabbrielli presenta in questa mostra le sue opere realizzate con antichi coltellini cinesi e legni. Del lavoro di Gabbrielli l’artista Gino Marotta scrisse: “ Nella teca chiusa e inviolabile, come inviolabile è il mistero del principio e della fine, ogni segno asserisce in maniera tassativa se stesso ed il suo valore elettivo”.
Troviamo infine i lavori di Marco Gabriel Perli; le opere di quest’artista utilizzano gli elementi più naturali: i rami degli alberi. Il lavoro di Perli li trasforma in opere monocrome, esclusivamente bianche, nitide ed essenziali nel loro rigore, all’interno delle quali l’elemento naturale viene inglobato, ibernato, costretto dall’appropriazione creativa a trasformarsi nel protagonista dell’opera d’arte.
20
novembre 2003
Metamorfosi
Dal 20 novembre al 06 dicembre 2003
arte contemporanea
Location
GALLERIA MONSERRATO 100
Roma, Via Di Monserrato, 100, (Roma)
Roma, Via Di Monserrato, 100, (Roma)
Orario di apertura
10.00/13.00 16.00/20.00. CHIUSO IL LUNEDI’ MATTINA E LA DOMENICA
Vernissage
20 Novembre 2003, h.18.30