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Metamorfosi del Mito. Pittura Barocca tra Napoli, Genova e Venezia
La forza ammaliante di Jacopo Amigoni in “Orfeo aggredito dalle Baccanti”, la grazia de “La chasse de Diane” di Luca Giordano, lo stile tumultuoso di Valerio Castello e le atmosfere inquietanti di Mattia Preti costituiscono solo alcuni degli elementi che impreziosiscono la mostra “Metamorfosi del Mito. Pittura barocca tra Napoli, Genova e Venezia” visitabile fino al 19 ottobre presso la Pinacoteca Provinciale di Salerno dopo aver rappresentato presso il Palazzo Ducale di Genova il primo passo di quel cammino che condurrà la città a divenire capitale europea della cultura nel 2004.
L’esposizione, frutto della collaborazione tra la Provincia di Salerno, il Palazzo Ducale e il Comune di Genova, le Università di Genova, Trieste e Salerno, il Cidi, Centro d’Iniziativa Democratica degli insegnanti e la Bimed, Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo, racconta attraverso 53 dipinti di artisti pregevoli come il Grechetto, Giovan Battista Piazzetta, Corrado Giaquinto, Francesco Solimena, le suggestioni e le contaminazioni che segnarono il passaggio dalla produzione pittorica secentesca a quella settecentesca sulla scorta delle Metamorfosi di Ovidio.
Il percorso espositivo, che si articola in cinque sezioni –Trasformazioni, Protagonismo di Giove, Punizioni, Amori, Dimensione solare – presenta opere provenienti dai più importanti musei : l’Hermitage di San Pietroburgo, il Louvre di Parigi, la Walope Gallery di Londra, la Pinacoteca di Brera, gli Uffizi di Firenze, e contribuisce a inserire la città di Salerno nei più rilevanti circuiti culturali come sorta di trait d’union tra istituzioni capaci di unire la valorizzazione territoriale all’apertura verso più ampi scenari.
Metamorfosi del Mito. Pittura Barocca tra Napoli, Genova e Venezia
Salerno, Via Dei Mercanti, 63, (Salerno)