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Metamorfosi della Natura
Attraverso le diverse sensibilità e tecniche artistiche, il percorso “Metamorfosi della Natura” si propone di risvegliare nel visitatore il senso di una relazione necessaria con la Natura, quale soggetto vivo e dialogante e non come entità inerte o passiva
Comunicato stampa
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Attraverso le diverse sensibilità e tecniche artistiche, il percorso “Metamorfosi della Natura” si propone di risvegliare nel visitatore il senso di una relazione necessaria con la Natura, quale soggetto vivo e dialogante e non come entità inerte o passiva.
Esplorandone il pulsare segreto, nel variare del tempo e dell’inclinazione solare, nell’alternanza e complementarità di luce e di ombra, nella trasformazione cosmica cui è sottoposta, si sfiora l’apparente paradosso del “conosci te stesso”. Le opere di Riccardo Ruberti, Enrico Bertelli, Riccardo Brotini, Michela Sbrana, Fabio Bartolozzi e Tiziana Tarducci realizzano suggestivamente un ordito di corrispondenze tra la natura e l’umano alla ricerca di sé.
Il percorso si snoda intorno al nucleo principale di Villa Ciuti, nel Granaio e nel giardino circostante e si congiunge idealmente ai siti delle Ville crespinesi, accessibili, in settembre con le visite guidate.
In uno di questi, ed in particolare nella limonaia di Villa Valdisonzi, il legame si materializza nelle proiezioni di opere di Riccardo Ruberti, con musiche di Massimo Ruberti e poesie di Guido Gozzano.
Non si tratta di una operazione graffiante o provocatoria di carattere ambientalista, ma piuttosto di un omaggio alla natura e alla storia dei luoghi, rappresentati nei monumenti artistici, ma anche negli spazi più discreti, in passato teatro del lavoro rurale. Da essi in qualche modo si fa eco ai luoghi della produzione vinicola attuale, che caratterizzano il territorio e sono interessati da una attenta preservazione della natura e del paesaggio.
Gli artisti
Riccardo Ruberti ricorre a stesure di colore meticolose e capaci, allo stesso tempo, di libertà emotiva: come se, proprio di fronte al nostro sguardo, stesse mettendo a fuoco la lente ora del microscopio, ora di una macchina fotografica in grado di catturare i vapori e il fremito dell’aria, la silenziosa metamorfosi della natura. Le sue opere dalla serie “Riflessi di acqua” e “Crisalidi” sono Leitmotiv del percorso espositivo che, dal granaio di Villa Ciuti, rimanda alla Limonaia di Villa Valdisonzi, accessibile quest’ultima su prenotazione.
Enrico Bertelli preferisce un linguaggio più secco e nitido e, non a caso, usa l’acquaforte. I suoi sono paesaggi e scorci definiti, dove la natura appare nella sua analitica oggettività, non estranea, tuttavia, al fascino del racconto popolare, caro alla terra del Medio-Valdarno, da cui proviene.
Michela Sbrana adotta la tecnica della fotoincisione. La macchina fotografica è la sua prima alleata, per carpire i segreti dell’inconscio della natura. Attenta all’ombra disegnata dai rami nel cielo o su muri screpolati di antichi palazzi in rovina, ama le atmosfere dark e trasfonde con estrema sensibilità le emozioni degli elementi naturali nella psiche, fino a descrivere lo sconfinamento tra l’inconscio umano e quello da lei intercettato nel mondo naturale.
La ricerca di Riccardo Brotini è analitica e contemplativa allo stesso tempo.
Misura e geometria si configurano in lui come soglia che introduce all’incontro, all’epifania dell’essere altro, nella sua più profonda natura.
Autore del site specific scaturito dalla visione e dall’ascolto dei luoghi dell’evento artistico, ha realizzato un’installazione che si aggiunge alle quattro figure di cipresso in secolare dialogo nel giardino della villa.
Fabio Bartolozzi e Tiziana Tarducci lavorano insieme in vista di specifici progetti. Fanno parte anche del Gruppo No-Style, solo in apparente contrasto con il programma espositivo dedicato alla natura. In realtà, affrontano con coerenza i temi legati all’inurbazione incontrollata, alle solitudini della società globalizzata, soffocata dal consumismo e dal cemento. Il loro lavoro, del 2001-2002, è costituito da cinque strutture primarie in cemento grigio, argilla espansa e pigmento. Si pone in intenzionalmente in antitesi con il contesto storico-artistico del giardino della Villa, fra gli annessi rurali. Intitolato “Metamorfosi”, allude ad un’inestricabile commistione tra il dato naturale e quello artificiale, determinato dall’uomo, in ancestrale competizione con la natura e con se sesso.
L’installazione richiama, allo stesso tempo, le pietre naturali e gli elementi primari decodificati dall’uomo per interpretare la realtà in termini razionali.
Sabato 29 e domenica 30 settembre 2007
Limonaia di Villa Valdisonzi
Proiezioni di opere di R. Ruberti
Musiche di M. Ruberti
Poesie di G. Gozzano
A cura di Maria Francesca Pepi
Ingresso gratuito – prenotazione obbligatoria delle visite guidate alla Villa (Erika Gabbani – Associazione CRE-A)
Info: a.giorgi@comune.crespina.pi.it
Il percorso espositivo dal granaio e dal giardino di Villa Ciuti si conclude idealmente nella limonaia di Villa Valdisonzi, dematerializzandosi nelle proiezioni di opere di Riccardo Ruberti, con poesie di Guido Gozzano e musica di Massimo Ruberti. L’opera è accessibile ai fruitori delle visite guidate, nei giorni 29 e 30 settembre 2007, in occasione delle Giornate promosse dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e quest’anno intitolate “Le grandi strade della cultura: un valore per l’Europa”.
Realizza così il legame di corrispondenze disegnato dal progetto denominato “TRA VILLE E CANTINE: ITINERARI ENO-CULTURALI DEL GUSTO”, realizzato con il coinvolgimento delle aziende vinicole, che caratterizzano il territorio e che saranno presenti a villa Valdisonzi, il 29 e 30 settembre, per offrire ai visitatori una degustazione dei prodotti apprezzati dai villeggianti sin dal Settecento. Si ricrea l’atmosfera di “ameno soggiorno” della cornice paesaggistica di Crespina, le cui ville e fattorie affascinarono viaggiatori ed eruditi nelle soste del Gran Tour, alla scoperta dei luoghi densi di storia e di monumenti o semplicemente alla ricerca di piacevole ozio in villa.
Esplorandone il pulsare segreto, nel variare del tempo e dell’inclinazione solare, nell’alternanza e complementarità di luce e di ombra, nella trasformazione cosmica cui è sottoposta, si sfiora l’apparente paradosso del “conosci te stesso”. Le opere di Riccardo Ruberti, Enrico Bertelli, Riccardo Brotini, Michela Sbrana, Fabio Bartolozzi e Tiziana Tarducci realizzano suggestivamente un ordito di corrispondenze tra la natura e l’umano alla ricerca di sé.
Il percorso si snoda intorno al nucleo principale di Villa Ciuti, nel Granaio e nel giardino circostante e si congiunge idealmente ai siti delle Ville crespinesi, accessibili, in settembre con le visite guidate.
In uno di questi, ed in particolare nella limonaia di Villa Valdisonzi, il legame si materializza nelle proiezioni di opere di Riccardo Ruberti, con musiche di Massimo Ruberti e poesie di Guido Gozzano.
Non si tratta di una operazione graffiante o provocatoria di carattere ambientalista, ma piuttosto di un omaggio alla natura e alla storia dei luoghi, rappresentati nei monumenti artistici, ma anche negli spazi più discreti, in passato teatro del lavoro rurale. Da essi in qualche modo si fa eco ai luoghi della produzione vinicola attuale, che caratterizzano il territorio e sono interessati da una attenta preservazione della natura e del paesaggio.
Gli artisti
Riccardo Ruberti ricorre a stesure di colore meticolose e capaci, allo stesso tempo, di libertà emotiva: come se, proprio di fronte al nostro sguardo, stesse mettendo a fuoco la lente ora del microscopio, ora di una macchina fotografica in grado di catturare i vapori e il fremito dell’aria, la silenziosa metamorfosi della natura. Le sue opere dalla serie “Riflessi di acqua” e “Crisalidi” sono Leitmotiv del percorso espositivo che, dal granaio di Villa Ciuti, rimanda alla Limonaia di Villa Valdisonzi, accessibile quest’ultima su prenotazione.
Enrico Bertelli preferisce un linguaggio più secco e nitido e, non a caso, usa l’acquaforte. I suoi sono paesaggi e scorci definiti, dove la natura appare nella sua analitica oggettività, non estranea, tuttavia, al fascino del racconto popolare, caro alla terra del Medio-Valdarno, da cui proviene.
Michela Sbrana adotta la tecnica della fotoincisione. La macchina fotografica è la sua prima alleata, per carpire i segreti dell’inconscio della natura. Attenta all’ombra disegnata dai rami nel cielo o su muri screpolati di antichi palazzi in rovina, ama le atmosfere dark e trasfonde con estrema sensibilità le emozioni degli elementi naturali nella psiche, fino a descrivere lo sconfinamento tra l’inconscio umano e quello da lei intercettato nel mondo naturale.
La ricerca di Riccardo Brotini è analitica e contemplativa allo stesso tempo.
Misura e geometria si configurano in lui come soglia che introduce all’incontro, all’epifania dell’essere altro, nella sua più profonda natura.
Autore del site specific scaturito dalla visione e dall’ascolto dei luoghi dell’evento artistico, ha realizzato un’installazione che si aggiunge alle quattro figure di cipresso in secolare dialogo nel giardino della villa.
Fabio Bartolozzi e Tiziana Tarducci lavorano insieme in vista di specifici progetti. Fanno parte anche del Gruppo No-Style, solo in apparente contrasto con il programma espositivo dedicato alla natura. In realtà, affrontano con coerenza i temi legati all’inurbazione incontrollata, alle solitudini della società globalizzata, soffocata dal consumismo e dal cemento. Il loro lavoro, del 2001-2002, è costituito da cinque strutture primarie in cemento grigio, argilla espansa e pigmento. Si pone in intenzionalmente in antitesi con il contesto storico-artistico del giardino della Villa, fra gli annessi rurali. Intitolato “Metamorfosi”, allude ad un’inestricabile commistione tra il dato naturale e quello artificiale, determinato dall’uomo, in ancestrale competizione con la natura e con se sesso.
L’installazione richiama, allo stesso tempo, le pietre naturali e gli elementi primari decodificati dall’uomo per interpretare la realtà in termini razionali.
Sabato 29 e domenica 30 settembre 2007
Limonaia di Villa Valdisonzi
Proiezioni di opere di R. Ruberti
Musiche di M. Ruberti
Poesie di G. Gozzano
A cura di Maria Francesca Pepi
Ingresso gratuito – prenotazione obbligatoria delle visite guidate alla Villa (Erika Gabbani – Associazione CRE-A)
Info: a.giorgi@comune.crespina.pi.it
Il percorso espositivo dal granaio e dal giardino di Villa Ciuti si conclude idealmente nella limonaia di Villa Valdisonzi, dematerializzandosi nelle proiezioni di opere di Riccardo Ruberti, con poesie di Guido Gozzano e musica di Massimo Ruberti. L’opera è accessibile ai fruitori delle visite guidate, nei giorni 29 e 30 settembre 2007, in occasione delle Giornate promosse dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e quest’anno intitolate “Le grandi strade della cultura: un valore per l’Europa”.
Realizza così il legame di corrispondenze disegnato dal progetto denominato “TRA VILLE E CANTINE: ITINERARI ENO-CULTURALI DEL GUSTO”, realizzato con il coinvolgimento delle aziende vinicole, che caratterizzano il territorio e che saranno presenti a villa Valdisonzi, il 29 e 30 settembre, per offrire ai visitatori una degustazione dei prodotti apprezzati dai villeggianti sin dal Settecento. Si ricrea l’atmosfera di “ameno soggiorno” della cornice paesaggistica di Crespina, le cui ville e fattorie affascinarono viaggiatori ed eruditi nelle soste del Gran Tour, alla scoperta dei luoghi densi di storia e di monumenti o semplicemente alla ricerca di piacevole ozio in villa.
15
settembre 2007
Metamorfosi della Natura
Dal 15 al 30 settembre 2007
arte contemporanea
Location
VILLA CIUTI
Crespina, (Pisa)
Crespina, (Pisa)
Orario di apertura
sabato e domenica, ore 17.00-20.00
Sabato 29 settembre: ore 10.00-12.00; 16.00-20.00
Vernissage
15 Settembre 2007, ore 17.30
Autore
Curatore