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Metamorph. 9. Mostra Internazionale di Architettura. La Biennale di Venezia
La 9. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia METAMORPH affronta i fondamentali cambiamenti in atto nell’architettura contemporanea, sia nel campo della teoria e della pratica progettuale, sia nell’uso delle nuove tecnologie costruttive
Comunicato stampa
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Il percorso espositivo di METAMORPH ipotizza infatti la figura del visitatore come testimone di questi cambiamenti che, sfuggendo alle tradizionali prospettive interpretative, giustificano in modo sempre più evidente un aperto e innovativo confronto con l'evoluzione degli organismi viventi e le loro capacità di trasformazione.
L'architettura, chiamata oggi a nuovi impegni, ha ampliato in modo consistente i propri recinti disciplinari. Il suo nuovo ruolo è quello di catalizzare grandi esperienze sociali e culturali a scala internazionale, che si manifestano soprattutto in relazione alle modificazioni delle strutture urbane e del paesaggio. Lo spazio architettonico è così inteso nella sua capacità di vivere i mutamenti odierni: i nuovi materiali accolgono e sottolineano gli effetti atmosferici, la percezione dell'architettura si apre a una concezione dinamica del tempo e la vita pubblica negli edifici assume caratteri più centrati sull'evoluzione dell'ambiente.
Grazie alla ricerca di materiali che possiedono qualità variabili e reattive, molte architetture stanno cambiando natura. Esse assumono forme curvilinee e avvicinano le funzioni dei loro involucri a quelle di membrane viventi. Sono già numerosi gli architetti che cercano di conferire qualità organiche alle loro costruzioni, non più in termini metaforici, ma metabolici. Oggi l'architettura diventa abitabile soltanto quando stabilisce i suoi limiti e condiziona i suoi interni come fanno i componenti primari della vita, le cellule. Essi producono una membrana per mostrarsi come organismi e mantenersi in vita. Questa nuova morfologia degli spazi del vivere sta definitivamente superando "l'era della architettura vitruviana" aprendo, quindi, nuovi scenari alla ricerca e alla costruzione degli spazi della contemporaneità.
Il programma di METAMORPH, la 9. Mostra Int.le di Architettura della Biennale di Venezia, si articolerà in due diversi ambienti:
Nelle Corderie dell'Arsenale saranno presentate le opere che hanno letteralmente trasformato il panorama disciplinare dell'architettura a partire dagli anni Settanta, da quelle di Peter Eisenman (con i suoi automatismi terrestri), Frank O. Gehry (con gli edifici che si trasformano in pesci), Aldo Rossi (l'architettura come memoria) e James Stirling (il collage costruttivista), alle ultime tendenze e realizzazioni. Si tratta dunque di offrire una prospettiva storica che risulta fondamentale per gli obiettivi proposti dalla mostra: indagare cioè i mezzi attraverso i quali l'architettura ha modificato i processi della propria invenzione ed esecuzione, acquistando così l'abilità di operare in circostanze radicalmente nuove.
Iniziando con la trasformazione (TRANSFORMATIONS) di edifici esistenti e ampliandosi alla nuova topografia (TOPOGRAPHY), gli spazi delle Corderie ospiteranno anche le sezioni dedicate alle superfici (SURFACES), all'atmosfera (ATMOSPHERE) e agli iper-progetti (HYPER-PROJECTS). Il loro susseguirsi rintraccia, passo per passo, la rapida evoluzione dell'architettura che sta acquistando nuove dimensioni articolandosi con qualità sempre più specifiche. Gli iper-progetti rappresentano il massimo della complessità finora raggiunta, sia per la loro organizzazione interna sia per l'estensione e la diramazione nel territorio.
Nel Padiglione Italia ai Giardini della Biennale, installazioni commissionate a diversi progettisti offriranno invece specifici esempi di come i vari cambiamenti epocali abbiano portato alle recenti trasformazioni in campo architettonico. Tali installazioni sveleranno i legami esistenti tra le metamorfosi nell'organizzazione della professione, i nuovi tipi di edifici, i materiali, i sistemi costruttivi e le innovazioni nelle modalità di rappresentazione e realizzazione dell'architettura.
Con METAMORPH il futuro approda a Venezia attraverso, ad esempio, una serie di quaranta Sale da Concerto, edifici dalle superfici piegate e incurvate, megastrutture di grande impatto.
Distribuita nelle varie sedi espositive della 9. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, la sezione fotografica Morphing Lights, Floating Shadows, curata da Nanni Baltzer, presenta le opere di oltre sessanta fotografi, articolandosi in tre diverse tappe, ciascuna in relazione con un filone tematico esposto in mostra.
Per un secolo, il ruolo della fotografia nei confronti dell'architettura è stato quasi esclusivamente rivolto all'esecuzione di accurate documentazioni o, in alcuni casi di particolare interesse, alla divulgazione editoriale del punto di vista dell'architetto sulla propria opera. Ma negli ultimi anni, lo sguardo dei fotografi ha svegliato le qualità sfuggenti e latenti degli edifici. Oggi, sono sempre più evidenti gli scambi e le collaborazioni tra architetti e fotografi. Spesso questi ultimi sanno trascrivere nelle loro immagini aspetti atmosferici ed effimeri, ma significativi, fornendo agli architetti nuovi stimoli all'espressione dei diversi itinerari progettuali.
All'interno del Padiglione Italia, la sezione intitolata Notizie dall'interno, curata da Mirko Zardini, raggruppa le architetture di interni realizzate recentemente in Italia. Saranno qui esposte le ultime trasformazioni degli spazi della residenza e del lavoro, di luoghi delle istituzioni e del commercio, raccogliendo l'attività di quasi una quarantina di architetti che operano in un settore che conferma e rinnova sempre più la specificità della tradizione italiana in questo campo.
Sotto la direzione di Rinio Bruttomesso (direttore del Centro Internazionale Città d'Acqua di Venezia), una ventina di città accomunate da significativi rapporti con il mare, i laghi e i fiumi, da Bilbao a Buenos Aires, da Lione a Seul, presenteranno i rispettivi bilanci delle metamorfosi vissute dai propri waterfront urbani. La struttura espositiva della sezione Città d'acqua apparirà come un autentico padiglione galleggiante, una sorta di grande 'nave' ancorata nel bacino dell'Arsenale, all'ombra delle Gaggiandre, e offrirà ai visitatori un ampio panorama di progetti di "città d'acqua" in uno dei punti storicamente più significativi per comprendere il rapporto tra Venezia e il Mediterraneo.
La 9. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, presenterà i lavori di più di 170 studi di architettura, più di 200 progetti, più di 150 fotografie, numerosi video, grandi immagini di metamorfosi naturali create dal fotografo Armin Linke, 8 istallazioni speciali di architetti come Ben van Berkel, Peter Eisenman, Kengo Kuma, Juan Navarro Baldeweg, Massimo Scolari, Ron Arad, Wilkinson - Eyre, Sauerbruch + Hutton e altri.
L'allestimento della mostra, l'immagine grafica, come anche i tre libri/cataloghi che ne approfondiranno i risultati, sono curati da un team newyorkese tra i più all'avanguardia nel settore, lo studio Asymptote (Hani Rashid e Lise Anne Couture) e Omnivore. L'obiettivo del progetto espositivo è quello di istituire un serrato dialogo con gli spazi prospettici dell'Arsenale e, all'interno del Padiglione Italia, di dar vita a una serie di palcoscenici per le varie manifestazioni che faranno di METAMORPH un evento da non perdere per tutti quelli che credono nell'importanza della bellezza degli ambienti in cui viviamo.
L'architettura, chiamata oggi a nuovi impegni, ha ampliato in modo consistente i propri recinti disciplinari. Il suo nuovo ruolo è quello di catalizzare grandi esperienze sociali e culturali a scala internazionale, che si manifestano soprattutto in relazione alle modificazioni delle strutture urbane e del paesaggio. Lo spazio architettonico è così inteso nella sua capacità di vivere i mutamenti odierni: i nuovi materiali accolgono e sottolineano gli effetti atmosferici, la percezione dell'architettura si apre a una concezione dinamica del tempo e la vita pubblica negli edifici assume caratteri più centrati sull'evoluzione dell'ambiente.
Grazie alla ricerca di materiali che possiedono qualità variabili e reattive, molte architetture stanno cambiando natura. Esse assumono forme curvilinee e avvicinano le funzioni dei loro involucri a quelle di membrane viventi. Sono già numerosi gli architetti che cercano di conferire qualità organiche alle loro costruzioni, non più in termini metaforici, ma metabolici. Oggi l'architettura diventa abitabile soltanto quando stabilisce i suoi limiti e condiziona i suoi interni come fanno i componenti primari della vita, le cellule. Essi producono una membrana per mostrarsi come organismi e mantenersi in vita. Questa nuova morfologia degli spazi del vivere sta definitivamente superando "l'era della architettura vitruviana" aprendo, quindi, nuovi scenari alla ricerca e alla costruzione degli spazi della contemporaneità.
Il programma di METAMORPH, la 9. Mostra Int.le di Architettura della Biennale di Venezia, si articolerà in due diversi ambienti:
Nelle Corderie dell'Arsenale saranno presentate le opere che hanno letteralmente trasformato il panorama disciplinare dell'architettura a partire dagli anni Settanta, da quelle di Peter Eisenman (con i suoi automatismi terrestri), Frank O. Gehry (con gli edifici che si trasformano in pesci), Aldo Rossi (l'architettura come memoria) e James Stirling (il collage costruttivista), alle ultime tendenze e realizzazioni. Si tratta dunque di offrire una prospettiva storica che risulta fondamentale per gli obiettivi proposti dalla mostra: indagare cioè i mezzi attraverso i quali l'architettura ha modificato i processi della propria invenzione ed esecuzione, acquistando così l'abilità di operare in circostanze radicalmente nuove.
Iniziando con la trasformazione (TRANSFORMATIONS) di edifici esistenti e ampliandosi alla nuova topografia (TOPOGRAPHY), gli spazi delle Corderie ospiteranno anche le sezioni dedicate alle superfici (SURFACES), all'atmosfera (ATMOSPHERE) e agli iper-progetti (HYPER-PROJECTS). Il loro susseguirsi rintraccia, passo per passo, la rapida evoluzione dell'architettura che sta acquistando nuove dimensioni articolandosi con qualità sempre più specifiche. Gli iper-progetti rappresentano il massimo della complessità finora raggiunta, sia per la loro organizzazione interna sia per l'estensione e la diramazione nel territorio.
Nel Padiglione Italia ai Giardini della Biennale, installazioni commissionate a diversi progettisti offriranno invece specifici esempi di come i vari cambiamenti epocali abbiano portato alle recenti trasformazioni in campo architettonico. Tali installazioni sveleranno i legami esistenti tra le metamorfosi nell'organizzazione della professione, i nuovi tipi di edifici, i materiali, i sistemi costruttivi e le innovazioni nelle modalità di rappresentazione e realizzazione dell'architettura.
Con METAMORPH il futuro approda a Venezia attraverso, ad esempio, una serie di quaranta Sale da Concerto, edifici dalle superfici piegate e incurvate, megastrutture di grande impatto.
Distribuita nelle varie sedi espositive della 9. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, la sezione fotografica Morphing Lights, Floating Shadows, curata da Nanni Baltzer, presenta le opere di oltre sessanta fotografi, articolandosi in tre diverse tappe, ciascuna in relazione con un filone tematico esposto in mostra.
Per un secolo, il ruolo della fotografia nei confronti dell'architettura è stato quasi esclusivamente rivolto all'esecuzione di accurate documentazioni o, in alcuni casi di particolare interesse, alla divulgazione editoriale del punto di vista dell'architetto sulla propria opera. Ma negli ultimi anni, lo sguardo dei fotografi ha svegliato le qualità sfuggenti e latenti degli edifici. Oggi, sono sempre più evidenti gli scambi e le collaborazioni tra architetti e fotografi. Spesso questi ultimi sanno trascrivere nelle loro immagini aspetti atmosferici ed effimeri, ma significativi, fornendo agli architetti nuovi stimoli all'espressione dei diversi itinerari progettuali.
All'interno del Padiglione Italia, la sezione intitolata Notizie dall'interno, curata da Mirko Zardini, raggruppa le architetture di interni realizzate recentemente in Italia. Saranno qui esposte le ultime trasformazioni degli spazi della residenza e del lavoro, di luoghi delle istituzioni e del commercio, raccogliendo l'attività di quasi una quarantina di architetti che operano in un settore che conferma e rinnova sempre più la specificità della tradizione italiana in questo campo.
Sotto la direzione di Rinio Bruttomesso (direttore del Centro Internazionale Città d'Acqua di Venezia), una ventina di città accomunate da significativi rapporti con il mare, i laghi e i fiumi, da Bilbao a Buenos Aires, da Lione a Seul, presenteranno i rispettivi bilanci delle metamorfosi vissute dai propri waterfront urbani. La struttura espositiva della sezione Città d'acqua apparirà come un autentico padiglione galleggiante, una sorta di grande 'nave' ancorata nel bacino dell'Arsenale, all'ombra delle Gaggiandre, e offrirà ai visitatori un ampio panorama di progetti di "città d'acqua" in uno dei punti storicamente più significativi per comprendere il rapporto tra Venezia e il Mediterraneo.
La 9. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, presenterà i lavori di più di 170 studi di architettura, più di 200 progetti, più di 150 fotografie, numerosi video, grandi immagini di metamorfosi naturali create dal fotografo Armin Linke, 8 istallazioni speciali di architetti come Ben van Berkel, Peter Eisenman, Kengo Kuma, Juan Navarro Baldeweg, Massimo Scolari, Ron Arad, Wilkinson - Eyre, Sauerbruch + Hutton e altri.
L'allestimento della mostra, l'immagine grafica, come anche i tre libri/cataloghi che ne approfondiranno i risultati, sono curati da un team newyorkese tra i più all'avanguardia nel settore, lo studio Asymptote (Hani Rashid e Lise Anne Couture) e Omnivore. L'obiettivo del progetto espositivo è quello di istituire un serrato dialogo con gli spazi prospettici dell'Arsenale e, all'interno del Padiglione Italia, di dar vita a una serie di palcoscenici per le varie manifestazioni che faranno di METAMORPH un evento da non perdere per tutti quelli che credono nell'importanza della bellezza degli ambienti in cui viviamo.
10
settembre 2004
Metamorph. 9. Mostra Internazionale di Architettura. La Biennale di Venezia
Dal 10 settembre al 07 novembre 2004
architettura
Location
GIARDINI DI CASTELLO
Venezia, Fondamenta Dell'Arsenale, (VENEZIA)
Venezia, Fondamenta Dell'Arsenale, (VENEZIA)
Orario di apertura
ore 10.00 - 18.00 (tutti i giorni)
Vernissage
10 Settembre 2004, 10 e 11 settembre (ore 10.00 - 22.00)
Curatore