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Metodo Simoncini. Ricerca di un’estetica dell’insieme
Mostra dedicata a Francesco Simoncini, grande innovatore nel campo del design di caratteri tipografici, creatore di celebri font che sono passati sotto gli occhi di milioni di lettori per oltre quarant’anni e sono tutt’ora apprezzati in tutto il mondo: dal Garamond Simoncini, utilizzato dalla Einaudi e divenuto un carattere iconico nell’editoria italiana al Delia, progettato per gli elenchi telefonici.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Metodo Simoncini
Ricerca di un’estetica dell’insieme
a cura di: Elisa Rebellato, Antonio Cavedoni
Idea e progetto: Griffo, la grande festa delle lettere
direzione artistica: Dina&Solomon
in collaborazione con: Museo del Patrimonio Industriale
Istituzione Bologna Musei | Museo del Patrimonio Industriale
23 settembre – 12 novembre 2017
Inaugurazione: venerdì 22 settembre 2017 h 17.30
Bologna, 25 luglio 2017. Inaugura il prossimo 22 settembre e rimarrà visibile al Museo del Patri-
monio Industriale di Bologna fino al 12 novembre la mostra Metodo Simoncini. Ricerca di
un’estetica dell’insieme, dedicata a Francesco Simoncini, grande innovatore nel campo del
design di caratteri tipografici, creatore di celebri font che sono passati sotto gli occhi di milioni
di lettori per oltre quarant'anni e sono tutt'ora apprezzati in tutto il mondo: dal Garamond Si-
moncini, utilizzato dalla Einaudi e divenuto un carattere iconico nell’editoria italiana al Delia,
progettato per gli elenchi telefonici.
L'esposizione è stata ideata da Griffo, la grande festa delle lettere, progetto multidisciplinare
che narra e celebra la storia dell’inventore bolognese e delle lettere, strumento prezioso che ci
accompagna ogni giorno. Nato nel 2014, con un Comitato Scientifico composto dai massimi
esperti nella storia del libro a livello internazionale e già presieduto da Umberto Eco, in colla-
borazione con Comune e Università di Bologna e altri partner istituzionali e privati italiani e in-
ternazionali, il progetto culminerà nel 2018 negli eventi celebrativi dei 500 anni dalla morte di
Francesco Griffo.
Metodo Simoncini delinea la vicenda imprenditoriale e la carica innovativa espresse da France-
sco Simoncini (1912-1975), dal 1954 Amministratore unico delle Officine Simoncini, azienda
fondata da suo padre nel 1953 a Bologna, poi trasferitasi in un grande stabilimento a Rastigna-
no, destinata ad affermarsi come una delle realtà più all'avanguardia del settore della proget-
tazione e produzione di matrici per macchine Linotype.
Se oggi in ogni momento condividiamo idee con parole e frasi d'inchiostro e pixel, poco o nulla
sappiamo di quello straordinario strumento che sono le lettere, della loro storia e di quella di
chi le ha create. La mostra, attraverso le innovazioni e i traguardi di Simoncini come imprendi-
tore e designer di caratteri autodidatta, illustra il valore di un approccio globale al progetto, in
cui estetica e funzionalità, ricerca e umanità sono elementi equivalenti e indispensabili.
Il percorso espositivo, che propone un'esperienza immersiva e multimediale con un allestimen-
to ispirato alla disposizione del reparto disegno caratteri Officine Simoncini, accoglie il visitato-
re con filmati, fotografie e strumenti originali dell’epoca, introducendolo nell’affascinante pro-
cesso di ideazione e realizzazione di una matrice per Linotype. Si prosegue con la presentazio-
ne del brevetto internazionale “Metodo Simoncini”, insieme a documenti, disegni dei caratte-
ri e rare edizioni che ricostruiscono il contributo di Francesco Simoncini come progettista e of-
frono una panoramica su impatto e diffusione dei suoi alfabeti più importanti, come i già citati
Garamond Simoncini creato per Einaudi e il Delia progettato per gli elenchi telefonici. Molti
suoi caratteri hanno avuto larga diffusione anche in quotidiani e periodici in Italia e all'estero:
tra quelli italiani figurano Stadio, La Nazione, Il Tempo, Guerin Spotivo, Il Resto del Carlino, La
Domenica del Corriere.
Nel progettare i propri caratteri, Simoncini si pone come obiettivi chiarezza e leggibilità, met-
tendo al centro di ogni progetto i consumatori finali del suo prodotto, i lettori. Questa attenzio-
ne, nell'epoca della diffusione della tecnologia Linotype, fa sì che i suoi caratteri abbiano largo
impiego in ogni ambito della stampa in Italia. Ancora oggi alcuni dei suoi caratteri, anche se
creati per una tecnologia obsoleta, sono noti e apprezzati in tutto il mondo.
È lui stesso a scrivere: “La leggibilità e funzionalità dei testi stampati, destinati a letture pro-
lungate, è in parte oggi legata alla scelta di un buon procedimento di stampa, ma soprattutto
alla diligenza con cui si procede alla preparazione dello stampato. In questo senso si può e si
deve operare con impegno. Non sempre è felice la scelta dei caratteri, della carta e non sempre
sono curate la composizione e la stampa. [...] In ogni nostro atto, nell'attività grafica, sia sem-
pre presente la figura del lettore e le sue esigenze.” (Testo tratto da: Francesco Simoncini,
Leggibilità e funzionalità dei caratteri da stampa. Lezione-conferenza per il Corso Superiore di
Cultura Grafica alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, Castello del Valentino,
Torino 6 marzo 1965).
Anche come imprenditore Simoncini mise in pratica una visione innovativa per l’epoca, con
un’attenzione costante volta al rispetto di collaboratori e dipendenti. Insieme ai fratelli riuscì a
condurre l’attività del padre da piccola officina di riparazioni per Linotype colpita dalla guerra,
a grande industria internazionale per la progettazione e produzione di caratteri.
La sua dedizione si estese anche al di fuori dell’azienda: assunse infatti ruoli di rilievo in asso-
ciazioni di settore, impegnandosi inoltre nella formazione dei giovani tecnici e nella standardiz-
zazione della tecnologia.
Short bio > Elisa Rebellato, curatrice
Bibliotecaria, si è laureata in Conservazione dei beni culturali a indirizzo archivistico-librario
all’Università Ca’ Foscari di Venezia e ha conseguito il Dottorato in Scienze bibliografiche e
documentarie all’Università di Udine. Tra le sue pubblicazioni: La fabbrica dei divieti. Gli indici
dei libri proibiti da Clemente VIII a Benedetto XIV (Milano, Sylvestre Bonnard, 2008), La Scala
d’oro. Libri per ragazzi durante il fascismo (Milano, Unicopli, 2016) e la curatela di Mondadori.
Catalogo storico dei libri per la scuola (1910-1945) (Milano, FrancoAngeli, 2008). Si è già inte-
ressata alle vicende di Francesco Simoncini nell’articolo Un Garamond bolognese per Einaudi, in
«I.B.C.», a. XXI (2013), pp. 12-15.
Short bio > Antonio Cavedoni, curatore
Progettista di caratteri e studioso di storia della tipografia e del carattere, si è laureato in Ty -
peface Design presso l’università di Reading, UK con una tesi dal titolo Typeface Designs of the
Officine Simoncini: Garamond, Delia, Selene. Dopo aver lavorato per sette anni in California
presso la Apple, Inc. nel Type Group, continua la sua attività di progettista di caratteri a Mila-
no.
Museo del patrimonio Industriale
Il Museo del Patrimonio Industriale studia, documenta e divulga la storia economico-industriale
di Bologna e del suo territorio ricostruendone le vicende dal XV secolo, con l'affermarsi dell'in-
dustria serica, all'odierno distretto meccanico della motoristica e dell'automazione.
Il nucleo storico del Museo è costituito dalle collezioni dell'Istituto Aldini Valeriani che ha rap-
presentato per il territorio un elemento strategico di innovazione nel campo della formazione
professionale. Dal suo costituirsi alla metà del XIX secolo, la scuola introduce progressivamente
al posto del vecchio apprendistato di bottega, ormai superato, un insegnamento che coniuga il
sapere e il saper fare con lezioni teoriche integrate ad attività manuali e dimostrazioni di mo -
delli e di macchine. Nelle sue officine si sono formati generazioni di imprenditori e tecnici che
hanno dato vita alla moderna identità industriale della città.
Delle varie sezioni espositive (aggiustatori, fucinatori, chimici, etc...), quella dedicata alle Arti
Grafiche è particolarmente significativa in quanto documenta l'evoluzione delle tecniche di
stampa attraverso le platine, le Linotype e le Monotype sulle quali si sono esercitate generazio-
ni di ragazzi poi impiegati nelle numerose e rinomate tipografie bolognesi. Fortemente connes-
so con la collezione, per la comune matrice culturale, è l'archivio dei disegni originali dei ca-
ratteri delle Officine Simoncini, acquisito dal Museo negli anni 1990 e valorizzato in esposizio-
ne.
Maggiori informazioni mostra
www.griffoanniversary.com
Ricerca di un’estetica dell’insieme
a cura di: Elisa Rebellato, Antonio Cavedoni
Idea e progetto: Griffo, la grande festa delle lettere
direzione artistica: Dina&Solomon
in collaborazione con: Museo del Patrimonio Industriale
Istituzione Bologna Musei | Museo del Patrimonio Industriale
23 settembre – 12 novembre 2017
Inaugurazione: venerdì 22 settembre 2017 h 17.30
Bologna, 25 luglio 2017. Inaugura il prossimo 22 settembre e rimarrà visibile al Museo del Patri-
monio Industriale di Bologna fino al 12 novembre la mostra Metodo Simoncini. Ricerca di
un’estetica dell’insieme, dedicata a Francesco Simoncini, grande innovatore nel campo del
design di caratteri tipografici, creatore di celebri font che sono passati sotto gli occhi di milioni
di lettori per oltre quarant'anni e sono tutt'ora apprezzati in tutto il mondo: dal Garamond Si-
moncini, utilizzato dalla Einaudi e divenuto un carattere iconico nell’editoria italiana al Delia,
progettato per gli elenchi telefonici.
L'esposizione è stata ideata da Griffo, la grande festa delle lettere, progetto multidisciplinare
che narra e celebra la storia dell’inventore bolognese e delle lettere, strumento prezioso che ci
accompagna ogni giorno. Nato nel 2014, con un Comitato Scientifico composto dai massimi
esperti nella storia del libro a livello internazionale e già presieduto da Umberto Eco, in colla-
borazione con Comune e Università di Bologna e altri partner istituzionali e privati italiani e in-
ternazionali, il progetto culminerà nel 2018 negli eventi celebrativi dei 500 anni dalla morte di
Francesco Griffo.
Metodo Simoncini delinea la vicenda imprenditoriale e la carica innovativa espresse da France-
sco Simoncini (1912-1975), dal 1954 Amministratore unico delle Officine Simoncini, azienda
fondata da suo padre nel 1953 a Bologna, poi trasferitasi in un grande stabilimento a Rastigna-
no, destinata ad affermarsi come una delle realtà più all'avanguardia del settore della proget-
tazione e produzione di matrici per macchine Linotype.
Se oggi in ogni momento condividiamo idee con parole e frasi d'inchiostro e pixel, poco o nulla
sappiamo di quello straordinario strumento che sono le lettere, della loro storia e di quella di
chi le ha create. La mostra, attraverso le innovazioni e i traguardi di Simoncini come imprendi-
tore e designer di caratteri autodidatta, illustra il valore di un approccio globale al progetto, in
cui estetica e funzionalità, ricerca e umanità sono elementi equivalenti e indispensabili.
Il percorso espositivo, che propone un'esperienza immersiva e multimediale con un allestimen-
to ispirato alla disposizione del reparto disegno caratteri Officine Simoncini, accoglie il visitato-
re con filmati, fotografie e strumenti originali dell’epoca, introducendolo nell’affascinante pro-
cesso di ideazione e realizzazione di una matrice per Linotype. Si prosegue con la presentazio-
ne del brevetto internazionale “Metodo Simoncini”, insieme a documenti, disegni dei caratte-
ri e rare edizioni che ricostruiscono il contributo di Francesco Simoncini come progettista e of-
frono una panoramica su impatto e diffusione dei suoi alfabeti più importanti, come i già citati
Garamond Simoncini creato per Einaudi e il Delia progettato per gli elenchi telefonici. Molti
suoi caratteri hanno avuto larga diffusione anche in quotidiani e periodici in Italia e all'estero:
tra quelli italiani figurano Stadio, La Nazione, Il Tempo, Guerin Spotivo, Il Resto del Carlino, La
Domenica del Corriere.
Nel progettare i propri caratteri, Simoncini si pone come obiettivi chiarezza e leggibilità, met-
tendo al centro di ogni progetto i consumatori finali del suo prodotto, i lettori. Questa attenzio-
ne, nell'epoca della diffusione della tecnologia Linotype, fa sì che i suoi caratteri abbiano largo
impiego in ogni ambito della stampa in Italia. Ancora oggi alcuni dei suoi caratteri, anche se
creati per una tecnologia obsoleta, sono noti e apprezzati in tutto il mondo.
È lui stesso a scrivere: “La leggibilità e funzionalità dei testi stampati, destinati a letture pro-
lungate, è in parte oggi legata alla scelta di un buon procedimento di stampa, ma soprattutto
alla diligenza con cui si procede alla preparazione dello stampato. In questo senso si può e si
deve operare con impegno. Non sempre è felice la scelta dei caratteri, della carta e non sempre
sono curate la composizione e la stampa. [...] In ogni nostro atto, nell'attività grafica, sia sem-
pre presente la figura del lettore e le sue esigenze.” (Testo tratto da: Francesco Simoncini,
Leggibilità e funzionalità dei caratteri da stampa. Lezione-conferenza per il Corso Superiore di
Cultura Grafica alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, Castello del Valentino,
Torino 6 marzo 1965).
Anche come imprenditore Simoncini mise in pratica una visione innovativa per l’epoca, con
un’attenzione costante volta al rispetto di collaboratori e dipendenti. Insieme ai fratelli riuscì a
condurre l’attività del padre da piccola officina di riparazioni per Linotype colpita dalla guerra,
a grande industria internazionale per la progettazione e produzione di caratteri.
La sua dedizione si estese anche al di fuori dell’azienda: assunse infatti ruoli di rilievo in asso-
ciazioni di settore, impegnandosi inoltre nella formazione dei giovani tecnici e nella standardiz-
zazione della tecnologia.
Short bio > Elisa Rebellato, curatrice
Bibliotecaria, si è laureata in Conservazione dei beni culturali a indirizzo archivistico-librario
all’Università Ca’ Foscari di Venezia e ha conseguito il Dottorato in Scienze bibliografiche e
documentarie all’Università di Udine. Tra le sue pubblicazioni: La fabbrica dei divieti. Gli indici
dei libri proibiti da Clemente VIII a Benedetto XIV (Milano, Sylvestre Bonnard, 2008), La Scala
d’oro. Libri per ragazzi durante il fascismo (Milano, Unicopli, 2016) e la curatela di Mondadori.
Catalogo storico dei libri per la scuola (1910-1945) (Milano, FrancoAngeli, 2008). Si è già inte-
ressata alle vicende di Francesco Simoncini nell’articolo Un Garamond bolognese per Einaudi, in
«I.B.C.», a. XXI (2013), pp. 12-15.
Short bio > Antonio Cavedoni, curatore
Progettista di caratteri e studioso di storia della tipografia e del carattere, si è laureato in Ty -
peface Design presso l’università di Reading, UK con una tesi dal titolo Typeface Designs of the
Officine Simoncini: Garamond, Delia, Selene. Dopo aver lavorato per sette anni in California
presso la Apple, Inc. nel Type Group, continua la sua attività di progettista di caratteri a Mila-
no.
Museo del patrimonio Industriale
Il Museo del Patrimonio Industriale studia, documenta e divulga la storia economico-industriale
di Bologna e del suo territorio ricostruendone le vicende dal XV secolo, con l'affermarsi dell'in-
dustria serica, all'odierno distretto meccanico della motoristica e dell'automazione.
Il nucleo storico del Museo è costituito dalle collezioni dell'Istituto Aldini Valeriani che ha rap-
presentato per il territorio un elemento strategico di innovazione nel campo della formazione
professionale. Dal suo costituirsi alla metà del XIX secolo, la scuola introduce progressivamente
al posto del vecchio apprendistato di bottega, ormai superato, un insegnamento che coniuga il
sapere e il saper fare con lezioni teoriche integrate ad attività manuali e dimostrazioni di mo -
delli e di macchine. Nelle sue officine si sono formati generazioni di imprenditori e tecnici che
hanno dato vita alla moderna identità industriale della città.
Delle varie sezioni espositive (aggiustatori, fucinatori, chimici, etc...), quella dedicata alle Arti
Grafiche è particolarmente significativa in quanto documenta l'evoluzione delle tecniche di
stampa attraverso le platine, le Linotype e le Monotype sulle quali si sono esercitate generazio-
ni di ragazzi poi impiegati nelle numerose e rinomate tipografie bolognesi. Fortemente connes-
so con la collezione, per la comune matrice culturale, è l'archivio dei disegni originali dei ca-
ratteri delle Officine Simoncini, acquisito dal Museo negli anni 1990 e valorizzato in esposizio-
ne.
Maggiori informazioni mostra
www.griffoanniversary.com
22
settembre 2017
Metodo Simoncini. Ricerca di un’estetica dell’insieme
Dal 22 settembre al 12 novembre 2017
design
Location
MUSEO DEL PATRIMONIO INDUSTRIALE – FORNACE GALOTTI
Bologna, Via Della Beverara, 123, (Bologna)
Bologna, Via Della Beverara, 123, (Bologna)
Biglietti
€ 5 intero | € 3 ridotto
Orario di apertura
dal martedì al venerdì: ore 9 > 13
sabato: ore 9 > 13 e 15 > 18
domenica: ore 15 > 18
Vernissage
22 Settembre 2017, Ore 17.30
Autore
Curatore