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Mi faceva suo richordo tutto. 30 anni senza Ghizzardi. 30 anni di Ghizzardi
Antologica a trent’anni dalla morte dell’artista. La mostra, presentata da Valter Rosa, docente di Storia dell’Arte Moderna all’Accademia di Brera di Milano, presenta un itinerario antologico che attraversa, nelle 28 opere esposte, tra le quali una decina di inediti pittorici, tutta la produzione di Ghizzardi dagli anni ’50 agli anni ’80. Le opere in mostra sono in gran parte prestiti della Casa Museo “Pietro Ghizzardi”
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il 7 dicembre 1986 si spegneva a Boretto il pittore e scrittore Pietro Ghizzardi: naif, irregolare, artista senza
necessità di ulteriori attributi, tra i più originali del Novecento.
Alcuni giorni dopo si svolgevano le sue esequie; il feretro veniva trasportato al cimitero del paese su un carro
agricolo trainato da un cavallo, in ottemperanza alle sue volontà, espresse e reiterato nella sua autobiografia
“Mi richordo anchora” (Einaudi, 1976).
Trent’anni dopo, Boretto, il paese d’adozione dell’artista, dove egli si trasferì negli anni ’30 con la famiglia,
molto prima di venire riconosciuto come pittore e autore, rende omaggio a Pietro Ghizzardi con la mostra
intitolata “Mi faceva suo richordo tutto. 30 anni senza Ghizzardi. 30 anni di Ghizzardi”, realizzata
attraverso la collaborazione tra la Casa Museo Pietro Ghizzardi, l’Associazione Prospettiva 16 ed il
Comune di Boretto.
La mostra, presentata da Valter Rosa, docente di Storia dell’Arte Moderna all’Accademia di Brera di Milano,
si terrà presso lo Spazio Arte Prospettiva 16 di Boretto dal 29 ottobre 2016 all’8 dicembre 2016, e
presenta un itinerario antologico che attraversa, nelle 28 opere esposte, tra le quali una decina di inediti
pittorici, tutta la produzione di Ghizzardi dagli anni ’50 agli anni ’80. Le opere in mostra sono in gran parte
prestiti della Casa Museo “Pietro Ghizzardi”.
L’esposizione inaugura sabato 29 ottobre 2016 alle ore 17.00 in presenza dei curatori, di Valter Rosa, del
sindaco di Boretto Massimo Gazza e di Lucia Ghizzardi.
Oltre a rappresentare un tributo ed una celebrazione dell’artista da parte della cittadinanza borettese, la
mostra vuole approfondire la riflessione critica intorno all’opera di Ghizzardi, sancendo la definitiva liceità
della sua inserzione nell’arte contemporanea. Valter Rosa, nel contributo critico che apre il catalogo
dell’esibizione, con il significativo titolo “Una via d’uscita. Pietro Ghizzardi, la pittura-impronta e il filo della
scrittura”, adotta un approccio di grande interesse all’opera ghizzardiana, leggendola attraverso la filigrana
dell’autobiografia “Mi richordo anchora”, cogliendo nella necessità espressiva insopprimibile di Ghizzardi la
radice profonda del suo operato, fugando pregiudizi e preconcetti, e ravvisando in essa la condizione
necessaria e sufficiente per definire la sua pittura arte.
La mostra, visitabile gratuitamente nei fine settimana di novembre e fino all’8 dicembre compreso,
rappresenta l’atto iniziale di una serie di eventi commemorativi di Pietro Ghizzardi, che si snodano tra
novembre e dicembre.
TRA IL PO E IL GRANDE SCHERMO | Effetti collaterali
Domenica 30 ottobre 2016, alle ore 15.00, la Motonave Padus salperà dal Porto Fluviale di Boretto
proponendo un itinerario dal titolo Cera altro che cielo e aqua. Viaggetto fluviale alla scoperta
dei luoghi ghizzardiani: una navigazione fluviale di un’ora tra le terre di Ghizzardi e le due sponde
del Po, la reggiana e la mantovana, da Boretto al Lido Enza di Brescello al porto di Pomponesco. Le
tappe del viaggio saranno scandite da un reading tratto da “Mi richordo anchora” e da
un’introduzione alla figura e all’opera dell’artista a cura di Lucia Ghizzardi.
L’evento è fruibile su prenotazione, fino a esaurimento posti (max. 58 persone) al prezzo di 8,00
euro a persona.
Info e prenotazioni > info@infrastrutturefluviali.it | 335 53 35 139 | www.infrastrutturefluviali.it
Sabato 12 novembre il focus della riflessione intorno a Ghizzardi torna ad avere il suo epicentro a
Boretto: dalle 14.00 alle 17.00 sarà possibile visitare gli affreschi di Villa Falugi e dalle 17.00 il
Teatro del Fiume ospiterà la proiezione gratuita di due veri e propri tesori dell’archivio video della
Casa Museo “Pietro Ghizzardi”: i documentari “Pietro Ghizzardi. Pittore Contadino”, realizzato nel
1965 da Michele Gandin con il commento di Leonardo Sinisgalli, seguito da “Mi ricordo ancora.
Conversazione con Pietro Ghizzardi”, prodotto da Rai Uno nel 1978 con la regia di Gian Vittorio
Baldi e trasmesso in esclusiva per gentile concessione delle Teche Rai.
Ingresso libero
MI RICHORDO ANCHORA | La riedizione
Sala dell'Antico Portico di Palazzo Gonzaga, Guastalla
19 novembre 2016, ore 17.00
A quarant’anni esatti dalla prima edizione nella prestigiosa collana degli Struzzi Einaudi, “Mi richordo
anchora” rivede finalmente la luce editoriale.
L’autobiografia, vincitrice del Premio Viareggio Opera Prima per la Narrativa nel 1977, viene ripubblicata
dalla casa editrice Quodlibet, nella collana Compagnia Extra, diretta da Ermanno Cavazzoni e Jean
Talon, con la lezione testuale dei curatori della prima edizione, Gustavo Marchesi e Giovanni Negri, la nota
introduttiva di Cesare Zavattini e una nuova introduzione di Alfredo Gianolio.
Sabato 19 novembre, alle 17.00, l’opera, viene presentata, in anteprima nazionale, presso la Sala
dell’Antico Portico di Palazzo Gonzaga a Guastalla, grazie alla collaborazione e alla disponibilità della
Biblioteca Maldotti, alla presenza di Jean Talon, Alfredo Gianolio e Gino Ruozzi, direttore dell’istituzione
bibliotecaria cittadina.
La riedizione nasce dalla volontà della Casa Museo “Pietro Ghizzardi” di gettare una nuova luce sull’opera
letteraria di Ghizzardi – uscita di stampa molti anni fa ed oggetto di grande attesa da parte di collezionisti,
appassionati e bibliofili – e ha incontrato l’attenzione e la cura di Quodlibet, casa editrice di rilevanza
culturale nazionale, specializzata in saggistica, filosofia, letterature ed arte.
L’inserzione di “Mi richordo anchora” nel catalogo di Quodlibet Compagnia Extra rappresenta un’ulteriore
conferma, dopo l’esordio einaudiano, dell’importanza storica e letterario dell’autobiografia ghizzardiana.
PIETRO GHIZZARDI ALLA TRIENNALE DI MILANO | Teatro
Casa Ghizzardi. Mi richordo anchora
Illy Art Lab | Triennale di Milano
15 novembre – 11 dicembre 2016
Pietro Ghizzardi e la sua storia di uomo ed artista diventano una performance teatrale ed espositiva ad un
tempo, ospitata dalla Triennale di Milano presso l’Illy Art Lab dal 15 novembre all’11 dicembre 2016, per un
totale di 24 repliche (da martedì a sabato alle ore 18.00; domenica alle ore 17.00).
Il progetto performativo, a cura di Silvio Castiglioni e Giulia Morelli, con la regia di Giovanni Guerrieri e le
scene di Nicolò Cecchella, è una produzione di CRT Teatro dell’Arte, ed è accompagnato dalla
contestuale esposizione di una decina di opere di Pietro Ghizzardi, fruibili durante le ore di apertura della
Triennale.
Casa Ghizzardi. Mi richordo anchora percorre la vita e l’ispirazione di Pietro Ghizzardi, interpretato da Silvio
Castiglioni, basandosi sulla sua autobiografia, fresca di riedizione, e sull’apporto delle opere presenti in
scena, che dialogheranno costantemente con la presenza dell’autore, evocata attraverso il supporto della
tecnologia. Ne scaturisce un racconto poetico, la storia di una vocazione e di una necessità: quella di
esprimersi, quella di affermare la propria esistenza attraverso l’arte.
Il progetto nasce dalla sinergia tra la Casa Museo “Pietro Ghizzardi”, l’Associazione Celesterosa,
Regione Emilia Romagna e CRT – Triennale di Milano, con lo scopo di divulgare la conoscenza
dell’opera dell’artista e di rendere la performance itinerante in spazi museali contemporanei.
Casa Ghizzardi. Mi richordo anchora è finalista a NEXT, bando di ricerca e innovazione della Regione
Lombardia, e viene presentato in forma di studio al Teatro Franco Parenti di Milano il 7 novembre 2016.
BEVERE E MANGIARE E TUTTA L’INTERA NOTTE CHANTARE | Il convivio
Sala Civica Ex Magazzini del Genio, Boretto
3 dicembre 2016, ore 20.00
Le celebrazioni ghizzardiane si concludono l’8 dicembre con il finissage della mostra “Mi faceva suo richordo
tutto”, preceduto dal convivo del 3 dicembre alle 20.00 presso Sala Civica Ex Magazzini del Genio di
Boretto, con una serata all’insegna dei sapori tipici della Bassa contadina, reading da “Mi richordo
anchora” e da “A Lilla” e musica folk live. Un modo intimo e caloroso per salutare questa ricorrenza, in
continuità con la semplicità e la spontaneità di Pietro.
La serata, comprensiva di cena (aperitivo, 2 primi, secondo, dessert , acqua e vino ,caffè e digestivo), ha un
costo di 30,00 euro ed è soggetta a prenotazione entro il 27/11/2016 fino ad esaurimento posti.
Info e prenotazioni > 335 53 35 139 | 3405072384 | info@pietroghizzardi.com
Giulia Morelli - Comunicazione e Promozione [comunicazione@pietroghizzardi.com]PIETRO GHIZZARDI (1906 – 1986)
L’artista, ad oggi considerato uno dei massimi esponenti dell’Art Brut europea, nasce in un’umile famiglia contadina nel
mantovano. Precocissima si manifesta la sua attitudine e passione per il disegno e la pittura, eseguiti con mezzi di
fortuna, ricavati da processi quasi alchemici: i colori di Ghizzardi saranno sempre distillati dalla caligine, dall’erba
medica, dalla terra, dal sangue. Nel 1961 partecipa alla mostra d’arte ‘Città di Guastalla’ e una sua opera viene premiata
con medaglia d’oro. Zavattini è tra i primi a riconoscerne il valore. Nel 1965 viene realizzato e distribuito in tutta Italia
dalla Film Luce il documentario Pietro Ghizzardi. Pittore Contadino con la regia di Michele Gandin e lo splendido
commento di Leonardo Sinisgalli. Nel 1968 Ghizzardi alla mostra nazionale dei NaÏfs ‘Città di Luzzara’ riceve la
medaglia d’oro del Presidente della Repubblica. Nel 1969 Ghizzardi dipinge il ciclo d’affreschi di Casa Soliani-Pini
(Villa Falugi) a Boretto, a cui nel 1983 la rivista FMR dedicherà un ampio reportage. Nel 1975 Ghizzardi viene
immortalato da Gianni Berengo Gardin, durante i sopralluoghi emiliani per Un paese vent’anni dopo.
Nel 1976 viene pubblicata da Einaudi nella collana degli Struzzi l’autobiografia dell’artista Mi richordo anchora, a cura
di Giovanni Negri e Gustavo Marchesi con prefazione di Zavattini. Nel 1977 l’opera vince il Premio Letterario
Viareggio. Nel 1979 RaiUno produce il documentario Mi richordo anchora. Conversazione con Pietro Ghizzardi per
il ciclo Le memorie, gli anni, con la regia di Gian Vittorio Baldi, già produttore di Pasolini e Bresson. Il 1980 vede la
pubblicazione del secondo libro di Ghizzardi: A Lilla quatro pietre in mortalate, edizione Vanni Scheiwiller e la
realizzazione del documentario Ballata di un paese di Walter Marti per la televisione svizzera . Nel 1985 Mi richordo
anchora viene adattato per il teatro dalla Compagnia del Collettivo del Teatro Due di Parma, con la regia di Gigi
Dall’Aglio e l’interpretazione di Enzo Robutti, e va in tournée a Milano, Roma e Bologna. Il libro Mi richordo anchora è
anche inciso su disco dall'Ariston: Ghizzardi legge brani della propria autobiografia, canta ed esegue musiche da lui
composte con l’armonica a bocca. La curatela musicale è di Giancarlo Nalin.
Pietro Ghizzardi muore il 7 dicembre 1986 e viene trasportato al cimitero su un carro trainato da un cavallo. Quell’anno,
curati da Giovanni Negri, escono, per i Tipi Pivetti di Mirandola, due inediti letterari dell’artista dal titolo: giugliètta e
romeo e il bambino di viareggio rapito in concomitanza con una grande antologica di inediti proposta prima a
Mirandola e poi a Mantova, presso la Casa del Mantegna
Hanno scritto di lui e per lui: Marzio Dall’Acqua, Raffaele De Grada, Mario De Micheli, Vittorio Erlindo, Anatole Jakowsky,
Renzo Margonari, Lando Orlich, Vittorio Sgarbi, Franco Solmi, Giancarlo Vigorelli, Cesare Zavattini. Le sue opere sono
presenti in alcune importanti sedi museali internazionali (Musée d'Art Naïves de l'llê de France di Vicq, Musée Vieux
Chateâu di Laval, Musée International d'Art Naïf Anatole Jakowsky di Nizza in Francia, Sammlung Charlotte Zander in
Germania, Setagaya Art Museum di Tokyo in Giappone, Collection Arnulf Rainer di Vienna).
CASA MUSEO AL BELVEDERE "PIETRO GHIZZARDI"
ASSOCIAZIONE CULTURALE “PIETRO GHIZZARDI” – CENTRO DOCUMENTALE E ARCHIVIO STORICO
La Casa Museo Al Belvedere “Pietro Ghizzardi” è il luogo in cui Pietro Ghizzardi (1906-1986) – considerato tra i
maggiori rappresentanti dell’Art Brut europea – visse gli ultimi vent’anni della propria esistenza. La Casa Museo Al
Belvedere “Pietro Ghizzardi” nasce a Boretto (RE) nel 1992 su iniziativa di Nives Pecchini Ghizzardi, nipote dell’artista,
ed ospita la più ampia collezione di opere dell’artista, che includono opere pittoriche, murales, sculture, incisioni,
manoscritti delle opere letterarie e materiali d’archivio fotografico e video.
L’istituzione si spende per promuovere, valorizzare e conservare il patrimonio artistico di Ghizzardi e presiedere alla
catalogazione e archiviazione delle opere dell’artista, in quanto unico ente autorizzato.
Dal 2012 l'Associazione Culturale Pietro Ghizzardi – Centro Documentale e Archivio Storico affianca la Casa
Museo nell’adempiere, con la collaborazione di privati ed istituzioni, alla promozione e diffusione dell’opera del
Maestro e degli studi e ricerche ad essa dedicati. L’Associazione si occupa anche del censimento e documentazione
dell’opera ghizzardiana, al fine di entrare in contatto con i collezionisti dell’artista e fare conoscere sempre più il valore
del suo lavoro.
L’impegno profuso dalla Casa Museo e dall’Associazione Ghizzardi ha portato le opere dell’artista a partecipare a
numerose rassegne italiane ed internazionali tra cui: Surrealismo Padano. Da De Chirico a Foppiani 1915-1986,
Piacenza (2002), Tête-à- tête, Nizza (2003), Pietro Ghizzardi - Rétrospective, Nizza (2004), Il Male. Esercizi di pittura
crudele, Torino (2005), Arte, genio e follia, Siena (2009), Banditi dell’arte, Parigi (2012), Borderline. Artisti tra normalità e
follia. Da Bosch a Dalì, dall’Art Brut a Basquiat, Ravenna (2013), I colori delle parole. Omaggio a Pietro Ghizzardi,
Modena (2013), Homage to Henri Rousseau. The World of Naive painters and Outsiders, Tokyo (2013), Fuori Quadro,
Bergamo (2013). Dal 2015 la Casa Museo è membro della European Outsider Art Association – EOA.
VALTER ROSA
Nel 1992 entra in ruolo nelle Accademie di Belle Arti, prima a Carrara e dal 1995 a Brera, come assistente (poi docente
di seconda fascia) di Stile, storia dell’arte e del costume, conseguendo al contempo l’abilitazione alla cattedra nella
stessa disciplina. Dal 2004 insegna Storia dell’Arte moderna e Teoria e storia dei metodi di rappresentazione presso
l’Accademia di Belle Arti di Brera. Si è a lungo occupato di arte moderna (Sei-Settecento emiliano e lombardo), di storia
della didattica nelle scuole d’arte e nelle accademie, di storia del collezionismo e dei musei nell’Ottocento. Nella casa-
atelier del pittore neoclassico Giuseppe Diotti, a Casalmaggiore, ha fondato il Museo Diotti, di cui è dal 2007
conservatore e curatore di mostre, fra cui quelle più recenti dedicate alla grafica satirica, alla collezione Mortara (con
opere della prima e seconda Scapigliatura) e al Realismo esistenziale. Sempre in tale contesto ha recuperato e
riordinato archivi e atelier di pittori e scultori contemporanei. Ha dedicato saggi e articoli a numerosi artisti dell’Otto-
Novecento, fra cui Giuseppe Diotti, Giovanni Carnovali detto il Piccio, Gaetano Previati, Paolo Troubetzkoy, Medardo
Rosso, Giorgio de Chirico e Luciano Fabro. È responsabile dell’Archivio Storico e del Fondo antico della Biblioteca
dell’Accademia di Belle Arti di Brera.
necessità di ulteriori attributi, tra i più originali del Novecento.
Alcuni giorni dopo si svolgevano le sue esequie; il feretro veniva trasportato al cimitero del paese su un carro
agricolo trainato da un cavallo, in ottemperanza alle sue volontà, espresse e reiterato nella sua autobiografia
“Mi richordo anchora” (Einaudi, 1976).
Trent’anni dopo, Boretto, il paese d’adozione dell’artista, dove egli si trasferì negli anni ’30 con la famiglia,
molto prima di venire riconosciuto come pittore e autore, rende omaggio a Pietro Ghizzardi con la mostra
intitolata “Mi faceva suo richordo tutto. 30 anni senza Ghizzardi. 30 anni di Ghizzardi”, realizzata
attraverso la collaborazione tra la Casa Museo Pietro Ghizzardi, l’Associazione Prospettiva 16 ed il
Comune di Boretto.
La mostra, presentata da Valter Rosa, docente di Storia dell’Arte Moderna all’Accademia di Brera di Milano,
si terrà presso lo Spazio Arte Prospettiva 16 di Boretto dal 29 ottobre 2016 all’8 dicembre 2016, e
presenta un itinerario antologico che attraversa, nelle 28 opere esposte, tra le quali una decina di inediti
pittorici, tutta la produzione di Ghizzardi dagli anni ’50 agli anni ’80. Le opere in mostra sono in gran parte
prestiti della Casa Museo “Pietro Ghizzardi”.
L’esposizione inaugura sabato 29 ottobre 2016 alle ore 17.00 in presenza dei curatori, di Valter Rosa, del
sindaco di Boretto Massimo Gazza e di Lucia Ghizzardi.
Oltre a rappresentare un tributo ed una celebrazione dell’artista da parte della cittadinanza borettese, la
mostra vuole approfondire la riflessione critica intorno all’opera di Ghizzardi, sancendo la definitiva liceità
della sua inserzione nell’arte contemporanea. Valter Rosa, nel contributo critico che apre il catalogo
dell’esibizione, con il significativo titolo “Una via d’uscita. Pietro Ghizzardi, la pittura-impronta e il filo della
scrittura”, adotta un approccio di grande interesse all’opera ghizzardiana, leggendola attraverso la filigrana
dell’autobiografia “Mi richordo anchora”, cogliendo nella necessità espressiva insopprimibile di Ghizzardi la
radice profonda del suo operato, fugando pregiudizi e preconcetti, e ravvisando in essa la condizione
necessaria e sufficiente per definire la sua pittura arte.
La mostra, visitabile gratuitamente nei fine settimana di novembre e fino all’8 dicembre compreso,
rappresenta l’atto iniziale di una serie di eventi commemorativi di Pietro Ghizzardi, che si snodano tra
novembre e dicembre.
TRA IL PO E IL GRANDE SCHERMO | Effetti collaterali
Domenica 30 ottobre 2016, alle ore 15.00, la Motonave Padus salperà dal Porto Fluviale di Boretto
proponendo un itinerario dal titolo Cera altro che cielo e aqua. Viaggetto fluviale alla scoperta
dei luoghi ghizzardiani: una navigazione fluviale di un’ora tra le terre di Ghizzardi e le due sponde
del Po, la reggiana e la mantovana, da Boretto al Lido Enza di Brescello al porto di Pomponesco. Le
tappe del viaggio saranno scandite da un reading tratto da “Mi richordo anchora” e da
un’introduzione alla figura e all’opera dell’artista a cura di Lucia Ghizzardi.
L’evento è fruibile su prenotazione, fino a esaurimento posti (max. 58 persone) al prezzo di 8,00
euro a persona.
Info e prenotazioni > info@infrastrutturefluviali.it | 335 53 35 139 | www.infrastrutturefluviali.it
Sabato 12 novembre il focus della riflessione intorno a Ghizzardi torna ad avere il suo epicentro a
Boretto: dalle 14.00 alle 17.00 sarà possibile visitare gli affreschi di Villa Falugi e dalle 17.00 il
Teatro del Fiume ospiterà la proiezione gratuita di due veri e propri tesori dell’archivio video della
Casa Museo “Pietro Ghizzardi”: i documentari “Pietro Ghizzardi. Pittore Contadino”, realizzato nel
1965 da Michele Gandin con il commento di Leonardo Sinisgalli, seguito da “Mi ricordo ancora.
Conversazione con Pietro Ghizzardi”, prodotto da Rai Uno nel 1978 con la regia di Gian Vittorio
Baldi e trasmesso in esclusiva per gentile concessione delle Teche Rai.
Ingresso libero
MI RICHORDO ANCHORA | La riedizione
Sala dell'Antico Portico di Palazzo Gonzaga, Guastalla
19 novembre 2016, ore 17.00
A quarant’anni esatti dalla prima edizione nella prestigiosa collana degli Struzzi Einaudi, “Mi richordo
anchora” rivede finalmente la luce editoriale.
L’autobiografia, vincitrice del Premio Viareggio Opera Prima per la Narrativa nel 1977, viene ripubblicata
dalla casa editrice Quodlibet, nella collana Compagnia Extra, diretta da Ermanno Cavazzoni e Jean
Talon, con la lezione testuale dei curatori della prima edizione, Gustavo Marchesi e Giovanni Negri, la nota
introduttiva di Cesare Zavattini e una nuova introduzione di Alfredo Gianolio.
Sabato 19 novembre, alle 17.00, l’opera, viene presentata, in anteprima nazionale, presso la Sala
dell’Antico Portico di Palazzo Gonzaga a Guastalla, grazie alla collaborazione e alla disponibilità della
Biblioteca Maldotti, alla presenza di Jean Talon, Alfredo Gianolio e Gino Ruozzi, direttore dell’istituzione
bibliotecaria cittadina.
La riedizione nasce dalla volontà della Casa Museo “Pietro Ghizzardi” di gettare una nuova luce sull’opera
letteraria di Ghizzardi – uscita di stampa molti anni fa ed oggetto di grande attesa da parte di collezionisti,
appassionati e bibliofili – e ha incontrato l’attenzione e la cura di Quodlibet, casa editrice di rilevanza
culturale nazionale, specializzata in saggistica, filosofia, letterature ed arte.
L’inserzione di “Mi richordo anchora” nel catalogo di Quodlibet Compagnia Extra rappresenta un’ulteriore
conferma, dopo l’esordio einaudiano, dell’importanza storica e letterario dell’autobiografia ghizzardiana.
PIETRO GHIZZARDI ALLA TRIENNALE DI MILANO | Teatro
Casa Ghizzardi. Mi richordo anchora
Illy Art Lab | Triennale di Milano
15 novembre – 11 dicembre 2016
Pietro Ghizzardi e la sua storia di uomo ed artista diventano una performance teatrale ed espositiva ad un
tempo, ospitata dalla Triennale di Milano presso l’Illy Art Lab dal 15 novembre all’11 dicembre 2016, per un
totale di 24 repliche (da martedì a sabato alle ore 18.00; domenica alle ore 17.00).
Il progetto performativo, a cura di Silvio Castiglioni e Giulia Morelli, con la regia di Giovanni Guerrieri e le
scene di Nicolò Cecchella, è una produzione di CRT Teatro dell’Arte, ed è accompagnato dalla
contestuale esposizione di una decina di opere di Pietro Ghizzardi, fruibili durante le ore di apertura della
Triennale.
Casa Ghizzardi. Mi richordo anchora percorre la vita e l’ispirazione di Pietro Ghizzardi, interpretato da Silvio
Castiglioni, basandosi sulla sua autobiografia, fresca di riedizione, e sull’apporto delle opere presenti in
scena, che dialogheranno costantemente con la presenza dell’autore, evocata attraverso il supporto della
tecnologia. Ne scaturisce un racconto poetico, la storia di una vocazione e di una necessità: quella di
esprimersi, quella di affermare la propria esistenza attraverso l’arte.
Il progetto nasce dalla sinergia tra la Casa Museo “Pietro Ghizzardi”, l’Associazione Celesterosa,
Regione Emilia Romagna e CRT – Triennale di Milano, con lo scopo di divulgare la conoscenza
dell’opera dell’artista e di rendere la performance itinerante in spazi museali contemporanei.
Casa Ghizzardi. Mi richordo anchora è finalista a NEXT, bando di ricerca e innovazione della Regione
Lombardia, e viene presentato in forma di studio al Teatro Franco Parenti di Milano il 7 novembre 2016.
BEVERE E MANGIARE E TUTTA L’INTERA NOTTE CHANTARE | Il convivio
Sala Civica Ex Magazzini del Genio, Boretto
3 dicembre 2016, ore 20.00
Le celebrazioni ghizzardiane si concludono l’8 dicembre con il finissage della mostra “Mi faceva suo richordo
tutto”, preceduto dal convivo del 3 dicembre alle 20.00 presso Sala Civica Ex Magazzini del Genio di
Boretto, con una serata all’insegna dei sapori tipici della Bassa contadina, reading da “Mi richordo
anchora” e da “A Lilla” e musica folk live. Un modo intimo e caloroso per salutare questa ricorrenza, in
continuità con la semplicità e la spontaneità di Pietro.
La serata, comprensiva di cena (aperitivo, 2 primi, secondo, dessert , acqua e vino ,caffè e digestivo), ha un
costo di 30,00 euro ed è soggetta a prenotazione entro il 27/11/2016 fino ad esaurimento posti.
Info e prenotazioni > 335 53 35 139 | 3405072384 | info@pietroghizzardi.com
Giulia Morelli - Comunicazione e Promozione [comunicazione@pietroghizzardi.com]PIETRO GHIZZARDI (1906 – 1986)
L’artista, ad oggi considerato uno dei massimi esponenti dell’Art Brut europea, nasce in un’umile famiglia contadina nel
mantovano. Precocissima si manifesta la sua attitudine e passione per il disegno e la pittura, eseguiti con mezzi di
fortuna, ricavati da processi quasi alchemici: i colori di Ghizzardi saranno sempre distillati dalla caligine, dall’erba
medica, dalla terra, dal sangue. Nel 1961 partecipa alla mostra d’arte ‘Città di Guastalla’ e una sua opera viene premiata
con medaglia d’oro. Zavattini è tra i primi a riconoscerne il valore. Nel 1965 viene realizzato e distribuito in tutta Italia
dalla Film Luce il documentario Pietro Ghizzardi. Pittore Contadino con la regia di Michele Gandin e lo splendido
commento di Leonardo Sinisgalli. Nel 1968 Ghizzardi alla mostra nazionale dei NaÏfs ‘Città di Luzzara’ riceve la
medaglia d’oro del Presidente della Repubblica. Nel 1969 Ghizzardi dipinge il ciclo d’affreschi di Casa Soliani-Pini
(Villa Falugi) a Boretto, a cui nel 1983 la rivista FMR dedicherà un ampio reportage. Nel 1975 Ghizzardi viene
immortalato da Gianni Berengo Gardin, durante i sopralluoghi emiliani per Un paese vent’anni dopo.
Nel 1976 viene pubblicata da Einaudi nella collana degli Struzzi l’autobiografia dell’artista Mi richordo anchora, a cura
di Giovanni Negri e Gustavo Marchesi con prefazione di Zavattini. Nel 1977 l’opera vince il Premio Letterario
Viareggio. Nel 1979 RaiUno produce il documentario Mi richordo anchora. Conversazione con Pietro Ghizzardi per
il ciclo Le memorie, gli anni, con la regia di Gian Vittorio Baldi, già produttore di Pasolini e Bresson. Il 1980 vede la
pubblicazione del secondo libro di Ghizzardi: A Lilla quatro pietre in mortalate, edizione Vanni Scheiwiller e la
realizzazione del documentario Ballata di un paese di Walter Marti per la televisione svizzera . Nel 1985 Mi richordo
anchora viene adattato per il teatro dalla Compagnia del Collettivo del Teatro Due di Parma, con la regia di Gigi
Dall’Aglio e l’interpretazione di Enzo Robutti, e va in tournée a Milano, Roma e Bologna. Il libro Mi richordo anchora è
anche inciso su disco dall'Ariston: Ghizzardi legge brani della propria autobiografia, canta ed esegue musiche da lui
composte con l’armonica a bocca. La curatela musicale è di Giancarlo Nalin.
Pietro Ghizzardi muore il 7 dicembre 1986 e viene trasportato al cimitero su un carro trainato da un cavallo. Quell’anno,
curati da Giovanni Negri, escono, per i Tipi Pivetti di Mirandola, due inediti letterari dell’artista dal titolo: giugliètta e
romeo e il bambino di viareggio rapito in concomitanza con una grande antologica di inediti proposta prima a
Mirandola e poi a Mantova, presso la Casa del Mantegna
Hanno scritto di lui e per lui: Marzio Dall’Acqua, Raffaele De Grada, Mario De Micheli, Vittorio Erlindo, Anatole Jakowsky,
Renzo Margonari, Lando Orlich, Vittorio Sgarbi, Franco Solmi, Giancarlo Vigorelli, Cesare Zavattini. Le sue opere sono
presenti in alcune importanti sedi museali internazionali (Musée d'Art Naïves de l'llê de France di Vicq, Musée Vieux
Chateâu di Laval, Musée International d'Art Naïf Anatole Jakowsky di Nizza in Francia, Sammlung Charlotte Zander in
Germania, Setagaya Art Museum di Tokyo in Giappone, Collection Arnulf Rainer di Vienna).
CASA MUSEO AL BELVEDERE "PIETRO GHIZZARDI"
ASSOCIAZIONE CULTURALE “PIETRO GHIZZARDI” – CENTRO DOCUMENTALE E ARCHIVIO STORICO
La Casa Museo Al Belvedere “Pietro Ghizzardi” è il luogo in cui Pietro Ghizzardi (1906-1986) – considerato tra i
maggiori rappresentanti dell’Art Brut europea – visse gli ultimi vent’anni della propria esistenza. La Casa Museo Al
Belvedere “Pietro Ghizzardi” nasce a Boretto (RE) nel 1992 su iniziativa di Nives Pecchini Ghizzardi, nipote dell’artista,
ed ospita la più ampia collezione di opere dell’artista, che includono opere pittoriche, murales, sculture, incisioni,
manoscritti delle opere letterarie e materiali d’archivio fotografico e video.
L’istituzione si spende per promuovere, valorizzare e conservare il patrimonio artistico di Ghizzardi e presiedere alla
catalogazione e archiviazione delle opere dell’artista, in quanto unico ente autorizzato.
Dal 2012 l'Associazione Culturale Pietro Ghizzardi – Centro Documentale e Archivio Storico affianca la Casa
Museo nell’adempiere, con la collaborazione di privati ed istituzioni, alla promozione e diffusione dell’opera del
Maestro e degli studi e ricerche ad essa dedicati. L’Associazione si occupa anche del censimento e documentazione
dell’opera ghizzardiana, al fine di entrare in contatto con i collezionisti dell’artista e fare conoscere sempre più il valore
del suo lavoro.
L’impegno profuso dalla Casa Museo e dall’Associazione Ghizzardi ha portato le opere dell’artista a partecipare a
numerose rassegne italiane ed internazionali tra cui: Surrealismo Padano. Da De Chirico a Foppiani 1915-1986,
Piacenza (2002), Tête-à- tête, Nizza (2003), Pietro Ghizzardi - Rétrospective, Nizza (2004), Il Male. Esercizi di pittura
crudele, Torino (2005), Arte, genio e follia, Siena (2009), Banditi dell’arte, Parigi (2012), Borderline. Artisti tra normalità e
follia. Da Bosch a Dalì, dall’Art Brut a Basquiat, Ravenna (2013), I colori delle parole. Omaggio a Pietro Ghizzardi,
Modena (2013), Homage to Henri Rousseau. The World of Naive painters and Outsiders, Tokyo (2013), Fuori Quadro,
Bergamo (2013). Dal 2015 la Casa Museo è membro della European Outsider Art Association – EOA.
VALTER ROSA
Nel 1992 entra in ruolo nelle Accademie di Belle Arti, prima a Carrara e dal 1995 a Brera, come assistente (poi docente
di seconda fascia) di Stile, storia dell’arte e del costume, conseguendo al contempo l’abilitazione alla cattedra nella
stessa disciplina. Dal 2004 insegna Storia dell’Arte moderna e Teoria e storia dei metodi di rappresentazione presso
l’Accademia di Belle Arti di Brera. Si è a lungo occupato di arte moderna (Sei-Settecento emiliano e lombardo), di storia
della didattica nelle scuole d’arte e nelle accademie, di storia del collezionismo e dei musei nell’Ottocento. Nella casa-
atelier del pittore neoclassico Giuseppe Diotti, a Casalmaggiore, ha fondato il Museo Diotti, di cui è dal 2007
conservatore e curatore di mostre, fra cui quelle più recenti dedicate alla grafica satirica, alla collezione Mortara (con
opere della prima e seconda Scapigliatura) e al Realismo esistenziale. Sempre in tale contesto ha recuperato e
riordinato archivi e atelier di pittori e scultori contemporanei. Ha dedicato saggi e articoli a numerosi artisti dell’Otto-
Novecento, fra cui Giuseppe Diotti, Giovanni Carnovali detto il Piccio, Gaetano Previati, Paolo Troubetzkoy, Medardo
Rosso, Giorgio de Chirico e Luciano Fabro. È responsabile dell’Archivio Storico e del Fondo antico della Biblioteca
dell’Accademia di Belle Arti di Brera.
29
ottobre 2016
Mi faceva suo richordo tutto. 30 anni senza Ghizzardi. 30 anni di Ghizzardi
Dal 29 ottobre all'otto dicembre 2016
arte contemporanea
Location
SPAZIO ARTE PROSPETTIVA
Boretto, Via Trieste, 2/m, (Reggio Nell'emilia)
Boretto, Via Trieste, 2/m, (Reggio Nell'emilia)
Vernissage
29 Ottobre 2016, ore 17
Sito web
www.pietroghizzardi.com
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