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Michael Ajerman – Third Floor
In quelle che appaiono come normali situazioni quotidiane, luci e colori sensuali e quasi morbosi instillano il dubbio: si tratta davvero di momenti neutri e inerti, oppure qualcosa di carnale, delittuoso, preoccupante sta per verificarsi?
Comunicato stampa
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Scene d’interni e ritratti sono da sempre il tratto distintivo della pittura di Ajerman.
Nei suoi dipinti, la veemenza del segno pittorico è mediata da una luce diffusa
che interviene sulle persone e sugli oggetti, producendo una trasfigurazione che è
perturbante e poetica allo stesso tempo. Lo stile convulso della pittura di Ajerman
cela uno spiccato senso della composizione e la capacità di delineare con pochi
tratti un intero mondo di suggestioni e di introspezione psicologica.
In quelle che appaiono come normali situazioni quotidiane, luci e colori sensuali e
quasi morbosi instillano il dubbio: si tratta davvero di momenti neutri e inerti,
oppure qualcosa di carnale, delittuoso, preoccupante sta per verificarsi? Proprio
l’ambiguità tra la calma e il potenziale turbamento dona alle opere di Ajerman
una singolare capacità di rappresentare l’ individuo di oggi, sospeso tra messa in
scena di sé, identità multiple e volontà di fuga.
My friends, 2006 / 2008 – olio su lino – cm 165.1 x142.2
In Ajerman, disegno e colore sono inestricabili e compongono un insieme
talmente compatto da avvolgere lo spettatore nell’ammaliante e perturbante
densità del dipinto. Come in un thriller, quando un momento di pausa prelude a
qualcosa di sconvolgente, i personaggi di Ajerman sentono incombere il pericolo
simboleggiato dalla luce rossastra, anche se fingono indifferenza. Lo scarto tra
l’inconsapevolezza desiderata e la preoccupata coscienza di sé che essi
manifestano è un simbolo fortissimo della vita d’oggi, divisa tra agio e insicurezza.
Stefano Castelli
Cenni biografici:
Michael Ajerman è nato nel 1977 a New York e ha compiuto studi artistici negli Stati Uniti.
Oggi vive e lavora a Londra.
Dal 1999 ad oggi ha esposto in numerose gallerie londinesi e newyorkesi.
Fuori dai confini anglosassoni ha riscontrato un certo interesse in Cina – con una mostra
collettiva all’ Old Ladies House Art Spaces di Macao nel 2006 – in Israele – 2008, The Good,
the Bad and The Ugly. Rotschild Fine Art, Tel Aviv - e in Italia, dove dal 2007 è seguito dal
gruppo Marcorossi artecontemporanea.
Mostre personali:
2009 My Friends. Jerwood Project Space, London, UK
The Good, the Bad, and the Ugly. Rothschild Fine Art, Tel Aviv, Israel.
2007 Solo Project Space. Bridge Art Fair. London, UK.
Reclamation Point. Bischoff/Weiss, London, UK
2006 The Norfolk Lesson. AR Contemporary. Milan, Italy
2005 Long Way Round. Bischoff/Weiss, London, UK
Nei suoi dipinti, la veemenza del segno pittorico è mediata da una luce diffusa
che interviene sulle persone e sugli oggetti, producendo una trasfigurazione che è
perturbante e poetica allo stesso tempo. Lo stile convulso della pittura di Ajerman
cela uno spiccato senso della composizione e la capacità di delineare con pochi
tratti un intero mondo di suggestioni e di introspezione psicologica.
In quelle che appaiono come normali situazioni quotidiane, luci e colori sensuali e
quasi morbosi instillano il dubbio: si tratta davvero di momenti neutri e inerti,
oppure qualcosa di carnale, delittuoso, preoccupante sta per verificarsi? Proprio
l’ambiguità tra la calma e il potenziale turbamento dona alle opere di Ajerman
una singolare capacità di rappresentare l’ individuo di oggi, sospeso tra messa in
scena di sé, identità multiple e volontà di fuga.
My friends, 2006 / 2008 – olio su lino – cm 165.1 x142.2
In Ajerman, disegno e colore sono inestricabili e compongono un insieme
talmente compatto da avvolgere lo spettatore nell’ammaliante e perturbante
densità del dipinto. Come in un thriller, quando un momento di pausa prelude a
qualcosa di sconvolgente, i personaggi di Ajerman sentono incombere il pericolo
simboleggiato dalla luce rossastra, anche se fingono indifferenza. Lo scarto tra
l’inconsapevolezza desiderata e la preoccupata coscienza di sé che essi
manifestano è un simbolo fortissimo della vita d’oggi, divisa tra agio e insicurezza.
Stefano Castelli
Cenni biografici:
Michael Ajerman è nato nel 1977 a New York e ha compiuto studi artistici negli Stati Uniti.
Oggi vive e lavora a Londra.
Dal 1999 ad oggi ha esposto in numerose gallerie londinesi e newyorkesi.
Fuori dai confini anglosassoni ha riscontrato un certo interesse in Cina – con una mostra
collettiva all’ Old Ladies House Art Spaces di Macao nel 2006 – in Israele – 2008, The Good,
the Bad and The Ugly. Rotschild Fine Art, Tel Aviv - e in Italia, dove dal 2007 è seguito dal
gruppo Marcorossi artecontemporanea.
Mostre personali:
2009 My Friends. Jerwood Project Space, London, UK
The Good, the Bad, and the Ugly. Rothschild Fine Art, Tel Aviv, Israel.
2007 Solo Project Space. Bridge Art Fair. London, UK.
Reclamation Point. Bischoff/Weiss, London, UK
2006 The Norfolk Lesson. AR Contemporary. Milan, Italy
2005 Long Way Round. Bischoff/Weiss, London, UK
08
maggio 2010
Michael Ajerman – Third Floor
Dall'otto maggio al 19 giugno 2010
arte contemporanea
Location
MARCOROSSI ARTECONTEMPORANEA
Verona, Via Giuseppe Garibaldi, 18a, (Verona)
Verona, Via Giuseppe Garibaldi, 18a, (Verona)
Orario di apertura
da martedì a sabato 10 - 12.30 15 – 19
Vernissage
8 Maggio 2010, ore 18.30
Autore