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Michael Beutler / Petra Lindholm
La mostra presenta i nuovi lavori di due dei più interessanti artisti della scena nordeuropea, entrambi interpreti di alcune delle più urgenti istanze etiche e creative dell’arte contemporanea continentale
Comunicato stampa
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La mostra presenta i nuovi lavori di due dei più interessanti artisti della scena nordeuropea, entrambi interpreti di alcune delle più urgenti istanze etiche e creative dell’arte contemporanea continentale.
Un forte interesse formale è al centro del lavoro di Michael Beutler (Oldenburg, Germania 1976), autore di un complesso lavoro architettonico e installativo. Punto di partenza dell’artista è sempre lo spazio espositivo in sè, che egli esamina minuziosamente, rilevandone dettagli, peculiarità spaziali e disfunzionalità latenti. In un secondo momento Beutler interviene attivamente, mediante un ampio uso di materiali di recupero trovati in situ, quali fogli di cartone, assi di legno, lamiere e metalli. Il suo lavoro, processualmente dialettico, diventa un’interpretazione incontrollata dello spazio prescelto, sino a una destabilizzazione sismica di quest’ultimo, mediante una sua radicale trasformazione morfologica. Interprete di una tradizione criticista prettamente europea, l’artista opera una riflessione analitica e decostruttiva, problematizzando i concetti di funzionalità e tradizione. L’installazione presente in mostra è l’ultimo lavoro di Beutler, pensato e realizzato direttamente negli spazi della galleria. L’artista, coinvolto da Hans Ulrich Obrist durante il 2003 nel progetto “Stazione Utopia”, ha partecipato nel gennaio 2005 alla prima edizione della Biennale di Mosca.
Petra Lindholm (Karis, Finlandia 1973)) è testimone di un’altrettanto forte volontà di dialogo reattivo in risposta alle tensioni della contemporaneità. I suoi lavori video tendono fino all’estremo momenti e suggestioni psicologiche della quotidianità personale, operando secondo le modalità di una poetica dell’esagerazione. L’artista, autrice anche delle musiche che accompagnano le immagini, conduce l’emozionalità sino alle soglie del patetismo, nel tentativo di destare coinvolgimento e riattivare così attenzione e responsabilità verso i propri vissuti interiori. Vivace interprete della videoarte scandinava, Petra Lindholm, nell’autunno 2004, ha presentato parte dei suoi lavori in una project room personale allestita presso il P.S.1 di New York.
Un forte interesse formale è al centro del lavoro di Michael Beutler (Oldenburg, Germania 1976), autore di un complesso lavoro architettonico e installativo. Punto di partenza dell’artista è sempre lo spazio espositivo in sè, che egli esamina minuziosamente, rilevandone dettagli, peculiarità spaziali e disfunzionalità latenti. In un secondo momento Beutler interviene attivamente, mediante un ampio uso di materiali di recupero trovati in situ, quali fogli di cartone, assi di legno, lamiere e metalli. Il suo lavoro, processualmente dialettico, diventa un’interpretazione incontrollata dello spazio prescelto, sino a una destabilizzazione sismica di quest’ultimo, mediante una sua radicale trasformazione morfologica. Interprete di una tradizione criticista prettamente europea, l’artista opera una riflessione analitica e decostruttiva, problematizzando i concetti di funzionalità e tradizione. L’installazione presente in mostra è l’ultimo lavoro di Beutler, pensato e realizzato direttamente negli spazi della galleria. L’artista, coinvolto da Hans Ulrich Obrist durante il 2003 nel progetto “Stazione Utopia”, ha partecipato nel gennaio 2005 alla prima edizione della Biennale di Mosca.
Petra Lindholm (Karis, Finlandia 1973)) è testimone di un’altrettanto forte volontà di dialogo reattivo in risposta alle tensioni della contemporaneità. I suoi lavori video tendono fino all’estremo momenti e suggestioni psicologiche della quotidianità personale, operando secondo le modalità di una poetica dell’esagerazione. L’artista, autrice anche delle musiche che accompagnano le immagini, conduce l’emozionalità sino alle soglie del patetismo, nel tentativo di destare coinvolgimento e riattivare così attenzione e responsabilità verso i propri vissuti interiori. Vivace interprete della videoarte scandinava, Petra Lindholm, nell’autunno 2004, ha presentato parte dei suoi lavori in una project room personale allestita presso il P.S.1 di New York.
28
aprile 2005
Michael Beutler / Petra Lindholm
Dal 28 aprile al 16 luglio 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA FRANCO SOFFIANTINO
Torino, Via Gioachino Rossini, 23, (Torino)
Torino, Via Gioachino Rossini, 23, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a sabato 15-19
Vernissage
28 Aprile 2005, ore 19
Autore
Curatore