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Michael Joo
Michael Joo (nato nel 1966, Ithaca, Usa) è un artista di fama internazionale che vanta numerose mostre personali e collettive in luoghi di importanza fondamentale, come il Padiglione Coreano alla 49a Biennale di Venezia (2001), la Serpentine Gallery, Londra; la galleria White Cube, Londra. Lo show comprenderà una quindicina di lavori realizzati su un ampio arco temporale ed eseguiti con diversi media fra cui, rilievi plastici fabbricati a mano dall’artista e montati su tela, sculture e tele.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Marabini è lieta di annunciare la prima retrospettiva in Italia di Michael Joo dal 30 Gennaio fino al 2 Aprile 2010.
Michael Joo (nato nel 1966, USA) è un artista di fama internazionale che vanta numerose mostre personali e collettive in luoghi di importanza fondamentale, come il Padiglione Coreano alla 49° Biennale di Venezia (2001); la Serpentine Gallery, Londra; White Cube, Londra; la Whitney Biennale (2000) e la sesta Biennale di Kwangju (2006). In questa occasione Joo presenta l’opera Bohdi Obfuscatus (Space Baby) che ottiene un enorme consenso della critica tanto da essere definita “un chiaro segno di riconciliazione fra l’est e l’ovest” e da garantirgli l’assegnazione in maniera unanime del Grand Prize della Biennale.
Nato da genitori coreani negli Stati Uniti, Joo è cresciuto nel Midwest americano e ha studiato biologia all’università. Ha poi conseguito un Master in Fine Arts presso la Yale School of Art. I suoi lavori sono basati sull’esplorazione della sua identità contaminata dal background dell’artista e dalla diversità culturale sperimentata negli anni della sua formazione.
Grazie al suo sguardo acuto, Joo riesce a decifrare il punto di intersezione fra i concetti duali come la natura e la scienza, l’est e l’ovest, la religione e la morale, l’interno e l’esterno, fa riflettere lo spettatore sul concetto di “ibridità” attraverso lavori che trattano la decostruzione dell’oggetto e l’unione eterogenea fra gli oggetti decostruiti.
Lo show comprenderà una quindicina di lavori realizzati su un ampio arco temporale ed eseguiti con diversi media fra cui, rilievi plastici fabbricati a mano dall’artista e montati su tela, sculture e tele. Fra i lavori presenti ci sarà Improved Rack, ovvero delle corna di cervo precedentemente sezionate e ricomposte che suggeriscono una potenziale crescita; Consumptive (selbst-bildnis for DH), una scultura formata da salsiccie tipicamente italiane ma che ad un secondo sguardo si rivelano di materiale plastico; Stripped Surface (Brachii) tela che riproduce il manto di una zebra e Stripped Reflection (Lucifer’s Legacy) “tela di vetro” che gioca con il tema del doppio: l’opera creata e la sua ombra riflessa sul muro. Le opere di Joo trasformano gli oggetti familiari reinterpretandoli, riconciliando lo spettatore con la riflessione sul perturbante operata dall’artista.
Michael Joo è presente in numerose collezioni fra cui ricordiamo: Murderme Collection, London; Guggenheim Museum, New York; Museum of Modern Art, New York; Walker Art Center, Minneapolis; Samsung Museum, Seoul, Korea; Foundation National d’Art Contemporain, Paris.
Michael Joo (nato nel 1966, USA) è un artista di fama internazionale che vanta numerose mostre personali e collettive in luoghi di importanza fondamentale, come il Padiglione Coreano alla 49° Biennale di Venezia (2001); la Serpentine Gallery, Londra; White Cube, Londra; la Whitney Biennale (2000) e la sesta Biennale di Kwangju (2006). In questa occasione Joo presenta l’opera Bohdi Obfuscatus (Space Baby) che ottiene un enorme consenso della critica tanto da essere definita “un chiaro segno di riconciliazione fra l’est e l’ovest” e da garantirgli l’assegnazione in maniera unanime del Grand Prize della Biennale.
Nato da genitori coreani negli Stati Uniti, Joo è cresciuto nel Midwest americano e ha studiato biologia all’università. Ha poi conseguito un Master in Fine Arts presso la Yale School of Art. I suoi lavori sono basati sull’esplorazione della sua identità contaminata dal background dell’artista e dalla diversità culturale sperimentata negli anni della sua formazione.
Grazie al suo sguardo acuto, Joo riesce a decifrare il punto di intersezione fra i concetti duali come la natura e la scienza, l’est e l’ovest, la religione e la morale, l’interno e l’esterno, fa riflettere lo spettatore sul concetto di “ibridità” attraverso lavori che trattano la decostruzione dell’oggetto e l’unione eterogenea fra gli oggetti decostruiti.
Lo show comprenderà una quindicina di lavori realizzati su un ampio arco temporale ed eseguiti con diversi media fra cui, rilievi plastici fabbricati a mano dall’artista e montati su tela, sculture e tele. Fra i lavori presenti ci sarà Improved Rack, ovvero delle corna di cervo precedentemente sezionate e ricomposte che suggeriscono una potenziale crescita; Consumptive (selbst-bildnis for DH), una scultura formata da salsiccie tipicamente italiane ma che ad un secondo sguardo si rivelano di materiale plastico; Stripped Surface (Brachii) tela che riproduce il manto di una zebra e Stripped Reflection (Lucifer’s Legacy) “tela di vetro” che gioca con il tema del doppio: l’opera creata e la sua ombra riflessa sul muro. Le opere di Joo trasformano gli oggetti familiari reinterpretandoli, riconciliando lo spettatore con la riflessione sul perturbante operata dall’artista.
Michael Joo è presente in numerose collezioni fra cui ricordiamo: Murderme Collection, London; Guggenheim Museum, New York; Museum of Modern Art, New York; Walker Art Center, Minneapolis; Samsung Museum, Seoul, Korea; Foundation National d’Art Contemporain, Paris.
30
gennaio 2010
Michael Joo
Dal 30 gennaio al 02 aprile 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA MARABINI
Bologna, Vicolo Della Neve, 5, (Bologna)
Bologna, Vicolo Della Neve, 5, (Bologna)
Biglietti
libero
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 10,30-13 e 15-19,30 dal martedì 26 Gennaio a domenica 31 Gennaio sarà aperta dalle 10:30 alle 19:30 con orario continuato
Vernissage
30 Gennaio 2010, ore 18,30
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