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Michael Michaeledes – Carte e tele estroflesse 1960-1970
Artista per sublime vocazione, Michaeledes appartiene alla generazione di artisti che fecero della tela il luogo di massima sintesi ed espressione di uno stato dell’essere.
Comunicato stampa
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Michael Michaeledes ovvero un nuovo incontro.
La vita è sempre piena di meraviglie!
Con l'architetto, scultore, pittore e maestro Michaeledes negli anni 70 abbiamo vissuto momenti di grande interesse culturale, estetico, etico. E ora abbiamo l'emozione e il piacere di rivedere allo Studio D'Ars sue opere di quegli anni e una documentazione relativa alla sua vita di successi, di riconoscimenti, di affermazioni.
Negli anni 60 Michael era giovane: con le sue tele estroflesse, con il suo rigoroso monocromatismo prevalentemente bianco, si esprimeva attraverso un linguaggio a noi consono, a noi che eravamo contemporanei di Fontana e attenti, conquistati da giovani artisti, emergenti allora, quali Agostino Bonalumi ed Enrico Castellani. Michaeledes, inglese di formazione, aveva in più, ha in più, nel suo DNA un'ellenità pregnante, forte, dominante, dovuta alla sua origine greca. Nelle opere sia grandi che di misura minore dominano armonia, rispetto delle forme, sezione aurea, giochi dei volumi nella purezza delle linee, grandi spazi, capacità di donare immagini affini al mito: costanti presenze anche nel percorso di tutta la sua lunga vita, unica, affascinante.
La celebre gallerista londinese Annely Juda ha compreso fin da allora il suo valore e lo ha voluto tra gli artisti della sua 'scuderia' sostenendolo fin dal 1960 e promuovendone l'arte.
In Italia negli anni 60 e 70 Michaeledes ha esposto a Roma nella galleria della Principessa Topazia Alliata con una personale inaugurata dallo scrittore Alberto Moravia nel 1961 e, tramite la professionalità e l'incondizionata ammirazione di D'Ars, a Milano, Roma, Torino, Como, Genova, Lecco, Bolzano e Lodi.
Poi lo hanno accolto rassegne internazionali tra le quali ci limitiamo a citare soltanto la più importante: la Biennale di Venezia nel 1976, nella quale ha rappresentato la Grecia con A. Liberaki.
Cito tra i critici e gli storici d’arte italiani che fin da allora hanno apprezzato il suo lavoro i seguenti nomi: Aldo Passoni, Giulio Carlo Argan, Mario Radice e il greco Tony Spiteris, allora operante anche in Italia.
Ricordando l'amicizia e la stima reciproca intercorrente tra Oscar Signorini e l'architetto Michaeledes, invitiamo a un nuovo incontro chi di lui ha scritto - Gillo Dorfles, Tommaso Trini, Luciano Caramel, il senatore Vittorio Pessina, allora direttore anche della SPE (Società Pubblicità Editoriale) e della galleria del quotidiano Il Giorno di Milano - e gli amici nuovi di D'Ars, ad ammirare le opere dell'architetto, scultore, poeta e amico Michael Michaeledes. Grazia Chiesa - Gennaio 2008
La vita è sempre piena di meraviglie!
Con l'architetto, scultore, pittore e maestro Michaeledes negli anni 70 abbiamo vissuto momenti di grande interesse culturale, estetico, etico. E ora abbiamo l'emozione e il piacere di rivedere allo Studio D'Ars sue opere di quegli anni e una documentazione relativa alla sua vita di successi, di riconoscimenti, di affermazioni.
Negli anni 60 Michael era giovane: con le sue tele estroflesse, con il suo rigoroso monocromatismo prevalentemente bianco, si esprimeva attraverso un linguaggio a noi consono, a noi che eravamo contemporanei di Fontana e attenti, conquistati da giovani artisti, emergenti allora, quali Agostino Bonalumi ed Enrico Castellani. Michaeledes, inglese di formazione, aveva in più, ha in più, nel suo DNA un'ellenità pregnante, forte, dominante, dovuta alla sua origine greca. Nelle opere sia grandi che di misura minore dominano armonia, rispetto delle forme, sezione aurea, giochi dei volumi nella purezza delle linee, grandi spazi, capacità di donare immagini affini al mito: costanti presenze anche nel percorso di tutta la sua lunga vita, unica, affascinante.
La celebre gallerista londinese Annely Juda ha compreso fin da allora il suo valore e lo ha voluto tra gli artisti della sua 'scuderia' sostenendolo fin dal 1960 e promuovendone l'arte.
In Italia negli anni 60 e 70 Michaeledes ha esposto a Roma nella galleria della Principessa Topazia Alliata con una personale inaugurata dallo scrittore Alberto Moravia nel 1961 e, tramite la professionalità e l'incondizionata ammirazione di D'Ars, a Milano, Roma, Torino, Como, Genova, Lecco, Bolzano e Lodi.
Poi lo hanno accolto rassegne internazionali tra le quali ci limitiamo a citare soltanto la più importante: la Biennale di Venezia nel 1976, nella quale ha rappresentato la Grecia con A. Liberaki.
Cito tra i critici e gli storici d’arte italiani che fin da allora hanno apprezzato il suo lavoro i seguenti nomi: Aldo Passoni, Giulio Carlo Argan, Mario Radice e il greco Tony Spiteris, allora operante anche in Italia.
Ricordando l'amicizia e la stima reciproca intercorrente tra Oscar Signorini e l'architetto Michaeledes, invitiamo a un nuovo incontro chi di lui ha scritto - Gillo Dorfles, Tommaso Trini, Luciano Caramel, il senatore Vittorio Pessina, allora direttore anche della SPE (Società Pubblicità Editoriale) e della galleria del quotidiano Il Giorno di Milano - e gli amici nuovi di D'Ars, ad ammirare le opere dell'architetto, scultore, poeta e amico Michael Michaeledes. Grazia Chiesa - Gennaio 2008
19
febbraio 2008
Michael Michaeledes – Carte e tele estroflesse 1960-1970
Dal 19 febbraio al 03 marzo 2008
arte contemporanea
Location
STUDIO D’ARS
Milano, Via Sant'agnese, 12/8, (Milano)
Milano, Via Sant'agnese, 12/8, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a giovedì ore 15.30-19
venerdì ore 17-19
sabato e festivi chiuso
apertura serale martedì ore 21-23 previa conferma telefonica
Vernissage
19 Febbraio 2008, ore 18.00
Autore
Curatore