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Michal Macku – The 3D Photography
Paci contemporary è lieta di poter annunciare il nuovo solo Show di Michal Macku dopo oltre tre anni di attesa, necessari all’artista per realizzare alcuni nuovi Glass-gellage che saranno presentati in esclusiva mondiale.
Comunicato stampa
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Paci contemporary è lieta di poter annunciare il nuovo solo Show di Michal Macku dopo oltre tre anni di attesa, necessari all’artista per realizzare alcuni nuovi Glass-gellage che saranno presentati in esclusiva mondiale.
Come i grandi maestri del passato, Michal Macku realizza la sua creazione artistica interamente in camera oscura avvalendosi della tecnica fotografica di sua ideazione chiamata “Gellage”, un neologismo nato dalla combinazione delle parole “gelatina” e “collage”. Questa tecnica consiste nello strappo dell’emulsione di gelatina dalla pellicola fotografica durante la fase di manipolazione del negativo, che viene poi posata e rimodellata dall’artista in modo che le immagini assumano un aspetto quasi materico, con un effetto straordinario e molto spirituale.
La complessità del processo e l’uso di più negativi fa sì che sia impossibile riprodurre stampe identiche tra loro. Il risultato che ne consegue è unico perché dipende da una serie di improvvise casualità, che trasformano il suo lavoro in camera oscura in un procedimento alchemico.
A partire dal 2007, in seguito ad anni di sperimentazioni, Michal Macku è giunto alla seconda fase del suo processo creativo, riuscendo nel suo intento di dare tridimensionalità alla fotografia analogica avvalendosi della trasparenza del vetro. L’artista interviene su un blocco di vetro temperato realizzato in Germania, che suddivide in più lastre, su ognuna delle quali imprime in camera oscura vari negativi: impresso il negativo sulla prima lastra, Macku vi fa aderire la seconda lastra con una colla speciale e, una volta attaccata, stampa il negativo successivo e così via, fino all’ultima lastra, ottenendo nuovamente -attraverso l’ausilio dei raggi UVA- un blocco unico. Si tratta di un procedimento lungo e di estrema precisione, dal momento che anche la più piccola sbavatura può compromettere l’intero lavoro. Questa tecnica assolutamente innovativa e rivoluzionaria prende il nome di Glass Gellage, ed è il risultato della trasposizione su vetro delle due tecniche fotografiche di cui Michal Macku è maestro assoluto: il Gellage e il Carbon Print. In questi suoi ultimi lavori, tutti rigorosamente in bianco e nero, le figure appaiono sospese in volo, fluttuando in una dimensione in cui il tempo e lo spazio si annullano.
Le opere di Michal Macku sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private, tra cui quelle del Museum Ludwig a Colonia (Germania), il Museum of Fine Arts di Houston, The Royal Library of Denmark di Copenhagen, la Maison Européenne de la Photographie di Paris, l'Harvard Visual Center di Cambridge (Massachusetts), The Art Institute di Chicago, il MOPA - Museum of Photographic Arts di San Diego.
In occasione della mostra, sarà presentato anche il nuovo volume edito da Paci contemporary, con testo critico a cura di Walter Guadagnini.
Come i grandi maestri del passato, Michal Macku realizza la sua creazione artistica interamente in camera oscura avvalendosi della tecnica fotografica di sua ideazione chiamata “Gellage”, un neologismo nato dalla combinazione delle parole “gelatina” e “collage”. Questa tecnica consiste nello strappo dell’emulsione di gelatina dalla pellicola fotografica durante la fase di manipolazione del negativo, che viene poi posata e rimodellata dall’artista in modo che le immagini assumano un aspetto quasi materico, con un effetto straordinario e molto spirituale.
La complessità del processo e l’uso di più negativi fa sì che sia impossibile riprodurre stampe identiche tra loro. Il risultato che ne consegue è unico perché dipende da una serie di improvvise casualità, che trasformano il suo lavoro in camera oscura in un procedimento alchemico.
A partire dal 2007, in seguito ad anni di sperimentazioni, Michal Macku è giunto alla seconda fase del suo processo creativo, riuscendo nel suo intento di dare tridimensionalità alla fotografia analogica avvalendosi della trasparenza del vetro. L’artista interviene su un blocco di vetro temperato realizzato in Germania, che suddivide in più lastre, su ognuna delle quali imprime in camera oscura vari negativi: impresso il negativo sulla prima lastra, Macku vi fa aderire la seconda lastra con una colla speciale e, una volta attaccata, stampa il negativo successivo e così via, fino all’ultima lastra, ottenendo nuovamente -attraverso l’ausilio dei raggi UVA- un blocco unico. Si tratta di un procedimento lungo e di estrema precisione, dal momento che anche la più piccola sbavatura può compromettere l’intero lavoro. Questa tecnica assolutamente innovativa e rivoluzionaria prende il nome di Glass Gellage, ed è il risultato della trasposizione su vetro delle due tecniche fotografiche di cui Michal Macku è maestro assoluto: il Gellage e il Carbon Print. In questi suoi ultimi lavori, tutti rigorosamente in bianco e nero, le figure appaiono sospese in volo, fluttuando in una dimensione in cui il tempo e lo spazio si annullano.
Le opere di Michal Macku sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private, tra cui quelle del Museum Ludwig a Colonia (Germania), il Museum of Fine Arts di Houston, The Royal Library of Denmark di Copenhagen, la Maison Européenne de la Photographie di Paris, l'Harvard Visual Center di Cambridge (Massachusetts), The Art Institute di Chicago, il MOPA - Museum of Photographic Arts di San Diego.
In occasione della mostra, sarà presentato anche il nuovo volume edito da Paci contemporary, con testo critico a cura di Walter Guadagnini.
05
ottobre 2013
Michal Macku – The 3D Photography
Dal 05 ottobre al 10 dicembre 2013
fotografia
Location
PACI CONTEMPORARY
Brescia, Via Borgo Pietro Wuhrer, 53, (Brescia)
Brescia, Via Borgo Pietro Wuhrer, 53, (Brescia)
Orario di apertura
dal martedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15e30 alle 19e30.
Vernissage
5 Ottobre 2013, ore 18.30
Autore
Curatore