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Michela Picchi – Tigre contro Tigre
E’ la prima volta che Michela Picchi si confronta con lo spazio di una galleria: Tigre contro Tigre è infatti la mostra personale di debutto dell’artista e illustratrice (Roma, 1987) che vive a Berlino e che qui, in Italia, ci racconta un viaggio di esperienze, cambi di prospettiva, luoghi e collaborazioni degli ultimi anni, attraverso 20 opere selezionate e impreziosite appositamente per Martina’s Gallery
Comunicato stampa
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E’ la prima volta che Michela Picchi si confronta con lo spazio di una galleria: Tigre contro Tigre è infatti la mostra personale di debutto dell’artista e illustratrice (Roma, 1987) che vive a Berlino e che qui, in Italia, ci racconta un viaggio di esperienze, cambi di prospettiva, luoghi e collaborazioni degli ultimi anni, attraverso 20 opere selezionate e impreziosite appositamente per Martina’s Gallery.
Queste opere grafiche rappresentano un racconto. Un racconto di sé stessa e di un viaggio. Ho conosciuto Michela un paio di anni fa ad Hong Kong. Era già un’illustratrice brava, diversa e molto complessa sotto due sfaccettature, quella di graphic-illustrator e quella umana. La città cinese, a sua volta dura e complessa, l’ha aiutata, sia nella fase lavorativa ispirandola in nuovi colori, patterns e micro mondi diversi, sia dal punto di vista personale, perché le ha dato quella spinta tangibile nel percorso fino a qui.
E’ lì che è incominciato il viaggio: da HK a Berlino – dove vive e lavora – a Barcellona, a Parigi e poi Taipei, e poi ancora in Italia, a sviluppare la prima personale nata in collaborazione e con la passione di Martina Corbetta, che ha riconosciuto nello stile e nel mood della Picchi affinità con i suoi gusti e con il percorso espositivo della galleria.
Taipei è stata una tappa importante per farsi conoscere e per dare motivazioni a talenti che, come lei, hanno incominciato da altre strade – Michela ha iniziato studiando Scienze Politiche, in cui si è laureata specializzandosi in legge e economia, e ha deciso poi di seguire un percorso più legato alla sua natura e al suo talento, e si è iscritta allo IED – e, quotidianamente, necessitano una spinta per mostrarsi al pubblico, per lavorare bene perseguendo il proprio sogno. Un sogno che, per la Picchi, altro non era che trasformare la sua passione, l’illustrazione, in un lavoro quotidiano. “Ho imparato da questo importante cambiamento di direzione nella mia vita che dobbiamo sempre provare ad essere coscienti di chi siamo e di cosa siamo in grado di diventare”.
E’ da questa ispirazione e dall’incontro di tre personalità diverse – un’artista, una curatrice e una gallerista – che spunta Tigre contro Tigre, dove, attraverso un’accurata selezione di opere/messaggi/spunti, viene raccontata la carriera che Michela Picchi si è costruita attraverso i suoi studi, la ricerca artistica e le collaborazioni con grandi marchi: Fendi, Pull & Bear – per i quali ha realizzato un van “surreal pop” e coloratissimo che ha dipinto a Barcellona, e che ha poi girato per le strade di Parigi, dove l’artista ne ha creato un altro live, – Converse, Vice, BG Berlin, Nike Italia, Bosco Berlin, American Express, Girl Effect, Avaaz, e numerosi magazine.
Il timbro colorato, fluido, con fantasie e pattern di ispirazione pop, rivolto a temi fantastici, tribali, surreali e onirici, è riconoscibile e immediato. E molto denso. Sicuramente ci sono i colori vivi, e rappresentano il primo impatto, ma poi sbucano quei soggetti ricorrenti: gli autoritratti – uno addirittura capovolto, a testa in giù -, gli animali – quelli reali, come la tigre, o quelli immaginari, come l’unicorno -, le coppie, i ventagli, i cerchi, i fiori, gli uccelli, i pois, le forme, l’amore. Un insieme complesso qui riportato nella sua linearità.
Queste opere grafiche rappresentano un racconto. Un racconto di sé stessa e di un viaggio. Ho conosciuto Michela un paio di anni fa ad Hong Kong. Era già un’illustratrice brava, diversa e molto complessa sotto due sfaccettature, quella di graphic-illustrator e quella umana. La città cinese, a sua volta dura e complessa, l’ha aiutata, sia nella fase lavorativa ispirandola in nuovi colori, patterns e micro mondi diversi, sia dal punto di vista personale, perché le ha dato quella spinta tangibile nel percorso fino a qui.
E’ lì che è incominciato il viaggio: da HK a Berlino – dove vive e lavora – a Barcellona, a Parigi e poi Taipei, e poi ancora in Italia, a sviluppare la prima personale nata in collaborazione e con la passione di Martina Corbetta, che ha riconosciuto nello stile e nel mood della Picchi affinità con i suoi gusti e con il percorso espositivo della galleria.
Taipei è stata una tappa importante per farsi conoscere e per dare motivazioni a talenti che, come lei, hanno incominciato da altre strade – Michela ha iniziato studiando Scienze Politiche, in cui si è laureata specializzandosi in legge e economia, e ha deciso poi di seguire un percorso più legato alla sua natura e al suo talento, e si è iscritta allo IED – e, quotidianamente, necessitano una spinta per mostrarsi al pubblico, per lavorare bene perseguendo il proprio sogno. Un sogno che, per la Picchi, altro non era che trasformare la sua passione, l’illustrazione, in un lavoro quotidiano. “Ho imparato da questo importante cambiamento di direzione nella mia vita che dobbiamo sempre provare ad essere coscienti di chi siamo e di cosa siamo in grado di diventare”.
E’ da questa ispirazione e dall’incontro di tre personalità diverse – un’artista, una curatrice e una gallerista – che spunta Tigre contro Tigre, dove, attraverso un’accurata selezione di opere/messaggi/spunti, viene raccontata la carriera che Michela Picchi si è costruita attraverso i suoi studi, la ricerca artistica e le collaborazioni con grandi marchi: Fendi, Pull & Bear – per i quali ha realizzato un van “surreal pop” e coloratissimo che ha dipinto a Barcellona, e che ha poi girato per le strade di Parigi, dove l’artista ne ha creato un altro live, – Converse, Vice, BG Berlin, Nike Italia, Bosco Berlin, American Express, Girl Effect, Avaaz, e numerosi magazine.
Il timbro colorato, fluido, con fantasie e pattern di ispirazione pop, rivolto a temi fantastici, tribali, surreali e onirici, è riconoscibile e immediato. E molto denso. Sicuramente ci sono i colori vivi, e rappresentano il primo impatto, ma poi sbucano quei soggetti ricorrenti: gli autoritratti – uno addirittura capovolto, a testa in giù -, gli animali – quelli reali, come la tigre, o quelli immaginari, come l’unicorno -, le coppie, i ventagli, i cerchi, i fiori, gli uccelli, i pois, le forme, l’amore. Un insieme complesso qui riportato nella sua linearità.
21
novembre 2015
Michela Picchi – Tigre contro Tigre
Dal 21 novembre al 18 dicembre 2015
arte contemporanea
Location
MARTINA’S GALLERY – CORTE DEL BORGHESAN
Seregno, Corso Del Popolo, 56, (Monza E Brianza)
Seregno, Corso Del Popolo, 56, (Monza E Brianza)
Vernissage
21 Novembre 2015, ore 18
Autore
Curatore