La galleria PrimoSpazio continua la sua esplorazione dell’arte contemporanea Italiana con una mostra di Michelangelo Pistoletto, uno degli artisti italiani di maggior rilievo nel panorama internazionale.

Michelangelo Pistoletto nasce a Biella nel 1933, comincia ad esporre nel 1955 e all’inizio degli anni Sessanta approda alla produzione dei Quadri Specchianti, opere che gli varranno successo e riconoscimento internazionale. Protagonista dell’Arte Povera, il suo lavoro non può essere però limitato a questa sola corrente: esso è infatti caratterizzato da numerosi sconfinamenti in territori poetici diversi, fino al recente progetto Terzo Paradiso, dalle forti implicazioni politiche e sociali. Partecipa a numerose edizioni della Biennale di Venezia, e dalla stessa istituzione viene insignito, nel 2003, del Leone d’Oro alla Carriera. Nel 1999 produce i primi Frattali, specchi di forma irregolare (frammenti) con il perimetro evidenziato da una banda colorata e con una serie di numeri scritti al centro della superficie.

I frattali, così definiti dal matematico Mandelbrot nel 1975, sono oggetti geometrici che nella loro struttura si ripetono, in modo identico, su scale diverse (auto-similarità). I numeri inscritti da Pistoletto in questi frammenti di specchio non sono legate ad una formula matematica (come le serie di Fibonacci di Mario Merz, altro protagonista dell’Arte Povera), ma anzi la loro casualità richiama il caos che le formule frattali stesse cercano di descrivere ed interpretare.

La mostra, a cura di Piero Tomassoni, unisce ai Frattali alcuni lavori di periodi precedenti, a testimoniare l’evoluzione linguistica e formale dell’artista.