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Michelangelo Pistoletto – Prima dello specchio
uno dei maggiori artefici dell’arte contemporanea internazionale, Pistoletto con la personale dal titolo Prima dello specchio. La mostra si compone di un nutrito numero di opere storiche attraverso le quali l’artista illustra la genesi dei quadri specchianti
Comunicato stampa
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Pistoletto percepisce nella pittura figurativa la via più consona alla propria formazione e cultura. L’autoritratto è lo strumento che individua per rispondere a tali esigenze e in esso concentra fin dall’inizio la sua ricerca e produzione. Tra il 1956 e il 1958 dipinge autoritratti di grandi dimensioni, fra l'astratto e il materico, in cui il viso occupa l'intera superficie della tela. Prima dello specchio accoglie due di questi primissimi quadri olio e acrilico su tela.
Negli anni successivi la ricerca dell’artista si concentra sul problema della realizzazione del fondo nei propri autoritratti. “Tra il 1956 e il 1958 facevo quei ritratti, che col tempo diventarono sempre più grandi, con un testone sempre più grande. (…) Successivamente, le teste si sono ristrette per lasciar posto al corpo e allo spazio intorno. In questo tipo di riduzione della figura a dimensione reale sono stato molto coadiuvato dalla mostra di Bacon alla Galatea. Vedendo Bacon ho percepito che il mio problema, il mio dramma erano già lì, dichiarati, di un uomo alla ricerca della propria dimensione e del proprio spazio, una gabbia di vetro impenetrabile, in cui l’uomo viveva in uno stato talmente drammatico da essere soffocato, da non aver voce e spazio. Era un uomo bloccato, braccato, malato, distrutto, angosciato, splendidamente dipinto ma, in questo stato, terribilmente isolato (…) Ho continuato la mia ricerca, condensando proprio il mio lavoro sull’uomo, ma cercando di fare il contrario di Bacon: togliere tutta l’espressione e tutto il movimento dalle figure, così da raffreddare la drammaticità. (...) Ho continuato a giocare la mia partita sul rapporto tra la massa di questa persona e il suo fondo, così sono arrivato ai fondi d’oro, ai fondi neri. Facevo fondi che volevano essere luce, da cui la vetrata, o fondi assolutamente automatici ed inespressivi. Erano migliaia di righette oppure erano superfici tipo lineolum, cioè fondi decorativi anonimi e da questa anonimità del fondo mi aspettavo di veder accadere qualcosa.” (M.Pistoletto, intervista con G.Celant, in Pistoletto, Electa, Firenze 1984, p 23). Autoritratto su fondo argento, Il presente – Uomo di schiena, Autoritratto oro sono alcune delle opere realizzate dall’artista tra il 1960 e il 1961 e ospitate negli spazi di Galleria Continua. In queste tele Pistoletto si raffigura a dimensione reale, su fondi monocromi, sempre più immobile e inespressivo, come un prototipo di comune essere umano.
Nel 1961 avviene infine la svolta che porta ai quadri specchianti. “Quando nel 1961, su un fondo nero, verniciato fino a diventare specchiante, ho cominciato a dipingere il mio viso, l’ho visto venirmi incontro, staccandosi nello spazio di un ambiente in cui tutto si muoveva, e ne sono rimasto scioccato. Mi sono anche accorto che non dovevo più guardarmi in un altro specchio, ma che potevo copiarmi guardandomi direttamente nella tela. Nel quadro successivo girai la figura di spalle, perché ancora gli occhi dipinti erano artificiali, mentre quelli del riflesso apparivano veri come quelli della figura che ora stava sulla superficie del quadro guardando nel quadro. Infatti essa, essendo adesso girata nella mia stessa direzione, possedeva i miei stessi occhi.” (M. Pistoletto, Il rinascimento dell’arte, 1979 - manoscritto inedito). Persona di schiena, un quadro specchiante realizzato nel 1962, è una delle opere che chiudono la mostra.
Michelangelo Pistoletto nasce a Biella nel 1933. Nel 1960 prima personale alla Galleria Galatea di Torino. Tra il 1961-1962 realizza i Quadri Specchianti e tra il 1965 e il 1966 produce un insieme di lavori intitolati Oggetti in meno, considerati basilari per la nascita dell’Arte Povera. Nel 1967 con la formazione del gruppo lo Zoo realizza la “collaborazione creativa” che svilupperà nel corso dei decenni successivi, mettendo in relazione artisti provenienti da diverse discipline e settori della società. Nel 1978 presenta due fondamentali direzioni della sua futura ricerca: Divisione e moltiplicazione dello specchio e L’arte assume la religione. Negli anni '90 con Progetto Arte e con la creazione a Biella di Cittadellarte- Fondazione Pistoletto e dell’Università delle Idee, mette l’arte in relazione attiva con i diversi ambiti del tessuto sociale al fine di ispirare e produrre una trasformazione responsabile della società. Nel 2003 è insignito del Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia. Nel 2004 l'Università di Torino gli conferisce la laurea honoris causa in Scienze Politiche: l'artista annuncia la fase più recente del suo lavoro Terzo Paradiso. Nel 2007 riceve a Gerusalemme il Wolf Foundation Prize in Arts, “per la sua carriera costantemente creativa come artista, educatore e attivatore, la cui instancabile intelligenza ha dato origine a forme d'arte premonitrici che contribuiscono ad una nuova comprensione del mondo”. Nel 2011 è stato Direttore Artistico di Evento 2011 a Bordeaux. Nel 2013 tiene una mostra personale al Museo del Louvre, “Année1 - Le Paradis sur Terre”. In questo stesso anno riceve a Tokyo il Praemium Imperiale per la pittura. Sue opere sono presenti nelle collezioni dei maggiori musei d’arte moderna e contemporanea
Negli anni successivi la ricerca dell’artista si concentra sul problema della realizzazione del fondo nei propri autoritratti. “Tra il 1956 e il 1958 facevo quei ritratti, che col tempo diventarono sempre più grandi, con un testone sempre più grande. (…) Successivamente, le teste si sono ristrette per lasciar posto al corpo e allo spazio intorno. In questo tipo di riduzione della figura a dimensione reale sono stato molto coadiuvato dalla mostra di Bacon alla Galatea. Vedendo Bacon ho percepito che il mio problema, il mio dramma erano già lì, dichiarati, di un uomo alla ricerca della propria dimensione e del proprio spazio, una gabbia di vetro impenetrabile, in cui l’uomo viveva in uno stato talmente drammatico da essere soffocato, da non aver voce e spazio. Era un uomo bloccato, braccato, malato, distrutto, angosciato, splendidamente dipinto ma, in questo stato, terribilmente isolato (…) Ho continuato la mia ricerca, condensando proprio il mio lavoro sull’uomo, ma cercando di fare il contrario di Bacon: togliere tutta l’espressione e tutto il movimento dalle figure, così da raffreddare la drammaticità. (...) Ho continuato a giocare la mia partita sul rapporto tra la massa di questa persona e il suo fondo, così sono arrivato ai fondi d’oro, ai fondi neri. Facevo fondi che volevano essere luce, da cui la vetrata, o fondi assolutamente automatici ed inespressivi. Erano migliaia di righette oppure erano superfici tipo lineolum, cioè fondi decorativi anonimi e da questa anonimità del fondo mi aspettavo di veder accadere qualcosa.” (M.Pistoletto, intervista con G.Celant, in Pistoletto, Electa, Firenze 1984, p 23). Autoritratto su fondo argento, Il presente – Uomo di schiena, Autoritratto oro sono alcune delle opere realizzate dall’artista tra il 1960 e il 1961 e ospitate negli spazi di Galleria Continua. In queste tele Pistoletto si raffigura a dimensione reale, su fondi monocromi, sempre più immobile e inespressivo, come un prototipo di comune essere umano.
Nel 1961 avviene infine la svolta che porta ai quadri specchianti. “Quando nel 1961, su un fondo nero, verniciato fino a diventare specchiante, ho cominciato a dipingere il mio viso, l’ho visto venirmi incontro, staccandosi nello spazio di un ambiente in cui tutto si muoveva, e ne sono rimasto scioccato. Mi sono anche accorto che non dovevo più guardarmi in un altro specchio, ma che potevo copiarmi guardandomi direttamente nella tela. Nel quadro successivo girai la figura di spalle, perché ancora gli occhi dipinti erano artificiali, mentre quelli del riflesso apparivano veri come quelli della figura che ora stava sulla superficie del quadro guardando nel quadro. Infatti essa, essendo adesso girata nella mia stessa direzione, possedeva i miei stessi occhi.” (M. Pistoletto, Il rinascimento dell’arte, 1979 - manoscritto inedito). Persona di schiena, un quadro specchiante realizzato nel 1962, è una delle opere che chiudono la mostra.
Michelangelo Pistoletto nasce a Biella nel 1933. Nel 1960 prima personale alla Galleria Galatea di Torino. Tra il 1961-1962 realizza i Quadri Specchianti e tra il 1965 e il 1966 produce un insieme di lavori intitolati Oggetti in meno, considerati basilari per la nascita dell’Arte Povera. Nel 1967 con la formazione del gruppo lo Zoo realizza la “collaborazione creativa” che svilupperà nel corso dei decenni successivi, mettendo in relazione artisti provenienti da diverse discipline e settori della società. Nel 1978 presenta due fondamentali direzioni della sua futura ricerca: Divisione e moltiplicazione dello specchio e L’arte assume la religione. Negli anni '90 con Progetto Arte e con la creazione a Biella di Cittadellarte- Fondazione Pistoletto e dell’Università delle Idee, mette l’arte in relazione attiva con i diversi ambiti del tessuto sociale al fine di ispirare e produrre una trasformazione responsabile della società. Nel 2003 è insignito del Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia. Nel 2004 l'Università di Torino gli conferisce la laurea honoris causa in Scienze Politiche: l'artista annuncia la fase più recente del suo lavoro Terzo Paradiso. Nel 2007 riceve a Gerusalemme il Wolf Foundation Prize in Arts, “per la sua carriera costantemente creativa come artista, educatore e attivatore, la cui instancabile intelligenza ha dato origine a forme d'arte premonitrici che contribuiscono ad una nuova comprensione del mondo”. Nel 2011 è stato Direttore Artistico di Evento 2011 a Bordeaux. Nel 2013 tiene una mostra personale al Museo del Louvre, “Année1 - Le Paradis sur Terre”. In questo stesso anno riceve a Tokyo il Praemium Imperiale per la pittura. Sue opere sono presenti nelle collezioni dei maggiori musei d’arte moderna e contemporanea
02
maggio 2015
Michelangelo Pistoletto – Prima dello specchio
Dal 02 maggio al 05 settembre 2015
arte contemporanea
Location
GALLERIA CONTINUA
San Gimignano, Via Del Castello, 11, (Siena)
San Gimignano, Via Del Castello, 11, (Siena)
Orario di apertura
da lunedì a sabato, 10-13 / 14-19
Vernissage
2 Maggio 2015, 18-24
Autore