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Michele Ardu – In Re Quieta
Michele Ardu presenta il primo capitolo del suo progetto fotografico “Caddos e Cadderis”, iniziato in Sardegna nel Luglio 2014 con un racconto di immagini che gli valse il primo premio nella categoria “Eventi competitivi” al concorso Internazionale di fotografia “IPA 2015”
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il ‘pianeta’ MArte Sabato 29 Ottobre 2016 alle 19.30 presso lo Spazio MCasa, in via
Cagliari 275/277 ad Oristano, presenta l’appuntamento del mese di Ottobre dal titolo ‘In
Re Quieta’, con la Personale Fotografica dell'artista Michele Ardu, e in esclusiva i prodotti
dell'azienda Arketipo Firenze.
All’evento interverranno l’artista Michele Ardu, il direttore della fondazione Meta Paolo
Sirena, il direttore artistico di MArte dott.ssa AnnaSanna, il patron di STC Giovanni
Corbia.
MArte 9.16
Il progetto MArte presenta il Nono evento dal titolo ‘In Re Quieta’
Nel mese di ottobre sarà un Fotografo di eccezione il protagonista della Mostra: con “In Re
Quieta”, Michele Ardu presenta il primo capitolo del suo progetto fotografico “Caddos e
Cadderis”, iniziato in Sardegna nel Luglio 2014 con un racconto di immagini che gli valse il
primo premio nella categoria “Eventi competitivi” al concorso Internazionale di fotografia
“IPA 2015”.
Incantato ed incuriosito dalla magia del rapporto tra l'uomo e il cavallo, decide di
approfondire i suoi studi a riguardo. Negli anni a seguire, fotografa e racconta uno
spaccato di questo mondo, in un singolare e insolito percorso a ritroso, dai riflettori delle
corse ippiche leggendarie dei grandi ippodromi internazionali agli eventi tradizionali e
religiosi, fino alle piste polverose dei palii dell'entroterra sardo, angoli diversi dello stesso
mondo dove regnano imperiosi “Caddos e Cadderis”.
Biografia Michele Ardu
Nasce ad Oristano nel 1986. Nel 2011, dopo aver conseguito la laurea in Ingegneria
Biomedica presso l’Università degli studi di Cagliari, si trasferisce a Londra per crescere e
maturare nel suo percorso artistico-professionale.
In questi anni “inglesi” di duro lavoro, di viaggio e di studio ha occasione di esprimersi e di
fare esperienza in diversi settori del mondo fotografico, rimanendo però sempre molto
legato ai valori della fotografia documentarista e fotogiornalistica.
Le sue esperienze lavorative spaziano dalle collaborazioni con marchi prestigiosi alla
pubblicazione dei suoi lavori su testate giornalistiche di rilevo tra cui La Repubblica, La
Stampa, TimeOut, Yahoo! Style UK, OnStage e National Geographic.
Nel 2014 Canon espone alcuni dei suoi lavori dai backstage della Settimana della Moda di
Londra in diverse città europee come Milano, Londra e Mosca, e dal 2015 ad oggi alcune
sue opere sono state finaliste o premiate in competizioni fotografiche internazionali per
professionisti come il MIFA 2016 (Moscow Int’l Foto Awards), il SIPA 2016 (Siena Int’l
Photo Awards), IPA 2015 ed IPA 2016 (Int’l Photography Awards) e 159' Print Exhibition
organizzato dalla Royal Photographic Society.
Michele Ardu Testo Critico
L'evento espositivo di Novembre dello spazio MArte di Oristano è la mostra del fotografo
Michele Ardu intitolata “In Re Quieta” primo capitolo del progetto “Caddos e Cadderis”,
(Cavalli e Cavalieri). La loro descrizione, lucida e partecipata, va oltre i confini del doppio
ritratto e individua in questo stretto rapporto un legame millenario di collaborazione che
spesso arriva a definire un'unità inscindibile. Come nelle competizioni belliche del passato
o nella loro sublimazione agonistica, infatti, cavallo e cavaliere formano un tutt'uno che
trova soluzione simbolica nella figura mitologica del centauro, metà animale, metà uomo:
la forza e l'irruenza delle pulsioni sono mitigate dalla briglia razionale, la libertà fiera è
domata dalla sovranità dell'intelletto. Nelle fotografie in mostra rimane solo qualche traccia
di quell'atavica subordinazione, ad esempio nella stretta possessiva delle redini che,
mentre guida l'animale nella corsa, gli trasmette anche un senso di protezione oppure
nelle sfide di abilità in cui è sottesa una logica di guadagno che us(ur)a strumentalmente il
cavallo, ma lo può rendere oggetto di una vera e propria venerazione. La sottomissione,
reale o presunta, sembra superata negli scatti di Michele Ardu e l'attenzione è focalizzata
sul rapporto che lui stesso definisce "romantico", cioè su quel legame affettivo, basato
sulla fiducia che si crea tra cavallo e cavaliere. Il loro linguaggio non è solo fatto di
interpretazioni, di gesti e di suoni, di intuizioni e sguardi, ma consiste soprattutto nella
fisicità dei contatti e delle carezze. Una dolcezza che non contrasta col senso di forza che
emana dal gruppo equestre, perché lo caratterizza nella sua specificità. È difficile guardare
le opere di Michele senza che affiorino ricordi artistici del passato. Pensiamo alle
variazioni sul tema di Aligi Sassu, a La sfilata di Edgar Degas che precede la
competizione, alle verticali delle lance della Battaglia di San Romano, dipinta da Paolo
Uccello nel '400, che diventano l'ombra dei fucili nell'Ardia di Sedilo. Michele Ardu
fotografa la sua realtà con spontaneità e freschezza non scontata, da oristanese che è
cresciuto con la tradizione della Sartiglia rivista e rivissuta nella nuova veste inglese e
internazionale; non vuole ispirarsi ad un artista in particolare e a movimenti artistici o
d'avanguardia che hanno inneggiato alla velocità, alla forza e alla vittoria creando alcuni
miti dell'età contemporanea. Eppure questi sono presenti nella sua Arte, ma per
assimilazione indiretta attraverso la cultura e la comunicazione visiva del Secondo
Novecento, di cui Michele è figlio. E noi li riconosciamo per lo stesso motivo. Spesso le
consonanze si creano anche per effetto di una personale ricerca antropologica. La ritualità della Sartiglia o del Palio di Siena, tra tradizione e superstizione, dialoga bene con i presupposti magici delle prime raffigurazioni di cavalli delle Grotte di Lascaux. Ma, in realtà, l'analisi antropologica è finalizzata alla scoperta di radici comuni del sentire, del saper fare, del vivere nella giusta prospettiva naturale, che non fa solo da cornice al ritratto
del gruppo scultoreo del cavallo e del cavaliere, ma gli infonde il giusto ritmo esistenziale in re quieta.
Flaminia Fanari
Cagliari 275/277 ad Oristano, presenta l’appuntamento del mese di Ottobre dal titolo ‘In
Re Quieta’, con la Personale Fotografica dell'artista Michele Ardu, e in esclusiva i prodotti
dell'azienda Arketipo Firenze.
All’evento interverranno l’artista Michele Ardu, il direttore della fondazione Meta Paolo
Sirena, il direttore artistico di MArte dott.ssa AnnaSanna, il patron di STC Giovanni
Corbia.
MArte 9.16
Il progetto MArte presenta il Nono evento dal titolo ‘In Re Quieta’
Nel mese di ottobre sarà un Fotografo di eccezione il protagonista della Mostra: con “In Re
Quieta”, Michele Ardu presenta il primo capitolo del suo progetto fotografico “Caddos e
Cadderis”, iniziato in Sardegna nel Luglio 2014 con un racconto di immagini che gli valse il
primo premio nella categoria “Eventi competitivi” al concorso Internazionale di fotografia
“IPA 2015”.
Incantato ed incuriosito dalla magia del rapporto tra l'uomo e il cavallo, decide di
approfondire i suoi studi a riguardo. Negli anni a seguire, fotografa e racconta uno
spaccato di questo mondo, in un singolare e insolito percorso a ritroso, dai riflettori delle
corse ippiche leggendarie dei grandi ippodromi internazionali agli eventi tradizionali e
religiosi, fino alle piste polverose dei palii dell'entroterra sardo, angoli diversi dello stesso
mondo dove regnano imperiosi “Caddos e Cadderis”.
Biografia Michele Ardu
Nasce ad Oristano nel 1986. Nel 2011, dopo aver conseguito la laurea in Ingegneria
Biomedica presso l’Università degli studi di Cagliari, si trasferisce a Londra per crescere e
maturare nel suo percorso artistico-professionale.
In questi anni “inglesi” di duro lavoro, di viaggio e di studio ha occasione di esprimersi e di
fare esperienza in diversi settori del mondo fotografico, rimanendo però sempre molto
legato ai valori della fotografia documentarista e fotogiornalistica.
Le sue esperienze lavorative spaziano dalle collaborazioni con marchi prestigiosi alla
pubblicazione dei suoi lavori su testate giornalistiche di rilevo tra cui La Repubblica, La
Stampa, TimeOut, Yahoo! Style UK, OnStage e National Geographic.
Nel 2014 Canon espone alcuni dei suoi lavori dai backstage della Settimana della Moda di
Londra in diverse città europee come Milano, Londra e Mosca, e dal 2015 ad oggi alcune
sue opere sono state finaliste o premiate in competizioni fotografiche internazionali per
professionisti come il MIFA 2016 (Moscow Int’l Foto Awards), il SIPA 2016 (Siena Int’l
Photo Awards), IPA 2015 ed IPA 2016 (Int’l Photography Awards) e 159' Print Exhibition
organizzato dalla Royal Photographic Society.
Michele Ardu Testo Critico
L'evento espositivo di Novembre dello spazio MArte di Oristano è la mostra del fotografo
Michele Ardu intitolata “In Re Quieta” primo capitolo del progetto “Caddos e Cadderis”,
(Cavalli e Cavalieri). La loro descrizione, lucida e partecipata, va oltre i confini del doppio
ritratto e individua in questo stretto rapporto un legame millenario di collaborazione che
spesso arriva a definire un'unità inscindibile. Come nelle competizioni belliche del passato
o nella loro sublimazione agonistica, infatti, cavallo e cavaliere formano un tutt'uno che
trova soluzione simbolica nella figura mitologica del centauro, metà animale, metà uomo:
la forza e l'irruenza delle pulsioni sono mitigate dalla briglia razionale, la libertà fiera è
domata dalla sovranità dell'intelletto. Nelle fotografie in mostra rimane solo qualche traccia
di quell'atavica subordinazione, ad esempio nella stretta possessiva delle redini che,
mentre guida l'animale nella corsa, gli trasmette anche un senso di protezione oppure
nelle sfide di abilità in cui è sottesa una logica di guadagno che us(ur)a strumentalmente il
cavallo, ma lo può rendere oggetto di una vera e propria venerazione. La sottomissione,
reale o presunta, sembra superata negli scatti di Michele Ardu e l'attenzione è focalizzata
sul rapporto che lui stesso definisce "romantico", cioè su quel legame affettivo, basato
sulla fiducia che si crea tra cavallo e cavaliere. Il loro linguaggio non è solo fatto di
interpretazioni, di gesti e di suoni, di intuizioni e sguardi, ma consiste soprattutto nella
fisicità dei contatti e delle carezze. Una dolcezza che non contrasta col senso di forza che
emana dal gruppo equestre, perché lo caratterizza nella sua specificità. È difficile guardare
le opere di Michele senza che affiorino ricordi artistici del passato. Pensiamo alle
variazioni sul tema di Aligi Sassu, a La sfilata di Edgar Degas che precede la
competizione, alle verticali delle lance della Battaglia di San Romano, dipinta da Paolo
Uccello nel '400, che diventano l'ombra dei fucili nell'Ardia di Sedilo. Michele Ardu
fotografa la sua realtà con spontaneità e freschezza non scontata, da oristanese che è
cresciuto con la tradizione della Sartiglia rivista e rivissuta nella nuova veste inglese e
internazionale; non vuole ispirarsi ad un artista in particolare e a movimenti artistici o
d'avanguardia che hanno inneggiato alla velocità, alla forza e alla vittoria creando alcuni
miti dell'età contemporanea. Eppure questi sono presenti nella sua Arte, ma per
assimilazione indiretta attraverso la cultura e la comunicazione visiva del Secondo
Novecento, di cui Michele è figlio. E noi li riconosciamo per lo stesso motivo. Spesso le
consonanze si creano anche per effetto di una personale ricerca antropologica. La ritualità della Sartiglia o del Palio di Siena, tra tradizione e superstizione, dialoga bene con i presupposti magici delle prime raffigurazioni di cavalli delle Grotte di Lascaux. Ma, in realtà, l'analisi antropologica è finalizzata alla scoperta di radici comuni del sentire, del saper fare, del vivere nella giusta prospettiva naturale, che non fa solo da cornice al ritratto
del gruppo scultoreo del cavallo e del cavaliere, ma gli infonde il giusto ritmo esistenziale in re quieta.
Flaminia Fanari
29
ottobre 2016
Michele Ardu – In Re Quieta
Dal 29 ottobre al 24 novembre 2016
fotografia
Location
MCASA GALLERY
Oristano, Via Cagliari, 275/277, (Oristano)
Oristano, Via Cagliari, 275/277, (Oristano)
Vernissage
29 Ottobre 2016, ore 19.30
Autore