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Michele Bazzana / Michele Termosifone – We die brust. Irrazionalmente razionale
bazzana (s.f.) presenta 7 installazioni (3 nuove) mettendosi tanto in relazione con gli spazi suggeriti dall’architettura della galleria quanto con le doppie riproduzioni delle 7 opere di termosifone (s.m.). (+1lavoro comune su commissione).
Comunicato stampa
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DISPACCIO: frasi al contagiri;
un arrangiamento (ctrl c, ctrl v) di a. mancassola dagli appunti di bazzana e termosione:
la unorossodue in occasione di “wie die brust irrazionalmente razionale” ospita la seconda personale di michele bazzana e la prima di michele termosifone. bazzana (s.f.) presenta 7 installazioni (3 nuove) mettendosi tanto in relazione con gli spazi suggeriti dall’architettura della galleria quanto con le doppie riproduzioni delle 7 opere di termosifone (s.m.). (+1lavoro comune su commissione).
wie die brust:
bazzana e termosifone convivono senza intaccarsi / apparente ordine formale / macchine vere e funzionanti di bazzana / convulse ironiche contorsioni / parafrasando il quotidiano creando un cortocircuito tra macchine esistenti ed inventate occupando lo spazio / mentre gli appunti macchinosi o potenziali avvenimenti di termosifone catalogati e rielaborati attraverso il pensiero maniacale / apprendimento / la sua riproduzione dei suoi sette lavori si esplicita esponendo due serie di lavori uguali nel concetto ma differenti nella forma / legame tra i due è l’attingere dal quotidiano “abitare” i luoghi comuni dare forma al pensiero popolare / entrambi venderanno infatti una serie di disegni-progetti a tiratura limitata creati per l’avvenimento a pochi euro accessibili a chiunque / insieme collaborano al lavoro della fontana vincolo di a.m. il pretesto è anche utile / bi-personale / una macchina casalinga per produrre vapore acqueo appanna la vetrata della unorossodue e con le dita è scritto il titolo della mostra.
michele bazzana:
…spesso macchinari dalla funzione improbabile, frutto della curiosità di scoprire i funzionamenti di ciò che abbiamo in casa e di un successivo riadattamento a funzioni improprie e - appunto - improbabili.
nelle mie installazioni cerco di creare un corto circuito tra reale ed irreale, abbinando macchinari esistenti a macchine costruite da me, sviandone il vero utilizzo e attribuendo loro significati differenti.
lo scopo è di spiazzare l’osservatore: rendere vivo l’oggetto fa parte della mia ricerca, che non sempre si sviluppa metodicamente, ma sperimentando soluzioni in più ambiti per concretizzare dei concetti.
magari un giorno imparerò a volare…
michele termosifone:
michele termosifone non ha contatti diretti con l’arte: non frequenta l’accademia il suo approccio al lavoro non è manieristico.
lavorando in uno studio di scenografie entra in contatto con un mondo magico dove il fare creativo si relaziona ad un pubblico che lo usa per poi dimenticarlo.
grazie a questa attività conosce tecniche e materiali: incolla il lattice, sega l’argilla, fonde il legno, cuce il ferro; questo amplifica il suo lavoro artistico sia formalmente che poeticamente gli consente di costruire immagini improbabili con significati e funzioni apparenti.
i suoi lavori sono degli accenni poetici della quotidianità oggettiva e spudorata.
l’inizio, il fine o la fine del suo lavoro consiste nel formare sette immagini - icone di eguale formato diventando rappresentazioni di luoghi comuni.
questo fare si sbilancia tra realtà ed irrealtà in modo ironico e riflessivo; le sette tavole sono sempre uguali ma mai identiche ripetute in infinite copie.
fonda le sue opere sull’idea che la singola espressione di ognuno è sempre la stessa: ogni cosa non è altro che il cambiamento formale dello stesso pensiero. (em)
è tutto così palese (r. fabiani)..
principali mostre di m. bazzana:
2000 84ma collettiva galleria piazza san marco fondazione bevilacqua la masa venezia
2001 hicetnunc villa manin di passariano (ud) a cura di a. bertani
la natura l’arte la meraviglia musei di storia naturale di verona, montebelluna, vicenza e padova cura di w. guadagnini
real presence tito museo di belgrado a cura di b. tomic e d. denegri
2003 celeste metallizzato personale interno&dumdum bologna a cura di a. zanchetta
omuse progetto per la biennale di venezia a cura di g. alessandri
2004 black box in white cube unorossodue spazio per l’arte contemporanea milano a cura di a. mancassola
curriculum di m. termosifone:
dal 2001 ha partecipato a piccole esposizioni locali tra friuli e veneto
un arrangiamento (ctrl c, ctrl v) di a. mancassola dagli appunti di bazzana e termosione:
la unorossodue in occasione di “wie die brust irrazionalmente razionale” ospita la seconda personale di michele bazzana e la prima di michele termosifone. bazzana (s.f.) presenta 7 installazioni (3 nuove) mettendosi tanto in relazione con gli spazi suggeriti dall’architettura della galleria quanto con le doppie riproduzioni delle 7 opere di termosifone (s.m.). (+1lavoro comune su commissione).
wie die brust:
bazzana e termosifone convivono senza intaccarsi / apparente ordine formale / macchine vere e funzionanti di bazzana / convulse ironiche contorsioni / parafrasando il quotidiano creando un cortocircuito tra macchine esistenti ed inventate occupando lo spazio / mentre gli appunti macchinosi o potenziali avvenimenti di termosifone catalogati e rielaborati attraverso il pensiero maniacale / apprendimento / la sua riproduzione dei suoi sette lavori si esplicita esponendo due serie di lavori uguali nel concetto ma differenti nella forma / legame tra i due è l’attingere dal quotidiano “abitare” i luoghi comuni dare forma al pensiero popolare / entrambi venderanno infatti una serie di disegni-progetti a tiratura limitata creati per l’avvenimento a pochi euro accessibili a chiunque / insieme collaborano al lavoro della fontana vincolo di a.m. il pretesto è anche utile / bi-personale / una macchina casalinga per produrre vapore acqueo appanna la vetrata della unorossodue e con le dita è scritto il titolo della mostra.
michele bazzana:
…spesso macchinari dalla funzione improbabile, frutto della curiosità di scoprire i funzionamenti di ciò che abbiamo in casa e di un successivo riadattamento a funzioni improprie e - appunto - improbabili.
nelle mie installazioni cerco di creare un corto circuito tra reale ed irreale, abbinando macchinari esistenti a macchine costruite da me, sviandone il vero utilizzo e attribuendo loro significati differenti.
lo scopo è di spiazzare l’osservatore: rendere vivo l’oggetto fa parte della mia ricerca, che non sempre si sviluppa metodicamente, ma sperimentando soluzioni in più ambiti per concretizzare dei concetti.
magari un giorno imparerò a volare…
michele termosifone:
michele termosifone non ha contatti diretti con l’arte: non frequenta l’accademia il suo approccio al lavoro non è manieristico.
lavorando in uno studio di scenografie entra in contatto con un mondo magico dove il fare creativo si relaziona ad un pubblico che lo usa per poi dimenticarlo.
grazie a questa attività conosce tecniche e materiali: incolla il lattice, sega l’argilla, fonde il legno, cuce il ferro; questo amplifica il suo lavoro artistico sia formalmente che poeticamente gli consente di costruire immagini improbabili con significati e funzioni apparenti.
i suoi lavori sono degli accenni poetici della quotidianità oggettiva e spudorata.
l’inizio, il fine o la fine del suo lavoro consiste nel formare sette immagini - icone di eguale formato diventando rappresentazioni di luoghi comuni.
questo fare si sbilancia tra realtà ed irrealtà in modo ironico e riflessivo; le sette tavole sono sempre uguali ma mai identiche ripetute in infinite copie.
fonda le sue opere sull’idea che la singola espressione di ognuno è sempre la stessa: ogni cosa non è altro che il cambiamento formale dello stesso pensiero. (em)
è tutto così palese (r. fabiani)..
principali mostre di m. bazzana:
2000 84ma collettiva galleria piazza san marco fondazione bevilacqua la masa venezia
2001 hicetnunc villa manin di passariano (ud) a cura di a. bertani
la natura l’arte la meraviglia musei di storia naturale di verona, montebelluna, vicenza e padova cura di w. guadagnini
real presence tito museo di belgrado a cura di b. tomic e d. denegri
2003 celeste metallizzato personale interno&dumdum bologna a cura di a. zanchetta
omuse progetto per la biennale di venezia a cura di g. alessandri
2004 black box in white cube unorossodue spazio per l’arte contemporanea milano a cura di a. mancassola
curriculum di m. termosifone:
dal 2001 ha partecipato a piccole esposizioni locali tra friuli e veneto
28
febbraio 2005
Michele Bazzana / Michele Termosifone – We die brust. Irrazionalmente razionale
Dal 28 febbraio al 28 marzo 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA UNOROSSODUE
Milano, Via Gian Antonio Boltraffio, 12, (Milano)
Milano, Via Gian Antonio Boltraffio, 12, (Milano)
Vernissage
28 Febbraio 2005, ore 18,30
Autore
Curatore