Si tratta di una ventina di lavori recenti su carta, tutti rigorosamente astratti, all’insegna di una strategica suddivisione dello spazio pittorico in campiture vivacemente colorate, dall’azzurro intenso al giallo, al magenta, al verde, senza mai ricorrere a stratificazioni, ma restando fedele ad una linea per molti versi purista.
Pur se con qualche richiamo da Hartung, De Luca sembra mediare l’astrazione di molti concetti, per non esservi traccia nelle sue opere, della sbrigativa violenza di certo espressionismo astratto; egli sembra seguire piuttosto un processo ideale, depurato da dripping, lacerazioni, combustioni.