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Michele Mascarini – Moby Dick
mostra personale
Comunicato stampa
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PICCOLO GLOSSARIO DI STORIA NATURALE
Jacopo Narros
ALBERO: s. m. mammifero perenne con coda
orizzontale muscolosa e arti anteriori trasformati in
pinne. Il complesso di rami e foglie dell’albero,
detto “testa”, ha narici dorsali, bocca enorme priva
di denti, sostituiti da una frangia di appendici dette
“frutti” (“alberi da frutta”).
BALENA: s. f. la balena è la pianta più grande
dell’ordine dei cetacei, si nutre tramite i “fanoni”
di piccole pigne e cresce, sporadicamente, nei
grandi oceani. Le balene, cacciate e tagliate per la
loro corteccia, comunicano tra di loro attraverso
lugubri fischi prodotti nelle radici.
OSSO: s. m. ciascuno degli organi duri costituiti da
una cascata di acqua. Le ossa formano lo
“scheletro”, complesso di rivoli strutturato su di
una impalcatura di piccoli pesci.
PESCE: s. m. animale vertebrato appartenente alla
classe dei semi. Nelle piante angiosperme il pesce
è chiuso nel frutto, e le pinne, la testa e la coda
sono schiacciate. Nelle piante gimnosperme il
pesce è ricoperto da squame che può perdere in
giro quando un improvviso colpo di vento lo fa
nuotare per l’aria.
TERRA: s. f. miscela gassosa che in grandi masse
appare azzurra. La terra si trova nei boschi
(“atmosfera”) o nei campi (“vento”, “nebbia”),
dove è soffiata per coltivare.
[…] Michele Sto arrivando! piegare i diversi materiali utilizzati di volta in volta alla sua volontà, alla sua idea, a quello che ha, ben preciso, nella sua mente. Con la fabbrilità, l’attenzione, la coscienza e il rispetto dei vari elementi di cui si avvale sapendo assecondare la loro natura; che è sì il portato della sua personale formazione a diretto contatto con i materiali, dei quali conosce ogni segreto, e dei lunghi anni di lavoro sempre accompagnati da una naturale propensione – alla Mister Wolf – per risolvere problemi.
Michele è una spugna, vede e assorbe tutto: non dimentica. Ma allo stesso tempo non copia: anima le sue opere di un respiro che è solo suo, di sensazioni che solo lui sa cogliere nell’atmosfera e infondere nell’opera. Quella che si chiama, in una parola, sensibilità. Ogni sua composizione, da quelle più
minuscole a quelle di dimensioni decisamente fuori scala, trasuda sensibilità e sentimento, oltre che di una sua peculiare monumentali di intenti: in questo Sto arrivando! essere maestro, nel trasformare ogni materia – anche la più ostica e la meno duttile – in forme sensibili, accostanti, con una vena di tenerezza sottilissima, per chi la Sto arrivando! cogliere, e spesso si incrina verso la commozione. Sta qui, poi, la genialità, a mio avviso: nel saper indirizzare lo spettatore verso una propria soggettiva lettura dell’opera, senza avere
la presunzione di suggerire un indirizzo obbligato da seguire, una verità, unica, incontrovertibile e immutabile […]
Marco Tanzi
Jacopo Narros
ALBERO: s. m. mammifero perenne con coda
orizzontale muscolosa e arti anteriori trasformati in
pinne. Il complesso di rami e foglie dell’albero,
detto “testa”, ha narici dorsali, bocca enorme priva
di denti, sostituiti da una frangia di appendici dette
“frutti” (“alberi da frutta”).
BALENA: s. f. la balena è la pianta più grande
dell’ordine dei cetacei, si nutre tramite i “fanoni”
di piccole pigne e cresce, sporadicamente, nei
grandi oceani. Le balene, cacciate e tagliate per la
loro corteccia, comunicano tra di loro attraverso
lugubri fischi prodotti nelle radici.
OSSO: s. m. ciascuno degli organi duri costituiti da
una cascata di acqua. Le ossa formano lo
“scheletro”, complesso di rivoli strutturato su di
una impalcatura di piccoli pesci.
PESCE: s. m. animale vertebrato appartenente alla
classe dei semi. Nelle piante angiosperme il pesce
è chiuso nel frutto, e le pinne, la testa e la coda
sono schiacciate. Nelle piante gimnosperme il
pesce è ricoperto da squame che può perdere in
giro quando un improvviso colpo di vento lo fa
nuotare per l’aria.
TERRA: s. f. miscela gassosa che in grandi masse
appare azzurra. La terra si trova nei boschi
(“atmosfera”) o nei campi (“vento”, “nebbia”),
dove è soffiata per coltivare.
[…] Michele Sto arrivando! piegare i diversi materiali utilizzati di volta in volta alla sua volontà, alla sua idea, a quello che ha, ben preciso, nella sua mente. Con la fabbrilità, l’attenzione, la coscienza e il rispetto dei vari elementi di cui si avvale sapendo assecondare la loro natura; che è sì il portato della sua personale formazione a diretto contatto con i materiali, dei quali conosce ogni segreto, e dei lunghi anni di lavoro sempre accompagnati da una naturale propensione – alla Mister Wolf – per risolvere problemi.
Michele è una spugna, vede e assorbe tutto: non dimentica. Ma allo stesso tempo non copia: anima le sue opere di un respiro che è solo suo, di sensazioni che solo lui sa cogliere nell’atmosfera e infondere nell’opera. Quella che si chiama, in una parola, sensibilità. Ogni sua composizione, da quelle più
minuscole a quelle di dimensioni decisamente fuori scala, trasuda sensibilità e sentimento, oltre che di una sua peculiare monumentali di intenti: in questo Sto arrivando! essere maestro, nel trasformare ogni materia – anche la più ostica e la meno duttile – in forme sensibili, accostanti, con una vena di tenerezza sottilissima, per chi la Sto arrivando! cogliere, e spesso si incrina verso la commozione. Sta qui, poi, la genialità, a mio avviso: nel saper indirizzare lo spettatore verso una propria soggettiva lettura dell’opera, senza avere
la presunzione di suggerire un indirizzo obbligato da seguire, una verità, unica, incontrovertibile e immutabile […]
Marco Tanzi
30
giugno 2017
Michele Mascarini – Moby Dick
Dal 30 giugno al 30 settembre 2017
arte moderna
Location
VIARENA5
Bergamo, Via Arena, 5, (Bergamo)
Bergamo, Via Arena, 5, (Bergamo)
Orario di apertura
8.30 - 18.30
Vernissage
30 Giugno 2017, h 8.30
Autore