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Michele Mazzanti – Demolizioni Controllate
Nelle sculture di Michele Mazzanti c’è un pensiero di architettura. Composizioni di mattoni forati, scavati, tagliati, diventano dispositivi progettuali che evocano l’azione della demolizione controllata su interi edifici; intelligenti ipotesi su come reinventare spazi dimenticati e anonimi.
Comunicato stampa
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Demolizioni Controllate
In queste sculture di Michele Mazzanti c’é un pensiero d’architettura, si presenta nell’immediata ruvidezza del
mattone forato, nella disposizione degli elementi si individua la struttura e la fisicità dello spazio. Il luogo è però
il risultato di una demolizione, un’azione che mette in crisi la struttura senza distruggerla. Gli scavi, i tagli, gli
attraversamenti, i pieni e i vuoti contraddicono l’origine funzionale della disposizione dei mattoni; sono scavati
in modo da estroflettersi così che la luce entri negli alveoli modulari per creare nuove tensioni, in un rinnovato
pensiero di spazialità. Le sculture mantengono la memoria della struttura, ma aperta a nuove possibiltà, a nuove
esperienze di luce. In questo senso le opere di Mazzanti sono dispositivi progettuali, ci spingono a prevedere
l’azione della demolizione controllata su interi edifici, in particolare quei palazzi che ovunque riconosciamo
come anonimi contenitori, reinventati a un nuovo rapporto tra uomo e luogo, tra memoria e esistenza.
Diego Bianchi
In queste sculture di Michele Mazzanti c’é un pensiero d’architettura, si presenta nell’immediata ruvidezza del
mattone forato, nella disposizione degli elementi si individua la struttura e la fisicità dello spazio. Il luogo è però
il risultato di una demolizione, un’azione che mette in crisi la struttura senza distruggerla. Gli scavi, i tagli, gli
attraversamenti, i pieni e i vuoti contraddicono l’origine funzionale della disposizione dei mattoni; sono scavati
in modo da estroflettersi così che la luce entri negli alveoli modulari per creare nuove tensioni, in un rinnovato
pensiero di spazialità. Le sculture mantengono la memoria della struttura, ma aperta a nuove possibiltà, a nuove
esperienze di luce. In questo senso le opere di Mazzanti sono dispositivi progettuali, ci spingono a prevedere
l’azione della demolizione controllata su interi edifici, in particolare quei palazzi che ovunque riconosciamo
come anonimi contenitori, reinventati a un nuovo rapporto tra uomo e luogo, tra memoria e esistenza.
Diego Bianchi
09
marzo 2013
Michele Mazzanti – Demolizioni Controllate
Dal 09 al 30 marzo 2013
arte contemporanea
Location
IN/LIMBO
Brescia, Via Porta Pile, 27, (Brescia)
Brescia, Via Porta Pile, 27, (Brescia)
Orario di apertura
da mercoledi a sabato ore 17-19:30 o su appuntamento
Vernissage
9 Marzo 2013, ore 19
Autore
Curatore