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Michele Mereu – Me, Myself and I
Il 29 dicembre 2012, alle ore 18.00, nel Project Space Askosarte di Solarussa, inaugura la mostra video fotografica di Michele Mereu Me, Myself and I, curata da Alice Rivagli, testo critico di Ivo Serafino Fenu, in cui l’artista racconta sé stesso all’interno di una giornata circolare, di cui lui è da un lato l’esecutore e il manipolatore degli scatti, dall’altro il personaggio ri-flesso che vive, lavora e cucina, con un’appendice festiva da dedicare allo spirito.
L’indagine identitaria, lungi dal far conoscere, ri-consegna un’individualità che risulta risucchiata in un magma impenetrabile
Comunicato stampa
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Il 29 dicembre 2012, alle ore 18.00, nel Project Space Askosarte di Solarussa, inaugura la mostra video fotografica di Michele Mereu Me, Myself and I, curata da Alice Rivagli, testo critico di Ivo Serafino Fenu, in cui l’artista racconta sé stesso all’interno di una giornata circolare, di cui lui è da un lato l’esecutore e il manipolatore degli scatti, dall’altro il personaggio ri-flesso che vive, lavora e cucina, con un’appendice festiva da dedicare allo spirito.
L’indagine identitaria, lungi dal far conoscere, ri-consegna un’individualità che risulta risucchiata in un magma impenetrabile.
Alle ore 18.30 "IO CHE NON SONO IO SONO IO -
estrazioni, libere letture dell'IO da Gadda, Beckett e Pessoa"
di Sara Giglio.
La mostra resterà aperta fino a domenica 13 gennaio 2013, tutti i giorni, dalle 17.30 alle 20.00-
L’ingresso è libero.
I n f o
3407201761
www.askosarte.it
askosarte@yahoo.it
Michele Mereu
me myself and I
Me myself and I è il diario per immagini di una giornata stra-ordinaria che ha per protagonista Michele Mereu o, meglio – in una caleidoscopica esplosione di identità plurali –, il suo se, il suo se stesso, il suo io, osservati, inseguiti e irrisi da Mereu-Artista che, giocoforza, non è assimilabile e sovrapponibile a nessuna delle sue singole identità perché, secondo un assioma caro alla Gestaltpsychologie, le funzione delle parti sono determinate dall’organizzazione dell’intero e, pertanto, quest’ultimo, è irriducibile alla semplice somma dei suoi elementi costitutivi, siano essi il me, il me stesso o l’io dell’individuo Mereu che, del Mereu-Artista, non avranno mai la complessità.
Del resto, quello dell’Identità, nell’epoca della frammentazione e/o della frantumazione dell’Io, dell’essere e del non essere o dell’essere uno, nessuno e centomila, dell’Identità e delle Identità plurime, intercambiali e indefinibili, ambigue e sfuggenti in rapporto alle distinzioni e alle gerarchie della società o, viceversa, rapportate alle esperienze del singolo, delle Identità schizoidi e non ricomponibili, delle Identità in prestito o del Prestito delle Identità, è divenuto, e non poteva essere altrimenti, viste le implicazioni di natura sociale e individuale, uno dei temi più scottanti, più controversi e, necessariamente, più dibattuti in seno all’arte contemporanea.
In quest’ottica e in rapporto a una temporalità definita eppure accidentale e contingente, Michele Mereu, l’Artista, in un delirio narcisistico, egocentrico e autoreferenziale affatto contemporaneo, si offre allo spettatore come creatura Una e multipla, costituita da entità plurali e interscambiabili, che possono proporsi, senza copyright, nelle più svariate e autonome operazioni artistiche, assemblate e raccordate, appunto, in una giornata stravagante, resa “probabile” dai consueti e rassicuranti riti della quotidianità e “improbabile” da una dimensione onirica, surreale e inquietante, una giornata che impone una sospensione di giudizio, una giornata particolare, scandita da rispecchiamenti, sdoppiamenti e iperbolici nonsense, una giornata nella quale è più facile perdersi che ritrovarsi.
Ivo Serafino Fenu
L’indagine identitaria, lungi dal far conoscere, ri-consegna un’individualità che risulta risucchiata in un magma impenetrabile.
Alle ore 18.30 "IO CHE NON SONO IO SONO IO -
estrazioni, libere letture dell'IO da Gadda, Beckett e Pessoa"
di Sara Giglio.
La mostra resterà aperta fino a domenica 13 gennaio 2013, tutti i giorni, dalle 17.30 alle 20.00-
L’ingresso è libero.
I n f o
3407201761
www.askosarte.it
askosarte@yahoo.it
Michele Mereu
me myself and I
Me myself and I è il diario per immagini di una giornata stra-ordinaria che ha per protagonista Michele Mereu o, meglio – in una caleidoscopica esplosione di identità plurali –, il suo se, il suo se stesso, il suo io, osservati, inseguiti e irrisi da Mereu-Artista che, giocoforza, non è assimilabile e sovrapponibile a nessuna delle sue singole identità perché, secondo un assioma caro alla Gestaltpsychologie, le funzione delle parti sono determinate dall’organizzazione dell’intero e, pertanto, quest’ultimo, è irriducibile alla semplice somma dei suoi elementi costitutivi, siano essi il me, il me stesso o l’io dell’individuo Mereu che, del Mereu-Artista, non avranno mai la complessità.
Del resto, quello dell’Identità, nell’epoca della frammentazione e/o della frantumazione dell’Io, dell’essere e del non essere o dell’essere uno, nessuno e centomila, dell’Identità e delle Identità plurime, intercambiali e indefinibili, ambigue e sfuggenti in rapporto alle distinzioni e alle gerarchie della società o, viceversa, rapportate alle esperienze del singolo, delle Identità schizoidi e non ricomponibili, delle Identità in prestito o del Prestito delle Identità, è divenuto, e non poteva essere altrimenti, viste le implicazioni di natura sociale e individuale, uno dei temi più scottanti, più controversi e, necessariamente, più dibattuti in seno all’arte contemporanea.
In quest’ottica e in rapporto a una temporalità definita eppure accidentale e contingente, Michele Mereu, l’Artista, in un delirio narcisistico, egocentrico e autoreferenziale affatto contemporaneo, si offre allo spettatore come creatura Una e multipla, costituita da entità plurali e interscambiabili, che possono proporsi, senza copyright, nelle più svariate e autonome operazioni artistiche, assemblate e raccordate, appunto, in una giornata stravagante, resa “probabile” dai consueti e rassicuranti riti della quotidianità e “improbabile” da una dimensione onirica, surreale e inquietante, una giornata che impone una sospensione di giudizio, una giornata particolare, scandita da rispecchiamenti, sdoppiamenti e iperbolici nonsense, una giornata nella quale è più facile perdersi che ritrovarsi.
Ivo Serafino Fenu
29
dicembre 2012
Michele Mereu – Me, Myself and I
Dal 29 dicembre 2012 al 13 gennaio 2013
arte contemporanea
Location
ASKOSARTE
Solarussa, Via Trento, 16, (Oristano)
Solarussa, Via Trento, 16, (Oristano)
Orario di apertura
tutti i giorni, dalle 17.30 alle 20.00
Vernissage
29 Dicembre 2012, ore 18.00
Autore
Curatore