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Michele Paternuosto – Magìa dell’encausto
Quando si parla dell’encausto non si può ignorare l’operato di Michele Paternuosto, artista molisano trapiantato a Roma, che dopo una vita di studi e di esperimenti, è riuscito a decifrarne le alchimie perdute, i segreti che nei secoli hanno affascinato studiosi e artisti
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdì 28 aprile 2006, alle ore 18:00, la Galleria L’Agostiniana di Roma inaugura la mostra personale di Michele Paternuosto “Magìa dell’encausto”, con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’esposizione presenta al pubblico una selezione delle opere pittoriche di Michele Paternuosto, realizzate con la tecnica dell’encausto.
L’encausto (termine derivato dal latino encaustica che significa “pittura a fuoco”), antico e misterioso procedimento nato nell’antico Egitto, fu arte dei Greci e dei Romani.
Di questa tecnica non si sa molto, non si è a conoscenza di chi per primo abbia ideato l’encausto. Taluni credono sia un’invenzione di Aristeides poi perfezionata da Praxiteles, ma ci furono comunque encausti più antichi. Poco si ricava dalle fonti classiche, Plinio il Vecchio, poco prima di morire ucciso dalle ceneri del Vesuvio che seppellirono Pompei e molti capolavori di antichi maestri dell’encausto, ne parla nel suo libro Naturalis Historia.
Quando si parla dell’encausto non si può ignorare l’operato di Michele Paternuosto, artista molisano trapiantato a Roma, che dopo una vita di studi e di esperimenti, è riuscito a decifrarne le alchimie perdute, i segreti che nei secoli hanno affascinato studiosi e artisti (tra i quali Leonardo Da Vinci e Andrea Mantegna) sfidandone i tentativi di farle rivivere. L’artista dipinge su intonaco fresco o secco di calce e sabbia, su legno, marmo, terracotta ed altri supporti mediante i quali raggiunge un risultato cromatico non lontano dalle pitture ad encausto antiche.
La sua peculiare ricerca risale agli anni Settanta. Successivamente, negli anni Ottanta, Paternuosto realizza i primi lavori ad encausto e nel 1986 realizza la sua prima mostra a Roma.
Come spiega Claudio Strinati, Soprintendente del Polo Museale Romano:
“Oggi si può dire che la dimostrazione elaborata da Paternuosto ha tutta la dignità e la forza di convincimento per dover essere presa in attenta considerazione da tutti coloro che hanno veramente a cuore il progresso degli studi e la corretta conoscenza delle tecniche antiche. Paternuosto ha potuto dimostrare come la tecnica dell'encausto sia in realtà ricostruibile su qualunque supporto. A mio giudizio e visti i risultati raggiunti, direi che non si è lontani da un ritorno all’antica conoscenza dell’encausto”.
L’esposizione presenta al pubblico una selezione delle opere pittoriche di Michele Paternuosto, realizzate con la tecnica dell’encausto.
L’encausto (termine derivato dal latino encaustica che significa “pittura a fuoco”), antico e misterioso procedimento nato nell’antico Egitto, fu arte dei Greci e dei Romani.
Di questa tecnica non si sa molto, non si è a conoscenza di chi per primo abbia ideato l’encausto. Taluni credono sia un’invenzione di Aristeides poi perfezionata da Praxiteles, ma ci furono comunque encausti più antichi. Poco si ricava dalle fonti classiche, Plinio il Vecchio, poco prima di morire ucciso dalle ceneri del Vesuvio che seppellirono Pompei e molti capolavori di antichi maestri dell’encausto, ne parla nel suo libro Naturalis Historia.
Quando si parla dell’encausto non si può ignorare l’operato di Michele Paternuosto, artista molisano trapiantato a Roma, che dopo una vita di studi e di esperimenti, è riuscito a decifrarne le alchimie perdute, i segreti che nei secoli hanno affascinato studiosi e artisti (tra i quali Leonardo Da Vinci e Andrea Mantegna) sfidandone i tentativi di farle rivivere. L’artista dipinge su intonaco fresco o secco di calce e sabbia, su legno, marmo, terracotta ed altri supporti mediante i quali raggiunge un risultato cromatico non lontano dalle pitture ad encausto antiche.
La sua peculiare ricerca risale agli anni Settanta. Successivamente, negli anni Ottanta, Paternuosto realizza i primi lavori ad encausto e nel 1986 realizza la sua prima mostra a Roma.
Come spiega Claudio Strinati, Soprintendente del Polo Museale Romano:
“Oggi si può dire che la dimostrazione elaborata da Paternuosto ha tutta la dignità e la forza di convincimento per dover essere presa in attenta considerazione da tutti coloro che hanno veramente a cuore il progresso degli studi e la corretta conoscenza delle tecniche antiche. Paternuosto ha potuto dimostrare come la tecnica dell'encausto sia in realtà ricostruibile su qualunque supporto. A mio giudizio e visti i risultati raggiunti, direi che non si è lontani da un ritorno all’antica conoscenza dell’encausto”.
28
aprile 2006
Michele Paternuosto – Magìa dell’encausto
Dal 28 aprile al 10 maggio 2006
arte contemporanea
Location
COMPLESSO DI SANTA MARIA DEL POPOLO
Roma, Piazza Del Popolo, 12, (Roma)
Roma, Piazza Del Popolo, 12, (Roma)
Orario di apertura
10.00/12.30 – 16.00/19.00
Chiuso la domenica e il lunedì mattina
Vernissage
28 Aprile 2006, ore 18
Ufficio stampa
GIORGIA CALO'
Autore