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Michele Tocca – Studiolo #10
Studiolo ha il piacere di presentare un significativo gruppo di dipinti di Michele Tocca. Eseguiti in diversi tempi, luoghi e circostanze, tutti i lavori raccontano dell’incontro tra le cose e la pittura, quel momento cruciale in cui l’osservazione e la percezione diventano palpabili.
Comunicato stampa
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Studiolo ha il piacere di presentare un significativo gruppo di dipinti di Michele Tocca. Eseguiti in diversi tempi, luoghi e circostanze, tutti i lavori raccontano dell’incontro tra le cose e la pittura, quel momento cruciale in cui l’osservazione e la percezione diventano palpabili, tangibili: quando il soggetto inizia a vivere per se insieme ai mezzi pittorici o viceversa, in una immedesimazione reciproca. Certo, in questi dipinti, vengono continuamente testati e riattivati tropi, tradizioni e generi. C’è dietro un dialogo giocoso e mai idealizzato con opere di artisti lontani e vicini nel tempo – spesso anche sottoforma di scritti. C’è una ricerca costante sui processi di traduzione (natura e artificio,morfologia e percezione,definitezza e indeterminatezza), sulla materia e sulla luce - densità diverse, riflettenze, fessure contribuiscono a creare forme come in un bassorilievo.
Eppure l’intenzione e la ricerca cedono sempre il passo all’intuizione e alla sensibilità davanti al motivo.
Gli oggetti, i luoghi e le scene dipinti non pretendono di esprimere alcun simbolismo, non rispecchiano alcuna impressione, alcun sentimento personale. Attraverso la loro adesione fisica e tattile, piuttosto, i dipinti invitano ogni volta a riflettere sul processo stesso attraverso cui le cose diventano espressive e metaforiche per noi; ad interrogare la nostra tendenza innata ad umanizzare – osservando i quadri, appaiono, spesso involontariamente, riferimenti alla figura e al volto, tagli iconici da dramatic close-up;a riflettere, insomma, sulla nostra esperienza del mondo. E così manifestano la necessità di ripensare criticamente una pittura percettiva, sur le motif.
Studiolo is pleased to present a significant body of paintings by Michele Tocca. Executed at different times, places and circumstances, each of the paintings tells about the encounter between things and painting, that crucial moment when observation and perception become palpable, tangible: when subjects begin to live per se together with pictorial means or vice versa, in reciprocal identification.
Indeed within these paintings, tropes, traditions and genres are continuously tested. There is always a playful and never idealised dialogue with works by authors from different times. A continuous inquiry exists between the processes of translation (nature and artifice, morphology and perception, determinacy and indeterminacy), and on matter and light - diverse densities, reflections and fissures contribute to create forms as in a bas-relief.
Yet intention and research always give way to intuitions and sensitivity in front of the motif. However personally significant, objects, places and phenomena never take on any symbolism, never mirror any personal feeling or impression. With their physical, tactile participation, the paintings rather address the very process through which objects become expressive and metaphoric for us, our innate tendency to humanise – references to figures and faces, dramatic close-ups appear when looking at the paintings.
Questioning our experience of things, they encourage a critical meditation on the necessity of sur-le-motif painting.
Nato a Subiaco (Roma) nel 1983, Michele Tocca ha completato gli studi al Royal College of Art di Londra, dopo aver studiato pittura ad Anversa in Belgio e all’Accademia di Brera di Milano. Ha recentemente preso parte al progetto Landina, ideato da L. Boisi e curato con A. Ruschetti, e collabora con diversi artisti alle discussioni iniziate da A. Mosca nel 2013 a Castel di Ieri (AQ).
Tra le principali mostre, si ricordano Lumen, MARS, Milano; Moments Around us, Idea Store Whitechapel, Londra; La pittura, isola, Galleria Bianca, Palermo (2012); Difetto come indizio del desiderio, Neon-Campobase, Bologna (2011); Appunti di Pittura, MARCA, Catanzaro (2011); Impresa Pittura, CIAC, Genazzano (2010); Z-Time, Blyth Gallery, Londra - Moscow Biennale, Mosca; En plein air, Galleria/Galleria, Ortona (Ch), 2010; Prague Biennale IV, (2009); ICI, Otto Zoo, Milano (2008); Binocular, Kingsgate Gallery, Londra (2008).
Eppure l’intenzione e la ricerca cedono sempre il passo all’intuizione e alla sensibilità davanti al motivo.
Gli oggetti, i luoghi e le scene dipinti non pretendono di esprimere alcun simbolismo, non rispecchiano alcuna impressione, alcun sentimento personale. Attraverso la loro adesione fisica e tattile, piuttosto, i dipinti invitano ogni volta a riflettere sul processo stesso attraverso cui le cose diventano espressive e metaforiche per noi; ad interrogare la nostra tendenza innata ad umanizzare – osservando i quadri, appaiono, spesso involontariamente, riferimenti alla figura e al volto, tagli iconici da dramatic close-up;a riflettere, insomma, sulla nostra esperienza del mondo. E così manifestano la necessità di ripensare criticamente una pittura percettiva, sur le motif.
Studiolo is pleased to present a significant body of paintings by Michele Tocca. Executed at different times, places and circumstances, each of the paintings tells about the encounter between things and painting, that crucial moment when observation and perception become palpable, tangible: when subjects begin to live per se together with pictorial means or vice versa, in reciprocal identification.
Indeed within these paintings, tropes, traditions and genres are continuously tested. There is always a playful and never idealised dialogue with works by authors from different times. A continuous inquiry exists between the processes of translation (nature and artifice, morphology and perception, determinacy and indeterminacy), and on matter and light - diverse densities, reflections and fissures contribute to create forms as in a bas-relief.
Yet intention and research always give way to intuitions and sensitivity in front of the motif. However personally significant, objects, places and phenomena never take on any symbolism, never mirror any personal feeling or impression. With their physical, tactile participation, the paintings rather address the very process through which objects become expressive and metaphoric for us, our innate tendency to humanise – references to figures and faces, dramatic close-ups appear when looking at the paintings.
Questioning our experience of things, they encourage a critical meditation on the necessity of sur-le-motif painting.
Nato a Subiaco (Roma) nel 1983, Michele Tocca ha completato gli studi al Royal College of Art di Londra, dopo aver studiato pittura ad Anversa in Belgio e all’Accademia di Brera di Milano. Ha recentemente preso parte al progetto Landina, ideato da L. Boisi e curato con A. Ruschetti, e collabora con diversi artisti alle discussioni iniziate da A. Mosca nel 2013 a Castel di Ieri (AQ).
Tra le principali mostre, si ricordano Lumen, MARS, Milano; Moments Around us, Idea Store Whitechapel, Londra; La pittura, isola, Galleria Bianca, Palermo (2012); Difetto come indizio del desiderio, Neon-Campobase, Bologna (2011); Appunti di Pittura, MARCA, Catanzaro (2011); Impresa Pittura, CIAC, Genazzano (2010); Z-Time, Blyth Gallery, Londra - Moscow Biennale, Mosca; En plein air, Galleria/Galleria, Ortona (Ch), 2010; Prague Biennale IV, (2009); ICI, Otto Zoo, Milano (2008); Binocular, Kingsgate Gallery, Londra (2008).
31
gennaio 2014
Michele Tocca – Studiolo #10
Dal 31 gennaio al 15 febbraio 2014
arte contemporanea
Location
SPAZIO CABINET
Milano, Via Rinaldo Rigola, 1, (Milano)
Milano, Via Rinaldo Rigola, 1, (Milano)
Orario di apertura
da giovedì al venerdì ore 16-19 o su appuntamento.
Vernissage
31 Gennaio 2014, ore 19.
Autore
Curatore