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Michele Vianello – ControVerso
Protagonisti gli scatti del fotografo Michele Vianello (Venezia, 1953), 30 lavori di medio e grande formato tratti da una serie tematica che ne conta oltre 120
Comunicato stampa
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Inaugura mercoledì 5 luglio, presso gli spazi espositivi di BelloFresco SmArt Collection, a Mestre in via Torre Belfredo, la mostra fotografica ControVerso.
Protagonisti gli scatti del fotografo Michele Vianello (Venezia, 1953), 30 lavori di medio e grande formato tratti da una serie tematica che ne conta oltre 120, liberamente ispirata e dedicata al ponte progettato per la città di Venezia dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava (il Quarto Ponte sul Canal Grande).
Le immagini qui esposte, tutte recenti e realizzate rigorosamente in digitale senza alcun intervento di ritocco posteriore, indagano con curiosità i particolari della grande arcata che costituirà l’ossatura centrale dell’opera e che ancora giace, a causa di forti rallentamenti sui tempi di consegna, in un grande hangar dell’entroterra veneziano chiuso al pubblico.
La lettura di Vianello del testo architettonico che il ponte introduce appare più un pre-testo per parlarci di fotografia – per mezzo della fotografia stessa – in attenti percorsi di analisi che ci conducono alla percezione dell’opera finale attraverso i molti particolari che la compongono, che ne garantiscono strutturalmente l’esistenza e – in un futuro che si intuisce ogni giorno sempre più prossimo - la funzionalità.
Il ponte dimentica per un attimo di essere ponte per riscoprirsi pittura, decorazione, euritmia, nei colori bruniti di un metallo grezzo, non ancora trattato e perciò decorato da rughe di ruggine, da toni di saldatura, da cromatismi imprevedibili che gli agenti atmosferici hanno autonomamente inciso sulle sue superfici.
È il rapporto del soggetto-occhio di fronte all’oggetto-feticcio; un percorso di ricerca totalmente emozionale e istintivo nel quale si indaga il potere comunicativo della materia in quanto dato estetico e ornamentale e dal quale sono banditi intenti documentaristici (la cronologia della nascita dell’opera) o di denuncia (la serie di problemi strutturali e progettuali che in corso d’opera sono emersi, facendo apparire più volte il ponte un progetto discutibile e per certi aspetti privo di una reale utilità).
La speculare tensione del ponte, il suo essere percorribile in entrambi i sensi –verso e controverso- come una realtà palindroma che non suggerisce direzione perché libera di dirigersi in entrambi i sensi mentre disegna lo spazio lanciando pesanti traverse statiche e dinamiche al tempo, è interpretata da Vianello in immagini inaspettatamente scenografiche che alleggeriscono la gravità del metallo grazie all' uso nitido dei colori, istintivo richiamo alla pulizia della linea e alla ricerca di semplicità di Calatrava.
E poiché immagini estrapolate dal contesto architettonico anche nel loro caso (la figura umana compare solo una volta , quasi come modulor per suggerirci le dimensioni reali) non se ne intuisce un verso esatto; Vianello le sospende nel tempo, riprende angolature insolite, le isola, lasciandoci libertà di interpretazione e di ricostruzione mentale e soggettiva nel riconoscervi ora strade fortemente scorciate, ora panorami urbani schiacciati da cieli gravi e sabbiosi, ora dipinti astratti, ora sculture post-industrial.
Michele Vianello, fotografo per passione, ricostruisce qui lo spazio tangibile con la stessa attenzione con la quale ha scandagliato molteplici scenari urbani, realizzando originali reportage dai suoi viaggi in giro per il mondo.
Tra pochi mesi il ponte d’autore sarà ponte, modificando sostanzialmente la viabilità di una delle aree più trafficate di Venezia, e inizierà a svolgere la funzione per la quale è stato pensato; questa sarà allora un’altra mostra, e un’altra storia.
Michele Vianello, fotografo.
Nato a Venezia nel 1953, dove tuttora risiede.
Comincia a fotografare per riprodurre reportage di viaggi. In questi ultimi anni fotografa, quasi esclusivamente, con reflex digitali della Nikon. Tra i suoi principali campi d’indagine l'interpretazione di una città (non il semplice reportage di un viaggio) e la riproduzione di alcuni aspetti inconsueti della sua città, Venezia. Michele Vianello fa parte del circolo fotografico La Gondola di Venezia.
Protagonisti gli scatti del fotografo Michele Vianello (Venezia, 1953), 30 lavori di medio e grande formato tratti da una serie tematica che ne conta oltre 120, liberamente ispirata e dedicata al ponte progettato per la città di Venezia dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava (il Quarto Ponte sul Canal Grande).
Le immagini qui esposte, tutte recenti e realizzate rigorosamente in digitale senza alcun intervento di ritocco posteriore, indagano con curiosità i particolari della grande arcata che costituirà l’ossatura centrale dell’opera e che ancora giace, a causa di forti rallentamenti sui tempi di consegna, in un grande hangar dell’entroterra veneziano chiuso al pubblico.
La lettura di Vianello del testo architettonico che il ponte introduce appare più un pre-testo per parlarci di fotografia – per mezzo della fotografia stessa – in attenti percorsi di analisi che ci conducono alla percezione dell’opera finale attraverso i molti particolari che la compongono, che ne garantiscono strutturalmente l’esistenza e – in un futuro che si intuisce ogni giorno sempre più prossimo - la funzionalità.
Il ponte dimentica per un attimo di essere ponte per riscoprirsi pittura, decorazione, euritmia, nei colori bruniti di un metallo grezzo, non ancora trattato e perciò decorato da rughe di ruggine, da toni di saldatura, da cromatismi imprevedibili che gli agenti atmosferici hanno autonomamente inciso sulle sue superfici.
È il rapporto del soggetto-occhio di fronte all’oggetto-feticcio; un percorso di ricerca totalmente emozionale e istintivo nel quale si indaga il potere comunicativo della materia in quanto dato estetico e ornamentale e dal quale sono banditi intenti documentaristici (la cronologia della nascita dell’opera) o di denuncia (la serie di problemi strutturali e progettuali che in corso d’opera sono emersi, facendo apparire più volte il ponte un progetto discutibile e per certi aspetti privo di una reale utilità).
La speculare tensione del ponte, il suo essere percorribile in entrambi i sensi –verso e controverso- come una realtà palindroma che non suggerisce direzione perché libera di dirigersi in entrambi i sensi mentre disegna lo spazio lanciando pesanti traverse statiche e dinamiche al tempo, è interpretata da Vianello in immagini inaspettatamente scenografiche che alleggeriscono la gravità del metallo grazie all' uso nitido dei colori, istintivo richiamo alla pulizia della linea e alla ricerca di semplicità di Calatrava.
E poiché immagini estrapolate dal contesto architettonico anche nel loro caso (la figura umana compare solo una volta , quasi come modulor per suggerirci le dimensioni reali) non se ne intuisce un verso esatto; Vianello le sospende nel tempo, riprende angolature insolite, le isola, lasciandoci libertà di interpretazione e di ricostruzione mentale e soggettiva nel riconoscervi ora strade fortemente scorciate, ora panorami urbani schiacciati da cieli gravi e sabbiosi, ora dipinti astratti, ora sculture post-industrial.
Michele Vianello, fotografo per passione, ricostruisce qui lo spazio tangibile con la stessa attenzione con la quale ha scandagliato molteplici scenari urbani, realizzando originali reportage dai suoi viaggi in giro per il mondo.
Tra pochi mesi il ponte d’autore sarà ponte, modificando sostanzialmente la viabilità di una delle aree più trafficate di Venezia, e inizierà a svolgere la funzione per la quale è stato pensato; questa sarà allora un’altra mostra, e un’altra storia.
Michele Vianello, fotografo.
Nato a Venezia nel 1953, dove tuttora risiede.
Comincia a fotografare per riprodurre reportage di viaggi. In questi ultimi anni fotografa, quasi esclusivamente, con reflex digitali della Nikon. Tra i suoi principali campi d’indagine l'interpretazione di una città (non il semplice reportage di un viaggio) e la riproduzione di alcuni aspetti inconsueti della sua città, Venezia. Michele Vianello fa parte del circolo fotografico La Gondola di Venezia.
05
luglio 2006
Michele Vianello – ControVerso
Dal 05 luglio al 05 agosto 2006
fotografia
Location
BELLOFRESCO
Venezia, Calle Della Testa, 1, (Venezia)
Venezia, Calle Della Testa, 1, (Venezia)
Autore
Curatore