Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Michelle Rogers – Lampedusa
personale in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato. Nella Chiesa di Santa Rita, in piazza Campitelli
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In occasione della giornata mondiale del rifugiato, l’artista irlandese Michelle Rogers presenta nella chiesa di Santa Rita a Roma un suo dipinto ad olio, di grandi dimensioni (mt. 3,00x1,70) dedicato allo sbarco di profughi a Lampedusa
Il dipinto ricorda il tragico naufragio a circa 50 miglia dell’isola di Lampedusa di due barche tunisine causato dall’eccessivo sovraccarico a seguito del quale morirono tragicamente per annegamento 260 persone. Tragedie come questa fanno parte, ormai, della cronaca quotidiana e un numero impressionante di uomini, donne e bambini, partiti dalle coste d’Africa alla ricerca di un futuro migliore restano inghiottiti dalle onde senza che nessuno ricordi i loro nomi e le loro storie interrotte. Il dipinto di Michelle Rogers descrive con eloquente drammaticità questi tragici viaggi e la disperazione di chi tenta di lasciarsi alle spalle guerra, fame e morte nella speranza di un’accoglienza che viene spesso negata da un mondo che si dice “civile” ma tende a mostrarsi egoista, cerca di chiudersi nei propri confini e guarda i richiedenti asilo con sospetto e ostilità.
I colori intensi, l’essenzialità dei tratti che caratterizzano volti e corpi, eleva i protagonisti del dipinto ad una dimensione epica raccontando con nitidezza espressiva una storia che vive tra falsa speranza e disperazione. I personaggi rappresentati, che non sembrano stabilire alcun contatto tra di loro, avendo il volto coperto da mani rugose, sono la trama tragica di un racconto di solitudine, di paura, di attesa.
Con un chiaro riferimento contemporaneo al monumentale dipinto di Gericault “La Zattera della Medusa, il lavoro di Rogers vuole essere uno specifico, efficace, ossessionante e ossessionato omaggio al coraggio, all'umanità di coloro che sono morti a Lampedusa. La commemorazione dei sogni, desideri e speranze che spingono uomini, donne e bambini ad abbandonare la terra in cui sono nati, esponendosi ai rischi e agli esiti spesso tragici di un viaggio che rappresenta l’unica e ultima possibilità di sopravvivere alla violenza, alla guerra, alla povertà.
La chiesa di santa Rita in via Montanara è stato scelto, grazie alla disponibilità del Comune di Roma, da Michelle Rogers come luogo per mostrare l’opera perché lei, che ha studiato per molti anni i dipinti di Caravaggio, è convinta che una chiesa sia il posto ideale per celebrare la dignità delle persone vivono, dimenticati e abbandonati, ai margini del mondo : il luogo che meglio di ogni altro celebra il dovere morale dell’accoglienza.
"Anni fa ho trovato su una lista di passeggeri sbarcati a Ellis Island il nome delle mie nonne che hanno lasciato l'Irlanda a 19 anni. Irlandesi e italiani hanno una lunga storia di immigrazione. Dobbiamo ricordarcene quando incrociamo i volti disperati dei profughi che arrivano sulle nostre coste: sono gli stessi volti dei nostri nonni ! " --Michelle Rogers
Sull'artista:
Michelle Rogers è nata e cresciuta a Dundalk, Irlanda al confine tra il Nord e le Regioni meridionali, al culmine dei Troubles. Nel 1993 si è recata in Bosnia per conto di Amnesty International. E’ stata questa un'esperienza molto formativa che l’ha aiutata a comprendere e rappresentare in una serie di dipinti, di grande valore artistico, il lato più oscuro della natura umana. Nel 1998 si è stabilita per un lungo periodo a Roma per studiare Caravaggio e da allora vive tra Roma e New York .
Nel 2002, Rogers è stata invitata esporre presso il Centro di Arte Irlandese a New York la sua opera 9-11 Memorial, un omaggio ai caduti dell’ 11 settembre.
Le sue importanti opere dal titolo Trasformazioni 1,2,3 Omaggio a Caravaggio sono state esposte al Museo d'Arte Moderna di Guadalajara in Messico, al Chiostro del Bramante a Roma e con la serie di suoi dipinti Troubles a Casa ha analizzato la nozione di patriottismo in Nord America dopo gli attacchi dell’11 settembre. Ha esposto presso la Track 16 Gallery di Los Angeles. Nel 2010 la sua opera Lampedusa è stata in mostra presso la Memorial Church Judson a New York City e durante la 52a Biennale di Venezia presso la Chiesa di San Giorgio.
Michelle Rogers ha partecipato a molteplici mostre personali e collettive in tutta Europa e Nord America. I suoi lavori sono presenti in importanti collezioni private, internazionali e di Istituzioni tra cui la Bank of Ireland, il Ministero dei Lavori Pubblici e Dipartimento Affari Esteri Irlandesi. Famosi sono il suo ritratto del Presidente Irlandese O’Dalaigh che è diventato un francobollo delle Poste d’Irlanda e il suo ritratto della famiglia del principe Doria Pamphilj in mostra presso il Palazzo Doria Pamphilj a Roma.
http://www.michellerogers.com
PER MAGGIORI INFORMAZIONI:
Ugo Corvino:
ugocorvino@gmail.com ph+39 366 492 0512
Sala Santa Rita, via Montanara (adiacenze piazza Campitelli).
Orario di apertura: Tutti i giorni 11-19.00
Chiuso: Domenica
Ingresso libero
www.comune.roma.it/cultura
Il dipinto ricorda il tragico naufragio a circa 50 miglia dell’isola di Lampedusa di due barche tunisine causato dall’eccessivo sovraccarico a seguito del quale morirono tragicamente per annegamento 260 persone. Tragedie come questa fanno parte, ormai, della cronaca quotidiana e un numero impressionante di uomini, donne e bambini, partiti dalle coste d’Africa alla ricerca di un futuro migliore restano inghiottiti dalle onde senza che nessuno ricordi i loro nomi e le loro storie interrotte. Il dipinto di Michelle Rogers descrive con eloquente drammaticità questi tragici viaggi e la disperazione di chi tenta di lasciarsi alle spalle guerra, fame e morte nella speranza di un’accoglienza che viene spesso negata da un mondo che si dice “civile” ma tende a mostrarsi egoista, cerca di chiudersi nei propri confini e guarda i richiedenti asilo con sospetto e ostilità.
I colori intensi, l’essenzialità dei tratti che caratterizzano volti e corpi, eleva i protagonisti del dipinto ad una dimensione epica raccontando con nitidezza espressiva una storia che vive tra falsa speranza e disperazione. I personaggi rappresentati, che non sembrano stabilire alcun contatto tra di loro, avendo il volto coperto da mani rugose, sono la trama tragica di un racconto di solitudine, di paura, di attesa.
Con un chiaro riferimento contemporaneo al monumentale dipinto di Gericault “La Zattera della Medusa, il lavoro di Rogers vuole essere uno specifico, efficace, ossessionante e ossessionato omaggio al coraggio, all'umanità di coloro che sono morti a Lampedusa. La commemorazione dei sogni, desideri e speranze che spingono uomini, donne e bambini ad abbandonare la terra in cui sono nati, esponendosi ai rischi e agli esiti spesso tragici di un viaggio che rappresenta l’unica e ultima possibilità di sopravvivere alla violenza, alla guerra, alla povertà.
La chiesa di santa Rita in via Montanara è stato scelto, grazie alla disponibilità del Comune di Roma, da Michelle Rogers come luogo per mostrare l’opera perché lei, che ha studiato per molti anni i dipinti di Caravaggio, è convinta che una chiesa sia il posto ideale per celebrare la dignità delle persone vivono, dimenticati e abbandonati, ai margini del mondo : il luogo che meglio di ogni altro celebra il dovere morale dell’accoglienza.
"Anni fa ho trovato su una lista di passeggeri sbarcati a Ellis Island il nome delle mie nonne che hanno lasciato l'Irlanda a 19 anni. Irlandesi e italiani hanno una lunga storia di immigrazione. Dobbiamo ricordarcene quando incrociamo i volti disperati dei profughi che arrivano sulle nostre coste: sono gli stessi volti dei nostri nonni ! " --Michelle Rogers
Sull'artista:
Michelle Rogers è nata e cresciuta a Dundalk, Irlanda al confine tra il Nord e le Regioni meridionali, al culmine dei Troubles. Nel 1993 si è recata in Bosnia per conto di Amnesty International. E’ stata questa un'esperienza molto formativa che l’ha aiutata a comprendere e rappresentare in una serie di dipinti, di grande valore artistico, il lato più oscuro della natura umana. Nel 1998 si è stabilita per un lungo periodo a Roma per studiare Caravaggio e da allora vive tra Roma e New York .
Nel 2002, Rogers è stata invitata esporre presso il Centro di Arte Irlandese a New York la sua opera 9-11 Memorial, un omaggio ai caduti dell’ 11 settembre.
Le sue importanti opere dal titolo Trasformazioni 1,2,3 Omaggio a Caravaggio sono state esposte al Museo d'Arte Moderna di Guadalajara in Messico, al Chiostro del Bramante a Roma e con la serie di suoi dipinti Troubles a Casa ha analizzato la nozione di patriottismo in Nord America dopo gli attacchi dell’11 settembre. Ha esposto presso la Track 16 Gallery di Los Angeles. Nel 2010 la sua opera Lampedusa è stata in mostra presso la Memorial Church Judson a New York City e durante la 52a Biennale di Venezia presso la Chiesa di San Giorgio.
Michelle Rogers ha partecipato a molteplici mostre personali e collettive in tutta Europa e Nord America. I suoi lavori sono presenti in importanti collezioni private, internazionali e di Istituzioni tra cui la Bank of Ireland, il Ministero dei Lavori Pubblici e Dipartimento Affari Esteri Irlandesi. Famosi sono il suo ritratto del Presidente Irlandese O’Dalaigh che è diventato un francobollo delle Poste d’Irlanda e il suo ritratto della famiglia del principe Doria Pamphilj in mostra presso il Palazzo Doria Pamphilj a Roma.
http://www.michellerogers.com
PER MAGGIORI INFORMAZIONI:
Ugo Corvino:
ugocorvino@gmail.com ph+39 366 492 0512
Sala Santa Rita, via Montanara (adiacenze piazza Campitelli).
Orario di apertura: Tutti i giorni 11-19.00
Chiuso: Domenica
Ingresso libero
www.comune.roma.it/cultura
20
giugno 2016
Michelle Rogers – Lampedusa
Dal 20 al 25 giugno 2016
arte contemporanea
Location
SALA SANTA RITA
Roma, Via Montanara, 8, (Roma)
Roma, Via Montanara, 8, (Roma)
Orario di apertura
11-19.00
Vernissage
20 Giugno 2016, ore 18.00 Chiesa di Santa Rita
Autore
Curatore