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Michelle Rogers – On Earth as it is in Heaven
Per l’esposizione alla galleria Aequalis, dal titolo: On Earth as it is in Heaven (Come in cielo così in terra), Michelle Rogers indaga sull’attuale stato dell’umanità.
Comunicato stampa
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La galleria Aequalis è lieta di annunciare l’inaugurazione della personale della pittrice irlandese Michelle Rogers (1966). L’intensità dei dipinti di Michelle Rogers ha un impatto diretto e viscerale sullo spettatore.
Allo stesso tempo una visione realistica e poetica, passionale e spirituale, contemporanea e intimistica, così l’artista tratta tematiche forti e complesse, nel contrasto dei paesaggi luminosi d’Irlanda con le immagini più scure dei drammi della guerra.
Per l’esposizione alla galleria Aequalis, dal titolo: On Earth as it is in Heaven (Come in cielo così in terra), Michelle Rogers indaga sull’attuale stato dell’umanità. In mostra troviamo otto dipinti di grandi dimensioni e diversi altri di formato più piccolo, che trattano argomenti di forte attualità, come l’immigrazione (Lampedusa), il conflitto in Bosnia e in Iraq (Crossing Paths, Iraq), espressi così sensibilmente dall’artista, in netto contrasto con i paesaggi idilliaci che richiamano l’adolescenza passata da Michelle Rogers in Irlanda e che ci rimandano ad una sorta di paradiso terrestre (Gowna II, The Lake, My Love). In senso metaforico l’intera esposizione diventa un viaggio, ispirato alla Divina Commedia di Dante, attraverso i vari passaggi dall’Inferno al Purgatorio fino al Paradiso.
Michelle Rogers è cresciuta a Dundalk, quasi al confine con l’Irlanda del Nord, vivendo in pieno i gravi contrasti del suo paese. Agli inizi del 1993 Amnesty International la seleziona per un viaggio in Bosnia, questa esperienza viene raccontata dall’artista attraverso una serie di dipinti che mettono in evidenza il lato oscuro della natura umana. Nicholas Bergman, curatore della galleria Caelum di New York, così descrive questo ciclo di lavori: - Michelle Rogers riesce a creare un’atmosfera di decadimento morale, attraverso un alone che si dissolve, e trovo una grandezza nel suo lavoro, che paragono ai grandi maestri del passato, Goya in particolare –
Nel 2002 è invitata a esporre il suo quadro 911 Memorial, un tributo a coloro che hanno perso la vita in quel 11 settembre, al Centro Irlandese delle Arti di New York City. Tra le altre importanti esposizioni ricordiamo Transformations 1,2,3 al Chiostro del Bramante a Roma e successivamente al Museo d’Arte Moderna di Guadalajara in Messico, Troubles at Home (un ciclo di lavori che esamina i motivi di un certo patriottismo del Nord America, a seguito dell’attacco dell’11 settembre alle torri gemelle), poi in mostra a Los Angeles e successivamente a Dublino. Da sottolineare l’opera Lampedusa, esposta al Judson Memorial Church di New York e alla chiesa di San Giorgio a Venezia.
Michelle Rogers si divide tra Dublino, New York e Roma.
Allo stesso tempo una visione realistica e poetica, passionale e spirituale, contemporanea e intimistica, così l’artista tratta tematiche forti e complesse, nel contrasto dei paesaggi luminosi d’Irlanda con le immagini più scure dei drammi della guerra.
Per l’esposizione alla galleria Aequalis, dal titolo: On Earth as it is in Heaven (Come in cielo così in terra), Michelle Rogers indaga sull’attuale stato dell’umanità. In mostra troviamo otto dipinti di grandi dimensioni e diversi altri di formato più piccolo, che trattano argomenti di forte attualità, come l’immigrazione (Lampedusa), il conflitto in Bosnia e in Iraq (Crossing Paths, Iraq), espressi così sensibilmente dall’artista, in netto contrasto con i paesaggi idilliaci che richiamano l’adolescenza passata da Michelle Rogers in Irlanda e che ci rimandano ad una sorta di paradiso terrestre (Gowna II, The Lake, My Love). In senso metaforico l’intera esposizione diventa un viaggio, ispirato alla Divina Commedia di Dante, attraverso i vari passaggi dall’Inferno al Purgatorio fino al Paradiso.
Michelle Rogers è cresciuta a Dundalk, quasi al confine con l’Irlanda del Nord, vivendo in pieno i gravi contrasti del suo paese. Agli inizi del 1993 Amnesty International la seleziona per un viaggio in Bosnia, questa esperienza viene raccontata dall’artista attraverso una serie di dipinti che mettono in evidenza il lato oscuro della natura umana. Nicholas Bergman, curatore della galleria Caelum di New York, così descrive questo ciclo di lavori: - Michelle Rogers riesce a creare un’atmosfera di decadimento morale, attraverso un alone che si dissolve, e trovo una grandezza nel suo lavoro, che paragono ai grandi maestri del passato, Goya in particolare –
Nel 2002 è invitata a esporre il suo quadro 911 Memorial, un tributo a coloro che hanno perso la vita in quel 11 settembre, al Centro Irlandese delle Arti di New York City. Tra le altre importanti esposizioni ricordiamo Transformations 1,2,3 al Chiostro del Bramante a Roma e successivamente al Museo d’Arte Moderna di Guadalajara in Messico, Troubles at Home (un ciclo di lavori che esamina i motivi di un certo patriottismo del Nord America, a seguito dell’attacco dell’11 settembre alle torri gemelle), poi in mostra a Los Angeles e successivamente a Dublino. Da sottolineare l’opera Lampedusa, esposta al Judson Memorial Church di New York e alla chiesa di San Giorgio a Venezia.
Michelle Rogers si divide tra Dublino, New York e Roma.
24
settembre 2009
Michelle Rogers – On Earth as it is in Heaven
Dal 24 settembre al 07 novembre 2009
arte contemporanea
Location
AEQUALIS CONTEMPORARY ART GALLERY
Roma, Via Margutta, 47, (Roma)
Roma, Via Margutta, 47, (Roma)
Orario di apertura
Martedì - Sabato 11.00/19.00
Vernissage
24 Settembre 2009, dalle 18.00 alle 21.00
Autore
Curatore