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Mihael Milunovic – Submitted to
Submitted to: letteralmente essere sottomesso a qualcunoqualcosa. La dominazione/sottomissione è una delle pratiche centrali del sadomasochismo, ma l’essere sottomesso può anche esprimere la sudditanza a un potere dominante. Per estensione può riferirsi ad una dipendenza, affettiva o psicologica, alla volontà altrui, intesa anche come gli standard ai quali i diktat della società contemporanea ci piega
Comunicato stampa
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Submitted to: letteralmente essere sottomesso a qualcunoqualcosa. La
dominazione/sottomissione è una delle pratiche centrali del
sadomasochismo, ma l'essere sottomesso può anche esprimere la
sudditanza a un potere dominante. Per estensione può riferirsi ad una
dipendenza, affettiva o psicologica, alla volontà altrui, intesa anche
come gli standard ai quali i diktat della società contemporanea ci
piega.
Questi presupposti diventano per Mihael Milunović l'espediente per
indagare la componente maggiormente sociologica, psicologica, emotiva
e cerebrale della sottomissione, filtrata attraverso una serie di
strategie estetiche tipiche della (post)modernità, quali
l'intertestualità, la parodia, l'icasticità, la sovversione delle
definizioni tradizionali dei generi deprivati da temi e contenuti di
partenza, utilizzando spregiudicatamente elementi di bassa e alta
cultura, come negli emblemi e simboli rubati all'araldica e
trasformati in loghi nei tondi della serie Embassy of pain o nel motto
sullo stendardo che accoglie i visitatori in galleria, che recita "I
am bored and crave big cock", una frase senza sottintesi, diretta,
volgare, come quelle che ricorrono nelle mail di spam. Un invito
apparente che in realtà rappresenta l'oppressione pervasiva della
comunicazione, una forma di sottomissione mediatica.
Milunović allestisce un paesaggio insolito, surreale, fatto di
ideogrammi e loghi, caratterizzato da spazi enigmatici e oscuri,
organizzato in un sistema di riferimenti profondamente simbolico dove
le opere, pur vivendo in assoluta autonomia, attivano una profonda
connessione tra loro restituendosi, nell'insieme, come un sistema
narrativo coerente. L'artista attiva un cortocircuito diretto tra un
passato idealizzato e un presente gravido di incertezze, in cui la
storia stessa e gli avvenimenti ad essa correlati sono
defunzionalizzati e inseriti in un contesto mentale aperto, vitale,
conflittuale e in ultima analisi provocatorio.
(comunicato stampa tratto dal testo in catalogo di Eugenio Viola)
Mihael Milunovic è nato a Belgrado (Serbia) nel 1967 vive e lavora tra
Belgrado e Parigi. Tra le postre personali Galerie Georges Verney
Carron, Lione 2008, Galerie Piece Unique Parigi, Galerie Guy
Baertschi, Ginevra (2007), Galerie Espace Sol, Seoul (2006) e Galerie
Hilger Contemporary, Vienna 2006. Tra le collettive ha preso parte a:
Micronarratives, Belgrade (2007), Giardino - Luoghi della Piccola
Realta
PAN - Palazzo delle Arti di Napoli, Naples (2005) CONFLICT:
Perspectives, Positions, Realities in Central European Art Slought
Foundation, Philadelphia, PA
Domicile/Privee-Public Musée dArt moderne de Saint-Etienne,
Saint-Etienne , The giving person, PAN - Palazzo delle Arti di Napoli
2004. Opere di Milunovic sono in collezione presso Museo di Saint
Etienne
dominazione/sottomissione è una delle pratiche centrali del
sadomasochismo, ma l'essere sottomesso può anche esprimere la
sudditanza a un potere dominante. Per estensione può riferirsi ad una
dipendenza, affettiva o psicologica, alla volontà altrui, intesa anche
come gli standard ai quali i diktat della società contemporanea ci
piega.
Questi presupposti diventano per Mihael Milunović l'espediente per
indagare la componente maggiormente sociologica, psicologica, emotiva
e cerebrale della sottomissione, filtrata attraverso una serie di
strategie estetiche tipiche della (post)modernità, quali
l'intertestualità, la parodia, l'icasticità, la sovversione delle
definizioni tradizionali dei generi deprivati da temi e contenuti di
partenza, utilizzando spregiudicatamente elementi di bassa e alta
cultura, come negli emblemi e simboli rubati all'araldica e
trasformati in loghi nei tondi della serie Embassy of pain o nel motto
sullo stendardo che accoglie i visitatori in galleria, che recita "I
am bored and crave big cock", una frase senza sottintesi, diretta,
volgare, come quelle che ricorrono nelle mail di spam. Un invito
apparente che in realtà rappresenta l'oppressione pervasiva della
comunicazione, una forma di sottomissione mediatica.
Milunović allestisce un paesaggio insolito, surreale, fatto di
ideogrammi e loghi, caratterizzato da spazi enigmatici e oscuri,
organizzato in un sistema di riferimenti profondamente simbolico dove
le opere, pur vivendo in assoluta autonomia, attivano una profonda
connessione tra loro restituendosi, nell'insieme, come un sistema
narrativo coerente. L'artista attiva un cortocircuito diretto tra un
passato idealizzato e un presente gravido di incertezze, in cui la
storia stessa e gli avvenimenti ad essa correlati sono
defunzionalizzati e inseriti in un contesto mentale aperto, vitale,
conflittuale e in ultima analisi provocatorio.
(comunicato stampa tratto dal testo in catalogo di Eugenio Viola)
Mihael Milunovic è nato a Belgrado (Serbia) nel 1967 vive e lavora tra
Belgrado e Parigi. Tra le postre personali Galerie Georges Verney
Carron, Lione 2008, Galerie Piece Unique Parigi, Galerie Guy
Baertschi, Ginevra (2007), Galerie Espace Sol, Seoul (2006) e Galerie
Hilger Contemporary, Vienna 2006. Tra le collettive ha preso parte a:
Micronarratives, Belgrade (2007), Giardino - Luoghi della Piccola
Realta
PAN - Palazzo delle Arti di Napoli, Naples (2005) CONFLICT:
Perspectives, Positions, Realities in Central European Art Slought
Foundation, Philadelphia, PA
Domicile/Privee-Public Musée dArt moderne de Saint-Etienne,
Saint-Etienne , The giving person, PAN - Palazzo delle Arti di Napoli
2004. Opere di Milunovic sono in collezione presso Museo di Saint
Etienne
11
aprile 2008
Mihael Milunovic – Submitted to
Dall'undici aprile al 23 maggio 2008
arte contemporanea
Location
CHANGING ROLE – MOVE OVER GALLERY
Napoli, Via Chiatamone, 26, (Napoli)
Napoli, Via Chiatamone, 26, (Napoli)
Orario di apertura
da lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 19.30
Vernissage
11 Aprile 2008, ore 19
Autore