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Mikhail Koulakov – Umbria Seconda Patria
In mostra sono presenti tra le altre opere, (in tutto una decina di grande formato) tre grandi Paesaggi umbri (Estate, Invero e Primavera), ad aprire simbolicamente un percorso snodato attraverso l’energia dei colori, impressi sulla tela come “frustate” di materia cromatica, incise nel gesto finale di una pittura nata nello spirito prima ancora che nel corpo
Comunicato stampa
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L’Ente Giostra dell'Arme ha voluto rendere omaggio, oltre al Maestro Leoncillo, al grande artista russo Mikhail Koulakov, considerato uno dei maggiori artisti dell’avanguardia astratta russa degli anni Sessanta, scomparso quasi un anno fa, cittadino umbro a tutti gli effetti, che ha vissuto dalla metà degli anni Settanta a Vallicciano, non lontano da San Gemini, allestendo una mostra al piano terra dello stesso Palazzo Vecchio. Nel 1991 Mikhail Koulakov dipinse quattro grandi opere intitolate Paesaggi umbri dedicate alle stagioni dell’anno. Un omaggio all’Umbria, alla regione che considerava terra d’elezione ed in cui era giunto sul finire degli anni Settanta con la moglie Marianna, accolto dalle meraviglie di un paesaggio mistico al quale non poté restare indifferente.
Questa mostra, vuole essere un omaggio a Koulakov e all’Umbria, che grazie alla sua pittura scopriamo un po’ di più, vedendola sotto un’altra veste e rammentandone le origini. In mostra sono presenti tra le altre opere, (in tutto una decina di grande formato) tre grandi Paesaggi umbri (Estate, Invero e Primavera), ad aprire simbolicamente un percorso snodato attraverso l’energia dei colori, impressi sulla tela come “frustate” di materia cromatica, incise nel gesto finale di una pittura nata nello spirito prima ancora che nel corpo. La pittura informale di Koulakov è un tributo alla natura e in essa trova il suo motivo d’esistere, ma ancora rinnovando quel principio d’unità culturale che vede nel legame con l’Oriente la sua ragion d’essere, esplicandosi sulla tela sottoforma di quella “teatralità gestuale” che nel 1989 ebbe così a definire Enrico Crispolti: “grande intensità surreale mistico-visionaria e di forte tensione emotiva come di fronte all’esito di una rivelazione”. Ed è proprio sul tema della rivelazione, più ampiamente intesa in termini di epifania immaginifica, che emerge forte il legame fra Koulakov e l’Umbria, in quella sorprendente esperienza di vita da lui stesso ricordata nel testo del 2007 “La mia Umbria”, e poeticamente descritta nella soave raffigurazione del suo camminare, di primissimo mattino, fra le mura di Corso Vannucci, nel silenzio generale e con il firmamento sulla testa.
Nota biografica:
Mikhail Koulakov, nasce a Mosca nel 1933, esponente dell'avanguardia sovietica degli anni sessanta, uno dei fondatori della nuova astrazione in Russia, laureato in Scenografia con Nikolai Akimov, pittore e regista, presso l'Istituto delle Arti Teatrali di Leningrado nel 1962, si è formato culturalmente a Mosca e a Leningrado dove ha esposto le sue opere sin dagli anni ‘60 in spazi alternativi rispetto al realismo socialista di stato. Nel 1976 trasferisce in Italia. Dal 1993 è Accademico di merito dell’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia. Fino al 15 febbraio 2015 è vissuto e ha lavorato in Umbria .
Questa mostra, vuole essere un omaggio a Koulakov e all’Umbria, che grazie alla sua pittura scopriamo un po’ di più, vedendola sotto un’altra veste e rammentandone le origini. In mostra sono presenti tra le altre opere, (in tutto una decina di grande formato) tre grandi Paesaggi umbri (Estate, Invero e Primavera), ad aprire simbolicamente un percorso snodato attraverso l’energia dei colori, impressi sulla tela come “frustate” di materia cromatica, incise nel gesto finale di una pittura nata nello spirito prima ancora che nel corpo. La pittura informale di Koulakov è un tributo alla natura e in essa trova il suo motivo d’esistere, ma ancora rinnovando quel principio d’unità culturale che vede nel legame con l’Oriente la sua ragion d’essere, esplicandosi sulla tela sottoforma di quella “teatralità gestuale” che nel 1989 ebbe così a definire Enrico Crispolti: “grande intensità surreale mistico-visionaria e di forte tensione emotiva come di fronte all’esito di una rivelazione”. Ed è proprio sul tema della rivelazione, più ampiamente intesa in termini di epifania immaginifica, che emerge forte il legame fra Koulakov e l’Umbria, in quella sorprendente esperienza di vita da lui stesso ricordata nel testo del 2007 “La mia Umbria”, e poeticamente descritta nella soave raffigurazione del suo camminare, di primissimo mattino, fra le mura di Corso Vannucci, nel silenzio generale e con il firmamento sulla testa.
Nota biografica:
Mikhail Koulakov, nasce a Mosca nel 1933, esponente dell'avanguardia sovietica degli anni sessanta, uno dei fondatori della nuova astrazione in Russia, laureato in Scenografia con Nikolai Akimov, pittore e regista, presso l'Istituto delle Arti Teatrali di Leningrado nel 1962, si è formato culturalmente a Mosca e a Leningrado dove ha esposto le sue opere sin dagli anni ‘60 in spazi alternativi rispetto al realismo socialista di stato. Nel 1976 trasferisce in Italia. Dal 1993 è Accademico di merito dell’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia. Fino al 15 febbraio 2015 è vissuto e ha lavorato in Umbria .
26
settembre 2015
Mikhail Koulakov – Umbria Seconda Patria
Dal 26 settembre all'undici ottobre 2015
arte contemporanea
Location
PALAZZO VECCHIO
San Gemini, Piazza San Francesco, (Terni)
San Gemini, Piazza San Francesco, (Terni)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdi
17.00 – 24.00 Sabato e domenica 10-13, 15-24
Vernissage
26 Settembre 2015, h 19.30
Autore
Curatore