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Milano anni ’60: Spadari ieri ed oggi
Mostra dedicata a Giangiacomo Spadari, una delle figure centrali dell’arte milanese, e non solo, degli anni Sessanta e Settanta.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si inaugura mercoledì.21 novembre 2007 (ore 18.30) presso l'Annunciata galleria d'arte di Milano, all'interno del ciclo “Milano anni '60” la mostra retrospettiva “Spadari ieri e oggi” dedicata a Giangiacomo Spadari, una delle figure centrali dell'arte milanese, e non solo, degli anni Sessanta e Settanta.
La mostra presenta due nuclei del lavoro dell'artista: il primo riferibile alla seconda metà degli anni Sessanta - nel momento in cui si afferma a Milano quell'”immagine critica” che traduce in chiave esplicitamente sociale e politica i portati stilistici della Pop Art internazionale -, il secondo incentrato invece sull'attività estrema dell'artista, sviluppatasi tra gli anni Ottanta e Novanta sino alla morte prematuramente avvenuta nel 1997.
Nato a San Marino nel 1938, milanese d'adozione, Spadari raggiunge la sua prima maturità agli inizi del decennio Sessanta e il suo linguaggio più maturo alcuni anni dopo, quando, insieme a Baratella, De Filippi, Mariani, Sarri, individua nel linguaggio proveniente dalla cultura popolare del tempo il mezzo più consono all'espressione della sua visione del mondo e della pittura, fortemente segnati dall'impegno politico e dalla volontà di coniugare realismo e visionarietà all'interno dello spazio pittorico. Sono questi gli anni in cui tiene le prime personali e soprattutto partecipa a importanti collettive come il “Salon de la Jeune Peinture” a Parigi nel 1969, “Kunst und Politik” a Karlsruhe l'anno successivo, al Palais des Beaux Arts de Bruxelles e al Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris nel 1973 e nel 1974. In questi anni l'utilizzo di immagini solarizzate, provenienti soprattutto dall'immaginario cinematografico, si unisce alla ripresa di immagini tratte dalla storia e dalla realtà quotidiana, dando vita a dipinti complessi dal punto di vista compositivo e al tempo stesso dal grande impatto comunicativo.
Nel 1972 è invitato alla Quadriennale di Roma, nel 1976 è alla Biennale di Venezia e l'anno successivo a Palazzo dei Diamanti di Ferrara, a dimostrazione dell'interesse costante della critica nei confronti del suo lavoro. Gli anni Ottanta vedono l'affacciarsi all'interno della sua poetica di elementi meno immediatamente riferibili agli eventi dell'attualità, soprattutto nel ciclo dedicato ai paesaggi “postnucleari o pre-istorici”, secondo una definizione dell'artista stesso, che verranno esposti per la prima volta alla Galleria Bergamini di Milano nel 1982. Si apre così la stagione ultima di Spadari, fatta di riflessione sulle esperienze precedenti sia in ambito pittorico che in ambito sociale, come testimoniano i cicli dedicati al terrorismo degli anni Settanta e alla società contemporanea, nei quali l'artista sembra ricercare una nuova misura pittorica, più articolata e meditata, ma non per questo meno coinvolta nella riflessione sui grandi temi dell'attualità. Saranno esposte in questa occasione opere che testimoniano questa fase molto importante e ancora relativamente poco conosciuta della produzione dell'artista.
La mostra è accompagnata da un catalogo introdotto da uno scritto di Walter Guadagnini e contenente la riproduzione di tutte le opere esposte.
La mostra presenta due nuclei del lavoro dell'artista: il primo riferibile alla seconda metà degli anni Sessanta - nel momento in cui si afferma a Milano quell'”immagine critica” che traduce in chiave esplicitamente sociale e politica i portati stilistici della Pop Art internazionale -, il secondo incentrato invece sull'attività estrema dell'artista, sviluppatasi tra gli anni Ottanta e Novanta sino alla morte prematuramente avvenuta nel 1997.
Nato a San Marino nel 1938, milanese d'adozione, Spadari raggiunge la sua prima maturità agli inizi del decennio Sessanta e il suo linguaggio più maturo alcuni anni dopo, quando, insieme a Baratella, De Filippi, Mariani, Sarri, individua nel linguaggio proveniente dalla cultura popolare del tempo il mezzo più consono all'espressione della sua visione del mondo e della pittura, fortemente segnati dall'impegno politico e dalla volontà di coniugare realismo e visionarietà all'interno dello spazio pittorico. Sono questi gli anni in cui tiene le prime personali e soprattutto partecipa a importanti collettive come il “Salon de la Jeune Peinture” a Parigi nel 1969, “Kunst und Politik” a Karlsruhe l'anno successivo, al Palais des Beaux Arts de Bruxelles e al Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris nel 1973 e nel 1974. In questi anni l'utilizzo di immagini solarizzate, provenienti soprattutto dall'immaginario cinematografico, si unisce alla ripresa di immagini tratte dalla storia e dalla realtà quotidiana, dando vita a dipinti complessi dal punto di vista compositivo e al tempo stesso dal grande impatto comunicativo.
Nel 1972 è invitato alla Quadriennale di Roma, nel 1976 è alla Biennale di Venezia e l'anno successivo a Palazzo dei Diamanti di Ferrara, a dimostrazione dell'interesse costante della critica nei confronti del suo lavoro. Gli anni Ottanta vedono l'affacciarsi all'interno della sua poetica di elementi meno immediatamente riferibili agli eventi dell'attualità, soprattutto nel ciclo dedicato ai paesaggi “postnucleari o pre-istorici”, secondo una definizione dell'artista stesso, che verranno esposti per la prima volta alla Galleria Bergamini di Milano nel 1982. Si apre così la stagione ultima di Spadari, fatta di riflessione sulle esperienze precedenti sia in ambito pittorico che in ambito sociale, come testimoniano i cicli dedicati al terrorismo degli anni Settanta e alla società contemporanea, nei quali l'artista sembra ricercare una nuova misura pittorica, più articolata e meditata, ma non per questo meno coinvolta nella riflessione sui grandi temi dell'attualità. Saranno esposte in questa occasione opere che testimoniano questa fase molto importante e ancora relativamente poco conosciuta della produzione dell'artista.
La mostra è accompagnata da un catalogo introdotto da uno scritto di Walter Guadagnini e contenente la riproduzione di tutte le opere esposte.
21
novembre 2007
Milano anni ’60: Spadari ieri ed oggi
Dal 21 novembre al 22 dicembre 2007
arte contemporanea
Location
ANNUNCIATA GALLERIA
Milano, Via Paolo Sarpi, 44, (Milano)
Milano, Via Paolo Sarpi, 44, (Milano)
Orario di apertura
lun. 15.30-19.00, da mar. a sab. 9.30-12.30 e 15.30-19.00
Vernissage
21 Novembre 2007, ore 18.30
Autore