Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Milano e la mala. Storia criminale della città, dalla rapina di via Osoppo a Vallanzasca
L’esposizione metterà in scena la storia della criminalità a Milano,
tra la fine degli anni Quaranta e la metà degli anni Ottanta.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La storia di una città raccontata attraverso il suo lato più oscuro. Quarant’anni di vita che tracciano il volto tragico di una metropoli in rapida ascesa economica, in cui i fatti reali sembrano usciti dalla penna di un grande scrittore di gialli.
Sono queste le suggestioni che s’incontreranno nella mostra “MILANO E LA MALA. Storia criminale della città, dalla rapina di via Osoppo a Vallanzasca”, in programma a Palazzo Morando | Costume Moda Immagine in via Sant’Andrea 6, dal 9 novembre 2017 all’11 febbraio 2018, a cura di Stefano Galli, promossa da Comune di Milano | Cultura, Direzione Musei Storici, e organizzata dall'Associazione Spirale d'Idee.
L’esposizione analizzerà e ripercorrerà la nascita e l’affermazione della criminalità a Milano, tra la fine degli anni Quaranta e la metà degli anni Ottanta, attraverso 140 immagini d’epoca, video, documenti e “strumenti del mestiere” come la celebre custodia del mitra di Luciano Lutring, i dadi usati nelle bische e, ancora, le armi utilizzate dalla polizia per combattere il crimine, a documentare l’evoluzione della malavita in città, dai gruppi improvvisati all’affermazione del fenomeno malavitoso, attraverso personaggi e azioni che ne hanno segnato la storia.
Il percorso espositivo, ordinato cronologicamente, prenderà avvio dalla fine della seconda guerra mondiale e si dipanerà attraverso la famosa rapina di via Osoppo del 1958, definita "il colpo del secolo": l’assalto di sette uomini a un portavalori che si impossessò di un bottino di oltre 614 milioni di lire senza neppure sparare un colpo. L’episodio rappresentò l’apice della Ligera, una forma di delinquenza tutta milanese che ebbe origine già nel XIX secolo, composta da piccoli gruppi di criminali e spesso “romanticamente” ricordata anche nelle canzoni popolari.
L’assalto al portavalori di via Osoppo segnò la fine di questo tipo di malavita lasciando il campo, nel ventennio 1960-1980, a una nuova forma criminale strutturata in gruppi omogenei – anche di stampo mafioso – diretta al controllo del gioco d'azzardo, della prostituzione e, infine, del traffico degli stupefacenti. Tra i protagonisti di questa stagione nomi del calibro di Francis Turatello, Angelo Epaminonda, Renato Vallanzasca, che evocano nei ricordi dei milanesi atmosfere da Far West.
A fare da sfondo a queste imprese c’è una metropoli come Milano che, a seguito del boom economico, si modifica in maniera profonda. La Milano della Mala è una città che vive anche di notte nelle bische, nei night club, nei circoli privati.
L’esposizione documenterà tutte queste atmosfere, oltre a riportare in primo piano i quartieri della malavita: il Giambellino, l'Isola, la casba di via Conca del Naviglio e il Ticinese.
Particolari focus saranno dedicati a specifici fenomeni - i sequestri reali e quelli solamente minacciati, i luoghi di detenzione e le rivolte carcerarie - e ai gruppi di feroci killer come i famigerati Apaches di Epaminonda che terrorizzarono la città nei primissimi anni ottanta. Un importante e ulteriore approfondimento sarà rivolto agli eroici rappresentanti delle forze dell’ordine, in primis il commissario Mario Nardone e il futuro questore Achille Serra.
L’esposizione si chiuderà idealmente con la sezione dedicata a Renato Vallanzasca, il bandito della Comasina, ultimo rappresentante di una malavita milanese che dai primi anni Ottanta lascerà il passo a nuove e più cruente forme di criminalità.
“MILANO E LA MALA” è il nuovo appuntamento espositivo a Palazzo Morando | Costume Moda Immagine iniziato con “Milano tra le due guerre. Alla scoperta della città dei Navigli attraverso le fotografie di Arnaldo Chierichetti” (2013) e proseguito con “Milano, città d’acqua” (2015) e “Milano, storia di una rinascita. 1943-1953 dai bombardamenti alla ricostruzione” (2016). Questa serie di iniziative raccontano il capoluogo meneghino a partire dalla sua storia, dalla sua specificità, dalle sue vicende sociali, capaci di trasformare in modo radicale il volto della città.
Data l’importante valenza documentaria dell’iniziativa, saranno predisposti appositi percorsi didattici per consentire agli alunni delle scuole di ogni genere e grado di approfondire gli argomenti trattati. Sono previsti anche workshop specifici di fotografia e incontri sui temi in mostra.
Accompagna l’esposizione un catalogo edizioni Spirale d’Idee.
Sono queste le suggestioni che s’incontreranno nella mostra “MILANO E LA MALA. Storia criminale della città, dalla rapina di via Osoppo a Vallanzasca”, in programma a Palazzo Morando | Costume Moda Immagine in via Sant’Andrea 6, dal 9 novembre 2017 all’11 febbraio 2018, a cura di Stefano Galli, promossa da Comune di Milano | Cultura, Direzione Musei Storici, e organizzata dall'Associazione Spirale d'Idee.
L’esposizione analizzerà e ripercorrerà la nascita e l’affermazione della criminalità a Milano, tra la fine degli anni Quaranta e la metà degli anni Ottanta, attraverso 140 immagini d’epoca, video, documenti e “strumenti del mestiere” come la celebre custodia del mitra di Luciano Lutring, i dadi usati nelle bische e, ancora, le armi utilizzate dalla polizia per combattere il crimine, a documentare l’evoluzione della malavita in città, dai gruppi improvvisati all’affermazione del fenomeno malavitoso, attraverso personaggi e azioni che ne hanno segnato la storia.
Il percorso espositivo, ordinato cronologicamente, prenderà avvio dalla fine della seconda guerra mondiale e si dipanerà attraverso la famosa rapina di via Osoppo del 1958, definita "il colpo del secolo": l’assalto di sette uomini a un portavalori che si impossessò di un bottino di oltre 614 milioni di lire senza neppure sparare un colpo. L’episodio rappresentò l’apice della Ligera, una forma di delinquenza tutta milanese che ebbe origine già nel XIX secolo, composta da piccoli gruppi di criminali e spesso “romanticamente” ricordata anche nelle canzoni popolari.
L’assalto al portavalori di via Osoppo segnò la fine di questo tipo di malavita lasciando il campo, nel ventennio 1960-1980, a una nuova forma criminale strutturata in gruppi omogenei – anche di stampo mafioso – diretta al controllo del gioco d'azzardo, della prostituzione e, infine, del traffico degli stupefacenti. Tra i protagonisti di questa stagione nomi del calibro di Francis Turatello, Angelo Epaminonda, Renato Vallanzasca, che evocano nei ricordi dei milanesi atmosfere da Far West.
A fare da sfondo a queste imprese c’è una metropoli come Milano che, a seguito del boom economico, si modifica in maniera profonda. La Milano della Mala è una città che vive anche di notte nelle bische, nei night club, nei circoli privati.
L’esposizione documenterà tutte queste atmosfere, oltre a riportare in primo piano i quartieri della malavita: il Giambellino, l'Isola, la casba di via Conca del Naviglio e il Ticinese.
Particolari focus saranno dedicati a specifici fenomeni - i sequestri reali e quelli solamente minacciati, i luoghi di detenzione e le rivolte carcerarie - e ai gruppi di feroci killer come i famigerati Apaches di Epaminonda che terrorizzarono la città nei primissimi anni ottanta. Un importante e ulteriore approfondimento sarà rivolto agli eroici rappresentanti delle forze dell’ordine, in primis il commissario Mario Nardone e il futuro questore Achille Serra.
L’esposizione si chiuderà idealmente con la sezione dedicata a Renato Vallanzasca, il bandito della Comasina, ultimo rappresentante di una malavita milanese che dai primi anni Ottanta lascerà il passo a nuove e più cruente forme di criminalità.
“MILANO E LA MALA” è il nuovo appuntamento espositivo a Palazzo Morando | Costume Moda Immagine iniziato con “Milano tra le due guerre. Alla scoperta della città dei Navigli attraverso le fotografie di Arnaldo Chierichetti” (2013) e proseguito con “Milano, città d’acqua” (2015) e “Milano, storia di una rinascita. 1943-1953 dai bombardamenti alla ricostruzione” (2016). Questa serie di iniziative raccontano il capoluogo meneghino a partire dalla sua storia, dalla sua specificità, dalle sue vicende sociali, capaci di trasformare in modo radicale il volto della città.
Data l’importante valenza documentaria dell’iniziativa, saranno predisposti appositi percorsi didattici per consentire agli alunni delle scuole di ogni genere e grado di approfondire gli argomenti trattati. Sono previsti anche workshop specifici di fotografia e incontri sui temi in mostra.
Accompagna l’esposizione un catalogo edizioni Spirale d’Idee.
09
novembre 2017
Milano e la mala. Storia criminale della città, dalla rapina di via Osoppo a Vallanzasca
Dal 09 novembre 2017 all'undici febbraio 2018
fotografia
Location
PALAZZO MORANDO – COSTUME MODA IMMAGINE
Milano, Via Sant'andrea, (Milano)
Milano, Via Sant'andrea, (Milano)
Biglietti
intero: € 10
ridotto: € 8 (studenti under 26, over 65, disabili, gruppi adulti e tutte le convenzioni)
Biglietto Famiglia:
1 genitore: € 8 + 1 figlio entro i 14 anni, € 5
2 genitori: € 8 cad. + 1-2 figli, € 5 cad.
Orario di apertura
Martedì- domenica: 10.00-20.00 (la biglietteria chiude un'ora prima)
Giovedì: 10.00 - 22.30 (la biglietteria chiude un'ora prima)
Ufficio stampa
CLP
Curatore