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Milano in Egitto. Gli scavi di Achille Vogliano nel Fayum
L’esposizione presenta le scoperte compiute negli anni Trenta del ‘900 da Achille Vogliano, papirologo e professore dell’Università di Milano, in Egitto.
Comunicato stampa
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Il 16 maggio alle ore 18:00 al Museo Archeologico si inaugura la mostra Milano in Egitto - Gli scavi di Achille Vogliano nel Fayum e sarà aperta al pubblico fino al 13 maggio 2018. L’esposizione presenta le scoperte compiute negli anni Trenta del ‘900 da Achille Vogliano, papirologo e professore dell’Università di Milano, in Egitto.
Le campagne di scavo da lui condotte grazie al supporto del Comune di Milano nel Fayum, hanno incrementato notevolmente la conoscenza di quest’area e arricchito la collezione milanese di diversi reperti provenienti dai siti di Tebtynis e Medînet Mâdi.
A Tebtynis sono stati rinvenuti principalmente oggetti di vita quotidiana di cui un nucleo consistente è stato donato al Comune di Milano e papiri, oggi parte della collezione del Centro Papirologico dell’Università di Milano che in occasione dell’esposizione ne ha concesso in prestito alcuni esemplari; questi materiali ci restituiscono un’immagine vivida della vita di un villaggio egizio di età greco-romana.
A Medînet Mâdi Vogliano scoprì un importantissimo tempio di Medio Regno (XIX sec. a.C.) dedicato alla dea-cobra Renenutet e al dio-coccodrillo Sobek, ingrandito in epoca greco-romana come tempio dedicato ad Iside-Thermutis. I reperti, principalmente statue e stele che da questo sito Vogliano fece pervenire a Milano in parte come calchi sono notevoli per unicità, per lavorazione e per il loro significato storico-religioso. Si segnalano la statua del fondatore del tempio, il faraone Amenemhat III (ca. XIX sec. a.C.), alcune stele votive, statue (fra cui tre leoni accucciati e una testa regale di sfinge monumentale) e alcuni elementi architettonici. Tali materiali sono al momento ancora pressoché ignoti al pubblico, non essendo esposti nella collezione permanente.
Grazie al materiale di proprietà civica proveniente dal tempio da lui ritrovato a Medînet Mâdi e dal villaggio di Tebtynis, la mostra si ripercorre l’evoluzione della cultura egizia nel periodo greco-romano, evidenziandone il carattere multietnico e la riuscita integrazione di culture diverse.
La mostra, che si avvale anche della documentazione fotografica degli scavi conservata presso la Civica Biblioteca Archeologica è frutto della collaborazione tra il Civico Museo Archeologico di Milano, il centro papirologico “Achille Vogliano” dell’Università Statale di Milano e la cattedra di Egittologia dell’Università di Pisa, che ha continuato l’indagine archeologica e la valorizzazione del sito di Medînet Mâdi iniziata da Vogliano.
E' in vendita presso il bookshop del Museo il catalogo della mostra intitolato: Milano in Egitto - Gli scavi di Achille Vogliano nel Fayum al prezzo di € 14,90.
Le campagne di scavo da lui condotte grazie al supporto del Comune di Milano nel Fayum, hanno incrementato notevolmente la conoscenza di quest’area e arricchito la collezione milanese di diversi reperti provenienti dai siti di Tebtynis e Medînet Mâdi.
A Tebtynis sono stati rinvenuti principalmente oggetti di vita quotidiana di cui un nucleo consistente è stato donato al Comune di Milano e papiri, oggi parte della collezione del Centro Papirologico dell’Università di Milano che in occasione dell’esposizione ne ha concesso in prestito alcuni esemplari; questi materiali ci restituiscono un’immagine vivida della vita di un villaggio egizio di età greco-romana.
A Medînet Mâdi Vogliano scoprì un importantissimo tempio di Medio Regno (XIX sec. a.C.) dedicato alla dea-cobra Renenutet e al dio-coccodrillo Sobek, ingrandito in epoca greco-romana come tempio dedicato ad Iside-Thermutis. I reperti, principalmente statue e stele che da questo sito Vogliano fece pervenire a Milano in parte come calchi sono notevoli per unicità, per lavorazione e per il loro significato storico-religioso. Si segnalano la statua del fondatore del tempio, il faraone Amenemhat III (ca. XIX sec. a.C.), alcune stele votive, statue (fra cui tre leoni accucciati e una testa regale di sfinge monumentale) e alcuni elementi architettonici. Tali materiali sono al momento ancora pressoché ignoti al pubblico, non essendo esposti nella collezione permanente.
Grazie al materiale di proprietà civica proveniente dal tempio da lui ritrovato a Medînet Mâdi e dal villaggio di Tebtynis, la mostra si ripercorre l’evoluzione della cultura egizia nel periodo greco-romano, evidenziandone il carattere multietnico e la riuscita integrazione di culture diverse.
La mostra, che si avvale anche della documentazione fotografica degli scavi conservata presso la Civica Biblioteca Archeologica è frutto della collaborazione tra il Civico Museo Archeologico di Milano, il centro papirologico “Achille Vogliano” dell’Università Statale di Milano e la cattedra di Egittologia dell’Università di Pisa, che ha continuato l’indagine archeologica e la valorizzazione del sito di Medînet Mâdi iniziata da Vogliano.
E' in vendita presso il bookshop del Museo il catalogo della mostra intitolato: Milano in Egitto - Gli scavi di Achille Vogliano nel Fayum al prezzo di € 14,90.
18
maggio 2017
Milano in Egitto. Gli scavi di Achille Vogliano nel Fayum
Dal 18 maggio 2017 al 13 maggio 2018
archeologia
Location
CIVICO MUSEO ARCHEOLOGICO DI MILANO
Milano, Corso Magenta, 15, (Milano)
Milano, Corso Magenta, 15, (Milano)
Biglietti
Ingresso museo e mostra 5,00 intero, 3,00€ ridotto.
Il Museo Archeologico fa parte del circuito che aderisce all'abbonamento Musei Lombardia.
Orario di apertura
da mar. a dom. 9:00-17:30.
Vernissage
18 Maggio 2017, h 18