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Milena Buzzoni – I muri del proprio immaginario
Una serie d’opere dove l’unione dei diversi materiali, sabbia, vetro, catrame, ferro ma anche pigmento colorato, hanno un grande potere evocativo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giovedì 6 maggio 2010, alla presenza dell’artista, verrà inaugurata la mostra personale di Milena Buzzoni presso la Galleria Il Punto, via San Felice 11/G, Bologna.
I nuovi lavori presentati estendono il tema che ha più volte caratterizzato le sue precedenti esposizioni. Una serie d’opere dove l’unione dei diversi materiali, sabbia, vetro, catrame, ferro ma anche pigmento colorato, hanno un grande potere evocativo. Attraverso una fusione mai casuale ma complice delle tonalità, il sentimento esce e prende forma con una materia corposa che comunica e si fa spazio nell’universo delle emozioni.
La pittura può, come ogni linguaggio, essere linguaggio essenziale, linguaggio di poesia. (Giuseppe Ungaretti)
In questa mostra personale Milena Buzzoni trae esperienza da altri lavori svolti in anni precedenti.
Dopo un’attenta ricerca formale, rivisita l’arte del primo dopoguerra nelle cosiddette poetiche dell’Informale, termine che spesso e’ divenuto sinonimo di tutta l’arte contemporanea non figurativa, come era un tempo il termine “astratto”. Negli ultimi lavori esposti si evidenzia una pittura non più articolata da un’estetica tradizionale e precostituita, ma, al contrario, Milena Buzzoni si appropria di quell’arte senza schemi, disegni e composizioni per carpire la struttura della materia come linguaggio essenziale.
Non solo la forma e’ scomparsa, ma anche il colore si fa incerto e viene sostituito da grumi, materie varie, abrasioni, miscugli omogenei. Il fare pittura, per Milena Buzzoni, é un fare Emotivo-Mentale, quel Processo materico che non semplifica ma va sempre avanti, complicandosi, incorporando aspetti o momenti del reale; le impronte lasciate sulla superficie della tela diventano annotazioni di una realta’ nella ricerca dell’esistere, e forse finanche dell’essere, come del resto era stato in quel preciso periodo storico dell’informale. Probabilmente questo pensiero nel fare pittura non e’ desueto ma piu’ che mai presente nel nostro tempo.
Milena Buzzoni, nel suo operare, avverte con grande sensibilità e capacità il rigenerarsi delle materie da lei trattate per costruire quei muri del proprio immaginario…
Marco Ara
I nuovi lavori presentati estendono il tema che ha più volte caratterizzato le sue precedenti esposizioni. Una serie d’opere dove l’unione dei diversi materiali, sabbia, vetro, catrame, ferro ma anche pigmento colorato, hanno un grande potere evocativo. Attraverso una fusione mai casuale ma complice delle tonalità, il sentimento esce e prende forma con una materia corposa che comunica e si fa spazio nell’universo delle emozioni.
La pittura può, come ogni linguaggio, essere linguaggio essenziale, linguaggio di poesia. (Giuseppe Ungaretti)
In questa mostra personale Milena Buzzoni trae esperienza da altri lavori svolti in anni precedenti.
Dopo un’attenta ricerca formale, rivisita l’arte del primo dopoguerra nelle cosiddette poetiche dell’Informale, termine che spesso e’ divenuto sinonimo di tutta l’arte contemporanea non figurativa, come era un tempo il termine “astratto”. Negli ultimi lavori esposti si evidenzia una pittura non più articolata da un’estetica tradizionale e precostituita, ma, al contrario, Milena Buzzoni si appropria di quell’arte senza schemi, disegni e composizioni per carpire la struttura della materia come linguaggio essenziale.
Non solo la forma e’ scomparsa, ma anche il colore si fa incerto e viene sostituito da grumi, materie varie, abrasioni, miscugli omogenei. Il fare pittura, per Milena Buzzoni, é un fare Emotivo-Mentale, quel Processo materico che non semplifica ma va sempre avanti, complicandosi, incorporando aspetti o momenti del reale; le impronte lasciate sulla superficie della tela diventano annotazioni di una realta’ nella ricerca dell’esistere, e forse finanche dell’essere, come del resto era stato in quel preciso periodo storico dell’informale. Probabilmente questo pensiero nel fare pittura non e’ desueto ma piu’ che mai presente nel nostro tempo.
Milena Buzzoni, nel suo operare, avverte con grande sensibilità e capacità il rigenerarsi delle materie da lei trattate per costruire quei muri del proprio immaginario…
Marco Ara
06
maggio 2010
Milena Buzzoni – I muri del proprio immaginario
Dal 06 maggio al 06 giugno 2010
arte contemporanea
Location
CENTRO CULTURALE IL PUNTO
Bologna, Via San Felice, 11a, (Bologna)
Bologna, Via San Felice, 11a, (Bologna)
Orario di apertura
da domenica a venerdì: 9,30 – 02,00 Sabato: 17 – 03,00
Vernissage
6 Maggio 2010, ore 18
Autore