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Milena Jovicevic Popovic – Underground
Alla Next Art Gallery Milena Jovicevic Popovic presenta un’installazione che rappresenta il risultato di una ricerca morale prima ancora che formale e che le appartiene da tempo
Comunicato stampa
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Alla Next Art Gallery Milena Jovićević Popović presenta un’installazione che rappresenta il risultato di una ricerca morale prima ancora che formale e che le appartiene da tempo. Il progetto Undergruond si può leggere come un richiamo fatto all’uomo civile e alla sua consapevolezza di esistere, sulla quale è lecito nutrire qualche dubbio. Gli ambiti del nostro quotidiano, infatti, ci vedono vivere in situazioni e contesti che nessuno oserebbe definire normali se solo ci si rendesse conto della atrocità che ci auto-infliggiamo. Condannarsi ad una vita sacrificata – underground appunto- è tra tutte le invenzioni quella più drammaticamente inquietante e tuttavia quella più abituale dell’uomo cosiddetto civile. A ben guardare l’uomo vive una condizione perenne di spaesamento che in ogni ambito (sia di vita pubblica che privata) lo identifica solo quando un macchinario è in grado di ‘tradurlo’ in un codice a barre. L’unica possibile descrizione quindi è quella geometrica in cui fare emergere la sperimentazione di un genere che dà spazio ad una pittura caratterizzata da segni, grafemi, linee che si intersecano al punto da trasformare le lettere in disegni. L’artista adotta una simbologia che tra il surreale e l’arcaico la conduce ad un racconto per segni in grado di travestire la realtà permettendoci di leggerla come lo sciogliersi di una tensione. Pittura metamorfica e mutevole che pone l’attenzione alle linee per sottolineare l’importanza dei rapporti interpersonali, dello stile di vita e in genere, del rapporto dell’uomo con la società. La definizione geometrica della figura diventa così il perno di un’emozionalità tanto intensa quanto trattenuta d’impronta pop.
L’esito è quello grottesco, romantico e drammatico di un uomo che ha lo stesso codice di identificazione dei suoi prodotti, privato da ogni altro tipo di compatibilità. Egli è abitato dal pericolo e in lui quindi, tutto è fragile e incerto. Solo gli animali realizzano indisturbati le loro necessità corporali, dimostrandosi con ciò di essere immuni e quindi privilegiati abitanti di un mondo in cui si rispettano le leggi della natura.
La parola ‘fragile’ tuttavia si alleggerisce proprio perchè essa esiste in uno spazio altro, quello in cui diventa necessario avere un atteggiamento di tipo iconoclasta, memore della cronaca quotidiana più banale ma fortemente intriso di una beffarda rinuncia alla forma. Solo così ci si può confrontare con la disumanizzazione e spersonalizzazione del mondo contemporaneo e provare a capire.
Milena Jovićević Popović è nata a Cetinje, Montenegro nel 1976. Attualmente vive e lavora a Parigi.
L’esito è quello grottesco, romantico e drammatico di un uomo che ha lo stesso codice di identificazione dei suoi prodotti, privato da ogni altro tipo di compatibilità. Egli è abitato dal pericolo e in lui quindi, tutto è fragile e incerto. Solo gli animali realizzano indisturbati le loro necessità corporali, dimostrandosi con ciò di essere immuni e quindi privilegiati abitanti di un mondo in cui si rispettano le leggi della natura.
La parola ‘fragile’ tuttavia si alleggerisce proprio perchè essa esiste in uno spazio altro, quello in cui diventa necessario avere un atteggiamento di tipo iconoclasta, memore della cronaca quotidiana più banale ma fortemente intriso di una beffarda rinuncia alla forma. Solo così ci si può confrontare con la disumanizzazione e spersonalizzazione del mondo contemporaneo e provare a capire.
Milena Jovićević Popović è nata a Cetinje, Montenegro nel 1976. Attualmente vive e lavora a Parigi.
19
maggio 2007
Milena Jovicevic Popovic – Underground
Dal 19 maggio al 17 giugno 2007
arte contemporanea
Location
NAG 1
Arezzo, Via Bicchieraia, 20, (Arezzo)
Arezzo, Via Bicchieraia, 20, (Arezzo)
Orario di apertura
dal martedì al sabato dalle ore 16,30 alle 19,30.
Mattino su appuntamento
Vernissage
19 Maggio 2007, ore 18
Autore
Curatore