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Milo Fazio
Una potente forza fantastica, la profusione del colore, la forza del linguaggio figurativo ed espressivo, la volontà di parlarti anche con simboli ma con la semplicità delle sue opere che sono veri racconti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Ho conosciuto Milo Fazio attraverso le sue opere esposte e rivisitate da recensioni e pubblicazioni.
Mi ha colpito lo stupore quasi infantile, la semplicità e genuinità delle immagini, la complessità e rifusione di colori e di materia.
Da lì son partito per seguire i viaggi di Milo: reali nei luoghi, fantastici nei racconti …
E rivivi sempre stimolato dal “fantastico colorismo” ambienti nostrani ma anche terre lontane (l’America del Sud, l’Africa, …): li rileggi nei volti, li rispecchi negli occhi, li sfumi nei paesaggi e nelle composizioni floreali.
Ma non è solo “descrittiva” la sua visione del mondo e della vita; è invece interpretata con l’entusiasmo e la curiosità di un “bambino” ma con la razionalità e lo spirito critico di chi la vita l’ha analizzata attraverso le più vaste esperienze.
Così le farfalle simboleggiano la trasformazione, la metamorfosi nei suoi più vasti aspetti; le maschere sono la mimesi, l’adattamento alle più varie situazioni, la necessità alla sopravvivenza; i fiori e i cieli sono tutti da ripensare e scoprire …
Giustamente difficili da inquadrare (sarebbe solo un “limitarla”), la personalità di Milo è meglio accoglierla così com’è: la potente forza fantastica, la profusione del colore, la forza del linguaggio figurativo ed espressivo, la volontà di parlarti anche con simboli ma con la semplicità delle sue opere che sono veri racconti.
Busto Arsizio, 16 dicembre 2008
Paolo Torresan
Critico d’arte
Mi ha colpito lo stupore quasi infantile, la semplicità e genuinità delle immagini, la complessità e rifusione di colori e di materia.
Da lì son partito per seguire i viaggi di Milo: reali nei luoghi, fantastici nei racconti …
E rivivi sempre stimolato dal “fantastico colorismo” ambienti nostrani ma anche terre lontane (l’America del Sud, l’Africa, …): li rileggi nei volti, li rispecchi negli occhi, li sfumi nei paesaggi e nelle composizioni floreali.
Ma non è solo “descrittiva” la sua visione del mondo e della vita; è invece interpretata con l’entusiasmo e la curiosità di un “bambino” ma con la razionalità e lo spirito critico di chi la vita l’ha analizzata attraverso le più vaste esperienze.
Così le farfalle simboleggiano la trasformazione, la metamorfosi nei suoi più vasti aspetti; le maschere sono la mimesi, l’adattamento alle più varie situazioni, la necessità alla sopravvivenza; i fiori e i cieli sono tutti da ripensare e scoprire …
Giustamente difficili da inquadrare (sarebbe solo un “limitarla”), la personalità di Milo è meglio accoglierla così com’è: la potente forza fantastica, la profusione del colore, la forza del linguaggio figurativo ed espressivo, la volontà di parlarti anche con simboli ma con la semplicità delle sue opere che sono veri racconti.
Busto Arsizio, 16 dicembre 2008
Paolo Torresan
Critico d’arte
16
dicembre 2008
Milo Fazio
Dal 16 dicembre 2008 al 18 gennaio 2009
arte contemporanea
Location
COLOMBO CAFFE’
Busto Arsizio, Via Milano, 2, (Varese)
Busto Arsizio, Via Milano, 2, (Varese)
Autore