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Mimmo di Cesare – I.sole gioielli-scultura e appunti
La Galleria MiES, continuando nell’impegno di promozione e di offerta di avvenimenti culturali rilevanti, è lieta di proporre alla città di Modena, e non solo ad essa, la mostra dedicata a Mimmo di Cesare, noto scultore e orafo. Opere dal 1960 al 2010.
Comunicato stampa
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La Galleria MiES, continuando nell’impegno di promozione e di offerta di avvenimenti culturali rilevanti, è lieta di proporre alla città di Modena, e non solo ad essa, la mostra dedicata a Mimmo di Cesare, noto scultore e orafo, dal titolo:
“I.SOLE, gioielli – scultura e appunti”. A cura di: Roberta Magnoni e Marco Nardini con Alessandra Quattordio. Volume in mostra:” MATERIA LUCE / Paesaggi memoriali”, Bagheria: E.M.Falcone, 2009.
Un appuntamento nel segno della continuità, successivo alla mostra del gennaio scorso, dove erano stati presentati alcuni interpreti fondamentali nel dibattito interno alle arti applicate ed industriali a partire dal 1973 fino al 2010.1)
Ancora una volta, ora grazie alla disponibilità e alla sensibilità del Dirigente Scolastico dell’Istituto d’Arte A.Venturi di Modena e dei suoi collaboratori, si è reso possibile rendere più saldo non solo il rapporto culturale tra ambiti e discipline anche diverse.
In particolare quello tra una attenta e prestigiosa istituzione cittadina dell’arte ed autorevoli rappresentanti della scena artistica contemporanea, con particolare riferimento al mondo del design e dell’arte applicata, più in generale al gioiello di ricerca nel contemporaneo, temi che possono costituire spunti di riflessione per i visitatori della mostra.
Un appuntamento i cui temi troveranno approfondimento in forma di conversazione, oltre i confini della sede che ospita l’esposizione, presso la sede dell’Istituto d’Arte A.Venturi di Modena, con l’appuntamento della mattina : CONVERSAZIONE con Mimmo di Cesare.
L’occasione è motivo di grande interesse per la presenza dell’autore Mimmo di Cesare e di Aldo Colonetti, Direttore della rivista Ottagono oltre che Direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Design.
Saranno presenti inoltre: il noto fotografo siciliano Giovanni Battista Maria Falcone e Alessandra Quattordio giornalista e storica del gioiello, affiancati da autorevoli rappresentanti del mondo culturale italiano.
Nel presentare l’opera di Mimmo di Cesare scultore e orafo, in procinto di essere esposta alla galleria MiES di Modena si rende necessaria una breve premessa sull’opera di Mimmo di Cesare, recentemente pubblicata in : “MATERIA LUCE Paesaggi memoriali”, Bagheria: E.M.Falcone. 2009. Volume che è motivo di orgoglio presentare presso le librerie, La FELTRINELLI di Modena, in occasione della mostra ora a Modena.
Il volume, contiene un passaggio autorevole e significativo di Vittorio Fagone, egli con grande semplicità, definisce i contorni dell’opera di questo protagonista degli ultimi 50 anni della scena del fare arte in Italia, “L’evidenza della scultura di Mimmo di Cesare è clamorosa e solare: i metalli e le pietre bilanciandosi compongono volumetrie riconoscibili e ambigue topologie virtuali e insieme concrete. Il tempo che attraversa queste opere non degrada in alcun momento l’energia che esprimono e tendono a comunicare.” . 2)
Alda merini scriveva che:”Il Sud nutre figure eccezionali”3), cosi è per Mimmo di Cesare e per Giovanni B.Maria Falcone, straordinario interprete fotografico delle opere di Di Cesare e dei “paesaggi memoriali” che nell’opera MATERIA LUCE, anticipano i temi sviluppati nella mostra di Modena.
I.Sole in fondo siamo noi, come nel mare anche noi sparsi tra le città siamo Isole o Soli.
Questa riflessione porta con sé un universo “vitalmente mobile” 2), definendo l’ambito e la norma visiva entro cui si muove la ricerca orafa dell’autore. I gioielli appaiono con una connotazione fortemente segnica o definiti da un “geometrismo segnaletico” 1), come recentemente definito da Enrico Crispolti, monili - monoliti - soli (e solitari), quindi simbolica.
<
Ecco che nasce la forma archetipo “solare” aperta, solcata da forti segni che convergono in un grande e deciso “triangolo” figura geometrica elementare basilare nel mio linguaggio scultoreo e orafo ripetuta quasi all’ossessione.I gioielli sono la mia storia nient’altro”.>> 2)
Non è un caso che all’opera di Mimmo di Cesare si siano affacciati con grande curiosità personalità del calibro di Gillo Dorfles,il più importante critico e teorico delle arti,non solo in Italia, egli ci ha insegnato che le “oscillazioni del gusto” stanno a fondamento del fare arte,a condizione che le tecniche siano espressione di un’idea ,di un progetto.4)
In Mimmo di Cesare il segno geometrico diviene quindi espressione progettuale che si rappresenta in forma di gioiello. Come afferma lo stesso Dorfles: “Non basta essere scultori – anche ottimi – per poter realizzare del bei gioielli. Contrariamente a quanto molti – pittori, grafici, architetti – credono, la tecnica dell’orafo è sempre un’arte a sé stante. Orafi dunque si nasce e solo raramente si diventa. Mimmo di Cesare - anche se, in un secondo tempo è diventato un noto scultore – è certamente tra i non molti che sono “nati” a quest’arte antichissima e sempre attuale…”.
Aspetto non trascurabile, infine, l'immagine del gioiello percepita attraverso la lettura che l'obbiettivo fotografico opera con successo nel momento in cui coglie con autenticità le qualità peculiari dell'"oggetto-gioiello", esaltandone il senso plastico e la capacità di legarsi al corpo in un rapporto di espressiva complicità.
Come nel caso delle fotografie con cui Giovanni B.Maria Falcone ritrae, e interpreta, oggi i pezzi di Mimmo di Cesare, facendone scaturire l'essenza poetica.
O con cui Ugo Mulas e Ferdinando Scianna ieri - dagli anni '60 in poi - ne hanno immortalato il glamour e l'intensità mediterranea.
Nota dei curatori, Aprile 2010.
1) Fibulae/spille 1973,2009,20… dalle Triennali milanesi al contemporaneo,
Galleria Mies, Modena 30.01/07.03/2010
2) Vittorio Fagone in “Giovanni M.F. Fotografa l’opera scultrorea e orafa di Mimmo di Cesare”, Materia Luce: Paesaggi memoriali / Mimmo di Cesare, Giovanni B.Maria Falcone – Bagheria: E.M.Falcone, 2009.
3) Alda Merini in “Il sud e la fotografia”, The Waste Land e il Sole di Sicilia, Giovanni B.M. Falcone – Bagheria: E.M.Falcone, 2009.
4) Aldo Colonetti in “la Fibula non è solo un gioiello è una architettura” Fibulae/spille 1973,2009,20… Edizioni Artestampa, Modena 2010
“I.SOLE, gioielli – scultura e appunti”. A cura di: Roberta Magnoni e Marco Nardini con Alessandra Quattordio. Volume in mostra:” MATERIA LUCE / Paesaggi memoriali”, Bagheria: E.M.Falcone, 2009.
Un appuntamento nel segno della continuità, successivo alla mostra del gennaio scorso, dove erano stati presentati alcuni interpreti fondamentali nel dibattito interno alle arti applicate ed industriali a partire dal 1973 fino al 2010.1)
Ancora una volta, ora grazie alla disponibilità e alla sensibilità del Dirigente Scolastico dell’Istituto d’Arte A.Venturi di Modena e dei suoi collaboratori, si è reso possibile rendere più saldo non solo il rapporto culturale tra ambiti e discipline anche diverse.
In particolare quello tra una attenta e prestigiosa istituzione cittadina dell’arte ed autorevoli rappresentanti della scena artistica contemporanea, con particolare riferimento al mondo del design e dell’arte applicata, più in generale al gioiello di ricerca nel contemporaneo, temi che possono costituire spunti di riflessione per i visitatori della mostra.
Un appuntamento i cui temi troveranno approfondimento in forma di conversazione, oltre i confini della sede che ospita l’esposizione, presso la sede dell’Istituto d’Arte A.Venturi di Modena, con l’appuntamento della mattina : CONVERSAZIONE con Mimmo di Cesare.
L’occasione è motivo di grande interesse per la presenza dell’autore Mimmo di Cesare e di Aldo Colonetti, Direttore della rivista Ottagono oltre che Direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Design.
Saranno presenti inoltre: il noto fotografo siciliano Giovanni Battista Maria Falcone e Alessandra Quattordio giornalista e storica del gioiello, affiancati da autorevoli rappresentanti del mondo culturale italiano.
Nel presentare l’opera di Mimmo di Cesare scultore e orafo, in procinto di essere esposta alla galleria MiES di Modena si rende necessaria una breve premessa sull’opera di Mimmo di Cesare, recentemente pubblicata in : “MATERIA LUCE Paesaggi memoriali”, Bagheria: E.M.Falcone. 2009. Volume che è motivo di orgoglio presentare presso le librerie, La FELTRINELLI di Modena, in occasione della mostra ora a Modena.
Il volume, contiene un passaggio autorevole e significativo di Vittorio Fagone, egli con grande semplicità, definisce i contorni dell’opera di questo protagonista degli ultimi 50 anni della scena del fare arte in Italia, “L’evidenza della scultura di Mimmo di Cesare è clamorosa e solare: i metalli e le pietre bilanciandosi compongono volumetrie riconoscibili e ambigue topologie virtuali e insieme concrete. Il tempo che attraversa queste opere non degrada in alcun momento l’energia che esprimono e tendono a comunicare.” . 2)
Alda merini scriveva che:”Il Sud nutre figure eccezionali”3), cosi è per Mimmo di Cesare e per Giovanni B.Maria Falcone, straordinario interprete fotografico delle opere di Di Cesare e dei “paesaggi memoriali” che nell’opera MATERIA LUCE, anticipano i temi sviluppati nella mostra di Modena.
I.Sole in fondo siamo noi, come nel mare anche noi sparsi tra le città siamo Isole o Soli.
Questa riflessione porta con sé un universo “vitalmente mobile” 2), definendo l’ambito e la norma visiva entro cui si muove la ricerca orafa dell’autore. I gioielli appaiono con una connotazione fortemente segnica o definiti da un “geometrismo segnaletico” 1), come recentemente definito da Enrico Crispolti, monili - monoliti - soli (e solitari), quindi simbolica.
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Non è un caso che all’opera di Mimmo di Cesare si siano affacciati con grande curiosità personalità del calibro di Gillo Dorfles,il più importante critico e teorico delle arti,non solo in Italia, egli ci ha insegnato che le “oscillazioni del gusto” stanno a fondamento del fare arte,a condizione che le tecniche siano espressione di un’idea ,di un progetto.4)
In Mimmo di Cesare il segno geometrico diviene quindi espressione progettuale che si rappresenta in forma di gioiello. Come afferma lo stesso Dorfles: “Non basta essere scultori – anche ottimi – per poter realizzare del bei gioielli. Contrariamente a quanto molti – pittori, grafici, architetti – credono, la tecnica dell’orafo è sempre un’arte a sé stante. Orafi dunque si nasce e solo raramente si diventa. Mimmo di Cesare - anche se, in un secondo tempo è diventato un noto scultore – è certamente tra i non molti che sono “nati” a quest’arte antichissima e sempre attuale…”.
Aspetto non trascurabile, infine, l'immagine del gioiello percepita attraverso la lettura che l'obbiettivo fotografico opera con successo nel momento in cui coglie con autenticità le qualità peculiari dell'"oggetto-gioiello", esaltandone il senso plastico e la capacità di legarsi al corpo in un rapporto di espressiva complicità.
Come nel caso delle fotografie con cui Giovanni B.Maria Falcone ritrae, e interpreta, oggi i pezzi di Mimmo di Cesare, facendone scaturire l'essenza poetica.
O con cui Ugo Mulas e Ferdinando Scianna ieri - dagli anni '60 in poi - ne hanno immortalato il glamour e l'intensità mediterranea.
Nota dei curatori, Aprile 2010.
1) Fibulae/spille 1973,2009,20… dalle Triennali milanesi al contemporaneo,
Galleria Mies, Modena 30.01/07.03/2010
2) Vittorio Fagone in “Giovanni M.F. Fotografa l’opera scultrorea e orafa di Mimmo di Cesare”, Materia Luce: Paesaggi memoriali / Mimmo di Cesare, Giovanni B.Maria Falcone – Bagheria: E.M.Falcone, 2009.
3) Alda Merini in “Il sud e la fotografia”, The Waste Land e il Sole di Sicilia, Giovanni B.M. Falcone – Bagheria: E.M.Falcone, 2009.
4) Aldo Colonetti in “la Fibula non è solo un gioiello è una architettura” Fibulae/spille 1973,2009,20… Edizioni Artestampa, Modena 2010
05
maggio 2010
Mimmo di Cesare – I.sole gioielli-scultura e appunti
Dal 05 maggio al 20 giugno 2010
arte contemporanea
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
GALLERIA MIES
Modena, Piazzetta Dei Servi, 44/a, (Modena)
Modena, Piazzetta Dei Servi, 44/a, (Modena)
Orario di apertura
lun.-merc.-ven.-sab.10-13 e 16-19
dom. su appuntamento
Vernissage
5 Maggio 2010, ore 18,30
Autore
Curatore