Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Mimmo Paladino
Un unico evento, declinato in due sedi, che racconta, attraverso più di venti dipinti e sculture insieme ad alcune celebri installazioni, la genesi e i passaggi più significativi della vicenda creativa di uno tra i più importanti artisti italiani contemporanei. Il percorso espositivo, ordinato in sette sezioni tematiche, prende avvio da Milano, dove sono raccolti i lavori iniziatici di un giovane Paladino che negli anni settanta si rivolge alla pittura per definire la propria identità. Quindi, a Pero, nella più grande delle sei sale, viene ricostruita, per la prima volta dopo 28 anni, la grande installazione presentata alla Biennale di Venezia del 1988
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 12 maggio all’8 ottobre 2016, la Galleria Christian Stein, nei suoi due spazi di Milano (corso Monforte) e Pero (via V. Monti) ospita un’ampia retrospettiva di Mimmo Paladino (Paduli, 1948), curata da Eduardo Cicelyn.
Un unico evento, declinato in due sedi, che racconta, attraverso più di venti dipinti e sculture insieme ad alcune celebri installazioni, la genesi e i passaggi più significativi della vicenda creativa di uno tra i più importanti artisti italiani contemporanei.
Il percorso espositivo, ordinato in sette sezioni tematiche, prende avvio da Milano, dove sono raccolti i lavori iniziatici di un giovane Paladino che negli anni settanta si rivolge alla pittura per definire la propria identità.
Quindi, a Pero, nella più grande delle sei sale, viene ricostruita, per la prima volta dopo 28 anni, la grande installazione presentata alla Biennale di Venezia del 1988. È l’opera che diventa il fulcro attorno al quale ruota l’avventura di un artista ormai maturo e consapevole di sé. È proprio in questa occasione che Paladino dimostra di aver saputo rielaborare ed estendere, oltrepassando la superficie delle pareti, il suo lavoro con il segno, il colore e i materiali più vari.
La rassegna ripercorre alcune delle tematiche tipiche della cifra espressiva dell’artista campano, dalle geometrie che analizzano lo spazio e lo ridisegnano, alla scultura che è riflessione sugli elementi archetipici di forma e volume, fino alla sala dei grandi quadri dai colori primari, gialli, rossi, bianchi e neri.
La sala dell'oro, uno degli elementi fondanti del linguaggio di Paladino, tra la luce gialla e i timbri del nero e del bianco che ne punteggiano la superficie, fa da controcanto luminoso alla grande opera dei legni bruciati tra arti spezzati e figure nere consumate dal fuoco.
L'opera di Paladino si manifesta in tutta la sua complessità, svelando la formazione concettuale e analitica, dato imprescindibile di un lavoro pittorico mai casuale, che spazia fra le istanze della tradizione e quelle dell’avanguardia e attinge da culture arcaiche ed extraeuropee.
Le immagini salienti della carriera di Paladino rivelano come molte sue opere, già dai primi quadri attraversati da rami e legni oppure affiancati da elementi tridimensionali, si presentino come vere e proprie installazioni.
Tutto ciò rivela quanto i suoi soggetti non siano mai semplicemente figurativi. Le immagini, infatti, spesso scaturiscono dalla stratificazione di segni e materie, che creano grovigli e frammenti, dichiarando, nascondendo, o solo alludendo, un significato.
Nei suoi lavori si legge l’affiorare di una cultura arcaica e mediterranea, al punto che il linguaggio dell’arte e la pratica d’artista con Paladino sembrano essere qualcosa di magico o di sciamanico, il luogo di un rito o di una tragedia. Le sue opere, pur essendo figurative e simboliche, evocano significati e contenuti senza mai svelarne l’origine, ma solo esprimendone l’ombra, la maschera o la traccia archetipica.
Milano, aprile 2016
MIMMO PALADINO
Galleria Christian Stein, Milano (corso Monforte, 23) e Pero (MI) (via Vincenzo Monti, 46)
12 maggio - 8 ottobre 2016
Orari:
Milano, dal martedì al venerdì: dalle 10.00 alle 13.00; dalle 14.00 alle 19.00;
sabato: dalle 10.00 alle 13.00; dalle 15.00 alle 19.00
Pero (MI), dal martedì al sabato, dalle 12.00 alle 19.00
Informazioni:
Milano: Tel. 02 76393301; info@galleriachristianstein.com
Pero (MI): Tel. 02 38100316; info@galleriachristianstein.com
Ufficio stampa
CLP Relazioni Pubbliche
Anna Defrancesco, tel. 02 36 755 700
anna.defrancesco@clponline.it
Un unico evento, declinato in due sedi, che racconta, attraverso più di venti dipinti e sculture insieme ad alcune celebri installazioni, la genesi e i passaggi più significativi della vicenda creativa di uno tra i più importanti artisti italiani contemporanei.
Il percorso espositivo, ordinato in sette sezioni tematiche, prende avvio da Milano, dove sono raccolti i lavori iniziatici di un giovane Paladino che negli anni settanta si rivolge alla pittura per definire la propria identità.
Quindi, a Pero, nella più grande delle sei sale, viene ricostruita, per la prima volta dopo 28 anni, la grande installazione presentata alla Biennale di Venezia del 1988. È l’opera che diventa il fulcro attorno al quale ruota l’avventura di un artista ormai maturo e consapevole di sé. È proprio in questa occasione che Paladino dimostra di aver saputo rielaborare ed estendere, oltrepassando la superficie delle pareti, il suo lavoro con il segno, il colore e i materiali più vari.
La rassegna ripercorre alcune delle tematiche tipiche della cifra espressiva dell’artista campano, dalle geometrie che analizzano lo spazio e lo ridisegnano, alla scultura che è riflessione sugli elementi archetipici di forma e volume, fino alla sala dei grandi quadri dai colori primari, gialli, rossi, bianchi e neri.
La sala dell'oro, uno degli elementi fondanti del linguaggio di Paladino, tra la luce gialla e i timbri del nero e del bianco che ne punteggiano la superficie, fa da controcanto luminoso alla grande opera dei legni bruciati tra arti spezzati e figure nere consumate dal fuoco.
L'opera di Paladino si manifesta in tutta la sua complessità, svelando la formazione concettuale e analitica, dato imprescindibile di un lavoro pittorico mai casuale, che spazia fra le istanze della tradizione e quelle dell’avanguardia e attinge da culture arcaiche ed extraeuropee.
Le immagini salienti della carriera di Paladino rivelano come molte sue opere, già dai primi quadri attraversati da rami e legni oppure affiancati da elementi tridimensionali, si presentino come vere e proprie installazioni.
Tutto ciò rivela quanto i suoi soggetti non siano mai semplicemente figurativi. Le immagini, infatti, spesso scaturiscono dalla stratificazione di segni e materie, che creano grovigli e frammenti, dichiarando, nascondendo, o solo alludendo, un significato.
Nei suoi lavori si legge l’affiorare di una cultura arcaica e mediterranea, al punto che il linguaggio dell’arte e la pratica d’artista con Paladino sembrano essere qualcosa di magico o di sciamanico, il luogo di un rito o di una tragedia. Le sue opere, pur essendo figurative e simboliche, evocano significati e contenuti senza mai svelarne l’origine, ma solo esprimendone l’ombra, la maschera o la traccia archetipica.
Milano, aprile 2016
MIMMO PALADINO
Galleria Christian Stein, Milano (corso Monforte, 23) e Pero (MI) (via Vincenzo Monti, 46)
12 maggio - 8 ottobre 2016
Orari:
Milano, dal martedì al venerdì: dalle 10.00 alle 13.00; dalle 14.00 alle 19.00;
sabato: dalle 10.00 alle 13.00; dalle 15.00 alle 19.00
Pero (MI), dal martedì al sabato, dalle 12.00 alle 19.00
Informazioni:
Milano: Tel. 02 76393301; info@galleriachristianstein.com
Pero (MI): Tel. 02 38100316; info@galleriachristianstein.com
Ufficio stampa
CLP Relazioni Pubbliche
Anna Defrancesco, tel. 02 36 755 700
anna.defrancesco@clponline.it
12
maggio 2016
Mimmo Paladino
Dal 12 maggio all'otto ottobre 2016
arte contemporanea
Location
CHRISTIAN STEIN
Milano, Corso Monforte, 23, (Milano)
Milano, Corso Monforte, 23, (Milano)
Orario di apertura
Milano, dal martedì al venerdì: dalle 10.00 alle 13.00; dalle 14.00 alle 19.00;
sabato: dalle 10.00 alle 13.00; dalle 15.00 alle 19.00
Pero (MI), dal martedì al sabato, dalle 12.00 alle 19.00
Vernissage
12 Maggio 2016, Dalle 16.00 alle 20.00: PERO (Via V. Monti 46)
Dalle 19 alle 21.00: MILANO (corso Monforte 23)
Ufficio stampa
CLP
Autore
Curatore