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Mimmo Paladino. Artista eclettico
Una cinquantina di opere dell’artista campano che ne mettono in luce una libertà espressiva e sperimentale inesauribile. L’esposizione propone una panoramica nella quale è facile riconoscere la sua cifra espressiva più caratteristica, densa di simbolismo e mistero.
Comunicato stampa
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La mostra dal titolo “Mimmo Paladino, artista eclettico” presenta una cinquantina di opere dell’artista campano che ne mettono in luce una libertà espressiva e sperimentale inesauribile.
Protagonista del movimento della Transavanguardia, la cui estetica si basa sul ritorno alla pittura figurativa si pone in antitesi con le varie correnti concettuali sviluppatesi negli anni '70.
L’esposizione propone una panoramica del lavoro di Paladino nella quale è facile riconoscere la sua cifra espressiva più caratteristica, densa di simbolismo e mistero. L’alfabeto cui Mimmo Paladino ricorre, si basa sulla cultura arcaica e mediterranea che fonda le proprie radici figurative nell’arte italiana del Quattrocento e del Cinquecento, da Paolo Uccello, a Piero della Francesca a Leonardo da Vinci, e quelle filosofiche nel neoplatonismo rinascimentale.
L'opera di Paladino si manifesta in tutta la sua complessità, svelando la formazione concettuale e analitica, dato imprescindibile di un lavoro pittorico mai casuale, che spazia fra le istanze della tradizione e quelle dell’avanguardia e attinge da culture extraeuropee.
Artista eclettico, Mimmo Paladino si è confrontato sia con il piccolo formato della tela che con le grandi dimensioni delle installazioni, fino a elaborare un linguaggio in cui fonde elementi derivanti da tempi e spazi diversi fra loro, dall'arte egizia, etrusca o paleocristiana e in cui sperimenta diversi materiali e tecniche
Il rapporto di Mimmo Paladino con l’opera grafica è davvero intrigante, come da sempre nella storia dell’arte lo è il rapporto tra la parola e l’immagine: una relazione verso la quale Paladino, artista poliedrico, ha mostrato negli anni un’attrazione del tutto particolare grazie anche alla sua formazione, nutrita sia d’arte figurativa che letteraria.
Le sperimentazioni e le invenzioni che egli attua nell’opera grafica, seguendo non tanto le “regole dell’incisione” quanto il suo arbitrio fantastico e visionario, così come le collaborazioni con poeti e scrittori per la realizzazione di tanti preziosi libri d’arte, attraversano più di trent’anni della sua attività, con atteggiamenti ideativi e realizzativi che sembrano mutare dinanzi a ciascun procedimento tecnico utilizzato: dall’acquaforte all’acquatinta, dalla xilografia alla serigrafia, dalla litografia alla puntasecca.
Le opere selezionate mettono in luce quanto sia congeniale all’artista campano questo mezzo espressivo per una “completa e approfondita manifestazione del suo particolare e segreto mondo immaginativo”.
Protagonista del movimento della Transavanguardia, la cui estetica si basa sul ritorno alla pittura figurativa si pone in antitesi con le varie correnti concettuali sviluppatesi negli anni '70.
L’esposizione propone una panoramica del lavoro di Paladino nella quale è facile riconoscere la sua cifra espressiva più caratteristica, densa di simbolismo e mistero. L’alfabeto cui Mimmo Paladino ricorre, si basa sulla cultura arcaica e mediterranea che fonda le proprie radici figurative nell’arte italiana del Quattrocento e del Cinquecento, da Paolo Uccello, a Piero della Francesca a Leonardo da Vinci, e quelle filosofiche nel neoplatonismo rinascimentale.
L'opera di Paladino si manifesta in tutta la sua complessità, svelando la formazione concettuale e analitica, dato imprescindibile di un lavoro pittorico mai casuale, che spazia fra le istanze della tradizione e quelle dell’avanguardia e attinge da culture extraeuropee.
Artista eclettico, Mimmo Paladino si è confrontato sia con il piccolo formato della tela che con le grandi dimensioni delle installazioni, fino a elaborare un linguaggio in cui fonde elementi derivanti da tempi e spazi diversi fra loro, dall'arte egizia, etrusca o paleocristiana e in cui sperimenta diversi materiali e tecniche
Il rapporto di Mimmo Paladino con l’opera grafica è davvero intrigante, come da sempre nella storia dell’arte lo è il rapporto tra la parola e l’immagine: una relazione verso la quale Paladino, artista poliedrico, ha mostrato negli anni un’attrazione del tutto particolare grazie anche alla sua formazione, nutrita sia d’arte figurativa che letteraria.
Le sperimentazioni e le invenzioni che egli attua nell’opera grafica, seguendo non tanto le “regole dell’incisione” quanto il suo arbitrio fantastico e visionario, così come le collaborazioni con poeti e scrittori per la realizzazione di tanti preziosi libri d’arte, attraversano più di trent’anni della sua attività, con atteggiamenti ideativi e realizzativi che sembrano mutare dinanzi a ciascun procedimento tecnico utilizzato: dall’acquaforte all’acquatinta, dalla xilografia alla serigrafia, dalla litografia alla puntasecca.
Le opere selezionate mettono in luce quanto sia congeniale all’artista campano questo mezzo espressivo per una “completa e approfondita manifestazione del suo particolare e segreto mondo immaginativo”.
19
giugno 2021
Mimmo Paladino. Artista eclettico
Dal 19 giugno al primo agosto 2021
arte contemporanea
arte moderna
arte moderna
Location
GALLERIA CIVICA GIAN BATTISTA BOSIO – PALAZZO TODESCHINI
Desenzano Del Garda, Piazza Malvezzi, 38, (Brescia)
Desenzano Del Garda, Piazza Malvezzi, 38, (Brescia)
Orario di apertura
10.30 - 20.00
Sito web
Autore
Curatore
Produzione organizzazione