Dall’incontro tra l’artista e Rabanus Maurus (avvenuto per il tramite della più antica versione illustrata del volume, quella realizzata nei primi anni del Mille nell’Abbazia di Montecassino) è maturata una cartella con otto grandi opere grafiche, complesse dal punto di vista ideativo e compositivo e dalle qualità formali e tecniche straordinarie.
Delle otto opere sono state realizzate tre serie di serigrafie, giocate sul variare dei colori e quindi delle suggestioni, tutte proposte all’interno della mostra.
“Paladino – ha scritto a proposito di esse Enzo di Martino – ha posto su alcune pagine le sue teste enigmatiche, a fianco di un fantasioso bestiario ha disegnato con colori vivaci ed un segno espressivo i suoi arcaici cavalli, in altri casi ha delineato oggetti di sapore rituale e sacrale, ha inserito una figura contornata di lettere al centro di una spirale fatta di spine, mentre al mezzo di una pagina ha dipinto una figura rossa che evoca il sangue e la violenza, anche il martirio, ed in altre ancora ha ideato immagini misteriose, forse deliberatamente indecifrabili”

La rassegna, oltre a questi lavori, presenta una serie di altre grafiche realizzate dal maestro a partire dal 1982, documentando per esempi questo versante della sua affascinante vicenda creativa.