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Mimmo Rotella – Ieri, oggi, domani. Opere dal 1955 al 2005
La nuova mostra milanese di Mimmo Rotella, a poco meno di due anni dalla scomparsa, rivela la freschezza e la fecondità del grande artista calabrese soprattutto nell’ultimo periodo.
Comunicato stampa
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La nuova mostra milanese di Mimmo Rotella, a poco meno di due anni dalla scomparsa, rivela la freschezza e la fecondità del grande artista calabrese soprattutto nell’ultimo periodo. Le opere realizzate negli anni 2000, messe a confronto con i primissimi lavori di metà anni ‘50, antecedenti ai “décollage” e all’adesione al Nouveau Réalisme, appaiono altrettanto sorprendenti e vitali. Segno che, talvolta, l’anagrafe mente e che l’arte continua a essere specchio della voglia di vivere.
Mimmo Rotella, nato a Catanzaro nel 1918, è tra gli artisti italiani più originali che hanno rivoluzionato i linguaggi espressivi del dopoguerra. Nel corso della sua carriera ha condotto ricerche e sperimentazioni in vari ambiti, dalla fotografia, alla poesia fonetica, dagli assemblages di oggetti eterogenei alla musica. Nella propria biografia, “Autorotella”, si propone come un moderno dandy, che fa dell’arte uno stile di vita.
L’intuizione che lo ha reso famoso, il décollage, risale agli anni ‘50. Passeggiando per le strade di Roma, Rotella non può fare a meno di notare i numerosi manifesti pubblicitari che rapidamente stavano conquistando gli spazi abitati cambiando radicalmente il paesaggio urbano. Inizia così a strappare dai muri la crosta indurita dei cartelloni sovrapposti e a lacerarli. Successivamente con i doppi décollages Rotella trafuga i manifesti e li strappa in laboratorio dopo averli incollati sulla tela. Nel 1960 scrive: “ Io incollo i manifesti, poi li strappo: nascono forme nuove, imprevedibili. Ho abbandonato la pittura da cavalletto per questa protesta. Se avessi la forza di Sansone incollerei Piazza di Spagna con certe sue tinte autunnali, morbide e tenere, sui piazzali rossi al tramonto del Gianicolo”.
Sempre nel 1960 l’artista calabrese prende parte al Nouveau Réalisme, movimento artistico europeo contemporaneo alla Pop Art americana fondato da Pierre Restany, al quale aderiscono, tra gli altri, anche Arman, Christo, César e Klein.
Nel 1963 elabora le prime opere di Mec Art (arte meccanica) stampando immagini fotografiche su tela emulsionata, mentre tra il 1967 e il 1973 realizza gli Art Typo, stampe riprodotte sulla tela o su rigidi supporti di plastica usando strumenti tipografici. Degli anni ‘80 è la serie “Blank”, dove ricopre i manifesti con fogli bianchi o comunque monocromi, esattamente come avviene per la pubblicità scaduta. Datano invece alla fine degli anni ‘80 le sovrapitture: slogan, brevi frasi e motti anonimi ispirati al graffittismo dipinti direttamente sui cartelloni strappati e applicati alla tela.
Nota la passione di Mimmo Rotella per il cinema, celeberrimi gli omaggi alle icone hollywoodiane e di Cinecittà, da Marylin Monroe a Sofia Loren, da Marlene Dietrich a Moana Pozzi. In particolare, le ultime opere, alcune delle quale inedite, presentate da JZ Art Trading, sono dedicate alle pellicole della stagione cinematografica in corso, segno dell’inesausta curiosità di Rotella per tutto ciò che di nuovo gli appariva sotto gli occhi.
Una quarantina i lavori esposti, in un itinerario che dura esattamente mezzo secolo, dai primi “retro d’affiche” del 1955 agli ultimi grandi manifesti, realizzati poco prima della morte, avvenuta l’8 gennaio 2006 a Milano.
La mostra, realizzata in collaborazione con la Fondazione Mimmo Rotella, sarà successivamente allestita al Palazzo della Penna, Perugia, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Perugia, dal 15 marzo al 4 maggio 2008
Il catalogo, in italiano, francese e inglese é pubblicato da Prearo Editore, contiene testi di Piero Mascitti, direttore della Fondazione Mimmo Rotella, di Jonathan Zebina e di Luca Beatrice .
Mimmo Rotella, nato a Catanzaro nel 1918, è tra gli artisti italiani più originali che hanno rivoluzionato i linguaggi espressivi del dopoguerra. Nel corso della sua carriera ha condotto ricerche e sperimentazioni in vari ambiti, dalla fotografia, alla poesia fonetica, dagli assemblages di oggetti eterogenei alla musica. Nella propria biografia, “Autorotella”, si propone come un moderno dandy, che fa dell’arte uno stile di vita.
L’intuizione che lo ha reso famoso, il décollage, risale agli anni ‘50. Passeggiando per le strade di Roma, Rotella non può fare a meno di notare i numerosi manifesti pubblicitari che rapidamente stavano conquistando gli spazi abitati cambiando radicalmente il paesaggio urbano. Inizia così a strappare dai muri la crosta indurita dei cartelloni sovrapposti e a lacerarli. Successivamente con i doppi décollages Rotella trafuga i manifesti e li strappa in laboratorio dopo averli incollati sulla tela. Nel 1960 scrive: “ Io incollo i manifesti, poi li strappo: nascono forme nuove, imprevedibili. Ho abbandonato la pittura da cavalletto per questa protesta. Se avessi la forza di Sansone incollerei Piazza di Spagna con certe sue tinte autunnali, morbide e tenere, sui piazzali rossi al tramonto del Gianicolo”.
Sempre nel 1960 l’artista calabrese prende parte al Nouveau Réalisme, movimento artistico europeo contemporaneo alla Pop Art americana fondato da Pierre Restany, al quale aderiscono, tra gli altri, anche Arman, Christo, César e Klein.
Nel 1963 elabora le prime opere di Mec Art (arte meccanica) stampando immagini fotografiche su tela emulsionata, mentre tra il 1967 e il 1973 realizza gli Art Typo, stampe riprodotte sulla tela o su rigidi supporti di plastica usando strumenti tipografici. Degli anni ‘80 è la serie “Blank”, dove ricopre i manifesti con fogli bianchi o comunque monocromi, esattamente come avviene per la pubblicità scaduta. Datano invece alla fine degli anni ‘80 le sovrapitture: slogan, brevi frasi e motti anonimi ispirati al graffittismo dipinti direttamente sui cartelloni strappati e applicati alla tela.
Nota la passione di Mimmo Rotella per il cinema, celeberrimi gli omaggi alle icone hollywoodiane e di Cinecittà, da Marylin Monroe a Sofia Loren, da Marlene Dietrich a Moana Pozzi. In particolare, le ultime opere, alcune delle quale inedite, presentate da JZ Art Trading, sono dedicate alle pellicole della stagione cinematografica in corso, segno dell’inesausta curiosità di Rotella per tutto ciò che di nuovo gli appariva sotto gli occhi.
Una quarantina i lavori esposti, in un itinerario che dura esattamente mezzo secolo, dai primi “retro d’affiche” del 1955 agli ultimi grandi manifesti, realizzati poco prima della morte, avvenuta l’8 gennaio 2006 a Milano.
La mostra, realizzata in collaborazione con la Fondazione Mimmo Rotella, sarà successivamente allestita al Palazzo della Penna, Perugia, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Perugia, dal 15 marzo al 4 maggio 2008
Il catalogo, in italiano, francese e inglese é pubblicato da Prearo Editore, contiene testi di Piero Mascitti, direttore della Fondazione Mimmo Rotella, di Jonathan Zebina e di Luca Beatrice .
08
novembre 2007
Mimmo Rotella – Ieri, oggi, domani. Opere dal 1955 al 2005
Dall'otto novembre 2007 all'otto gennaio 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA JZ ART TRADING
Milano, Via Fiori Chiari, 16, (Milano)
Milano, Via Fiori Chiari, 16, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì pomeriggio a sabato 10 – 13 / 14 – 19 domenica chiuso
Vernissage
8 Novembre 2007, ore 18
Editore
PREARO
Ufficio stampa
CRISTINA PARISET
Autore
Curatore