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Mino Maccari – Mino Maccari e l’illustrazione letteraria (1928-1989)
Si tratta della prima mostra monografica in assoluto nella quale viene presentata un’ampia selezione di illustrazioni e bozzetti preparatori, quasi tutti inediti, ma anche fotografie e stralci di corrispondenze che documentano la straordinaria qualità del lavoro compiuto da Maccari anche in questo campo.
Comunicato stampa
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“Mino Maccari e l’illustrazione letteraria (1928-1989)” è la mostra che aprirà i battenti il prossimo 12 giugno nel Palazzo dei Priori e nel Museo civico e diocesano d’arte sacra, di Colle di Val d'Elsa e che sarà visitabile fino al 25 luglio .
L’esposizione, con cui la città di adozione dell'artista, nato a Siena e scomparso a Roma nel 1989 all'età di 91 anni, rende omaggio al suo genio creativo, è dedicata all’illustrazione letteraria, un aspetto della sua produzione artistica generalmente meno noto ma a cui Maccari si dedicò fin dalle sue prime prove pittoriche e grafiche negli anni Venti riuscendo a creare un rapporto privilegiato tra la sua arte e l’opera di alcuni dei maggiori nomi del Novecento letterario italiano, da Aldo Palazzeschi a Mario Tobino, da Ardengo Soffici a Mario Soldati, da Eugenio Montale a Giorgio Bassani, da Tommaso Landolfi ad Alberto Arbasino
Si tratta della prima mostra monografica in assoluto nella quale viene presentata un’ampia selezione di illustrazioni e bozzetti preparatori, quasi tutti inediti, ma anche fotografie e stralci di corrispondenze che documentano la straordinaria qualità del lavoro compiuto da Maccari anche in questo campo.
L'esposizione promossa dall’Associazione “Mino Maccari” in collaborazione con l’Assessorato alla cultura del Comune di Colle di Val d’Elsa e la Fondazione Musei Senesi, è stata resa possibile grazie con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, e al sostegno della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici di Siena e Grosseto e della Provincia di Siena.
La mostra è curata da Riccardo Donati e da una gruppo di giovani studiose colligiane, impegnate nell’organizzazione dell'esposizione e nella realizzazione del catalogo, pubblicato da Fondazione Musei Senesi nella collana “Cataloghi” edita da Silvana Editoriale.
Fondamentali i contributi dell’Archivio Contemporaneo ‘A. Bonsanti’ del Gabinetto Vieusseux, del Centro Studi ‘A. Palazzeschi’, dell’Associazione ‘Amici di Romano Bilenchi’, della Fondazione Mario Soldati, della Fondazione Mario Tobino e della Fondazione Mondadori.
Durante la sua carriera, Mino Maccari si è dedicato più volte all’illustrazione di libri di scrittori, poeti, saggisti e uomini di teatro, sviluppando una dimensione artistica che gli ha permesso di esaltare la sua inesauribile vena inventiva, con creazioni innovative e sorprendenti. Saranno queste le opere che daranno vita all'esposizione colligiana con lettere, bozzetti, libri e altro materiale messo a disposizione dall'Associazione Mino Maccari e dalla famiglia.
Tra i lavori più importanti in mostra, sono da ricordare le collaborazioni con Anna Banti per i romanzi Il bastardo e Artemisia e quella con Mario Tobino per le poesie di Asso di picche (1955), mentre risalgono al 1951 le tavole a piena pagina per Bestie del ’900 di Aldo Palazzeschi, con vignette sagaci che ricalcano in pieno lo spirito comico e inventivo dello scrittore fiorentino, del quale Maccari riesce a esaltare l’umorismo grottesco, ma anche la vena fiabesca. Nel 1962 Maccari affianca ai Sonetti del Burchiello ben quarantacinque incisioni in bianco e nero e a colori, cariche di ironia e di sottile, divertita irriverenza. Risale allo stesso anno la collaborazione con Mario Soldati per l’illustrazione della raccolta di poesie Canzonette e viaggio televisivo, con una serie di disegni e acquerelli che, con stile semplice e immediato, restituiscono le vivacissime visioni di poetiche di Soldati. Riguardo a quest’opera, la mostra presenterà anche alcuni acquerelli inediti recentemente acquistati dall’Amministrazione Comunale colligiana.
Nel 1978 Maccari illustra un volume del giornalista senese Paolo Cesarini, Italiani cacciate il tiranno, realizzando gustosissimi ritratti-caricature di Leo Longanesi, Curzio Malaparte, Ardengo Soffici, Amerigo Bartoli. Questo materiale sarà esposto nelle sale del Palazzo dei Priori e del Museo civico e diocesano d’arte sacra insieme ad altri numerosi disegni e bozzetti realizzati per illustrare opere di Ardengo Soffici, Tommaso Landolfi, Ernesto Rossi, le edizioni di Enrico Vallecchi, i testi di Cesare Zavattini, Alfonso Gatto, Vitaliano Brancati, Augusto Frassineti, Giorgio Bassani, Alberto Arbasino e molti altri scrittori, poeti e romanzieri del Novecento.
MINO MACCARI
(1898-1989)
Mino Maccari nasce a Siena in Via San Girolamo il 24 novembre 1898 da Bruna Bartalini e Latino Maccari, insegnante di Latino. Con la sorella Maria trascorre un’infanzia e un’adolescenza girovaghe, spostandosi di città in città al seguito del padre, avendo però sempre come punto di riferimento la casa del nonno paterno a Colle di Val d’Elsa, dove ogni anno la famiglia trascorreva il periodo estivo.
Compie i suoi studi presso varie sedi scolastiche e ad Urbino frequenta anche l’Accademia delle Belle Arti.
Nel 1914, a San Remo, costituisce la “Società della Burella”, composta da giovani pensatori e poeti; la società ha breve durata a causa dei continui litigi tra gli associati.
Compiuti gli studi liceali, nel 1915 si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza a Siena ma, nel 1916, viene chiamato alle armi e nel 1917, lungo il tragitto che lo porterà nelle zone di guerra, soggiorna a Modena dove incontra Anna Maria Sartori, che diventerà sua moglie.
Tornato a casa nel 1920, si laurea in Giurisprudenza ed inizia a lavorare a Colle di Val d’Elsa presso lo studio dell’avvocato Dini, ma l’attività forense non lo entusiasma e preferisce dedicarsi al disegno e all’incisione.
Nel 1922 espone per la prima volta col gruppo Labronico di Livorno; nel 1924 inizia a curare la redazione e la stampa di un giornaletto intitolato “Il Selvaggio”, rivista quindicinale a sfondo politico fondata da Angelo Bencini e stampata a Colle di Val d’Elsa.
Nel 1926 Maccari assume la direzione del giornale, portando la redazione a Firenze ed accentuandone la vocazione artistico-letteraria grazie anche alla collaborazione di personalità di primo piano come Giorgio Morandi, Ardengo Soffici, Aldo Palazzeschi e altri.
Nel 1927, a Firenze, apre la piccola galleria d’arte “Stanza del Selvaggio”, mentre nel 1928 partecipa per la prima volta alla Biennale di Venezia. Nel 1929 trasferisce la redazione del suo giornale a Siena ed espone alcune puntesecche alla Seconda Mostra del Novecento Italiano a Milano.
Nel 1930 viene chiamato da Malaparte ad entrare a far parte della redazione de “La Stampa”: Maccari si trasferisce così a Torino e “Il Selvaggio” cambia luogo di stampa. Un ulteriore trasferimento avviene nel 1931, quando Maccari partecipa alla quadriennale d’arte di Roma e si stabilisce nella Capitale.
Nel 1938 Giuseppe Bottai gli affida la presidenza di una Commissione del consiglio Superiore delle Belle Arti dalla quale si dimette per contrasti in merito al piano regolatore di Livorno. Nel 1939 è nominato professore di tecnica dell’incisione prima all’Accademia di Belle Arti di Napoli e poi a quella di Roma, mentre la XXI Biennale Internazionale di Venezia gli dedica una sala personale. Inizia una intensa collaborazione come illustratore a varie riviste, tra le quali “Primato”.
Nel 1942 dedica al fraterno amico Leo Longanesi un numero de “Il Selvaggio”, ed espone con lui al centro d’Azione per le Arti di Torino.
Nel 1943 conclude, con il numero del 15 giugno, la pubblicazione de “Il Selvaggio”; nello stesso anno pubblica la cartella Album, con 30 linoleografie a colori e organizza, nella sua casa del Cinquale (Marina di Massa), la mostra Dux, che sarà poi ricostruita nel 1976 presso la galleria dell’Oca di Roma e nel 1977 a Siena.
Nel 1944 illustra con 22 disegni Totò il Buono di Cesare Zavattini; fra il 1944 e 1945, illustra con litografie e linoleografie il Concilium Lithographicum di Velso Mucci.
Nel 1948, partecipa per la quarta volta alla Biennale di Venezia, esponendo 68 opere presentate da Roberto Longhi; gli viene assegnato il Premio Internazionale dell’Incisione.
Dal 1949 al 1963 collabora con Ennio Flaiano e Amerigo Bartoli a “Il Mondo” diretto da Mario Pannunzio.
Nel corso degli anni cinquanta e sessanta, divenuto ormai una delle figure più autorevoli dell’arte italiana, si dedica intensamente all’illustrazione letteraria, con alcune opere di straordinario rilievo come la collaborazione con Palazzeschi per il volume Bestie del ‘900 o le illustrazioni del volume Sonetti del Burchiello stampato dall’Associazione “Cento Amici del libro”.
Nel 1970, congedandosi dall’insegnamento, alterna lunghi soggiorni a Roma e al Cinquale, dove trascorre gran parte del tempo dedicandosi all’incisione di silografie e linoleografie a colori.
Nel 1977 il comune di Siena gli dedica, nella Loggia del Palazzo Pubblico, una importante mostra antologica che, coprendo oltre cinquanta anni di attività, presenta 178 opere fra dipinti, disegni, acquarelli e incisioni. Mostre e omaggi continuano a susseguirsi nel corso degli anni Settanta e Ottanta, mentre sempre intensa resta l’attività di illustratore.
Il 16 giugno 1989 Mino Maccari muore nella sua casa romana, assistito dalla moglie e dai figli.
Maccari e l'illustrazione letteraria (1928-1989)
Colle di Val d’Elsa – Palazzo dei Priori | Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra
12 giugno | 25 luglio 2010
La mostra dedicata all’attività di Mino Maccari come illustratore letterario presenta un’ampia selezione dei materiali che consentono di approfondire un aspetto del suo percorso artistico decisamente meno noto di altri, sul quale la bibliografia è quasi inesistente se si eccettua un prezioso volumetto scritto nel 2001 da Sergio Pautasso e intitolato Mino Maccari. Illustrare la letteratura. Per questa e per altre ragioni la selezione dei documenti da inserire in mostra non è stata né facile né priva di rimpianti, data l’enorme mole di cartelle ed edizioni che, in un arco di tempo lunghissimo (oltre sessant’anni, dal periodo entre-deux-guerres alla fine degli anni Ottanta) presentano la firma, o lasciano intravedere la mano, di Maccari. In parte, tuttavia, il lavoro del curatore è stato reso più facile dalla possibilità di avere a disposizione un ingente numero di bozzetti originali: materiali che, tranne poche eccezioni, vengono qui per la prima volta esposti e pubblicati, e che ci hanno permesso non solo di portare alla luce nuovi tesori, ma anche di comprendere meglio il funzionamento della ribollente fucina maccariana. Frugando tra le carte di Maccari, infatti, comparando tra loro i bozzetti e le prove incompiute, si ha la sensazione di toccare con mano il suo particolarissimo modus operandi, che sembra trarre ispirazione da un criterio di rigoroso azzardo, nel senso che l’eccellenza del risultato vi domanda – anzi esige – il rifiuto del progetto, innalzando a suo unico sistema il tentativo asistematico, come sottolinea anche Alessio Martini nel saggio che apre il volume.
Di questa strategia dell’a-progettualità creativa Maccari dà testimonianza ogni qualvolta si avvicina a un testo per darne un’interpretazione grafica, sia che si tratti di illustrare un classico, di arricchire le pagine di un almanacco o di realizzare la copertina per il libro di un amico: tre aspetti del suo rapporto con l’oggetto-libro ampiamente rappresentati sia in mostra che nel catalogo. Come già sottolineato, tra gli altri, da Ragghianti, Maccari è artista estremamente colto, profondo conoscitore della narrativa e della poesia mondiali; non stupisce pertanto trovarlo alle prese con alcuni dei maggiori classici della cultura europea, dall'Aretino a Voltaire a Burchiello, un poeta che forse per ragioni di affinità elettive sembra ispirarlo particolarmente, permettendogli di esprimersi ai suoi massimi livelli. Ma Maccari è anche artista estremamente sensibile, più che all’attualità, allo spirito dei tempi: lo testimonia la sua intensa, e perfino gioiosa, attività di promotore e organizzatore di almanacchi, che lo impegnò per circa un trentennio dalla fine degli anni Venti ai primi Sessanta, come sottolinea Gloria Manghetti nel suo stimolante saggio sull’argomento.
Un discorso a parte merita poi il rapporto di Maccari con molti dei protagonisti della letteratura italiana del Novecento, qui rappresentata da alcuni dei suoi nomi più significativi, da Ardengo Soffici ad Aldo Palazzeschi, da Eugenio Montale a Giorgio Bassani, da Mario Soldati a Mario Tobino, da Anna Banti a Tommaso Landolfi, per non citarne che alcuni. Maccari intrattiene rapporti stretti con gli scrittori sin dai tempi de «Il Selvaggio», ne conosce a fondo genialità e debolezze, a volte li segue altre li anticipa prendendoli in contropiede, ma di rado fatica ad intendersi con loro, a guadagnare il loro rispetto e la loro ammirazione: basta sfogliare i volumi della sua biblioteca, pieni di dediche riconoscenti, o passare in rassegna le lettere e le fotografie conservate nei fondi e negli archivi, alcune delle quali qui riprodotte, per rendersene conto. Questo vasto e spesso sorprendente panorama fatto di incontri più o meno duraturi e consolidati è noto solo in parte agli studiosi, perlopiù in riferimento ad alcune figure legate a Maccari da un rapporto quasi fraterno ed estremamente documentato: basti pensare al caso di Ennio Flaiano. Molto meno tuttavia si sa di altri scrittori, che pure ebbero occasione di frequentare intensamente Maccari, e che in qualche misura gli sono anche debitori: i contributi su Aldo Palazzeschi, Mario Tobino e Mario Soldati raccolti nel catalogo, firmati da saggisti che da tempo frequentano e studiano questi autori (rispettivamente: Irene Gambacorti; Marcello Ciccuto; Maria Adelaide Povia), iniziano meritoriamente a colmare alcune di queste lacune, con l’auspicio che negli anni a venire possano emergere nuove notizie e moltiplicarsi le riflessioni critiche. A oltre vent’anni dalla morte, ci pare che per Maccari non sia ancora arrivato il tempo dei bilanci, essendo ancora lontana dall’esaurirsi la stagione delle scoperte.
dalla premessa in catalogo di Riccardo Donati, curatore della mostra
Mino Maccari e l'illustrazione letteraria (1928-1989)
Colle di Val d’Elsa – Palazzo dei Priori | Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra
Opere in mostra
ACGV: "Archivio Contemporaneo ‘Alessandro Bonsanti’ - Gabinetto G.P. Vieusseux" - Firenze
* VOLUMI E BOZZETTI
1. Mino Maccari, Il Trastullo di Strapaese: canzoncine e legni incisi, Firenze, Vallecchi, 1928, 14x19,8 cm, 80 pp.
1a Verso del foglio di guardia
2. Ottone Rosai, Via Toscanella, Firenze, Vallecchi, prefazione di Ardengo Soffici, con un ritratto dell’autore di Mino Maccari, Firenze, Vallecchi, 1930, 14x20 cm, 196 pp.
2a Ritratto di Ottone Rosai, s.n.
3. Antonio Baldini, La vecchia del Bal Bullier, Roma, L’Italiano Editore, 1934, 12,5x19 cm, 172 pp.
3a Illustrazione p. 171
4. Ardengo Soffici, Ritratto delle cose di Francia, Roma, Il Selvaggio, 1934, 13,5x20 cm, 130 pp.
4a Tecnica mista, 1934, 135x200 mm, bozzetto per la copertina. Collezione privata.
4b Sovraccoperta
5. Carlo Muscetta, Mario Alicata, Avventure e scoperte: nuove letture per i ragazzi italiani della scuola media, Firenze, Sansoni, 1941, 24,3x17 cm, 710 pp.
5a Acquarello e tempera su carta, [1941], 220x331 mm., bozzetto, collezione privata.
5b Acquarello su carta, [1941], 208x269 mm, bozzetto, collezione privata.
6. Beltempo. Almanacco delle lettere e delle arti 1940, opera collettiva a cura di Libero De Libero e Enrico Falqui, Roma, Edizioni della Cometa, 1939, 20,7x15 cm, 316 pp.
6a Inchiostro su carta, [1939], 168x135 mm, bozzetto, collezione privata.
6b Tempera nera, rossa e bianca su carta, [1939], 207x126 mm, bozzetto, collezione privata.
6c Illustrazione p. 145
7. Giambattista Vicari, Il libro dei sogni con disegni originali di Ciarrocchi, Fazzini, Gentilini, Guttuso, Guzzi, Maccari, Q. Martini, Mazzacurati, Omiccioli, Purificato, Savelli, Tamburi, Valentini, Roma, Lettere d’oggi, 1942, 16,5x 24,5 cm, 96 pp.+xxiv t.f.t.
7a La prostituta, tavola fuori testo
8. Cesare Zavattini, Totò il buono: romanzo per ragazzi (che possono leggere anche gli adulti), illustrato da Mino Maccari, Milano, Bompiani, 1943, 18x24,5 cm, 146 pp.
8a Illustrazione pp. 8-9
9. Prosper Merimée, Colomba: romanzo; Carmen: racconto, a cura di Anna Nencioni, Roma, Gismondi, 1945, 16,2x 22,5 cm, 198 pp.
9a Carboncino, s.d., 162x225 mm, bozzetto per copertina. Collezione privata.
9b Carboncino e acquarello rosso, s.d., 162x225 mm, bozzetto per copertina. Collezione privata.
9c Copertina
10. Alberto Moravia, Due cortigiane e Serata di Don Giovanni, con una tavola fuori testo di Mino Maccari, Roma, L’Acquario Editore, 1945, 18x15 cm, 168 pp.
10a Risvolto di copertina
11. Alfredo Orecchio, Febbre in Sicilia, Roma, Cosmopolita, 1945, 21x16 cm, 130 pp.
11a Intrallazzo Siciliano, acquarello su carta, [1941-1945], 172x252 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
11b Intrallazzo Siciliano, acquarello su carta, [1941-1945], 172x252 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
11c Acquarello su carta, [1941-1945], 165x240 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
11d Acquarello e inchiostro nero su carta, [1941-1945], 125x205 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
11e Inchiostro nero su carta, [1941-1945], 135x205 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
11f Acquarello e inchiostro nero su carta, [1941-1945], 165x215 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
11g Acquarello su carta, [1941-1945], 160x240 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
11h Acquarello e inchiostro su carta, 1941, 163x283 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
11i Acquarello su carta, [1941-1945], 171x251 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
11l Rivolta in Sicilia - Cosmopolita, acquarello su carta, [1941-1945], 135x203 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
11m Rivolta in Sicilia – Cosmopolita, acquarello su carta, [1941-1945], 132x202 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
11n A. Orecchio – Rivolta in Sicilia - Cosmopolita, acquarello e inchiostro su carta, [1941-1945], 132x202 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
11o Rivolta in Sicilia - Cosmopolita, acquarello e inchiostro su carta, [1941-1945], 135x202 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
11p Rivolta in Sicilia - Cosmopolita, acquarello e inchiostro nero su carta, [1941-1945], 125x205 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
11q Rivolta in Sicilia - Cosmopolita, acquarello su carta, [1941-1945], 132x207 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
11r Rivolta in Sicilia - Cosmopolita, acquarello e inchiostro nero su carta, [1941-1945], 122x213 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
11s Rivolta in Sicilia - Cosmopolita, acquarello e inchiostro nero su carta, [1941-1945], 130x203 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
12. Velso Mucci, Diario 1944, in Velso e Dora Mucci (a cura di), Concilium Lithographicum, 0, Roma, 1944, 41x58 cm, 2 cc.
12a Litografia, 1944, 410x290 mm, c. 1.
13. Aldo Palazzeschi, Piazza San Pietro di Aldo Palazzeschi, poesia illustrata da Mino Maccari, in Velso e Dora Mucci (a cura di), Concilium Lithographicum, 1, Roma, 1945, 41x58 cm, 2 cc.
13a Copertina della cartella
13b Illustrazione della poesia Piazza San Pietro
14. Elisa Mago, Primo amore, Roma, Documento-Nuovi Editori Riuniti, 1946, 13,5x19,5 cm, 172 pp.
14a Primo amore, tempera su carta, [1946], 230x325 mm; bozzetto per la sovraccoperta del libro. Collezione privata.
14b Sovraccoperta
15. Anna Banti, Artemisia, Firenze, Sansoni, 1947, 18x22 cm, 212 pp.
15a Tavola fuori testo
16. Eugenio Montale, Quaderno di traduzioni, Milano, Edizioni della Meridiana, 1948, 18x24 cm, 104 pp.
16a Ritratto di Montale, p. 4
17. Alfonso Gatto, La coda di paglia, illustrazioni di Mino Maccari, Milano, Edizioni Milano Sera, 1949, 18,4x12,1 cm, 238 pp.
17a Sovraccoperta e quarta di sovraccoperta
18. Aldo Palazzeschi, Bestie del ’900, con tavole incise in nero e a colori di Mino Maccari, Firenze, Vallecchi, 1951, 26x18 cm, 164 pp.
18a Sovraccoperta
18b Quarta di sovraccoperta
18c Copertina
18e Tecnica mista, [1951], 225x187 mm, bozzetto. Collezione privata.
18f Tecnica mista, [1951], 287x227 mm, bozzetto. Collezione privata.
18g Tecnica mista, [1951], 287x227 mm, bozzetto. Collezione privata.
18h Tecnica mista, [1951], 250x187 mm, bozzetto. Collezione privata.
18i Tecnica mista, [1951], 296x230 mm, bozzetto. Collezione privata.
18d Quarta di copertina
18l Tecnica mista, [1951], 333x255 mm, bozzetto. Collezione privata.
19. Almanacco del Cartiglio, opera collettiva a cura di Libero De Libero, Roma, Edizioni del Cartiglio, 1953, 24x18,5 cm, 80 pp.
19a Copertina
19b Illustrazione p. 2
20. Anna Banti, Il bastardo, Firenze, Sansoni, 1953, 14x21,5 cm, 230 pp.
20a Tempera e acquerello su carta, [1953], 145x220 mm, bozzetto per la sovraccoperta. Collezione privata.
20b Sovraccoperta
21. Fausta Terni Cialente, Cortile a Cleopatra, prefazione di Emilio Cecchi, Firenze, Sansoni, 1953, 22x15 cm, 310 pp.
21a Sovraccoperta
21b Tempera e acquerello su carta, [1953], 200x285 mm, bozzetto per la copertina. Collezione privata.
21c Tempera e acquerello su carta, [1953], 315x195 mm, bozzetto per la copertina. Collezione privata.
22. Silvio D’Arzo, Casa d’altri: racconto lungo, Firenze, Sansoni, 1954, 14x21,5 cm, 90 pp.
22a Copertina
23. Giorgio Bassani, Gli ultimi anni di Clelia Trotti, Pisa, Nistri-Lischi, 1955, 13x20 cm, 106 pp.
23a Copertina
24. Lea Quaretti, L’estate di Anna, Firenze, Vallecchi, 1955, 21x15 cm, 208 pp.
24a Copertina
24b Tecnica mista su carta, [1954], 157x144 mm, bozzetto per la copertina del libro, ACGV, «Fondo Vallecchi».
25. Mario Tobino, L’asso di picche, Firenze, Vallecchi, 1955, 23x15 cm, 120 pp.
25a Sovraccoperta
25b Quarta di sovraccoperta
25c Tecnica mista, [1955], 360x200 mm, bozzetto. Collezione privata.
25d Tecnica mista, [1955], 225x165 mm, bozzetto. Collezione privata.
25e Tecnica mista, dipinto recto e verso, [1955], 195x170 mm, bozzetto. Collezione privata.
25f Tecnica mista, [1955], 350x250 mm, bozzetto. Collezione privata.
25g Tecnica mista, [1955], 362x250 mm, bozzetto. Collezione privata.
25h Tecnica mista, [1955], 353x250 mm, bozzetto. Collezione privata.
25i Tecnica mista, [1955], 215x142 mm, bozzetto. Collezione privata.
25l Tecnica mista, [1955], 215x142 mm, bozzetto. Collezione privata.
25m Tecnica mista, [1955], diametro ovale 160x115 mm, bozzetto. Collezione privata.
26. Ernesto Rossi, Aria fritta, Bari, Laterza, 1956, 21x14 cm, 544 pp.
26a Tempera e acquerello su carta, [1956], 400x240 mm, bozzetto per la copertina. Collezione privata.
26b Sovraccoperta
27. Ernesto Rossi, La Pupilla del Duce. L’OVRA, Parma, Guanda, 1956, 20x14 cm, 136 pp.
27a Sovraccoperta
28. Alberto Arbasino, Le piccole vacanze, Torino, Einaudi, 1957, 19,6x13 cm, 202 pp.
28a Copertina
29. Aldo Palazzeschi, Stampe dell’800, Firenze, Vallecchi, 1957, 19x12 cm, 296 pp.
29a Sovraccoperta
30. Aldo Palazzeschi, I fratelli Cuccoli, Firenze, Vallecchi, 1958, 19x13 cm., 530 pp.
30a Sovraccoperta
31. L’Antipatico. Almanacco per il 1959, a cura di Italo Cremona e Mino Maccari, Firenze, Vallecchi, 1958, 12,8x19 cm, 366 pp.
31a Illustrazione p. 302
32. L’Antipatico. Almanacco per il 1960, a cura di Italo Cremona e Mino Maccari, Firenze, Vallecchi, 1959, 13x19 cm, 358 pp.
32a Tavola fuori testo
33. Antonio Delfini, Misa Bovetti e altre cronache, Milano, All’insegna del pesce d’oro, 1960, 12,5x17,7 cm, 100 pp.
33a Copertina
34. Francesco Gandolfi, A Genova non si passa, presentazione di Sandro Pertini, Milano, Avanti!, 1960, 12,2x16,7 cm, 154 pp.
34a Copertina
35. Augusto Frassineti, L’unghia dell’asino, disegni di Mino Maccari, Milano, Garzanti, 1961, 13,5x20 cm, 156 pp.
35a Sovraccoperta
36. Tommaso Landolfi, Racconti, Firenze, Vallecchi, 1961, 14,2x21,4 cm, 664 pp.
36a Sovraccoperta
37. Burchiello, Sonetti del Burchiello, incisioni di Mino Maccari, presentazione di Alfredo Schiaffini, Firenze, I cento amici del libro, 1962, 33x25 cm, 92 pp.
37a Illustrazione p. 17
38. Tommaso Landolfi, In società, Firenze, Vallecchi, 1962, 12,4x18,8 cm, 254 pp (nuova ed: Adelphi, 2006).
38a Sovraccoperta
39. Mario Soldati, Canzonette e viaggio televisivo, Milano, Mondadori, 1962, 12x19,5 cm, 220 pp.
39a Sovraccoperta
39b Inchiostro e acquarello viola, [1960], 13,5x14,5 cm, bozzetto, Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39c Inchiostro acquerellato in nero, [1960], 12,5x16 cm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39d Inchiostro, [1960], 170x100 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39e Risvolto di sovraccoperta
39f Illustrazione p. 11
39g Inchiostro, [1960], 205x150 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39h Inchiostro e acquarello rosso, [1960], 170x100 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39i Inchiostro e acquarello giallo, [1960], 205x150 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39j Inchiostro e acquarello giallo, [1960], 155x120 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39k Inchiostro e acquarello blu, [1960], 120x200 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39l Inchiostro e acquarello azzurro, [1960], 120x160 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39m Inchiostro e acquarello viola, [1960], 155x125 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39n Inchiostro e acquarello marrone, [1960], 190x130 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39o Inchiostro e acquarello rosso, [1960], 135x140 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39p Inchiostro e acquarello rosso, [1960], 160x130 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39q Inchiostro e acquarello rosso, [1960], 160x130 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39r Inchiostro e acquarello rosso, [1960], 160x140 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39s Inchiostro e acquarello rosa, [1960], 155 x210 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39t Inchiostro, [1960], 105x105 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39u Inchiostro e acquarello azzurro, [1960], 90x100 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39v Inchiostro acquerellato in nero, [1960], 70x80 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39w Inchiostro, [1960], 205x150 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
40. Voltaire, Candido ed altri racconti, traduzione e introduzione di Renzo Frattarolo; sedici tavole a colori di Mino Maccari, Roma, Armando Curcio, 1962, 14,5x21,6 cm, 290 pp.
40a Illustrazione della Storia della vecchia
41. Aldo Palazzeschi, Le sorelle Materassi, Firenze, Vallecchi, 1963, 19x12 cm, 364 pp.
41 a Sovraccoperta
41b Palazzeschi e le sorelle Materassi, in «Omnibus», 1, 29, maggio 1937, p. 6.
42. Flora Volpini, Comandi, Signora: romanzo, Roma, Edizioni Incontro con l’Autore, 1963, 25x18,2 cm, 284 pp. (nuova ed.: Venezia, Marsilio, 1984, 12,2x20,5 cm, 292 pp.).
42a Sovraccoperta ed. 1963
42b Copertina ed. 1984
43 Giuseppe Sciortino, Crepuscolo dell’astrattismo, Roma, Galleria del Vantaggio, 1964, 21,6x16,1 cm, 166 pp.
43a Acquarello e carboncino su carta, [1963], 345x254 mm, bozzetto, collezione privata.
43b Acquarello e carboncino su carta, [1963], 355x248 mm, bozzetto, collezione privata.
43c Copertina
44. Gian Carlo Fusco, Quando l’Italia tollerava, introduzione dell’editore, 36 tavole a colori inedite di Mino Maccari, 55 fotografie autentiche, Roma, Canesi, 1965, 18x24,5 cm, 384 pp. (nuova ed.: Venezia, Neri Pozza, 1995, 14x21 cm, 174 pp.).
44a Copertina ed. 1965
44b Copertina ed. 1995
45. Vincenzo Talarico, Otto settembre, letterati in fuga, con 48 disegni di Mino Maccari, Roma, Canesi, 1965, 13,3x20,4 cm, 170 pp.
45a Copertina
46. Francesco Lanza, Mimi siciliani, introduzione di Italo Calvino, Palermo, Sellerio, 1971, 15x21 cm, 178 pp.
46a Copertina
46b I pupi, tempera su cartoncino, s.d., 222x160 mm, bozzetto, collezione privata.
46c I pupi, tempera su carta, s.d., 212x213 mm, bozzetto, collezione privata.
47. Vitaliano Brancati, Paolo il caldo, introduzione di Geno Pampaloni, prefazione di Alberto Moravia, Milano, Mondadori, 1972, 11x18,3 cm, 284 pp.
47a Copertina
48. Dylan Thomas, Lunch at Mussolini’s, tradotto da Roberto Sanesi, Milano, M’Arte, 1972, 20x29 cm, 48 pp.
48a Incisione fuori testo - Mussolini
49. Edoardo De Filippo, Gli esami non finiscono mai: commedia in tre atti e un prologo, Torino, Einaudi, 1973, 10,5x18,1 cm, 100 pp.
49a Copertina
50. Tito Balestra, Se hai una montagna di neve tienila all’ombra, a cura di Giuseppe Appella e E. Dalla Chiesa, Roma, L’Arco Edizioni d’Arte, 1974, 17,4x24,9 cm, pp. 82 [ed. definitiva: Milano, Garzanti, 1979].
50a Tavola fuori testo
51. Aldo Palazzeschi, Piazza della Libertà ed altre poesie, con cinque acqueforti originali di Mino Maccari, Milano, M’arte, 1977, 19,6x29 cm, 88 pp.
51a Acquaforte, [1976], 184x278 mm, tavola fuori testo.
51b Acquaforte, [1976], 184x278 mm, tavola fuori testo.
52. Paolo Cesarini, Italiani cacciate il tiranno: ovvero Maccari e dintorni, Milano, Editoriale Nuova, 1978, 12,5x20 cm, 270 pp.
52a Inchiostro nero su carta, s.d., 65x90 mm, bozzetto, collezione privata.
52b Inchiostro nero su carta, s.d., 60x110 mm, bozzetto, collezione privata.
52c Inchiostro nero su carta, s.d., 60x80 mm, bozzetto, collezione privata.
52d Inchiostro nero su carta, s.d., 180x180 mm, bozzetto, collezione privata.
52e Inchiostro nero su carta, s.d., 50x95 mm, bozzetto, collezione privata.
52f Inchiostro nero su carta, s.d., 90x70 mm, bozzetto, collezione privata.
52g Inchiostro nero su carta, s.d., 65x65 mm, bozzetto, collezione privata.
53. Carlo Betocchi, Memorie, racconti, poemetti in prosa, Firenze, Pananti, 1983, 17,2x23,8 cm, 240 pp.
53a Sovraccoperta
54. Vitaliano Brancati, Diario romano, a cura di Sandro De Feo e Giovanni Antonio Cibotto, prefazione di Leonardo Sciascia, Milano, Bompiani, 1984, 11x18,3 cm, 400 pp.
54a Copertina
55. Paolo Cesarini, Il senese indiscreto, Siena, Taccuini di Barbablù, 1985, 10,1x15 cm, 40 pp.
55a Copertina
56. Carlo Emilio Gadda, Un concerto di centoventi professori, Verona, Cento amici del libro, 1985, 32x21 cm, 54 pp.
56a Copertina
56b Illustrazione p. 23
57. Valerio Volpini, In confidenza per Paolo VI, «I libretti di Mal’Aria», Pisa, IGRAF, 1985, 10,5x15 cm, 8 pp.
57a Lucido tipografico, 1985, 100x81 mm., ACGV, «Fondo Bugiani».
58. Gian Carlo Bertelli e Pier Marco De Santi (a cura di), Omaggio a Flaiano, opera collettiva pubblicata in occasione della Mostra tenutasi a Locarno durante il Festival internazionale del film, Pisa, Giardini, 1986, 22,3x23,7 cm, 136 pp.
58a Illustrazione p. 121
59. Pietro Aretino, La puttana errante: dialogo di Giulia & Maddalena detta di Pietro lo Aretino, di nuovo con diligenza somma impressa dagli Amici del libro raro & illustrata da molte figure incise all’acquaforte dall’insigne maestro Mino Maccari, Costigliole d’Asti, All’insegna del Lanzello, 1987, 22x32,5 cm, 78 pp.
59a Acquaforte in bianco e nero, [1987], 220x325 mm, tavola fuori testo.
60. Corrado Rabotti, Von Stroheim: l’ufficialetto in guanti, speroni e chepí venuto da Vienna di nome Erich, illustrato con 3 acquarelli e 4 disegni appositamente eseguiti da Mino Maccari, un pastello di Erich von Stroheim, un’acquaforte di Alberto Manfredi, tirata per l’occasione, e 10 fotografie, Reggio Emilia, L.A.R.E., 1989, 21x26 cm, 72 pp.
60a Illustrazione p. 13
LETTERE
* Lettera di Mino Maccari ad Aldo Palazzeschi del 25 ottobre 1949
(«Centro di Studi ‘Aldo Palazzeschi’», Firenze)
* Lettera di Mino Maccari ad Enrico Vallecchi del 22 gennaio 1952
(ACGV, Firenze)
* Lettera di Mino Maccari ad Aldo Palazzeschi del 26 dicembre 1949
(«Centro di Studi ‘Aldo Palazzeschi’», Firenze)
* Lettera di Mino Maccari ad Enrico Vallecchi del 16 dicembre 1959
(ACGV, Firenze)
* Lettera di Mino Maccari a Mario Tobino del 22 novembre 1949
(ACGV, Firenze)
* Saranno inoltre esposte fotografie che ritraggono Maccari in compagnia di poeti e scrittori (da Mario Tobino a Mario Soldati, da Eduardo De Filippo ad Alfonso Gatto)
L’esposizione, con cui la città di adozione dell'artista, nato a Siena e scomparso a Roma nel 1989 all'età di 91 anni, rende omaggio al suo genio creativo, è dedicata all’illustrazione letteraria, un aspetto della sua produzione artistica generalmente meno noto ma a cui Maccari si dedicò fin dalle sue prime prove pittoriche e grafiche negli anni Venti riuscendo a creare un rapporto privilegiato tra la sua arte e l’opera di alcuni dei maggiori nomi del Novecento letterario italiano, da Aldo Palazzeschi a Mario Tobino, da Ardengo Soffici a Mario Soldati, da Eugenio Montale a Giorgio Bassani, da Tommaso Landolfi ad Alberto Arbasino
Si tratta della prima mostra monografica in assoluto nella quale viene presentata un’ampia selezione di illustrazioni e bozzetti preparatori, quasi tutti inediti, ma anche fotografie e stralci di corrispondenze che documentano la straordinaria qualità del lavoro compiuto da Maccari anche in questo campo.
L'esposizione promossa dall’Associazione “Mino Maccari” in collaborazione con l’Assessorato alla cultura del Comune di Colle di Val d’Elsa e la Fondazione Musei Senesi, è stata resa possibile grazie con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, e al sostegno della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici di Siena e Grosseto e della Provincia di Siena.
La mostra è curata da Riccardo Donati e da una gruppo di giovani studiose colligiane, impegnate nell’organizzazione dell'esposizione e nella realizzazione del catalogo, pubblicato da Fondazione Musei Senesi nella collana “Cataloghi” edita da Silvana Editoriale.
Fondamentali i contributi dell’Archivio Contemporaneo ‘A. Bonsanti’ del Gabinetto Vieusseux, del Centro Studi ‘A. Palazzeschi’, dell’Associazione ‘Amici di Romano Bilenchi’, della Fondazione Mario Soldati, della Fondazione Mario Tobino e della Fondazione Mondadori.
Durante la sua carriera, Mino Maccari si è dedicato più volte all’illustrazione di libri di scrittori, poeti, saggisti e uomini di teatro, sviluppando una dimensione artistica che gli ha permesso di esaltare la sua inesauribile vena inventiva, con creazioni innovative e sorprendenti. Saranno queste le opere che daranno vita all'esposizione colligiana con lettere, bozzetti, libri e altro materiale messo a disposizione dall'Associazione Mino Maccari e dalla famiglia.
Tra i lavori più importanti in mostra, sono da ricordare le collaborazioni con Anna Banti per i romanzi Il bastardo e Artemisia e quella con Mario Tobino per le poesie di Asso di picche (1955), mentre risalgono al 1951 le tavole a piena pagina per Bestie del ’900 di Aldo Palazzeschi, con vignette sagaci che ricalcano in pieno lo spirito comico e inventivo dello scrittore fiorentino, del quale Maccari riesce a esaltare l’umorismo grottesco, ma anche la vena fiabesca. Nel 1962 Maccari affianca ai Sonetti del Burchiello ben quarantacinque incisioni in bianco e nero e a colori, cariche di ironia e di sottile, divertita irriverenza. Risale allo stesso anno la collaborazione con Mario Soldati per l’illustrazione della raccolta di poesie Canzonette e viaggio televisivo, con una serie di disegni e acquerelli che, con stile semplice e immediato, restituiscono le vivacissime visioni di poetiche di Soldati. Riguardo a quest’opera, la mostra presenterà anche alcuni acquerelli inediti recentemente acquistati dall’Amministrazione Comunale colligiana.
Nel 1978 Maccari illustra un volume del giornalista senese Paolo Cesarini, Italiani cacciate il tiranno, realizzando gustosissimi ritratti-caricature di Leo Longanesi, Curzio Malaparte, Ardengo Soffici, Amerigo Bartoli. Questo materiale sarà esposto nelle sale del Palazzo dei Priori e del Museo civico e diocesano d’arte sacra insieme ad altri numerosi disegni e bozzetti realizzati per illustrare opere di Ardengo Soffici, Tommaso Landolfi, Ernesto Rossi, le edizioni di Enrico Vallecchi, i testi di Cesare Zavattini, Alfonso Gatto, Vitaliano Brancati, Augusto Frassineti, Giorgio Bassani, Alberto Arbasino e molti altri scrittori, poeti e romanzieri del Novecento.
MINO MACCARI
(1898-1989)
Mino Maccari nasce a Siena in Via San Girolamo il 24 novembre 1898 da Bruna Bartalini e Latino Maccari, insegnante di Latino. Con la sorella Maria trascorre un’infanzia e un’adolescenza girovaghe, spostandosi di città in città al seguito del padre, avendo però sempre come punto di riferimento la casa del nonno paterno a Colle di Val d’Elsa, dove ogni anno la famiglia trascorreva il periodo estivo.
Compie i suoi studi presso varie sedi scolastiche e ad Urbino frequenta anche l’Accademia delle Belle Arti.
Nel 1914, a San Remo, costituisce la “Società della Burella”, composta da giovani pensatori e poeti; la società ha breve durata a causa dei continui litigi tra gli associati.
Compiuti gli studi liceali, nel 1915 si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza a Siena ma, nel 1916, viene chiamato alle armi e nel 1917, lungo il tragitto che lo porterà nelle zone di guerra, soggiorna a Modena dove incontra Anna Maria Sartori, che diventerà sua moglie.
Tornato a casa nel 1920, si laurea in Giurisprudenza ed inizia a lavorare a Colle di Val d’Elsa presso lo studio dell’avvocato Dini, ma l’attività forense non lo entusiasma e preferisce dedicarsi al disegno e all’incisione.
Nel 1922 espone per la prima volta col gruppo Labronico di Livorno; nel 1924 inizia a curare la redazione e la stampa di un giornaletto intitolato “Il Selvaggio”, rivista quindicinale a sfondo politico fondata da Angelo Bencini e stampata a Colle di Val d’Elsa.
Nel 1926 Maccari assume la direzione del giornale, portando la redazione a Firenze ed accentuandone la vocazione artistico-letteraria grazie anche alla collaborazione di personalità di primo piano come Giorgio Morandi, Ardengo Soffici, Aldo Palazzeschi e altri.
Nel 1927, a Firenze, apre la piccola galleria d’arte “Stanza del Selvaggio”, mentre nel 1928 partecipa per la prima volta alla Biennale di Venezia. Nel 1929 trasferisce la redazione del suo giornale a Siena ed espone alcune puntesecche alla Seconda Mostra del Novecento Italiano a Milano.
Nel 1930 viene chiamato da Malaparte ad entrare a far parte della redazione de “La Stampa”: Maccari si trasferisce così a Torino e “Il Selvaggio” cambia luogo di stampa. Un ulteriore trasferimento avviene nel 1931, quando Maccari partecipa alla quadriennale d’arte di Roma e si stabilisce nella Capitale.
Nel 1938 Giuseppe Bottai gli affida la presidenza di una Commissione del consiglio Superiore delle Belle Arti dalla quale si dimette per contrasti in merito al piano regolatore di Livorno. Nel 1939 è nominato professore di tecnica dell’incisione prima all’Accademia di Belle Arti di Napoli e poi a quella di Roma, mentre la XXI Biennale Internazionale di Venezia gli dedica una sala personale. Inizia una intensa collaborazione come illustratore a varie riviste, tra le quali “Primato”.
Nel 1942 dedica al fraterno amico Leo Longanesi un numero de “Il Selvaggio”, ed espone con lui al centro d’Azione per le Arti di Torino.
Nel 1943 conclude, con il numero del 15 giugno, la pubblicazione de “Il Selvaggio”; nello stesso anno pubblica la cartella Album, con 30 linoleografie a colori e organizza, nella sua casa del Cinquale (Marina di Massa), la mostra Dux, che sarà poi ricostruita nel 1976 presso la galleria dell’Oca di Roma e nel 1977 a Siena.
Nel 1944 illustra con 22 disegni Totò il Buono di Cesare Zavattini; fra il 1944 e 1945, illustra con litografie e linoleografie il Concilium Lithographicum di Velso Mucci.
Nel 1948, partecipa per la quarta volta alla Biennale di Venezia, esponendo 68 opere presentate da Roberto Longhi; gli viene assegnato il Premio Internazionale dell’Incisione.
Dal 1949 al 1963 collabora con Ennio Flaiano e Amerigo Bartoli a “Il Mondo” diretto da Mario Pannunzio.
Nel corso degli anni cinquanta e sessanta, divenuto ormai una delle figure più autorevoli dell’arte italiana, si dedica intensamente all’illustrazione letteraria, con alcune opere di straordinario rilievo come la collaborazione con Palazzeschi per il volume Bestie del ‘900 o le illustrazioni del volume Sonetti del Burchiello stampato dall’Associazione “Cento Amici del libro”.
Nel 1970, congedandosi dall’insegnamento, alterna lunghi soggiorni a Roma e al Cinquale, dove trascorre gran parte del tempo dedicandosi all’incisione di silografie e linoleografie a colori.
Nel 1977 il comune di Siena gli dedica, nella Loggia del Palazzo Pubblico, una importante mostra antologica che, coprendo oltre cinquanta anni di attività, presenta 178 opere fra dipinti, disegni, acquarelli e incisioni. Mostre e omaggi continuano a susseguirsi nel corso degli anni Settanta e Ottanta, mentre sempre intensa resta l’attività di illustratore.
Il 16 giugno 1989 Mino Maccari muore nella sua casa romana, assistito dalla moglie e dai figli.
Maccari e l'illustrazione letteraria (1928-1989)
Colle di Val d’Elsa – Palazzo dei Priori | Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra
12 giugno | 25 luglio 2010
La mostra dedicata all’attività di Mino Maccari come illustratore letterario presenta un’ampia selezione dei materiali che consentono di approfondire un aspetto del suo percorso artistico decisamente meno noto di altri, sul quale la bibliografia è quasi inesistente se si eccettua un prezioso volumetto scritto nel 2001 da Sergio Pautasso e intitolato Mino Maccari. Illustrare la letteratura. Per questa e per altre ragioni la selezione dei documenti da inserire in mostra non è stata né facile né priva di rimpianti, data l’enorme mole di cartelle ed edizioni che, in un arco di tempo lunghissimo (oltre sessant’anni, dal periodo entre-deux-guerres alla fine degli anni Ottanta) presentano la firma, o lasciano intravedere la mano, di Maccari. In parte, tuttavia, il lavoro del curatore è stato reso più facile dalla possibilità di avere a disposizione un ingente numero di bozzetti originali: materiali che, tranne poche eccezioni, vengono qui per la prima volta esposti e pubblicati, e che ci hanno permesso non solo di portare alla luce nuovi tesori, ma anche di comprendere meglio il funzionamento della ribollente fucina maccariana. Frugando tra le carte di Maccari, infatti, comparando tra loro i bozzetti e le prove incompiute, si ha la sensazione di toccare con mano il suo particolarissimo modus operandi, che sembra trarre ispirazione da un criterio di rigoroso azzardo, nel senso che l’eccellenza del risultato vi domanda – anzi esige – il rifiuto del progetto, innalzando a suo unico sistema il tentativo asistematico, come sottolinea anche Alessio Martini nel saggio che apre il volume.
Di questa strategia dell’a-progettualità creativa Maccari dà testimonianza ogni qualvolta si avvicina a un testo per darne un’interpretazione grafica, sia che si tratti di illustrare un classico, di arricchire le pagine di un almanacco o di realizzare la copertina per il libro di un amico: tre aspetti del suo rapporto con l’oggetto-libro ampiamente rappresentati sia in mostra che nel catalogo. Come già sottolineato, tra gli altri, da Ragghianti, Maccari è artista estremamente colto, profondo conoscitore della narrativa e della poesia mondiali; non stupisce pertanto trovarlo alle prese con alcuni dei maggiori classici della cultura europea, dall'Aretino a Voltaire a Burchiello, un poeta che forse per ragioni di affinità elettive sembra ispirarlo particolarmente, permettendogli di esprimersi ai suoi massimi livelli. Ma Maccari è anche artista estremamente sensibile, più che all’attualità, allo spirito dei tempi: lo testimonia la sua intensa, e perfino gioiosa, attività di promotore e organizzatore di almanacchi, che lo impegnò per circa un trentennio dalla fine degli anni Venti ai primi Sessanta, come sottolinea Gloria Manghetti nel suo stimolante saggio sull’argomento.
Un discorso a parte merita poi il rapporto di Maccari con molti dei protagonisti della letteratura italiana del Novecento, qui rappresentata da alcuni dei suoi nomi più significativi, da Ardengo Soffici ad Aldo Palazzeschi, da Eugenio Montale a Giorgio Bassani, da Mario Soldati a Mario Tobino, da Anna Banti a Tommaso Landolfi, per non citarne che alcuni. Maccari intrattiene rapporti stretti con gli scrittori sin dai tempi de «Il Selvaggio», ne conosce a fondo genialità e debolezze, a volte li segue altre li anticipa prendendoli in contropiede, ma di rado fatica ad intendersi con loro, a guadagnare il loro rispetto e la loro ammirazione: basta sfogliare i volumi della sua biblioteca, pieni di dediche riconoscenti, o passare in rassegna le lettere e le fotografie conservate nei fondi e negli archivi, alcune delle quali qui riprodotte, per rendersene conto. Questo vasto e spesso sorprendente panorama fatto di incontri più o meno duraturi e consolidati è noto solo in parte agli studiosi, perlopiù in riferimento ad alcune figure legate a Maccari da un rapporto quasi fraterno ed estremamente documentato: basti pensare al caso di Ennio Flaiano. Molto meno tuttavia si sa di altri scrittori, che pure ebbero occasione di frequentare intensamente Maccari, e che in qualche misura gli sono anche debitori: i contributi su Aldo Palazzeschi, Mario Tobino e Mario Soldati raccolti nel catalogo, firmati da saggisti che da tempo frequentano e studiano questi autori (rispettivamente: Irene Gambacorti; Marcello Ciccuto; Maria Adelaide Povia), iniziano meritoriamente a colmare alcune di queste lacune, con l’auspicio che negli anni a venire possano emergere nuove notizie e moltiplicarsi le riflessioni critiche. A oltre vent’anni dalla morte, ci pare che per Maccari non sia ancora arrivato il tempo dei bilanci, essendo ancora lontana dall’esaurirsi la stagione delle scoperte.
dalla premessa in catalogo di Riccardo Donati, curatore della mostra
Mino Maccari e l'illustrazione letteraria (1928-1989)
Colle di Val d’Elsa – Palazzo dei Priori | Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra
Opere in mostra
ACGV: "Archivio Contemporaneo ‘Alessandro Bonsanti’ - Gabinetto G.P. Vieusseux" - Firenze
* VOLUMI E BOZZETTI
1. Mino Maccari, Il Trastullo di Strapaese: canzoncine e legni incisi, Firenze, Vallecchi, 1928, 14x19,8 cm, 80 pp.
1a Verso del foglio di guardia
2. Ottone Rosai, Via Toscanella, Firenze, Vallecchi, prefazione di Ardengo Soffici, con un ritratto dell’autore di Mino Maccari, Firenze, Vallecchi, 1930, 14x20 cm, 196 pp.
2a Ritratto di Ottone Rosai, s.n.
3. Antonio Baldini, La vecchia del Bal Bullier, Roma, L’Italiano Editore, 1934, 12,5x19 cm, 172 pp.
3a Illustrazione p. 171
4. Ardengo Soffici, Ritratto delle cose di Francia, Roma, Il Selvaggio, 1934, 13,5x20 cm, 130 pp.
4a Tecnica mista, 1934, 135x200 mm, bozzetto per la copertina. Collezione privata.
4b Sovraccoperta
5. Carlo Muscetta, Mario Alicata, Avventure e scoperte: nuove letture per i ragazzi italiani della scuola media, Firenze, Sansoni, 1941, 24,3x17 cm, 710 pp.
5a Acquarello e tempera su carta, [1941], 220x331 mm., bozzetto, collezione privata.
5b Acquarello su carta, [1941], 208x269 mm, bozzetto, collezione privata.
6. Beltempo. Almanacco delle lettere e delle arti 1940, opera collettiva a cura di Libero De Libero e Enrico Falqui, Roma, Edizioni della Cometa, 1939, 20,7x15 cm, 316 pp.
6a Inchiostro su carta, [1939], 168x135 mm, bozzetto, collezione privata.
6b Tempera nera, rossa e bianca su carta, [1939], 207x126 mm, bozzetto, collezione privata.
6c Illustrazione p. 145
7. Giambattista Vicari, Il libro dei sogni con disegni originali di Ciarrocchi, Fazzini, Gentilini, Guttuso, Guzzi, Maccari, Q. Martini, Mazzacurati, Omiccioli, Purificato, Savelli, Tamburi, Valentini, Roma, Lettere d’oggi, 1942, 16,5x 24,5 cm, 96 pp.+xxiv t.f.t.
7a La prostituta, tavola fuori testo
8. Cesare Zavattini, Totò il buono: romanzo per ragazzi (che possono leggere anche gli adulti), illustrato da Mino Maccari, Milano, Bompiani, 1943, 18x24,5 cm, 146 pp.
8a Illustrazione pp. 8-9
9. Prosper Merimée, Colomba: romanzo; Carmen: racconto, a cura di Anna Nencioni, Roma, Gismondi, 1945, 16,2x 22,5 cm, 198 pp.
9a Carboncino, s.d., 162x225 mm, bozzetto per copertina. Collezione privata.
9b Carboncino e acquarello rosso, s.d., 162x225 mm, bozzetto per copertina. Collezione privata.
9c Copertina
10. Alberto Moravia, Due cortigiane e Serata di Don Giovanni, con una tavola fuori testo di Mino Maccari, Roma, L’Acquario Editore, 1945, 18x15 cm, 168 pp.
10a Risvolto di copertina
11. Alfredo Orecchio, Febbre in Sicilia, Roma, Cosmopolita, 1945, 21x16 cm, 130 pp.
11a Intrallazzo Siciliano, acquarello su carta, [1941-1945], 172x252 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
11b Intrallazzo Siciliano, acquarello su carta, [1941-1945], 172x252 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
11c Acquarello su carta, [1941-1945], 165x240 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
11d Acquarello e inchiostro nero su carta, [1941-1945], 125x205 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
11e Inchiostro nero su carta, [1941-1945], 135x205 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
11f Acquarello e inchiostro nero su carta, [1941-1945], 165x215 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
11g Acquarello su carta, [1941-1945], 160x240 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
11h Acquarello e inchiostro su carta, 1941, 163x283 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
11i Acquarello su carta, [1941-1945], 171x251 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
11l Rivolta in Sicilia - Cosmopolita, acquarello su carta, [1941-1945], 135x203 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
11m Rivolta in Sicilia – Cosmopolita, acquarello su carta, [1941-1945], 132x202 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
11n A. Orecchio – Rivolta in Sicilia - Cosmopolita, acquarello e inchiostro su carta, [1941-1945], 132x202 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
11o Rivolta in Sicilia - Cosmopolita, acquarello e inchiostro su carta, [1941-1945], 135x202 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
11p Rivolta in Sicilia - Cosmopolita, acquarello e inchiostro nero su carta, [1941-1945], 125x205 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
11q Rivolta in Sicilia - Cosmopolita, acquarello su carta, [1941-1945], 132x207 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
11r Rivolta in Sicilia - Cosmopolita, acquarello e inchiostro nero su carta, [1941-1945], 122x213 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
11s Rivolta in Sicilia - Cosmopolita, acquarello e inchiostro nero su carta, [1941-1945], 130x203 mm, bozzetto per la copertina del libro. Collezione privata.
12. Velso Mucci, Diario 1944, in Velso e Dora Mucci (a cura di), Concilium Lithographicum, 0, Roma, 1944, 41x58 cm, 2 cc.
12a Litografia, 1944, 410x290 mm, c. 1.
13. Aldo Palazzeschi, Piazza San Pietro di Aldo Palazzeschi, poesia illustrata da Mino Maccari, in Velso e Dora Mucci (a cura di), Concilium Lithographicum, 1, Roma, 1945, 41x58 cm, 2 cc.
13a Copertina della cartella
13b Illustrazione della poesia Piazza San Pietro
14. Elisa Mago, Primo amore, Roma, Documento-Nuovi Editori Riuniti, 1946, 13,5x19,5 cm, 172 pp.
14a Primo amore, tempera su carta, [1946], 230x325 mm; bozzetto per la sovraccoperta del libro. Collezione privata.
14b Sovraccoperta
15. Anna Banti, Artemisia, Firenze, Sansoni, 1947, 18x22 cm, 212 pp.
15a Tavola fuori testo
16. Eugenio Montale, Quaderno di traduzioni, Milano, Edizioni della Meridiana, 1948, 18x24 cm, 104 pp.
16a Ritratto di Montale, p. 4
17. Alfonso Gatto, La coda di paglia, illustrazioni di Mino Maccari, Milano, Edizioni Milano Sera, 1949, 18,4x12,1 cm, 238 pp.
17a Sovraccoperta e quarta di sovraccoperta
18. Aldo Palazzeschi, Bestie del ’900, con tavole incise in nero e a colori di Mino Maccari, Firenze, Vallecchi, 1951, 26x18 cm, 164 pp.
18a Sovraccoperta
18b Quarta di sovraccoperta
18c Copertina
18e Tecnica mista, [1951], 225x187 mm, bozzetto. Collezione privata.
18f Tecnica mista, [1951], 287x227 mm, bozzetto. Collezione privata.
18g Tecnica mista, [1951], 287x227 mm, bozzetto. Collezione privata.
18h Tecnica mista, [1951], 250x187 mm, bozzetto. Collezione privata.
18i Tecnica mista, [1951], 296x230 mm, bozzetto. Collezione privata.
18d Quarta di copertina
18l Tecnica mista, [1951], 333x255 mm, bozzetto. Collezione privata.
19. Almanacco del Cartiglio, opera collettiva a cura di Libero De Libero, Roma, Edizioni del Cartiglio, 1953, 24x18,5 cm, 80 pp.
19a Copertina
19b Illustrazione p. 2
20. Anna Banti, Il bastardo, Firenze, Sansoni, 1953, 14x21,5 cm, 230 pp.
20a Tempera e acquerello su carta, [1953], 145x220 mm, bozzetto per la sovraccoperta. Collezione privata.
20b Sovraccoperta
21. Fausta Terni Cialente, Cortile a Cleopatra, prefazione di Emilio Cecchi, Firenze, Sansoni, 1953, 22x15 cm, 310 pp.
21a Sovraccoperta
21b Tempera e acquerello su carta, [1953], 200x285 mm, bozzetto per la copertina. Collezione privata.
21c Tempera e acquerello su carta, [1953], 315x195 mm, bozzetto per la copertina. Collezione privata.
22. Silvio D’Arzo, Casa d’altri: racconto lungo, Firenze, Sansoni, 1954, 14x21,5 cm, 90 pp.
22a Copertina
23. Giorgio Bassani, Gli ultimi anni di Clelia Trotti, Pisa, Nistri-Lischi, 1955, 13x20 cm, 106 pp.
23a Copertina
24. Lea Quaretti, L’estate di Anna, Firenze, Vallecchi, 1955, 21x15 cm, 208 pp.
24a Copertina
24b Tecnica mista su carta, [1954], 157x144 mm, bozzetto per la copertina del libro, ACGV, «Fondo Vallecchi».
25. Mario Tobino, L’asso di picche, Firenze, Vallecchi, 1955, 23x15 cm, 120 pp.
25a Sovraccoperta
25b Quarta di sovraccoperta
25c Tecnica mista, [1955], 360x200 mm, bozzetto. Collezione privata.
25d Tecnica mista, [1955], 225x165 mm, bozzetto. Collezione privata.
25e Tecnica mista, dipinto recto e verso, [1955], 195x170 mm, bozzetto. Collezione privata.
25f Tecnica mista, [1955], 350x250 mm, bozzetto. Collezione privata.
25g Tecnica mista, [1955], 362x250 mm, bozzetto. Collezione privata.
25h Tecnica mista, [1955], 353x250 mm, bozzetto. Collezione privata.
25i Tecnica mista, [1955], 215x142 mm, bozzetto. Collezione privata.
25l Tecnica mista, [1955], 215x142 mm, bozzetto. Collezione privata.
25m Tecnica mista, [1955], diametro ovale 160x115 mm, bozzetto. Collezione privata.
26. Ernesto Rossi, Aria fritta, Bari, Laterza, 1956, 21x14 cm, 544 pp.
26a Tempera e acquerello su carta, [1956], 400x240 mm, bozzetto per la copertina. Collezione privata.
26b Sovraccoperta
27. Ernesto Rossi, La Pupilla del Duce. L’OVRA, Parma, Guanda, 1956, 20x14 cm, 136 pp.
27a Sovraccoperta
28. Alberto Arbasino, Le piccole vacanze, Torino, Einaudi, 1957, 19,6x13 cm, 202 pp.
28a Copertina
29. Aldo Palazzeschi, Stampe dell’800, Firenze, Vallecchi, 1957, 19x12 cm, 296 pp.
29a Sovraccoperta
30. Aldo Palazzeschi, I fratelli Cuccoli, Firenze, Vallecchi, 1958, 19x13 cm., 530 pp.
30a Sovraccoperta
31. L’Antipatico. Almanacco per il 1959, a cura di Italo Cremona e Mino Maccari, Firenze, Vallecchi, 1958, 12,8x19 cm, 366 pp.
31a Illustrazione p. 302
32. L’Antipatico. Almanacco per il 1960, a cura di Italo Cremona e Mino Maccari, Firenze, Vallecchi, 1959, 13x19 cm, 358 pp.
32a Tavola fuori testo
33. Antonio Delfini, Misa Bovetti e altre cronache, Milano, All’insegna del pesce d’oro, 1960, 12,5x17,7 cm, 100 pp.
33a Copertina
34. Francesco Gandolfi, A Genova non si passa, presentazione di Sandro Pertini, Milano, Avanti!, 1960, 12,2x16,7 cm, 154 pp.
34a Copertina
35. Augusto Frassineti, L’unghia dell’asino, disegni di Mino Maccari, Milano, Garzanti, 1961, 13,5x20 cm, 156 pp.
35a Sovraccoperta
36. Tommaso Landolfi, Racconti, Firenze, Vallecchi, 1961, 14,2x21,4 cm, 664 pp.
36a Sovraccoperta
37. Burchiello, Sonetti del Burchiello, incisioni di Mino Maccari, presentazione di Alfredo Schiaffini, Firenze, I cento amici del libro, 1962, 33x25 cm, 92 pp.
37a Illustrazione p. 17
38. Tommaso Landolfi, In società, Firenze, Vallecchi, 1962, 12,4x18,8 cm, 254 pp (nuova ed: Adelphi, 2006).
38a Sovraccoperta
39. Mario Soldati, Canzonette e viaggio televisivo, Milano, Mondadori, 1962, 12x19,5 cm, 220 pp.
39a Sovraccoperta
39b Inchiostro e acquarello viola, [1960], 13,5x14,5 cm, bozzetto, Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39c Inchiostro acquerellato in nero, [1960], 12,5x16 cm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39d Inchiostro, [1960], 170x100 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39e Risvolto di sovraccoperta
39f Illustrazione p. 11
39g Inchiostro, [1960], 205x150 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39h Inchiostro e acquarello rosso, [1960], 170x100 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39i Inchiostro e acquarello giallo, [1960], 205x150 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39j Inchiostro e acquarello giallo, [1960], 155x120 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39k Inchiostro e acquarello blu, [1960], 120x200 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39l Inchiostro e acquarello azzurro, [1960], 120x160 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39m Inchiostro e acquarello viola, [1960], 155x125 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39n Inchiostro e acquarello marrone, [1960], 190x130 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39o Inchiostro e acquarello rosso, [1960], 135x140 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39p Inchiostro e acquarello rosso, [1960], 160x130 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39q Inchiostro e acquarello rosso, [1960], 160x130 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39r Inchiostro e acquarello rosso, [1960], 160x140 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39s Inchiostro e acquarello rosa, [1960], 155 x210 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39t Inchiostro, [1960], 105x105 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39u Inchiostro e acquarello azzurro, [1960], 90x100 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39v Inchiostro acquerellato in nero, [1960], 70x80 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
39w Inchiostro, [1960], 205x150 mm, bozzetto. Colle di Val d’Elsa, Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra.
40. Voltaire, Candido ed altri racconti, traduzione e introduzione di Renzo Frattarolo; sedici tavole a colori di Mino Maccari, Roma, Armando Curcio, 1962, 14,5x21,6 cm, 290 pp.
40a Illustrazione della Storia della vecchia
41. Aldo Palazzeschi, Le sorelle Materassi, Firenze, Vallecchi, 1963, 19x12 cm, 364 pp.
41 a Sovraccoperta
41b Palazzeschi e le sorelle Materassi, in «Omnibus», 1, 29, maggio 1937, p. 6.
42. Flora Volpini, Comandi, Signora: romanzo, Roma, Edizioni Incontro con l’Autore, 1963, 25x18,2 cm, 284 pp. (nuova ed.: Venezia, Marsilio, 1984, 12,2x20,5 cm, 292 pp.).
42a Sovraccoperta ed. 1963
42b Copertina ed. 1984
43 Giuseppe Sciortino, Crepuscolo dell’astrattismo, Roma, Galleria del Vantaggio, 1964, 21,6x16,1 cm, 166 pp.
43a Acquarello e carboncino su carta, [1963], 345x254 mm, bozzetto, collezione privata.
43b Acquarello e carboncino su carta, [1963], 355x248 mm, bozzetto, collezione privata.
43c Copertina
44. Gian Carlo Fusco, Quando l’Italia tollerava, introduzione dell’editore, 36 tavole a colori inedite di Mino Maccari, 55 fotografie autentiche, Roma, Canesi, 1965, 18x24,5 cm, 384 pp. (nuova ed.: Venezia, Neri Pozza, 1995, 14x21 cm, 174 pp.).
44a Copertina ed. 1965
44b Copertina ed. 1995
45. Vincenzo Talarico, Otto settembre, letterati in fuga, con 48 disegni di Mino Maccari, Roma, Canesi, 1965, 13,3x20,4 cm, 170 pp.
45a Copertina
46. Francesco Lanza, Mimi siciliani, introduzione di Italo Calvino, Palermo, Sellerio, 1971, 15x21 cm, 178 pp.
46a Copertina
46b I pupi, tempera su cartoncino, s.d., 222x160 mm, bozzetto, collezione privata.
46c I pupi, tempera su carta, s.d., 212x213 mm, bozzetto, collezione privata.
47. Vitaliano Brancati, Paolo il caldo, introduzione di Geno Pampaloni, prefazione di Alberto Moravia, Milano, Mondadori, 1972, 11x18,3 cm, 284 pp.
47a Copertina
48. Dylan Thomas, Lunch at Mussolini’s, tradotto da Roberto Sanesi, Milano, M’Arte, 1972, 20x29 cm, 48 pp.
48a Incisione fuori testo - Mussolini
49. Edoardo De Filippo, Gli esami non finiscono mai: commedia in tre atti e un prologo, Torino, Einaudi, 1973, 10,5x18,1 cm, 100 pp.
49a Copertina
50. Tito Balestra, Se hai una montagna di neve tienila all’ombra, a cura di Giuseppe Appella e E. Dalla Chiesa, Roma, L’Arco Edizioni d’Arte, 1974, 17,4x24,9 cm, pp. 82 [ed. definitiva: Milano, Garzanti, 1979].
50a Tavola fuori testo
51. Aldo Palazzeschi, Piazza della Libertà ed altre poesie, con cinque acqueforti originali di Mino Maccari, Milano, M’arte, 1977, 19,6x29 cm, 88 pp.
51a Acquaforte, [1976], 184x278 mm, tavola fuori testo.
51b Acquaforte, [1976], 184x278 mm, tavola fuori testo.
52. Paolo Cesarini, Italiani cacciate il tiranno: ovvero Maccari e dintorni, Milano, Editoriale Nuova, 1978, 12,5x20 cm, 270 pp.
52a Inchiostro nero su carta, s.d., 65x90 mm, bozzetto, collezione privata.
52b Inchiostro nero su carta, s.d., 60x110 mm, bozzetto, collezione privata.
52c Inchiostro nero su carta, s.d., 60x80 mm, bozzetto, collezione privata.
52d Inchiostro nero su carta, s.d., 180x180 mm, bozzetto, collezione privata.
52e Inchiostro nero su carta, s.d., 50x95 mm, bozzetto, collezione privata.
52f Inchiostro nero su carta, s.d., 90x70 mm, bozzetto, collezione privata.
52g Inchiostro nero su carta, s.d., 65x65 mm, bozzetto, collezione privata.
53. Carlo Betocchi, Memorie, racconti, poemetti in prosa, Firenze, Pananti, 1983, 17,2x23,8 cm, 240 pp.
53a Sovraccoperta
54. Vitaliano Brancati, Diario romano, a cura di Sandro De Feo e Giovanni Antonio Cibotto, prefazione di Leonardo Sciascia, Milano, Bompiani, 1984, 11x18,3 cm, 400 pp.
54a Copertina
55. Paolo Cesarini, Il senese indiscreto, Siena, Taccuini di Barbablù, 1985, 10,1x15 cm, 40 pp.
55a Copertina
56. Carlo Emilio Gadda, Un concerto di centoventi professori, Verona, Cento amici del libro, 1985, 32x21 cm, 54 pp.
56a Copertina
56b Illustrazione p. 23
57. Valerio Volpini, In confidenza per Paolo VI, «I libretti di Mal’Aria», Pisa, IGRAF, 1985, 10,5x15 cm, 8 pp.
57a Lucido tipografico, 1985, 100x81 mm., ACGV, «Fondo Bugiani».
58. Gian Carlo Bertelli e Pier Marco De Santi (a cura di), Omaggio a Flaiano, opera collettiva pubblicata in occasione della Mostra tenutasi a Locarno durante il Festival internazionale del film, Pisa, Giardini, 1986, 22,3x23,7 cm, 136 pp.
58a Illustrazione p. 121
59. Pietro Aretino, La puttana errante: dialogo di Giulia & Maddalena detta di Pietro lo Aretino, di nuovo con diligenza somma impressa dagli Amici del libro raro & illustrata da molte figure incise all’acquaforte dall’insigne maestro Mino Maccari, Costigliole d’Asti, All’insegna del Lanzello, 1987, 22x32,5 cm, 78 pp.
59a Acquaforte in bianco e nero, [1987], 220x325 mm, tavola fuori testo.
60. Corrado Rabotti, Von Stroheim: l’ufficialetto in guanti, speroni e chepí venuto da Vienna di nome Erich, illustrato con 3 acquarelli e 4 disegni appositamente eseguiti da Mino Maccari, un pastello di Erich von Stroheim, un’acquaforte di Alberto Manfredi, tirata per l’occasione, e 10 fotografie, Reggio Emilia, L.A.R.E., 1989, 21x26 cm, 72 pp.
60a Illustrazione p. 13
LETTERE
* Lettera di Mino Maccari ad Aldo Palazzeschi del 25 ottobre 1949
(«Centro di Studi ‘Aldo Palazzeschi’», Firenze)
* Lettera di Mino Maccari ad Enrico Vallecchi del 22 gennaio 1952
(ACGV, Firenze)
* Lettera di Mino Maccari ad Aldo Palazzeschi del 26 dicembre 1949
(«Centro di Studi ‘Aldo Palazzeschi’», Firenze)
* Lettera di Mino Maccari ad Enrico Vallecchi del 16 dicembre 1959
(ACGV, Firenze)
* Lettera di Mino Maccari a Mario Tobino del 22 novembre 1949
(ACGV, Firenze)
* Saranno inoltre esposte fotografie che ritraggono Maccari in compagnia di poeti e scrittori (da Mario Tobino a Mario Soldati, da Eduardo De Filippo ad Alfonso Gatto)
12
giugno 2010
Mino Maccari – Mino Maccari e l’illustrazione letteraria (1928-1989)
Dal 12 giugno al 25 luglio 2010
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
MUSEO CIVICO – PALAZZO DEI PRIORI
Colle Di Val D'elsa, Via Del Castello, 42, (Siena)
Colle Di Val D'elsa, Via Del Castello, 42, (Siena)
Orario di apertura
dal martedì al sabato, dalle ore 16.00 alle ore 19.30, domenica dalle ore 11.00 alle 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.30
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SILVANA EDITORIALE
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