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Mino Maccari – Un selvaggio indiscreto
Dipinti, tecniche miste, disegni (1930-1980). In mostra sono presentati una decina di dipinti ad olio e circa venti tra tecniche miste, disegni a matita e ad inchiostro.
Comunicato stampa
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La Galleria Greco Arte presenta un’esposizione personale di Mino Maccari. In mostra sono presentati una decina di dipinti ad olio e circa venti tra tecniche miste, disegni a matita e ad inchiostro.
Figura complessa della cultura italiana del Novecento, fine intellettuale, disegnatore satirico e caricaturale, osservatore attento del proprio tempo, Maccari è presentato in mostra soprattutto come raffinato artista. Gli olii esposti come Il piazzale del 1968, il Volo degli anni Settanta, e Sera di gala del 1973, sono solo alcuni degli esempi più rappresentativi della grande qualità pittorica di Maccari. Non sono da meno le numerose tecniche miste e i disegni ad inchiostro presentati in mostra, in alcuni casi già pubblicati, tra gli anni Quaranta e Cinquanta, su «Il Mondo» o su «L’Espresso», che offrono l’inconfondibile stile pungente, veloce, preciso, imprevedibile ed ironico di Maccari. Opere, quest’ultime, che sembrano mantenere, anche a distanza di anni, la brillantezza, l’immediatezza e il gusto che solo le grandi opere d’arte possiedono.
Maccari è grande artista anche quando privilegia la polemica politica o la satira morale; infatti il suo stile pittorico resta personalissimo e, benché possa sembrare immediato, è, in realtà, meditato e profondo in tutti i suoi aspetti e significati.
La sua frusta colpisce e mette in ridicolo i potenti, ma soprattutto i prepotenti.
Entrare nel mondo di Maccari significa anche incontrare i più importanti artisti italiani del Novecento: de Pisis, Carrà, Guttuso, de Chirico, Manzù, Morandi, Tamburi, Soffici, Bartolini, Rosai, Viviani, personalità che, in molti casi, hanno collaborato alla famosa rivista «Il Selvaggio», creata e diretta da Maccari.
Il lungo carteggio tra Maccari e Morandi, per esempio, dimostra il rapporto di stima reciproco tra i due artisti, ma anche la gratitudine del pittore bolognese verso Maccari. Su questo punto non si può dimenticare – come scrive Ragghianti – che per anni la nostra conoscenza di Morandi è stata affidata a «Il Selvaggio».
Attraverso i dipinti esposti, tutti di grande qualità, le tecniche miste e il notevole corpus di disegni ci auguriamo di riuscire a presentare l’universo di Maccari in tutti i suoi molteplici aspetti.
Figura complessa della cultura italiana del Novecento, fine intellettuale, disegnatore satirico e caricaturale, osservatore attento del proprio tempo, Maccari è presentato in mostra soprattutto come raffinato artista. Gli olii esposti come Il piazzale del 1968, il Volo degli anni Settanta, e Sera di gala del 1973, sono solo alcuni degli esempi più rappresentativi della grande qualità pittorica di Maccari. Non sono da meno le numerose tecniche miste e i disegni ad inchiostro presentati in mostra, in alcuni casi già pubblicati, tra gli anni Quaranta e Cinquanta, su «Il Mondo» o su «L’Espresso», che offrono l’inconfondibile stile pungente, veloce, preciso, imprevedibile ed ironico di Maccari. Opere, quest’ultime, che sembrano mantenere, anche a distanza di anni, la brillantezza, l’immediatezza e il gusto che solo le grandi opere d’arte possiedono.
Maccari è grande artista anche quando privilegia la polemica politica o la satira morale; infatti il suo stile pittorico resta personalissimo e, benché possa sembrare immediato, è, in realtà, meditato e profondo in tutti i suoi aspetti e significati.
La sua frusta colpisce e mette in ridicolo i potenti, ma soprattutto i prepotenti.
Entrare nel mondo di Maccari significa anche incontrare i più importanti artisti italiani del Novecento: de Pisis, Carrà, Guttuso, de Chirico, Manzù, Morandi, Tamburi, Soffici, Bartolini, Rosai, Viviani, personalità che, in molti casi, hanno collaborato alla famosa rivista «Il Selvaggio», creata e diretta da Maccari.
Il lungo carteggio tra Maccari e Morandi, per esempio, dimostra il rapporto di stima reciproco tra i due artisti, ma anche la gratitudine del pittore bolognese verso Maccari. Su questo punto non si può dimenticare – come scrive Ragghianti – che per anni la nostra conoscenza di Morandi è stata affidata a «Il Selvaggio».
Attraverso i dipinti esposti, tutti di grande qualità, le tecniche miste e il notevole corpus di disegni ci auguriamo di riuscire a presentare l’universo di Maccari in tutti i suoi molteplici aspetti.
13
novembre 2010
Mino Maccari – Un selvaggio indiscreto
Dal 13 novembre al 07 dicembre 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA GRECO ARTE
Fucecchio, Via Trieste, 25, (Firenze)
Fucecchio, Via Trieste, 25, (Firenze)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato ore 9.30-12.30 e 15-20
Domenica pomeriggio su appuntamento
Vernissage
13 Novembre 2010, ore 18
Autore
Curatore