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Mirage
Un’effettiva “ricognizione” dell’arte attuale, dagli esiti articolatissimi, nella diversità delle posizioni di ricerca, delle personali poetiche e dei nodi delle diverse tendenze, ma inevitabilmente si offre come un viaggio critico attraverso più d’una generazione.
Comunicato stampa
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Il PRAC è lieto di annunciare domenica 3 ottobre 2021, alle ore 10:00, l’apertura del nuovo progetto espositivo “Mirage” che vede protagonisti Sandro Chia, Daniele Galliano, Sabina Mirri, Marina Paris, Francesco Patriarca, Giuseppe Salvatori e Valeria Sanguini, a curato da Graziano Menolascina.
Un’effettiva “ricognizione” dell’arte attuale, dagli esiti articolatissimi, nella diversità delle posizioni di ricerca, delle personali poetiche e dei nodi delle diverse tendenze, ma inevitabilmente si offre come un viaggio critico attraverso più d’una generazione. Una campionatura che spazia liberamente attraverso posizioni diverse di ricerca, in un’accesa varietà corrispondente alla realtà di un fervore immaginativo che si conferma tipico di questo grande inesauribile serbatoio creativo che è l’arte italiana. Ove in particolare gli artisti, giovani e meno giovani, ad onta di tutto, si giovano ancora di un tempo, e di uno spazio.
Partendo dal lavoro di Sandro Chia immediatamente evidente l’individuazione del procedimento pittorico mezzo più adatto per raccogliere emozioni, arrivando ad un risultato di pittorico di grande libertà, suggestione e spregiudicatezza. I sette lavori della serie “Uknown + Galliano | Bad Trip” di Daniele Galliano che prendono forma a partire da quadri dilettantistici, usati come supporto dell’opera. Sono i quadri dei pittori della domenica, dismessi dalle pareti dei salotti della nonna e poi abbandonati tra le merci in disuso del Balôn, formano un’unica grande installazione site specific. L’ambiente creato da Sabina Mirri è una vera e propria esperienza narrativa, una ricerca che esplora molteplici possibilità di configurazione declinate in forma di raconto. La commistione fra forme diverse di rappresentazione e differenti media adottati da Marina Paris per il concepimento delle sue installazioni, un viaggio fatto di visioni relazionate all’uomo e allo spazio. Mentre per Francesco Patriarca la pittura diventa luogo intimo, si manifesta come integrazione dell’inconscio attraverso una serie di grandi lavori su tela ci induce ad entrare in un’altra dimensione. Giuseppe Salvatori e il trittico intitolato “Oro rapace” una grande ala d’uccello dalle molteplici simbologie, opera che nasce durante un suo viaggio in Israele. Valeria Sanguini il suo viaggio tra inconscio e preconscio, i ricordi infantili riaffiorano attraverso simboli oggettivi sempre presenti nei suoi lavori.
Un’effettiva “ricognizione” dell’arte attuale, dagli esiti articolatissimi, nella diversità delle posizioni di ricerca, delle personali poetiche e dei nodi delle diverse tendenze, ma inevitabilmente si offre come un viaggio critico attraverso più d’una generazione. Una campionatura che spazia liberamente attraverso posizioni diverse di ricerca, in un’accesa varietà corrispondente alla realtà di un fervore immaginativo che si conferma tipico di questo grande inesauribile serbatoio creativo che è l’arte italiana. Ove in particolare gli artisti, giovani e meno giovani, ad onta di tutto, si giovano ancora di un tempo, e di uno spazio.
Partendo dal lavoro di Sandro Chia immediatamente evidente l’individuazione del procedimento pittorico mezzo più adatto per raccogliere emozioni, arrivando ad un risultato di pittorico di grande libertà, suggestione e spregiudicatezza. I sette lavori della serie “Uknown + Galliano | Bad Trip” di Daniele Galliano che prendono forma a partire da quadri dilettantistici, usati come supporto dell’opera. Sono i quadri dei pittori della domenica, dismessi dalle pareti dei salotti della nonna e poi abbandonati tra le merci in disuso del Balôn, formano un’unica grande installazione site specific. L’ambiente creato da Sabina Mirri è una vera e propria esperienza narrativa, una ricerca che esplora molteplici possibilità di configurazione declinate in forma di raconto. La commistione fra forme diverse di rappresentazione e differenti media adottati da Marina Paris per il concepimento delle sue installazioni, un viaggio fatto di visioni relazionate all’uomo e allo spazio. Mentre per Francesco Patriarca la pittura diventa luogo intimo, si manifesta come integrazione dell’inconscio attraverso una serie di grandi lavori su tela ci induce ad entrare in un’altra dimensione. Giuseppe Salvatori e il trittico intitolato “Oro rapace” una grande ala d’uccello dalle molteplici simbologie, opera che nasce durante un suo viaggio in Israele. Valeria Sanguini il suo viaggio tra inconscio e preconscio, i ricordi infantili riaffiorano attraverso simboli oggettivi sempre presenti nei suoi lavori.
03
ottobre 2021
Mirage
Dal 03 ottobre 2021 al 09 gennaio 2022
arte contemporanea
Location
PRAC
Ponzano Romano, Via XX Settembre, 6, (RM)
Ponzano Romano, Via XX Settembre, 6, (RM)
Orario di apertura
martedì-domenica 11-13 16-19
Vernissage
3 Ottobre 2021, 10.00
Sito web
Autore
Curatore