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Mirco Marchelli – Ballabili miniati
Terza personale dell’artista in galleria: dieci opere, realizzate con i classici materiali di recupero cari a Marchelli, dialogheranno con dieci tecniche miste/collage su carta e dieci composizioni dello stesso Marchelli, eseguite al violoncello. Catalogo con testo di M. Vallora e Cd audio.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Cardelli & Fontana è lieta di invitarvi sabato 28 settembre dalle ore 18 all'inaugurazione di Ballabili miniati, la personale dedicata agli ultimi lavori di Mirco Marchelli.
Si tratta della terza personale dell’artista ovadese ospitata dalla galleria; l’allestimento è composto da dieci opere, realizzate con i classici materiali di recupero cari all'artista - carta, tempera, cera, legno - che dialogheranno con dieci tecniche miste/collage su carta. Le opere sono costituite da un apparato materiale e da un apparato sonoro: vicino a ogni opera è infatti installata una postazione audio nella quale, tramite cuffie e un lettore, sarà possibile ascoltare la riproduzione di una composizione dello stesso Marchelli, eseguita al violoncello. Le dieci composizioni sono riscritture contemporanee - ottenute per cancellazione della partitura – di altrettante sonate di Domenico Scarlatti.
Nei Ballabili miniati ritroviamo arcaici moduli decorativi, ritagliati e combinati secondo un'urgenza espressiva e ritmica che ne valorizza l'efficacia formale, come a rivitalizzare gli elementi costitutivi di un astrattismo atavico. Sono gli stessi moduli che troviamo nei pavimenti di vecchi palazzi liguri e piemontesi - derivati a loro volta da tecniche edilizie romane- pavimenti calpestati dalla tradizione prima ancora che dalla storia. E proprio nei lavori su carta che accompagnano le opere si legge il tentativo di rifondare la tradizione, di riprogettare un immaginario visivo a misura di pagina miniata, partendo da spunti formali ancora in embrione, sviluppati successivamente secondo i criteri di una rinnovata sensibilità materiale.
Il medesimo approccio informa anche gli interventi che l’artista attua sulle partiture delle sonate di Domenico Scarlatti: cancella gli abbellimenti cari alla sensibilità barocca, come a potarne il florilegio, forte della convinzione postmoderna che per evocare la potenzialità di uno stilema sia sufficiente mostrarne la sostanza. E la sostanza della musica è l’emozione, che rimane invariata all’ascolto, nel passaggio dalla partitura originale alla variazione di Marchelli, il quale sceglie di farla eseguire un’ottava sotto dal violoncello, per la maggiore duttilità armonica rivelata da tale strumento nell’utilizzo dei bicordi.
Nella piccola stanza-magazzino, ubicata in fondo alla sala grande, è allestita una piccola sala dove sarà proiettato in loop un video documentario di Francesco Leprino su Domenico Scarlatti.
La mostra è accompagnata da una pubblicazione che raccoglie il racconto per immagini del percorso espositivo, un testo di Marco Vallora, critico d'arte e noto musicologo che da diverso tempo segue gli sviluppi della ricerca di Mirco Marchelli e da un CD con la registrazione delle dieci composizioni.
Si tratta della terza personale dell’artista ovadese ospitata dalla galleria; l’allestimento è composto da dieci opere, realizzate con i classici materiali di recupero cari all'artista - carta, tempera, cera, legno - che dialogheranno con dieci tecniche miste/collage su carta. Le opere sono costituite da un apparato materiale e da un apparato sonoro: vicino a ogni opera è infatti installata una postazione audio nella quale, tramite cuffie e un lettore, sarà possibile ascoltare la riproduzione di una composizione dello stesso Marchelli, eseguita al violoncello. Le dieci composizioni sono riscritture contemporanee - ottenute per cancellazione della partitura – di altrettante sonate di Domenico Scarlatti.
Nei Ballabili miniati ritroviamo arcaici moduli decorativi, ritagliati e combinati secondo un'urgenza espressiva e ritmica che ne valorizza l'efficacia formale, come a rivitalizzare gli elementi costitutivi di un astrattismo atavico. Sono gli stessi moduli che troviamo nei pavimenti di vecchi palazzi liguri e piemontesi - derivati a loro volta da tecniche edilizie romane- pavimenti calpestati dalla tradizione prima ancora che dalla storia. E proprio nei lavori su carta che accompagnano le opere si legge il tentativo di rifondare la tradizione, di riprogettare un immaginario visivo a misura di pagina miniata, partendo da spunti formali ancora in embrione, sviluppati successivamente secondo i criteri di una rinnovata sensibilità materiale.
Il medesimo approccio informa anche gli interventi che l’artista attua sulle partiture delle sonate di Domenico Scarlatti: cancella gli abbellimenti cari alla sensibilità barocca, come a potarne il florilegio, forte della convinzione postmoderna che per evocare la potenzialità di uno stilema sia sufficiente mostrarne la sostanza. E la sostanza della musica è l’emozione, che rimane invariata all’ascolto, nel passaggio dalla partitura originale alla variazione di Marchelli, il quale sceglie di farla eseguire un’ottava sotto dal violoncello, per la maggiore duttilità armonica rivelata da tale strumento nell’utilizzo dei bicordi.
Nella piccola stanza-magazzino, ubicata in fondo alla sala grande, è allestita una piccola sala dove sarà proiettato in loop un video documentario di Francesco Leprino su Domenico Scarlatti.
La mostra è accompagnata da una pubblicazione che raccoglie il racconto per immagini del percorso espositivo, un testo di Marco Vallora, critico d'arte e noto musicologo che da diverso tempo segue gli sviluppi della ricerca di Mirco Marchelli e da un CD con la registrazione delle dieci composizioni.
28
settembre 2013
Mirco Marchelli – Ballabili miniati
Dal 28 settembre all'otto dicembre 2013
arte contemporanea
Location
CARDELLI & FONTANA ARTE CONTEMPORANEA
Sarzana, Via Torrione Stella Nord, 5, (La Spezia)
Sarzana, Via Torrione Stella Nord, 5, (La Spezia)
Orario di apertura
da martedì a sabato 9,30-12,30 e 16,30-19,30
lunedì 16,30-19,30
Vernissage
28 Settembre 2013, ore 18,00
Autore
Curatore