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Mirco Marchelli – Voci in capitolo
Mirco Marchelli, artista visivo e compositore, ha realizzato ad hoc per la Fondazione Biscozzi | Rimbaud un brano in tre parti – corrispettivi di altrettanti madrigali moderni – a sei voci miste, su testi del poeta genovese Edoardo Sanguineti, diffuso come tappeto musicale all’interno delle sale.
Comunicato stampa
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Dal 12 febbraio al 2 luglio 2023 la Fondazione Biscozzi | Rimbaud di Lecce dedica all’artista e compositore Mirco Marchelli la mostra Voci in capitolo, a cura di Paolo Bolpagni e Giovanni Battista Martini, quarto appuntamento espositivo dell’istituzione fondata nel 2018 dai coniugi Luigi Biscozzi e Dominique Rimbaud con l’intento di promuovere l’arte moderna e contemporanea attraverso un programma di mostre che ha visto sin qui come protagonisti Angelo Savelli (L’artista del bianco, 2021), Salvatore Sava (L’altra scultura, 2022) e Grazia Varisco (Sensibilità percettive, 2022-2023).
La mostra, promossa e prodotta dalla Fondazione Biscozzi | Rimbaud, ha il patrocinio del Comune di Lecce.
Mirco Marchelli, nato a Novi Ligure nel 1963, è sia un artista visivo, sia un compositore, e ha realizzato ad hoc per la Fondazione Biscozzi | Rimbaud un brano in tre parti – corrispettivi di altrettanti madrigali moderni – a sei voci miste, su testi del poeta genovese Edoardo Sanguineti (1930-2010), diffuso come tappeto musicale all’interno delle tre sale espositive, in stretta connessione con un ciclo unitario di diciotto opere polimateriche, tutte di eguali dimensioni, suddivise in tre gruppi da sei (uno per ogni sala).
L’intervento di Marchelli s’intitola, con l’ironia sua tipica, Voci in capitolo, in un gioco di rimandi che va dal madrigalista e compositore polifonico tardo cinquecentesco Gesualdo da Venosa (Venosa, 1566 - Gesualdo, 1613) alla contemporaneità.
Secondo il curatore e direttore tecnico-scientifico della Fondazione Paolo Bolpagni, “la mostra è l’estrinsecazione e la testimonianza di una vera e propria opera d’arte totale, di suprema grazia e arguzia”.
Mirco Marchelli parte dalla musica, all’inizio praticata nelle vesti d’interprete, poi portata avanti – come attività parallela, complementare e integrata a quella di artista visivo – nell’àmbito della composizione, con una libertà e un’originalità fuori dal comune. Considerarlo separando tali aspetti, o ignorandone l’uno o l’altro, sminuisce la forza di un pensiero estetico sfaccettato ma coerente.
E allo stesso modo sarebbe limitante far leva soltanto sull’innegabile attrattiva del personaggio, della sua esistenza appartata, modellata con delicatezza e cura pazienti, della casa dell’Alto Monferrato in cui egli, semplicemente vivendo, applica agli spazi, alle atmosfere, ai gesti la misura di un ideale mite, tenace e gentile.
Una delle chiavi interpretative potrebbe essere quella della nostalgia, imperniata sul fascino polveroso delle “vecchie cose” che spesso rappresentano gli ingredienti di cui Mirco Marchelli si serve per creare i propri oggetti: pezzi di legno, di tessuto o di ceramica, vecchi fogli di libri e quaderni, magari poi rivestiti di uno strato di cera che li eterna e trasfigura. Concrezioni della memoria, quindi; ma prive della patina melanconica che il termine “nostalgia” implica generalmente.
Marchelli infatti ridà vita e significato a questi materiali, mette a frutto le loro “risonanze” e le storie di cui sono espressione per dire qualcosa di nuovo; non si limita a evocare ricordi, ma suscita suggestioni tutt’altro che ripiegate in un vagheggiamento del passato. Nel suo estro combinatorio leggiamo il piacere e la soddisfazione di mescolare, impastare e manipolare per produrre una risultante inaspettata, dove i “sapori” delle singole componenti, scelte con estrema attenzione, si colgono ancora, ed emanano aromi e retrogusti penetranti, ma si fondono in inedita associazione, superiore alla mera somma delle parti.
La mostra è corredata da un catalogo trilingue (in italiano, francese e inglese) a cura di Paolo Bolpagni e Giovanni Battista Martini, pubblicato da Dario Cimorelli Editore.
Lungo la durata di apertura della mostra è prevista una serie di attività collaterali. La prima è in programma giovedì 23 febbraio alle ore 17.00: un open day a ingresso libero e gratuito destinato ai docenti, a cura di 34° Fuso, per presentare l’offerta formativa della Fondazione Biscozzi | Rimbaud per le scuole di ogni ordine e grado.
La mostra, promossa e prodotta dalla Fondazione Biscozzi | Rimbaud, ha il patrocinio del Comune di Lecce.
Mirco Marchelli, nato a Novi Ligure nel 1963, è sia un artista visivo, sia un compositore, e ha realizzato ad hoc per la Fondazione Biscozzi | Rimbaud un brano in tre parti – corrispettivi di altrettanti madrigali moderni – a sei voci miste, su testi del poeta genovese Edoardo Sanguineti (1930-2010), diffuso come tappeto musicale all’interno delle tre sale espositive, in stretta connessione con un ciclo unitario di diciotto opere polimateriche, tutte di eguali dimensioni, suddivise in tre gruppi da sei (uno per ogni sala).
L’intervento di Marchelli s’intitola, con l’ironia sua tipica, Voci in capitolo, in un gioco di rimandi che va dal madrigalista e compositore polifonico tardo cinquecentesco Gesualdo da Venosa (Venosa, 1566 - Gesualdo, 1613) alla contemporaneità.
Secondo il curatore e direttore tecnico-scientifico della Fondazione Paolo Bolpagni, “la mostra è l’estrinsecazione e la testimonianza di una vera e propria opera d’arte totale, di suprema grazia e arguzia”.
Mirco Marchelli parte dalla musica, all’inizio praticata nelle vesti d’interprete, poi portata avanti – come attività parallela, complementare e integrata a quella di artista visivo – nell’àmbito della composizione, con una libertà e un’originalità fuori dal comune. Considerarlo separando tali aspetti, o ignorandone l’uno o l’altro, sminuisce la forza di un pensiero estetico sfaccettato ma coerente.
E allo stesso modo sarebbe limitante far leva soltanto sull’innegabile attrattiva del personaggio, della sua esistenza appartata, modellata con delicatezza e cura pazienti, della casa dell’Alto Monferrato in cui egli, semplicemente vivendo, applica agli spazi, alle atmosfere, ai gesti la misura di un ideale mite, tenace e gentile.
Una delle chiavi interpretative potrebbe essere quella della nostalgia, imperniata sul fascino polveroso delle “vecchie cose” che spesso rappresentano gli ingredienti di cui Mirco Marchelli si serve per creare i propri oggetti: pezzi di legno, di tessuto o di ceramica, vecchi fogli di libri e quaderni, magari poi rivestiti di uno strato di cera che li eterna e trasfigura. Concrezioni della memoria, quindi; ma prive della patina melanconica che il termine “nostalgia” implica generalmente.
Marchelli infatti ridà vita e significato a questi materiali, mette a frutto le loro “risonanze” e le storie di cui sono espressione per dire qualcosa di nuovo; non si limita a evocare ricordi, ma suscita suggestioni tutt’altro che ripiegate in un vagheggiamento del passato. Nel suo estro combinatorio leggiamo il piacere e la soddisfazione di mescolare, impastare e manipolare per produrre una risultante inaspettata, dove i “sapori” delle singole componenti, scelte con estrema attenzione, si colgono ancora, ed emanano aromi e retrogusti penetranti, ma si fondono in inedita associazione, superiore alla mera somma delle parti.
La mostra è corredata da un catalogo trilingue (in italiano, francese e inglese) a cura di Paolo Bolpagni e Giovanni Battista Martini, pubblicato da Dario Cimorelli Editore.
Lungo la durata di apertura della mostra è prevista una serie di attività collaterali. La prima è in programma giovedì 23 febbraio alle ore 17.00: un open day a ingresso libero e gratuito destinato ai docenti, a cura di 34° Fuso, per presentare l’offerta formativa della Fondazione Biscozzi | Rimbaud per le scuole di ogni ordine e grado.
11
febbraio 2023
Mirco Marchelli – Voci in capitolo
Dall'undici febbraio al 02 luglio 2023
arte contemporanea
Location
Fondazione Biscozzi Rimbaud
Lecce, Piazzetta Giorgio Baglivi, 4, (LE)
Lecce, Piazzetta Giorgio Baglivi, 4, (LE)
Biglietti
biglietto intero: 5 euro (comprensivo anche di visita dell’esposizione permanente della Fondazione); 3 euro per la sola visita della mostra | biglietto ridotto: 3 euro (comprensivo anche di visita dell’esposizione permanente della Fondazione) per gruppi superiori alle 15 unità, minori di 18 anni, scolaresche (della primaria e delle secondarie), studenti di università, accademie d’arte e conservatori provvisti di tesserino, insegnanti; per tutti, salvo le gratuità previste, nell’ultima domenica di ogni mese | biglietto gratuito: per bambini fino ai 6 anni, diversamente abili (e accompagnatore), un accompagnatore per ogni gruppo, soci ICOM, militari e forze dell’ordine con tesserino, guide turistiche, giornalisti con tesserino.
Orario di apertura
dal martedì alla domenica dalle ore 16.00 alle 19.00; l’ultima domenica di ogni mese dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00
Vernissage
11 Febbraio 2023, 19.00
Editore
Dario Cimorelli Editore
Ufficio stampa
MARIA BONMASSAR
Autore
Curatore