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Mirella Romagnoli – Natura, fiori, emozioni
Tra i temi preferiti da M. Romangoli c’è sicuramente la NATURA, una natura vissuta fisicamente ed emotivamente fin dall’infanzia. Il suo legame con il luogo d’origine, Argenta (FE), e il suo territorio è molto sentito; nelle sue opere ritroviamo i colori propri di quelle zone pianeggianti e paludose. Colori a volte soleggiati, a volte freschi e rilassanti che ci trasmettono un senso di calma ed equilibrio, insieme ad una grande gioiosità
Comunicato stampa
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Opere di Mirella Romagnoli, in mostra a Lugo, dal 17 maggio 2008 al 6 luglio 2008, presso il ristorante “NONPLUSULTRA” - WINE – CAFE’ – RESTAURANT – in Via Largo Relencini, 11
Scrive Gisella Lucci: “Tra i temi preferiti da M. Romangoli c’è sicuramente la NATURA, una natura vissuta fisicamente ed emotivamente fin dall’infanzia. Il suo legame con il luogo d’origine, Argenta (FE), e il suo territorio è molto sentito; nelle sue opere ritroviamo i colori propri di quelle zone pianeggianti e paludose. Colori a volte soleggiati, a volte freschi e rilassanti che ci trasmettono un senso di calma ed equilibrio, insieme ad una grande gioiosità.
Osservando le sue opere, ispirate alla natura, ci sembra di entrare fisicamente in questi spazi riposanti e fantastici.Molto significative, in questo senso, sono le tre tele che compongono il “trittico dei verdi”, in cui ci sentiamo immersi in una fitta vegetazione che ci fa sentire sereni e protetti. Queste opere sono realizzate con la tecnica dello “sfumato”, cui l’artista ricorre quando rappresenta la natura. Le forme non hanno dei contorni netti, ma si fondono con lo spazio attraverso un sapiente uso del colore. Con questa tecnica, unita ad abbinamenti cromatici molto sentiti e vibranti, la Romagnoli ci comunica quei sentimenti e quelle EMOZIONI che la natura le suscita.
Sempre sul tema della natura ci sono tele in cui le forme ed i colori, prevalentemente caldi, ci ricordano i canneti del periodo estivo, nel territorio argentano.
Altra tecnica usata dall’artista è quella della “cartapesta”, tecnica che consiste nell’applicare delle veline sulla tela per ottenere superfici cromatiche più vibranti. Le tecniche di cui fa uso la Romagnoli sono sempre particolari, combinate fra loro, al fine di personalizzare il proprio prodotto artistico. Con la tecnica della cartapesta ha realizzato anche l’”Uccello del Paradiso”, una raffigurazione quasi onirica con forme e luoghi fiabeschi, in cui i fiori creano incontrastati il paesaggio.
Un tema simile è quello del “Colibri”, una grande tela in cui le linee curve creano morbide forme plastiche e dove la disposizione diagonale della composizione crea un senso di dinamismo e di tensione verso l’alto, mentre il colore, prevalentemente freddo, ci da un senso di calma e di riflessione. Le sfere presenti in questa tela e l’uso del viola indicano una ricerca di perfezione.
Anche le tele con “i piccoli fiori bianchi” sono realizzati con la tecnica della “cartapesta”, la quale permette al colore di impreziosirsi e farsi maggiormente materico.
I fiori che dipinge la Romagnoli non sono mai una fedele riproduzione del reale, ma un’interpretazione della natura, rappresentano la natura stessa. Sono fiori”sentiti”, più che osservati, sono un pretesto per parlare del colore, che è un’estensione del sentire interno, un fatto emotivo. Un colore che talvolta può farsi più corposo, quasi materico”.
Gisella Lucci
Mirella Romagnoli ha frequentato il Liceo Artistico di Ravenna. Suoi insegnanti sono stati gli scultori Bucci e Magnavacchi, i pittori Medici e Santandrea per la decorazione ed i grandi maestri U. Folli e G. Ruffini che l’hanno avviata all’indagine ed alla interpretazione pittorica della figura umana nella sua intimità e nel rapporto sociale. Ha insegnato presso i Licei Scientifici di Ferrara, Argenta, Lugo, Faenza. Ha collaborato con l’ UTEF di Ferrara tenendo corsi e conferenze di Storia dell’Arte. Ha partecipato a varie collettive. Diverse le sue personali, sempre per Istituzioni Pubbliche. Ferrarese di nascita, vive e lavora a Imola (Bo)
Scrive Gisella Lucci: “Tra i temi preferiti da M. Romangoli c’è sicuramente la NATURA, una natura vissuta fisicamente ed emotivamente fin dall’infanzia. Il suo legame con il luogo d’origine, Argenta (FE), e il suo territorio è molto sentito; nelle sue opere ritroviamo i colori propri di quelle zone pianeggianti e paludose. Colori a volte soleggiati, a volte freschi e rilassanti che ci trasmettono un senso di calma ed equilibrio, insieme ad una grande gioiosità.
Osservando le sue opere, ispirate alla natura, ci sembra di entrare fisicamente in questi spazi riposanti e fantastici.Molto significative, in questo senso, sono le tre tele che compongono il “trittico dei verdi”, in cui ci sentiamo immersi in una fitta vegetazione che ci fa sentire sereni e protetti. Queste opere sono realizzate con la tecnica dello “sfumato”, cui l’artista ricorre quando rappresenta la natura. Le forme non hanno dei contorni netti, ma si fondono con lo spazio attraverso un sapiente uso del colore. Con questa tecnica, unita ad abbinamenti cromatici molto sentiti e vibranti, la Romagnoli ci comunica quei sentimenti e quelle EMOZIONI che la natura le suscita.
Sempre sul tema della natura ci sono tele in cui le forme ed i colori, prevalentemente caldi, ci ricordano i canneti del periodo estivo, nel territorio argentano.
Altra tecnica usata dall’artista è quella della “cartapesta”, tecnica che consiste nell’applicare delle veline sulla tela per ottenere superfici cromatiche più vibranti. Le tecniche di cui fa uso la Romagnoli sono sempre particolari, combinate fra loro, al fine di personalizzare il proprio prodotto artistico. Con la tecnica della cartapesta ha realizzato anche l’”Uccello del Paradiso”, una raffigurazione quasi onirica con forme e luoghi fiabeschi, in cui i fiori creano incontrastati il paesaggio.
Un tema simile è quello del “Colibri”, una grande tela in cui le linee curve creano morbide forme plastiche e dove la disposizione diagonale della composizione crea un senso di dinamismo e di tensione verso l’alto, mentre il colore, prevalentemente freddo, ci da un senso di calma e di riflessione. Le sfere presenti in questa tela e l’uso del viola indicano una ricerca di perfezione.
Anche le tele con “i piccoli fiori bianchi” sono realizzati con la tecnica della “cartapesta”, la quale permette al colore di impreziosirsi e farsi maggiormente materico.
I fiori che dipinge la Romagnoli non sono mai una fedele riproduzione del reale, ma un’interpretazione della natura, rappresentano la natura stessa. Sono fiori”sentiti”, più che osservati, sono un pretesto per parlare del colore, che è un’estensione del sentire interno, un fatto emotivo. Un colore che talvolta può farsi più corposo, quasi materico”.
Gisella Lucci
Mirella Romagnoli ha frequentato il Liceo Artistico di Ravenna. Suoi insegnanti sono stati gli scultori Bucci e Magnavacchi, i pittori Medici e Santandrea per la decorazione ed i grandi maestri U. Folli e G. Ruffini che l’hanno avviata all’indagine ed alla interpretazione pittorica della figura umana nella sua intimità e nel rapporto sociale. Ha insegnato presso i Licei Scientifici di Ferrara, Argenta, Lugo, Faenza. Ha collaborato con l’ UTEF di Ferrara tenendo corsi e conferenze di Storia dell’Arte. Ha partecipato a varie collettive. Diverse le sue personali, sempre per Istituzioni Pubbliche. Ferrarese di nascita, vive e lavora a Imola (Bo)
17
maggio 2008
Mirella Romagnoli – Natura, fiori, emozioni
Dal 17 maggio al 06 luglio 2008
arte contemporanea
Location
NONPLUSULTRA
Lugo, Largo A. Relencini, 11, (Ravenna)
Lugo, Largo A. Relencini, 11, (Ravenna)
Orario di apertura
tutti i giorni 10,00-15.00 18,00-24,00
sabato 18,00-24,00; domenica chiuso
Vernissage
17 Maggio 2008, ore 19
Autore
Curatore